La Scoliosi quale atteggiamento naturale - Scoliosi idiopatica: vecchi e nuovi concetti, caso clinico

Ultima modifica 20.02.2017

A cura del Dott. Giovanni Chetta

Prognosi della scoliosi

La previsione clinica sull'evoluzione futura della scoliosi si basa su diversi fattori di cui i principali sono: maturazione ossea, età, menarca, sede, entità della rotazione vertebrale trasversale e delle convessità/concavità sul piano frontale.

Il grado di maturazione scheletrica viene di norma determinato tramite il test di Risser che valuta radiograficamente il livello di ossificazione delle creste iliache: Risser 0 indica che non esiste nucleo di ossificazione, Risser 5 segnala un'ossificazione completa (che si manifesta in genere 2-3 anni dopo il menarca). Fino a Risser 2 il rischio di peggioramento è considerato del 50% mentre si riduce al 20% per un Risser superiore a 2.

Alle scoliosi toraciche viene assegnato il maggior rischio di peggioramento, alle dorso-lombari un rischio medio, a quelle lombari quello minore. Nel periodo dell'accrescimento, le curve dorsali sembrano essere le più instabili e le curve lombari le più stabili. In età adulta, al contrario, le curve dorsali risultano di solito le più stabili e le curve lombari le più instabili. In generale le curve corte, che comprendono quindi un numero di vertebre ridotto, sono le più evolutive.
L'evolutività può raggiungere in alcuni casi 20° Cobb annui ed è di massima entità durante il periodo dell'accrescimento (11-15 anni nelle ragazze e 13-17 anni nei ragazzi). In età adulta,le curve scoliotiche molto severe (Cobb maggiore di 40°) possono peggiorare in misura variabile (mediamente 0,5-1° Cobb/anno).


Rischio di peggioramento scoliosi % in base a età e Cobb°


Età (anni)

10-12

13-15

16

Cobb

25%

10%

0%

Cobb20°-30°

60%

40%

10%

Cobb30°-60°

90%

70%

30%

Cobb>60°

100%

90%

70%


Fonte: www.my-personaltrainer.it


Le situazioni descritte possono ovviamente presentare variazioni anche notevoli da caso a caso. E' più che evidente l'importanza di una diagnosi quanto più completa ed esatta al fine di elaborare sia una prognosi quanto più probabilistica possibile sia un piano riabilitativo di massima efficacia. La possibilità di eseguire controlli precisi, ripetibili e quindi confrontabili nel tempo, coi minimi effetti collaterali, è vitale per valutare l'andamento evolutivo della scoliosi nonché l'efficacia del trattamento in corso.


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