Ultima modifica 17.04.2020
INDICE
  1. Generalità
  2. Cosa sono
  3. Perché si Misurano
  4. Valori normali
  5. VDRL e TPHA Alti - Cause
  6. Come si misurano
  7. Preparazione
  8. Interpretazione dei Risultati

Generalità

VDRL (Veneral Disease Research Laboratory) e TPHA (Treponema pallidum Haemoagglutination Assay) sono due esami sierologici diversi, utilizzati per la diagnosi della medesima malattia: la Lue, meglio nota come SIFILIDE.

TPHA Test

Più precisamente, VDRL e TPHA sono test di screening; come tali, sono utilizzati per identificare quei soggetti che molto probabilmente hanno contratto la malattia, ma che necessitano di ulteriori esami per la conferma diagnostica.
VDRL e TPHA hanno un significato clinico diverso, e spesso vengono eseguiti congiuntamente.
Il TPHA presenta lo svantaggio di positivizzarsi verso la decima settimana d'infezione; come tale, è di poco valore negli stadi precoci. Tende poi a rimanere positivo per tutta la vita, indipendentemente dalla terapia.
Il VDRL si positivizza tra l'ottavo e il quindicesimo giorno dalla comparsa del sifiloma primario (stadio iniziale, che subentra dopo circa tre settimane di incubazione, manifestandosi con una piccola ferita indolore che compare sulla zona in cui è avvenuto il contagio).

Il VDRL, pur essendo un esame abbastanza sensibile, è scarsamente specifico. Infatti, i valori di VDRL possono apparire elevati anche in assenza di sifilide, ad esempio in condizioni come gravidanza, malattie autoimmuni (Lupus, Artrite reumatoide), tossicodipendenza e altre malattie infettive virali (epatiti acute, varicella, Epstein-Barr, morbillo) o croniche batteriche (lebbra, tubercolosi, malaria). Come mostrato in tabella, la sensibilità diminuisce nella sifilide primaria precoce e nella sifilide latente e congenita tardiva, fasi nelle quali si attesta intorno al 75%; è invece massima (100%) nelle forme secondarie. Poiché si negativizza dopo adeguata terapia, il VDRL viene utilizzato anche come test per valutare l'efficacia del trattamento.


Positività dei test VDRL e TPHA nei diversi stadi di sifilide non trattata
TEST Stadio della malattia
Primario (%) Secondario (%) Latente (%) Terziario (%)
VDRL 72 100 73 77
TPHA 69 100 98 100

Cosa sono

La sifilide è una malattia causata dal Treponema pallidum, un batterio che si trasmette per via sessuale (forma acquisita) o attraverso la placenta, se la gestante ne è affetta o contrae l'infezione in gravidanza (forma congenita).


Durante l'infezione acuta, nel soggetto si evidenzia la presenza di anticorpi specifici contro la sifilide di tipo IgM, seguita in un secondo momento da quella di tipo IgG, che permangono tutta la vita.


VDRL e TPHA sono test sierologici che prevedono la ricerca di anticorpi nel sangue e, talvolta, nel liquido cefalorachidiano (liquor).

  • VDRL è un test non treponemico, ossia è capace di rilevare anticorpi non diretti in maniera specifica contro T. pallidum. Quest'esame è molto sensibile, ma poco specifico: gli anticorpi possono essere prodotti nel contesto della sifilide, ma anche in presenza di altre patologie. In caso di positività, prima di porre la diagnosi, va sempre eseguito un altro test treponemico.
  • TPHA è un test treponemico, in grado di rilevare anticorpi specifici diretti contro gli antigeni del T. pallidum.

Perché si Misurano

VDRL e TPHA sono utilizzati per la ricerca e la diagnosi delle infezioni da Treponema pallidum.
Queste analisi sono indicate:

Se il risultato di questi test sierologici è positivo, occorre eseguire ulteriori indagini per la conferma di malattia attiva.

Valori normali

Normalmente, i valori di VDRL e TPHA risultano negativi, a indicare che con ogni probabilità non è presente alcuna infezione; IgG e IgM sono assenti ad indicare la mancata esposizione al Treponema pallidum.
Attenzione! Un risultato negativo indica che non esistono evidenze della malattia al momento dell'esecuzione dell'esame. Ricordiamo che gli anticorpi specifici contro la sifilide sono rilevabili solo alcune settimane dopo l'esposizione all'agente patogeno. Pertanto, se una persona è certa di essere stata esposta o comunque se il sospetto permane, viene richiesta la ripetizione del test dopo alcune settimane.

VDRL e TPHA Alti - Cause

VDRL

I valori di VDRL appaiono tipicamente elevati in presenza di sifilide.
Tuttavia, questi anticorpi non sono diretti in maniera specifica contro il T. pallidum e possono essere prodotti dall'organismo anche durante altre patologie.
Esiste la possibilità di incorrere in risultati falsamente positivi in caso di:

  • Gravidanza;
  • Disordini autoimmuni (LES, Artrite reumatoide);
  • Tossicodipendenza;
  • Altre infezioni (tra cui epatiti acute, varicella, malattia Lyme, morbillo, lebbra, tubercolosi e malaria).

Pertanto, un risultato positivo dev'essere confermato con l'utilizzo di test più specifici.


Se il paziente viene trattato in maniera adeguata, gli anticorpi non treponemici scompaiono generalmente dopo tre anni.

TPHA

  • Un risultato positivo di TPHA conferma il risultato del test di screening, quindi la diagnosi di sifilide.
  • Un esito negativo indica, invece, che l'esame VDRL aveva fornito un risultato falsamente positivo e sono necessari ulteriori test per approfondirne le cause.

Come si misurano

Per l'esecuzione dei test VDRL e TPHA, viene prelevato un campione di sangue venoso dal braccio.

Preparazione

Per VDRL e TPHA, non è necessaria alcuna particolare preparazione.
In qualche caso, potrebbe essere consigliato un digiuno di almeno 8 ore, per evitare che il cibo interferisca con il risultato. Durante tale periodo, è ammessa l'assunzione di una modica quantità di acqua.

Interpretazione dei Risultati

VLDRL negativo Esclude la diagnosi di sifilide. In presenza di sospetti circa un recente contagio, ripetere dopo qualche settimana o eseguire il test FTA-ab.
TPHA negativo
VLDRL positivo Conferma il sospetto di sifilide. Titoli bassi ai test quantitativi (VDRL < 4; TPHA <1280) possono indicare una forma di vecchia data trattata. Se mancano questi dati, eseguire un test di conferma.
TPHA positivo
VLDRL positivo In molti casi si tratta di una falsa positività. In presenza di sospetti circa un recente contagio, ripetere dopo un paio di settimane per dare tempo alla TPHA di positivizzarsi, quindi eseguire un test di conferma.
TPHA negativo
VLDRL negativo Si è probabilmente di fronte ad un caso di sifilide trattato con successo in passato, o più raramente in fase latente. Eseguire test di conferma per escludere i casi di falsa positività.
TPHA positivo

I soggetti positivi ai test di screening VDRL e TPHA devono essere sottoposti a un test di conferma e a una valutazione quantitativa dei livelli anticorpali, con il triplice scopo di ottenere la certezza diagnostica, valutare il grado di attività della malattia e porre le basi per il monitoraggio dell'efficacia terapeutica.
Tra gli accertamenti diagnostici alternativi o di conferma ricordiamo:

  • il test FTA-Abs (Fluorescent treponemal antibody absorption test - test di assorbimento di Ab treponemici fluorescenti), particolarmente utile negli stadi iniziali (si positivizza tra la seconda e la terza giornata dalla comparsa del sifiloma primario);
  • il test dell'immunoblotting (Western blot).

Esistono inoltre dei test immunologici (Enzimatic Immunoassays, EIAs) per la messa in evidenza di anticorpi contro la sifilide. Questi test si basano su una serie di antigeni di treponema ricombinati, e possono essere usati come test di conferma o sostituire l'accoppiata VDRL e TPHA per lo screening della sifilide.

VDRL e TPHA in gravidanza

I test di screening per la sifilide vanno sempre eseguiti durante la gravidanza. A tal proposito, le gestanti vengono distinte in due gruppi, a seconda della presenza o meno dei fattori di rischio per la malattia.
Se questi fattori di rischio sono presenti:

  • 3 controlli sierologici (VDRL - TPHA):
    1. alla prima visita in gravidanza
    2. al secondo trimestre (28 settimane)
    3. al momento del parto

se invece risultano assenti:

  • 2 controlli sierologici:
    1. alla prima visita in gravidanza
    2. al momento d el parto.

Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici