Vaccino contro Covid-19 e Alcolici: si può bere dopo essersi vaccinati?

Vaccino contro Covid-19 e Alcolici: si può bere dopo essersi vaccinati?
Ultima modifica 15.06.2021
INDICE
  1. Introduzione
  2. I casi russi
  3. Che cosa dicono gli studi
  4. Le quantità permesse

Introduzione

Dopo i molti ostacoli iniziali, la campagna vaccinale contro il Covid-19 prosegue in maniera più spedita anche in Italia, sebbene continuino a esserci delle criticità. Sono, però, ancora molte le domande di esperti e gente comune, non solo sull'efficacia e gli effetti collaterali, ma anche sui comportamenti da tenere per non correre rischi e massimizzare i risultati. In particolare, tanti si chiedono se lo stile di vita possa influire in qualche modo sulla risposta immunitaria. Una delle domande più comuni riguarda è quella sulla relazione che potrebbe esserci fra vaccino contro Covid-19 e alcolici. Stando a un articolo del New York Times che ha analizzato gli studi condotti fino a ora, si può stare abbastanza tranquilli: una quantità moderata di alcol non sembra avere conseguenze negative. Sconsigliati, invece, gli eccessi.  

I casi russi

Le prime preoccupazioni sulla possibile relazione fra vaccino contro Covid-19 e alcolici sono sorte in Russia qualche mese fa. Già lo scorso dicembre, infatti, un funzionario sanitario russo aveva spiegato che, secondo le sue ricerche, sarebbe stato meglio non bere alcol a partire dalle due settimane precedenti la vaccinazione e continuare ad astenersi fino a 42 giorni dopo. Secondo quanto riportato dall'agenzia britannica Reuters, l'esperto ha spiegato che l'alcol potrebbe interferire in qualche modo sulla capacità dell'organismo di sviluppare l'immunità contro il nuovo coronavirus. Le sue parole hanno suscitato ampio clamore in Russia, che è uno dei paesi con il più alto tasso di consumo di alcolici al mondo. In realtà, gli studi condotti fino a ora smentiscono questi effetti negativi, quantomeno con quantità modeste. 

 

Più recentemente, alcuni esperti statunitensi hanno raccontato di aver ricevuto domande dai pazienti sul fatto che sia sicuro bere durante il periodo della vaccinazione. "Comprensibilmente, le persone che stanno ricevendo questi vaccini vogliono assicurarsi di fare tutte le cose giuste per massimizzare la loro risposta immunitaria" ha spiegato per esempio la dott.ssa Angela Hewlett, professoressa associata di malattie infettive che dirige il team di malattie infettive Covid presso l'Università del Nebraska Medical Center.

Che cosa dicono gli studi

Gli studi clinici sui vaccini anti Covid-19 attualmente approvati per l'uso non hanno esaminato specificamente se l'alcol avesse un impatto sull'efficacia dei farmaci. È possibile, però, che ci saranno più informazioni in merito in futuro.
Al momento, si possono fare ipotesi abbbastanza realistiche basandosi su ricerche precedenti, compresi gli studi che hanno esaminato come l'alcol colpisce il sistema immunitario negli esseri umani e se ostacola la risposta immunitaria negli animali che hanno ricevuto altri vaccini. Ebbene, sembra che il consumo eccessivo di alcol comprometta la risposta immunitaria e aumenti la suscettibilità alle infezioni batteriche e virali. Infatti, impedirebbe alle cellule immunitarie di viaggiare verso i siti di infezione e svolgere i loro compiti, come distruggere virus, batteri e cellule infette. Inoltre, renderebbe più facile l'invasione delle cellule da parte degli agenti patogeni e causerebbe una serie di altri problemi.
Questi effetti non sembrano presentarsi, invece, con quantità moderate di alcol. A confermarlo è anche uno studio condotto in laboratorio dal professor Ilhem Messaoudi, direttore del Center for Virus Research presso l'Università della California di Irvine. La ricerca ha riguardato un gruppo di macachi rhesus vaccinati contro il poxvirus (che causa rare zoonosi). Tutti sono stati esposti per sette mesi all'alcol: alcune scimmie ne hanno bevute in grande quanità, altre in misura inferiore. Ebbene, analizzando la risposta immunitaria in tutti gli animali, lo studioso ha scoperto che i «forti bevitori» avevano una risposta al vaccino debole, quasi inesistente. Al contrario, gli animali che avevano consumato meno alcol hanno sviluppato una risposta immunitaria più forte, addirittura più forte rispetto a quella degli astemi. «Chi beve in modo moderato non corre alcun rischio bevendo nel periodo della vaccinazione» è stata la conclusione del virologo. 

 

Le quantità permesse

La risposta alla domanda quale relazione c'è fra vaccino contro Covid-19 e alcolici dunque è: dipende. Non ci sono prove che bere un drink o due possa rendere meno efficaci gli attuali vaccini contro il Covid. Alcuni studi hanno persino scoperto che, a lungo termine, quantità piccole o moderate di alcol potrebbero effettivamente giovare al sistema immunitario riducendo l'infiammazione. Il consumo eccessivo di alcol, invece, soprattutto se a lungo termine, può sopprimere il sistema immunitario e potenzialmente interferire con la risposta al vaccino. Qual è, dunque, la quantità permessa? Come si legge sul sito del ministero della Salute è bene non superare le quantità considerate a basso rischio:

  • 2 U.A. al giorno per gli uomini (18-65 anni)
  • 1 U.A. al giorno per le donne
  • 1 U.A. al giorno per gli ultra 65enni
  • zero U.A. al di sotto dei 18 anni e nelle donne in gravidanza e in allattamento.

L'Unità Alcolica (U.A.) è pari a 12 grammi di alcol puro, che corrispondono a:

  • una lattina da 330ml di birra a 4,5°
  • un bicchiere standard da 125ml di vino a 12°
  • un bicchierino da 40ml di superalcolico a 40°.

 

Attenzione l'alcol può provocare danni al cervello.

La pandemia non ha modificato solo le abitudini delle persone ma anche l'ambiente.

 

Per la cura del Covid-19 è disponibile Molnupiravir, la prima pillola contro il Covid. 

Per chi è dipendente dagli alcolici, un modo per uscirne può essere sperimentare il programma dei 12 passi degli Alcolisti Anonimi.