Ulcera Peptica: come si manifesta, tutte le cause e come si cura

Ulcera Peptica: come si manifesta, tutte le cause e come si cura
Ultima modifica 08.09.2023
INDICE
  1. Ulcera Peptica: cos’è?
  2. Quali sono le cause?
  3. Sintomi
  4. Diagnosi
  5. Trattamento
  6. Prevenzione

Ulcera Peptica: cos’è?

L'ulcera peptica è una lesione, più o meno profonda, dello strato più superficiale della mucosa dello stomaco o del duodeno. In rari casi, quest'erosione può estendersi nella parete dell'organo fino a perforarlo.

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Che cos’è l’Ulcera Peptica?

L'ulcera peptica è caratterizzata da una perdita di sostanza dello strato più superficiale della mucosa dello stomaco o del duodeno (cioè la prima parte dell'intestino tenue). Questa lesione ulcerosa localizzata può avere forma rotonda o ovale.

In alcuni casi, l'ulcera peptica peggiora progressivamente, spingendosi in profondità fino a raggiungere la sottomucosa e lo strato muscolare, talvolta arrivando addirittura a perforare l'organo.

Quali sono le cause?

Ulcera Peptica: cause

L'ulcera peptica si verifica per effetto di una riduzione del normale potere difensivo della mucosa dall'acidità dei succhi gastrici.

I succhi gastrici, abitualmente prodotti dallo stomaco, sono necessari per digerire i cibi e uccidere i patogeni che accedono al canale digerente. Questi acidi sono molto corrosivi e, per questo, alcune cellule specializzate producono uno strato di muco per proteggere le cellule del rivestimento interno dello stomaco.

Tutto ciò che altera questa barriera e ostacola i naturali processi di riparazione tissutale espone al rischio della formazione di un'ulcera. Questi fattori "aggressivi" rendono il rivestimento mucoso più vulnerabile ai succhi gastrici, i quali danneggiano le pareti interne dello stomaco.

L'ulcera peptica si può manifestare sotto forma di una semplice erosione della mucosa, che comporta l'insorgenza di un dolore sordo e urente nella regione superiore dell'addome, poco dopo aver mangiato. Tuttavia, possono anche verificarsi varie complicazioni tra cui emorragie, perforazioni e occlusioni dovute alla cicatrizzazione dei tessuti.

Quali sono i fattori di rischio dell’Ulcera Peptica?

Le cause della rottura dell'equilibrio tra fattori "aggressivi" e fattori "protettivi" sono complesse e non ancora del tutto comprese.

Sebbene le ulcere siano comunemente associate allo stress, esse possono presentarsi per altri motivi.

Un fattore di primaria importanza nell'origine dell'ulcera è l'infezione da Helicobacter pylori, un batterio insolito per il fatto che si sviluppa nell'ambiente acido dello stomaco. Questo microrganismo non causa l'ulcera attraverso la distruzione diretta del tessuto, ma determina una risposta immunitaria che rende il rivestimento mucoso più vulnerabile all'attacco dei succhi gastrici. Il risultato è un'infiammazione cronica che può danneggiare sia le pareti dello stomaco, sia quelle del duodeno. Fra i fattori che possono portare allo sviluppo di un'ulcera peptica vi sono le gastriti croniche; più raramente, invece, questa condizione è espressione di un tumore.

Oltre all'Helicobacter pylori, esistono una serie di fattori che contribuiscono alla comparsa della malattia:

  • In alcuni casi, le ulcere peptiche causate dall'impiego cronico di corticosteroidi e antinfiammatori non steroidei (FANS). Questi farmaci gastrolesivi, infatti, inibiscono la produzione dei fattori protettivi che normalmente sono in grado di difendere lo stomaco dagli effetti dei succhi gastrici. Per questo motivo, durante terapie protratte andrebbero assunti in associazione con un farmaco gastroprotettore.
  • Anche lo stile di vita ha sicuramente una grande influenza, basti pensare all'abuso di caffè, al fumo e all'alimentazione non equilibrata (specie se troppo grassa o speziata).
  • Il rischio di ulcera aumenta anche con l'abuso cronico di alcol o per infiltrazione di bile dal duodeno nello stomaco. Entrambe queste condizioni sono lesive per la barriera mucosa.

Ulcera peptica: può coinvolgere anche l’esofago

L'ulcera peptica è una lesione localizzata che interessa la mucosa dell'apparato digerente esposta all'azione del secreto acido dello stomaco. La localizzazione più frequente dell'ulcera è a livello gastrico e duodenale, ma essa può comparire anche nell'esofago, nei casi di reflusso acido o alcalino dallo stomaco all'esofago stesso, nel digiuno, dopo un intervento chirurgico che abbia rimosso la metà inferiore dello stomaco ed il duodeno, nella sindrome di Zollinger-Ellison (un tumore spesso familiare del sistema endocrino, e talora anche nel diverticolo di Mekel (un diverticolo dell'intestino tenue), per la presenza di mucosa gastrica quando, normalmente, questa non dovrebbe esservi.

Sintomi

Ulcera Peptica: come si manifesta?

I sintomi più caratteristici dell'ulcera peptica sono un dolore sordo, simile ad un crampo, e un senso di bruciore nella regione alta e centrale dell'addome. Il dolore, a volte, è descritto come un senso di indolenzimento, pressione, pesantezza o di vuoto. I crampi dolorosi durano da pochi minuto a qualche ora.

L'ulcera peptica è spesso associata a digestione difficile, sazietà precoce e gonfiore. A volte, sono presenti anche perdita dell'appetito e di peso, eruttazioni, nausea e vomito.

In altri casi, i sintomi sono del tutto assenti.

L'ulcera peptica è intermittente e periodica, cioè si presenta a cicli, in cui le riacutizzazioni sono intervallate da temporanei periodi di apparente guarigione. Per ragioni ancora sconosciute, i sintomi si riacutizzano più frequentemente in primavera e autunno, rispetto al resto dell'anno.

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Sintomi simili, ma in tempi diversi

Esistono due tipi di ulcera: gastrica e duodenale.

  • Un tipico segno dell'ulcera duodenale è un senso di fame dolorosa che compare soprattutto durante la notte oppure quando si è a digiuno; questo disturbo si placa semplicemente mangiando qualcosa che tamponi l'eccessiva acidità gastrica, tipo un pezzettino di pane.
  • Anche l'ulcera gastrica presenta questo tipo di disturbo, ma in genere la differenza è data dal tempo di comparsa del dolore rispetto al pasto: entro mezz'ora per l'ulcera gastrica e dopo due ora per quella duodenale.

Pur condividendo alcuni sintomi, l'ulcera gastrica e quella duodenale sono per molti aspetti diverse l'una dall'altra; vengono perciò approfondite separatamente:

Ulcera Peptica: quali sono le possibili complicanze?

  • L'ulcera peptica può complicarsi con un'anemizzazione progressiva.
  • Nei casi più gravi, invece, il danno può provocare emorragie e occlusioni dovute alla cicatrizzazione dei tessuti. L'emorragia digestiva si verifica quando l'ulcera, diventando sufficientemente profonda, arriva ad erodere i vicini vasi sanguigni.
  • Nei casi estremi, e fortunatamente più rari, la lesione può estendersi attraverso tutto lo spessore della parete dello stomaco. La perforazione dell'ulcera è estremamente pericolosa, poiché il contenuto acido dello stomaco può fuoriuscire nella cavità peritoneale, provocando gravi danni. L'emorragia digestiva e l'ulcera perforata richiedono sempre un trattamento medico-chirurgico immediato. Attenzione perciò a segnali d'allarme come la comparsa di un intenso dolore trafittivo, simile ad una pugnalata a livello dello stomaco, improvviso e persistente. L'eventuale complicanza emorragica può essere visibile anche ad occhio nudo per l'emissione di feci scure e la comparsa di vomito ematico o di materiale simile a fondi di caffè (vomito caffeano).

Diagnosi

Esami per la diagnosi di Ulcera Peptica

La diagnosi viene sospettata sulla base dei sintomi e confermata da esami, quali la gastroscopia, correlata da biopsie, e l'esame radiografico con mezzo di contrasto. Molto importante è la contemporanea ricerca dell'infezione da Helicobacter pylori.

Le indagini destinate a confermare la diagnosi sono importanti anche per accertare la reale natura dei disturbi, dal momento che il tumore allo stomaco e al duodeno si manifesta con sintomi simili a quelli dell'ulcera peptica.

La gastroscopia è un esame endoscopico che si effettua introducendo un tubo a fibre ottiche nello stomaco del paziente. Questo consente di osservare direttamente le condizioni del rivestimento interno dello stomaco e del duodeno. Lo stesso esame permette di prelevare piccoli frammenti di tessuto per esaminarli al microscopio. L'esecuzione della biopsia, seguita dall'esame istologico, consente di evidenziare la presenza di Helicobacter pylori o più raramente di cellule tumorali.  Oltre che attraverso biopsia, l'infezione da H. pylori può essere diagnosticata mediante l'analisi delle feci e l'urea breath test.

Trattamento

La maggior parte delle ulcere sono trattate con successo con farmaci che inibiscono e sopprimono la secrezione gastrica acida, perciò neutralizzano l'acidità e danno alla mucosa il tempo di rigenerare. Nei casi più gravi, può rendersi necessario un intervento chirurgico.

Farmaci antiulcera

Il trattamento dell'ulcera si basa su farmaci in grado di ridurre l'acidità dei succhi gastrici, come gli inibitori di pompa protonica e gli antagonisti del recettore H2 dell'istamina. In presenza di infezione da Helicobacter pylori, viene associata anche una terapia antibiotica in grado di eradicare l'infezione.

Ulcera peptica: quando serve l’intervento?

Se nonostante le terapie farmacologiche, l'ulcera peptica:

  • non guarisce
  • si verificano ripetute emorragie digestive
  • si perfora o è a rischio di farlo

oppure

  • è subentrato un restringimento del piloro

può essere necessario ricorrere all'intervento chirurgico. Questo consiste nell'asportazione terminale dello stomaco, situata immediatamente prima del piloro (antrectomia), oppure di ¾ dello stomaco. La porzione residua dello stomaco viene poi collegata con l'intestino (gastroenterostomia).

Prevenzione

Ulcera peptica: si può prevenire?

Per contrastare la comparsa dell'ulcera peptica o per alleviarne i sintomi, è bene evitare le abitudini a rischio, in particolare:

  • In caso di ulcera, risulta utile un regime dietetico che escluda bevande e cibi che aumentano la secrezione acida, come caffè, tè, cioccolato, menta, bibite gassate, pepe e altre spezie. Meglio evitare anche gli eccessi (no a cibi troppo conditi, troppo caldi o freddi) e cercare di consumare i pasti a orari regolari.
  • Andrebbe ridotto al minimo o evitato il consumo di alcolici, poiché l'alcol, se assunto in quantità eccessive, può irritare e danneggiare le cellule della mucosa gastrica non più protette.
  • Attenzione anche a non abusare di farmaci anti-infiammatori e analgesici, poiché possono essere lesivi per la mucosa dello stomaco.
  • Rinunciare alle sigarette: il fumo rappresenta uno dei fattori di rischio per l'ulcera, in quanto in grado di alterare la normale vascolarizzazione e riparazione della mucosa gastrica.

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Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici