Tumore alla pelle: cos’è il melanoma e come si riconosce dai sintomi
Generalità
Tra i tumori alla pelle, il melanoma è considerato uno fra i più pericolosi, a causa della sua capacità di diffondersi rapidamente in tutto il corpo. La buona notizia è che se viene diagnosticato precocemente, questo tumore maligno è generalmente curabile.
Il melanoma è un cancro della pelle che origina dai melanociti (cellule cutanee che producono melanina, pigmento che conferisce il colore alla pelle), i quali iniziano a proliferare senza controllo. Il melanoma può presentarsi in diversi modi, più comunemente come una nuova macchia sulla pelle o come un neo già esistente che cambia colore, dimensione o forma. Questo tumore della pelle è strettamente correlato all'esposizione cronica alle radiazioni ultraviolette, principalmente rappresentata dai raggi del sole. Gravi scottature solari subite nell'infanzia e nell'adolescenza aumentano il rischio in misura marcata.
Cos’è il melanoma
Tumore alla pelle: cos’è il melanoma?
Il melanoma è un tumore alla pelle che insorge a causa della trasformazione maligna dei melanociti, che crescono e proliferano in maniera incontrollata.
Nel 90%, questo tumore della pelle dei casi colpisce l'epidermide; più raramente, sono interessate: mucose congiuntivali, apparato urogenitale, tratto gastrointestinale e respiratorio (nota: i melanociti derivano dalla cresta neurale; di conseguenza, i melanomi possono insorgere in altre sedi in cui migrano le cellule della cresta neurale) Le zone del corpo più colpite sono nell'uomo il tronco e gli arti superiori e nella donna gli arti inferiori.
Come distinguere un neo benigno da un neo maligno?
Un neo (o nevo) si presenta una lesione cutanea circoscritta di dimensioni variabili, piana o rilevata, più o meno pigmentata. I nevi possono essere presenti fin dalla nascita o dalla prima infanzia (congeniti) o comparire durante il corso della vita (acquisiti).
Esistono numerosi tipi di nei, i quali sono classificati in base ai loro caratteri clinici e dermoscopici.
- Nella maggior parte dei casi, i nei è benigna e la loro insorgenza dipende da una produzione eccessiva di melanina da parte dei melanociti. Queste lesioni pigmentare risultano innocue e rimangono uguali nell'arco della vita di un individuo, a meno che non si vengano a creare le condizioni - ad oggi, ancora sconosciute – in grado di indurre fenomeni di cancerogenesi e favorire la trasformazione da forma benigna in maligna.
- Il principale significato clinico dei nevi maligni, invece, consiste nella loro potenziale capacità di evolvere e comportarsi come tumori alla pelle, come il melanoma, particolarmente gravi per la loro aggressività.
Tumore alla pelle: cosa lo provoca
Tumore alla pelle: quali sono le cause del melanoma?
L'insorgenza di un tumore alla pelle maligno è fortemente legata all'esposizione eccessiva alle radiazioni ultraviolette, soprattutto se intensa ed intermittente, in quanto possono indurre fenomeni di cancerogenesi.
In realtà, molti fattori genetico-costituzionali e ambientali possono favorire lo sviluppo del melanoma.
In circa il 10% dei casi si riscontra una familiarità, cioè nella stessa famiglia la malattia ha colpito almeno un parente di I grado.
I soggetti con carnagione chiara (fototipo 1-2) e con molti nevi sulla pelle corrono un rischio maggiore rispetto ai soggetti con pelle olivastra (fototipo 4). Possono favorire l'insorgenza del tumore alla pelle anche le gravi e ripetute scottature solari in età pediatrica o durante l'adolescenza.
Per approfondire: Melanoma: cause, prevenzione e sintomi per riconoscerloSintomi melanoma
Distinguere tra un neo canceroso e uno normale può essere difficile. Questo è il motivo per cui il dermatologo controlla – durante l'esame dermatoscopico – qualsiasi macchia cutanea nuova, modificatasi nel tempo o atipica.
L'esame dermatoscopico consente il monitoraggio delle neoformazioni considerate "anomale", grazie ad una documentazione fotografica adeguata e differenziale, e permette di intervenire nel caso in cui si sia verificata una modificazione.
Tumore alla pelle: ogni quanto controllare i nei?
La visita dermatologica specialistica andrebbe effettuata almeno una volta all'anno per prevenire melanomi e tumori della pelle altrimenti non diagnosticabili.
Tumore alla pelle: come capire se è un melanoma
Il sintomo principale del melanoma sono gli evidenti cambiamenti nell'aspetto di un neo. Una lesione sospetta presenta alterazioni di forma (irregolare, non simmetrica, con bordi frastagliati, non ben delineati, addentellati o con incisure) e colore (non omogeneo, con chiazze rosso-brune, bianche, nere o blu all'interno del neo stesso o viraggio verso un colore scuro). Altri campanelli d'allarme sono le modifiche delle dimensioni (superiori ai 6 mm ed ingrandimento progressivo sia in larghezza, che in spessore, in un tempo piuttosto breve), associate ad eventuali segni di flogosi nella cute circostante, con prurito, sanguinamento spontaneo, ulcerazione, dolenzia, comparsa di un nodulo o un'area arrossata.
Segni di riconoscimento del melanoma
I potenziali segni e sintomi del melanoma includono quindi:
- Prurito o altri segni cutanei come gonfiore o dolore
- Lesione sulla pelle che non guarisce
- Sanguinamento o stillicidio da un neo
- Cambiamento nella superficie di un neo, come un nodulo o una protuberanza
- Diffusione del pigmento dal bordo di un neo alla pelle circostante
- Rossore o gonfiore che circonda un neo
Questo elenco non è esaustivo, ma è limitato ai segni e ai sintomi più comuni con cui il melanoma si presenta.
Ciascuno dei quattro principali sottotipi di melanoma (melanoma a diffusione superficiale, nodulare, lentigo maligna e melanoma acrale lentigginoso) può presentarsi con caratteristiche uniche.
Per approfondire: Nei o Nevi: caratteristiche, aspetto e cos'altro sapereQuando preoccuparsi
Tumori alla pelle: a quali cambiamenti prestare attenzione
Per identificare queste lesioni il prima possibile, occorre prestare attenzione ad eventuali cambiamenti di forma (i nei maligni sono spesso asimmetrici e presentano margini frastagliati o incisure che si modificano nel tempo) ed aspetto (sanguinano, prudono o appaiono discontinui). Il colore dei nei maligni non è, poi, è uniforme, ma vira verso una pigmentazione scura (nero molto intenso) o si presenta con sfumature rosso-brune, bianche, nere o blu. Anche un accrescimento in larghezza e spessore può indicare un'evoluzione della lesione in senso neoplastico, specialmente se tale cambiamento si verifica in un tempo piuttosto breve.
Altro campanello d'allarme è la comparsa di segni di flogosi nella cute circostante, con prurito, eccessiva sensibilità, dolore, sanguinamento, perdita di siero, desquamazione e ulcerazione. Destano sospetto anche i nevi che modificano la loro consistenza (si ammorbidiscono o induriscono) e sono circondati da un nodulo o un'area arrossata. Attenzione anche alle neoformazioni di recente insorgenza che cresce molto rapidamente. Se c'è un neo diverso da tutti gli altri, poi, è necessario consultare molto rapidamente il dermatologo.
Per approfondire: Mappatura dei Nei: Cos'è? Come si esegue e Perché è importanteMelanoma: cosa fare in caso di neo sospetto?
Purtroppo, non è sempre facile rendersi conto di questi cambiamenti, quindi la corretta pratica da seguire consiste nel sottoporsi a controlli dermatologici periodici, per valutare la presenza di eventuali nei maligni. La prevenzione e la diagnosi precoce sono le strategie più efficaci per gestire il melanoma e gli altri tumori alla pelle che possono derivare dalla trasformazione di queste lesioni pigmentate. Inoltre, quest'approccio può migliorare in modo significativo le probabilità di cura.
NOTA BENE: i nei considerati "a rischio" non danno necessariamente origine al melanoma o ad altri tumori alla pelle, ma devono essere tenuti sotto osservazione; in ogni specifico caso, sarà il dermatologo a stabilire se sia opportuno o meno effettuare un'asportazione chirurgica con esame istologico o se programmare una nuova visita di controllo a distanza di qualche mese.
Per approfondire: Autoesame dei Nei: Come Fare un Controllo e Riconoscere Quelli a RischioCome prevenire il melanoma
Tumori alla pelle: cosa si può fare per prevenirli
La prevenzione è l'arma più efficace per identificare precocemente i tumori alla pelle, come il melanoma. Nella grande maggioranza dei casi, infatti, la guarigione è possibile se il trattamento ha inizio nelle prime fasi di evoluzione del cancro. Questa strategia si attua a vari livelli, controllando i fattori di rischio per evitare lo sviluppo del tumore alla pelle, sottoponendosi a visite dermatologiche periodiche per individuare le lesioni maligne in una fase estremamente iniziale e asportando chirurgicamente quelle sospette.
L'autoesame della superficie cutanea, eseguito con metodo e regolarità tra una visita dermatologica e l'altra, permette di monitorare eventuali cambiamenti nell'aspetto di un neo preesistente e riconoscere le caratteristiche dei melanomi.
5 regole per difendere la pelle
- Non esporsi mai al sole senza una protezione adeguata sulla pelle: utilizzare filtri solari con un fattore di protezione adeguato al proprio fototipo (tra 20 e 50+), efficace contro i raggi UVB e UVA e senza ingredienti sensibilizzanti.
- Evitare di esporsi al sole nelle ore centrali della giornata.
- Evitare o ridurre al minimo l'impiego di lampade e lettini abbronzanti.
- Tenere sotto controllo le macchie delle pelle ed i nei, secondo la regola dell'ABCDE: Asimmetria, Bordi irregolari, Colore variabile, Dimensione ed Evoluzione rapida.
- Effettuare con regolarità una visita dermatologica: l'esame clinico della pelle e la mappatura permettono di diagnosticare il melanoma nelle sue fasi il più possibile precoci, identificando la comparsa di nuovi nei maligni o il cambiamento di quelli già esistenti.