Generalità
La transferrina (Tf) è una proteina plasmatica che trasporta il ferro nel sangue.
Sintetizzata dal fegato e dal sistema monocitico-macrofagico, la transferrina è in grado di legare in modo molto stabile, ma reversibile, il ferro proveniente dalla degradazione dei globuli rossi e quello alimentare assorbito a livello intestinale.
Dopo averlo legato a sé, la transferrina trasporta il ferro alle sedi di utilizzo (in particolare il midollo osseo) e di deposito (in particolare il fegato).
La transferrina può essere paragonata a un camion che trasporta continuamente il ferro dai depositi (ferritina) sino alle cellule che ne hanno bisogno, tramite il circolo sanguigno.
Dal punto di vista strutturale, la transferrina è una glicoproteina formata da una catena polipeptidica di 679 aminoacidi, con peso molecolare di circa 80 KD ed emivita di circa 8 giorni.
Il dosaggio della transferrina nel sangue (transferrinemia) valuta la capacità di trasporto del ferro. Quest'esame viene prescritto insieme alle analisi dei valori di sideremia e ferritina, laddove si sospettano anomalie del metabolismo del ferro.
Cos'è
La transferrina è la principale proteina di trasporto nel sangue del ferro ossidato (Fe3+).
Gioca un ruolo chiave nell'ematopoiesi, essendo responsabile della cessione del ferro alle cellule (eritroblasti), che ne hanno bisogno per sintetizzare l'eme (emoglobina, mioglobina e citocromo). Speciali recettori di membrana si legano alla transferrina e tutto il complesso entra nella cellula per endocitosi; una volta privata del ferro, la proteina di trasporto viene riespulsa nel plasma.
Nel sangue, la transferrina può trovarsi sia in forma libera - non legata al ferro (transferrina insatura), sia in forma legata al ferro (transferrina satura).
La quota di quest'ultima coincide con il valore della sideremia.
Nella pratica clinica, si dosano i seguenti parametri:
- Sideremia: quota di transferrina circolante satura in ferro;
- Transferrinemia: dosaggio diretto della transferrina a livello plasmatico;
- Capacità totale di legare il ferro (TIBC): misura indiretta della capacità della transferrina di legare il ferro.
Saturazione della transferrina
Sebbene il ferro associato alla transferrina sia meno dello 0,1% del ferro corporeo totale, questa percentuale rappresenta la frazione dinamicamente più importante, caratterizzata da un'alta velocità di turnover (25 mg/24 h).
La transferrina può legare a sé due atomi di ferro Fe3+ a livello di due diversi siti molecolari:
- Quando questa proteina vettrice è libera da tali legami viene chiamata apotransferrina;
- Quando lega gli atomi dei metallo si parla di transferrina satura.
Il legame con l'atomo di ferro è possibile soltanto quando avviene un concomitante legame di tipo anionico con una molecola di bicarbonato che, a differenza di quello con il metallo, è particolarmente labile.
In condizioni normali, la transferrina plasmatica è saturata con il ferro trivalente per circa il 30%; nel plasma possiamo quindi distinguere diverse forme:
- quella senza ferro (apotransferrina),
- quella completamente satura (transferrina diferrica)
- quella che contiene ferro solo nel sito C-terminale o in quello N-terminale (transferrina monomerica).
Si definisce capacità totale di legare il ferro o TIBC (Total Iron Binding Capacity) la capacità delle proteine plasmatiche di legare il ferro.
Dal momento che la transferrina è la principale proteina con capacità legante per il metallo, i valori di TIBC possono essere stabiliti per determinare i livelli plasmatici di transferrina (tra l'altro in maniera meno costosa rispetto alla determinazione diretta).
I valori normali di TIBC variano tra i 240 ed i 450 μg/dL (43.0-80.6 μmol/L)
Il rapporto tra sideremia e capacità totale legante il ferro definisce la saturazione della transferrina, un dato solitamente espresso in percentuale.
Saturazione della transferrina = (sideremia/TIBC)x 100
Valori normali uomo: 20-50%
Valori normali donna: 15-50%
La sideremia misura la quantità di ferro di trasporto presente nel sangue.
L'UIBC esprime la capacità di riserva della transferrina, vale a dire la frazione proteica che non è ancora stata saturata con il ferro; questo parametro ematochimico può essere calcolato direttamente o tramite la formula: TIBC - sideremia.
Sideremia | TIBC/Transferrina | UIBC | % Transferrina satura |
Ferritina | |
Carenza di Ferro | Basso | Alto | Alto | Basso | Basso |
Emocromatosi | Alto | Basso | Basso | Alto | Alto |
Malattie croniche | Basso | Basso | Basso/Normale | Basso | Normale/Alto |
Anemia emolitica | Alto | Normale/Basso | Basso/Normale | Alto | Alto |
Anemia sideroblastica | Normale/Alto | Normale/Basso | Basso/Normale | Alto | Alto |
Avvelenamento da ferro |
Alto | Normale | Basso | Alto | Normale |
Il ferro circolante nel plasma viene ceduto alle cellule tramite il legame della transferrina con il suo recettore (TfR). L'affinità per questo recettore (una glicoproteina transmembrana di peso molecolare 180 kD) è massima per la transferrina diferrica, intermedia per quella monoferica e minima per l'apotransferrina. La cessione del metallo alle cellule avviene quindi principalmente attraverso la transferrina diferrica.
L'espressione dei recettori della transferrina a livello delle cellule eritroidi del midollo osseo aumenta all'aumentare dei valori di eritropoietina circolante. Da qui l'utilità del monitoraggio dei livelli del recettore solubile della transferrina per individuare gli atleti che fanno uso di EPO.
Perché si Misura
Il dosaggio della transferrina nel sangue (transferrinemia) serve a determinare la capacità del corpo di trasportare il ferro. Inoltre, l'esame può essere di ausilio nel monitoraggio della funzionalità del fegato e per valutare lo stato nutrizionale di un individuo.
Il dosaggio della transferrina non rientra nei test di routine, ma viene prescritto quando compaiono i primi sintomi di un accumulo o, più comunemente, di un deficit di ferro, qualunque sia la causa scatenante (emocromatosi, emosiderosi, anemie ecc.).
In ogni caso, il valore della transferrina viene valutato generalmente insieme alla sideremia e alla ferritina per avere un quadro più completo del metabolismo del ferro.
Nota
Nonostante la trasferrinemia e la TIBC siano due esami differenti, essi hanno un andamento sovrapponibile ed essenzialmente lo stesso significato clinico. Pertanto, a discrezione del medico, può essere sufficiente effettuare solo uno dei due esami.
Valori normali
I valori normali di transferrina (transferrinemia) variano da 240 a 360 mg/dL.
Il dosaggio della transferrina è generalmente prescritto insieme a quello della sideremia e della ferritina, in soggetti in cui si sospettano anomalie a carico del metabolismo del ferro.
Transferrina Alta - Cause
Un aumento delle concentrazioni sieriche di transferrina (ipertransferrinemia) si verifica in tutte quelle situazioni che richiedono un aumentato fabbisogno di ferro, ad esempio in presenza di:
- Emorragie (incluse quelle occulte);
- Anemie sideropeniche;
- Durante la crescita e la gravidanza;
- Stati ipossiemici.
I livelli di transferrina possono aumentare in seguito all'uso di contraccettivi ormonali. Innalzamenti dei valori sono tipici anche nel terzo trimestre di gravidanza e in bambini tra i due e i dieci anni.
Transferrina Bassa - Cause
Una riduzione delle concentrazioni sieriche di transferrina (ipotransferrinemia) si verifica in caso di:
- Malnutrizione, cachessia e carenze proteiche;
- Malattie epatiche (come cirrosi, epatite, insufficienza epatica) o renali (per la perdita di proteine con le urine);
- Stati infiammatori acuti e cronici;
- Emocromatosi;
- Ripetute trasfusioni e nel sovraccarico marziale (la concentrazione di transferrina nel plasma varia in modo inversamente proporzionale al livello delle riserve; al contrario, la saturazione della transferrina diminuisce nelle carenze di ferro e aumenta negli eccessi).
È possibile osservare decrementi della transferrina durante terapia con cloramfenicolo o ACTH.
Un'assenza quasi totale di transferrina (< 10 mg/dL) è tipica di una malattia autosomica recessiva, estremamente rara, chiamata atransferrinemia.
Come si misura
Per effettuare l'esame della transferrina, il paziente si deve sottoporre a un prelievo di sangue.
Preparazione
Il prelievo di sangue venoso si esegue in genere al mattino. Prima di sottoporsi all'esame, il paziente deve osservare un digiuno di almeno 8 ore. Durante questo periodo, è ammessa l'assunzione di una modica quantità di acqua. Inoltre, è raccomandata la sospensione degli integratori di ferro nei due giorni che precedono le analisi.
Interpretazione dei Risultati
- La transferrina bassa (ipotransferrinemia) può far sospettare un sovraccarico di ferro, come accade in seguito a ripetute trasfusioni o nell'emocromatosi. Valori ridotti si possono riscontrare anche per la presenza di anemia causata da infezioni e malattie infiammatorie croniche, malnutrizione, cirrosi epatica o sindrome nefrosica. Un abbassamento dei valori è osservabile anche per l'assunzione dell'ormone ACTH e dell'antibiotico cloramfenicolo o durante l'uso di cortisone.
- La transferrina alta (ipertransferrinemia) indica generalmente una carenza o un maggior fabbisogno di ferro, come in caso di emorragie, anemia sideropenica o ipossiemia. Anche gli anticoncezionali orali possono comportare un incremento della trasferrinemia.
Va comunque ribadito che questo esame va interpretato in una visione complessiva degli esami che riguardano il metabolismo del ferro nell'organismo. Ad esempio, nell'anemia sideropenica (cioè da carenza di ferro), si osserva un'iniziale riduzione della ferritina, seguita da un aumento della capacità ferro-legante totale e da una riduzione della sideremia.