Ultima modifica 02.05.2019

Capelli fragili e secchi, che si indeboliscono e cadono facilmente, sono un sintomo comune delle malattie della tiroide.

I follicoli capilliferi sono particolarmente sensibili allo stato di salute dell'organismo e tendono a rallentare la propria attività in presenza d'importanti stress psicofisici. In questo modo è possibile destinare maggiori risorse energetiche al sostegno delle funzioni vitali. Non sorprende, dunque, che l'aumentata caduta dei capelli sia di comune riscontro in presenza di deficit nutrizionali, infezioni, sottoposizione ad interventi chirurgici, ustioni, variazioni ormonali e diverse malattie, incluse quelle tiroidee.

Il paziente può lamentare un cattivo stato di salute dei propri capelli sia in presenza di ipotiroidismo che di ipertiroidismo. Oltre all'eventuale aumento della caduta, che generalmente avviene a ciuffi, i capelli possono diventare fragili, lisci ed opachi.

Anche se nella stragrande maggioranza delle persone la perdita di capelli è un evento pressoché fisiologico (vedi alopecia androgenetica), non occorre sottovalutare l'ipotesi di una sottostante malattia della tiroide, specie in presenza di familiarità per questo genere di disturbi e sesso femminile. Le donne sono infatti maggiormente protette dalla caduta dei capelli rispetto all'uomo, motivo per cui tale sintomo dev'essere visto con maggiore preoccupazione.

Il trattamento delle patologie tiroidee molto spesso arresta la caduta dei capelli, anche se è necessario qualche mese per apprezzare un certo miglioramento estetico. Pur tuttavia, alcuni farmaci utilizzati nel trattamento di tali malattie - come l'eutirox (levotiroxina) - possono favorire la caduta dei capelli, specie se assunti in quantità non adeguate. Per questo motivo, se una volta individuata la giusta dose terapeutica il problema persiste, è necessario farlo presente al medico e sottoporsi ad una visita dermatologica per escludere altre condizioni predisponenti.

I sintomi dell'ipotiroidismo includono debolezza, facile affaticabilità, pelle secca, ridotta tolleranza al freddo, stitichezza e depressione. Se alcuni di questi sintomi si sommano ad un'aumentata perdita di capelli è importante sottoporli all'attenzione di un medico. Un semplice esame del sangue potrà confermare od escludere un nesso tra ipotiroidismo e aumentata caduta dei capelli.

In tal caso bisognerà esporre chiaramente la propria condizione ed i farmaci assunti, in modo che l'eventuale terapia per arrestare la caduta dei capelli non interferisca con i medicinali utilizzati per trattare il disturbo tiroideo. Le opzioni possibili sono diverse: integratori per colmare eventuali carenze, lozioni per uso topico, shampoo alla caffeina, farmaci specifici come il minoxidil e la finasteride, autorapianto di capelli ed il poco gradito uso di parrucchini.