Tigna: cos’è? Come si prende, sintomi tinea e trattamento

Tigna: cos’è? Come si prende, sintomi tinea e trattamento
Ultima modifica 31.05.2023
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos’è
  3. Cause e Sintomi
  4. Contagio
  5. Diagnosi e terapia
  6. Prevenzione

Generalità

Tigna o tinea è un termine generico riferito ad alcune infezioni della pelle causate da funghi dermatofiti.

https://www.my-personaltrainer.it/imgs/2023/05/31/tigna-orig.jpeg Shutterstock

Le tigne si presentano con quadri clinici variabili, ma comunemente comportano diversi gradi d'infiammazione cutanea. La trasmissione avviene per contatto diretto cutaneo con persone malate o animali, oppure indirettamente tramite biancheria, indumenti e strumenti professionali; è possibile il contagio da persona a persona (anche se difficile) o da animali anche domestici.

Il trattamento della tigna prevede l'uso di farmaci antimicotici da applicare localmente sulla cute o da assumere per via orale, secondo il regime più adeguato indicato dal medico.

Cos’è

Cos’è la Tigna

La tigna è una micosi (infezione da funghi) che normalmente interessa gli strati più superficiali della cute. A causare la tinea sono dermatofiti, cioè funghi cheratinofili (cioè in grado di parassitare i tessuti cheratinizzati) e cheratolitici, in grado di parassitare strato corneo dell'epidermide, unghie e peli di uomini ed animali, compresi gatti, cani, conigli ed altri roditori.

Tigna: quanto è comune?

Molto comuni alle nostre latitudini, le tigne sono altrimenti dette dermatofizie o dermatofitosi.

I dermatofiti sono di gran lunga la più diffusa delle 3 principali classi di infezioni superficiali. Meno frequentemente, le infezioni cutanee superficiali sono causate da funghi non dermatofiti (ad es. Malassezia furfur) e specie Candida.

Cause e Sintomi

Cosa provoca la Tigna?

La tigna è causata da tre principali generi di dermatofiti: 

  • Trichophyton (tra cui T. mentagrophytes)
  • Microsporum (come M. gypseum)
  • Epidermophyton.

Questi miceti si nutrono della cheratina presente nello strato corneo dell'epidermide e negli annessi cutanei, provocando delle caratteristiche lesioni ad anello, a bordi netti e ad evoluzione centrifuga; inizialmente le macule si presentano come una sorta di "brufolo", che più o meno velocemente si allarga in maniera centrifuga, lasciando progressivamente intatta la cute al centro. Tale lesione viene descritta con il termine latino "tinea" e, a seconda di quale parte del corpo è interessata, viene assegnato un nome specifico:

Nota: a volte il termine "tinea" è attribuito con un significato diverso. Per esempio:

  • Tinea versicolor: più precisamente chiamata pitiriasi versicolor, è una comune infezione da lievito.
  • Tinea incognita: si riferisce a un'infezione da tinea in cui l'aspetto clinico è cambiato a causa di un trattamento inappropriato. Certe terapie farmacologiche (in genere, un trattamento protratto con cortisonici topici) possono modificare, infatti, sensibilmente il quadro clinico della tigna, rendendone difficile il riconoscimento, in quanto mascherano le manifestazioni più tipiche.
  • Tinea nigra: è un'infezione da muffa (non un dermatofita); colpisce i palmi delle mani o le piante dei piedi, che appaiono marroni (sulla pelle bianca) o nere (sulla pelle scura).

Sul piano epidemiologico si distinguono dermatofiti a carattere antropofilo, che interessano esclusivamente la specie umana con possibile contagio interpersonale, e dermatofiti zoofili, che interessano principalmente gli animali ma possono trasmettersi all'uomo attraverso il contatto con gli stessi. Infine, abbiamo i dermatofiti geofili, il cui serbatoio è costituito dal suolo; essi rappresentano soltanto dei patogeni occasionali per la specie umana.

In genere, quindi, la trasmissione della tigna avviene per contatto diretto cutaneo con persone malate o animali infetti, oppure indirettamente tramite biancheria, indumenti, strumenti professionali, spazzole, pettini ecc.

Tigna: fattori di rischio

I fattori di rischio per l'infezione da tinea includono quanto segue:

  • Umidità
  • Bagni pubblici
  • Immunodepressione
  • Atopia
  • Predisposizione genetica
  • Attività atletica che provoca lacerazioni della pelle, abrasioni o traumi come il wrestling, il judo o il calcio

Sintomi Tigna: come si manifesta?

https://www.my-personaltrainer.it/imgs/2023/05/31/sintomi-tigna-orig.jpeg Shutterstock

La tigna si presenta con quadri clinici variabili a seconda della sede d'infezione, dalla specie micotica interessata e dallo stato di salute del paziente, ma comunemente comportano arrossamento, prurito e desquamazione cutanea. Per esempio, la tinea corporis si manifesta con la comparsa di eruzioni sulla pelle costituite da piccole chiazze arrossate e desquamanti dall'aspetto circolare, con una zona centrale più chiara ed un bordo netto leggermente rilevato. L'evoluzione di queste lesioni è tipicamente centrifuga: la risoluzione spontanea al centro e la graduale progressione periferica determinano la formazione di una chiazza anulare (detta RINGWORM).

Talvolta, le infezioni dermatofitiche determinano la formazione di un KERION, cioè un'ampia lesione infiammatoria molle che determina aree di alopecia.

Il periodo di incubazione della tigna è di circa 4-10 giorni.

Tigna - Sintomi più comuni 

  • La tinea barbae è un'infezione dermatofitica della regione della barba; si manifesta con lesioni superficiali anulari o come un kerion infiammatorio, ma possono comparire anche segni simili a quelli della follicolite.
  • La tinea capitis colpisce il cuoio capelluto; causa la graduale comparsa di chiazze rotonde associate a desquamazione secca e/o alopecia. Alcuni dermatofiti causano una tricofizia grigia o nera, a seconda che i capelli si rompano al di sopra (lasciando piccole radici) o a livello della superficie del cuoio capelluto (dove le chiazze appaiono punteggiate). Meno comunemente, la tinea capitis si manifesta con una desquamazione diffusa, simile a forfora o con un aspetto pustoloso. Se la reazione infiammatoria nei confronti del dermatofita è molto grave può determinare la formazione di un kerion, il quale, in caso di cicatrizzazione, può causare la perdita dei capelli.
  • La tinea corporis è un'infezione di viso, tronco e arti. Questa dermatofitosi è caratterizzata dalla comparsa di chiazze anulari di colore rosa-rosso con bordi desquamati, lievemente rilevati, che si espandono perifericamente e tendono a schiarirsi centralmente.
  • La tinea cruris è un'infezione dermatofitica inguinale particolarmente favorita da stagione calda, apposizione di pieghe cutanee (soprattutto nei soggetti obesi), abiti umidi e stretti. Generalmente, provoca una lesione pruriginosa e anulare che può complicarsi con macerazione, infezione secondaria batterica o da Candida. Inoltre, possono verificarsi dermatite da grattamento e lichenificazione.
  • La tinea pedis, infine, è la dermatofitosi dei piedi; è l'infezione più diffusa. Scarpe strette, caldo e umidità della zona agevolano la proliferazione dei funghi. La tinea pedis produce lesioni, che si manifestano con desquamazione, ispessimento plantare, arrossamento, prurito e sensazione di bruciore tra le dita dei piedi. Inoltre, possono comparire vescicole, ulcere e ragadi.

Complicazioni della Tigna

Le complicanze dell'infezione da tinea includono quanto segue:

  • Superinfezione batterica
  • Infezione dermatofitica invasiva generalizzata

Contagio

Come si prende la Tigna

La tigna è un'infezione micotica che si propaga abbastanza facilmente tramite oggetti contaminati (come asciugamani, indumenti, attrezzi sportivi, spazzole per capelli, rasoi o altri strumenti per l'igiene personale) o mediante il contatto diretto con altre persone che hanno già contratto la malattia. 

L'infezione interumana è mediata dal contatto di scaglie cutanee desquamate; per quanto riguarda il piede d'atleta, ad esempio, una tipica modalità d'infezione è la presa di contatto con docce, pedane, pavimenti o altri oggetti utilizzati da persone colpite da questa dermatomicosi.  

Questa dermatofitosi può essere veicolata anche dagli animali infetti, domestici o selvatici, che entrano in contatto con gli esseri umani, i quali possono contrarre l'infezione accarezzandoli, sollevandoli o toccando le zone lesionate. Talvolta, la tigna del corpo può diffondersi anche attraverso l'esposizione prolungata ad un terreno contaminato

Diagnosi e terapia

Tigna: esami per la diagnosi

La diagnosi, spesso già clinicamente evidente, può essere confermata attraverso il prelievo di materiale biologico dalle zone sospette mediante scarificazione, da esaminare poi al microscopio per identificare il tipo di fungo coinvolto. L'esame colturale, in genere, non è necessario, tranne che per le gravi infezioni ungueali (l'agente causale potrebbe non essere un dermatofita) e del cuoio capelluto (per escludere altre patologie che causano alopecia). Solo in questo modo, lo specialista può programmare una terapia antimicotica specifica per l'agente eziologico, tenendo in considerazione anche lo stato immunologico del paziente, il tipo di zona colpita dalla tigna e l'estensione delle manifestazioni cliniche.

Come si cura la Tigna?

La terapia si avvale di farmaci chiamati antimicotici, usati sia per applicazione locale (creme, polveri, lozioni) che per via sistemica; quest'ultima risulta più indicata nelle forme estese, nelle infezioni croniche o di vecchia data. I farmaci più utilizzati per via sistemica sono la griseofulvina, l'itraconazolo, il fluconazolo, la terbinafina.

Il trattamento è di solito abbastanza lungo, dato che la risoluzione completa della malattia richiede un paio di settimane.

Prevenzione

Come prevenire la Tigna

Nonostante la tigna non sia semplice da controllare, poiché i dermatofiti che la provocano sono comuni e molto contagiosi, alcune misure possono contribuire a ridurre il rischio di contrarre la micosi ed evitare un'ulteriore diffusione dell'infezione in ambiente familiare o comunitario.

Le palestre, le piscine, le saune, gli spogliatoi e le camere d'albergo rappresentano la fonte principale di infezioni micotiche. Si consiglia pertanto di:

  • Rispettare le misure igieniche adeguate, come lavarsi le mani regolarmente e mantenere puliti gli spazi comuni;
  • Evitare l'uso condiviso di indumenti, biancheria intima, calzature, asciugamani o spazzole per capelli con altre persone; anche in palestra, usare sempre il proprio asciugamano durante l'utilizzo degli attrezzi ad uso promiscuo;
  • Negli spogliatoi e più in generale in qualunque luogo comunitario (asili, scuole, caserme, spiagge ecc.), evitare di camminare a piedi nudi su tappeti, moquette, terreni e superfici varie;
  • Nel limite del possibile, evitare i fattori favorenti, come l'umidità eccessiva ed il calore: per limitare l'attacco dei dermatofiti è importante evitare un'eccessiva sudorazione e la macerazione da indumenti sintetici occlusivi;
  • Seguire una corretta prassi igienica soprattutto quando la pratica di alcuni sport comporta un contatto fisico con altre persone;
  • Se i propri animali domestici presentano i segni della tigna (come una chiazza di pelo mancante), rivolgersi al veterinario per il trattamento adeguato;
  • Evitare il contatto diretto con persone o animali che presentano un'infezione sospetta o certa da tigna.

Per evitare le ricadute, inoltre, è importante osservare un'accurata igiene e scegliere capi di abbigliamento non aderenti, realizzati con tessuti naturali. 

Particolare attenzione andrà posta in caso di contagio. Per evitare di trasmettere la tigna ad altri individui, i pazienti interessati da dermatofitosi non dovrebbero usare in comune con altri membri della famiglia o altre persone, oggetti strettamente personali come tovaglioli, salviette da bidet, biancheria, pettini, lime o forbici per unghie. Oltre a seguire scrupolosamente la terapia prescritta dal medico per debellare la tigna, è importante disinfettare indumenti ed oggetti venuti a contatto con le lesioni, oppure lavarli a temperature elevate per uccidere le spore.

Tigna: ricapitolando

  • Le tigne sono infezioni fungine sostenute da dermatofiti, in grado di parassitare esclusivamente strutture morte di cute e annessi, ricche di materiale cheratinico (strato corneo dell'epidermide, peli e unghie). Queste malattie interessano uomini ed animali, compresi gatti, cani, conigli ed altri roditori.
  • I fattori predisponenti queste micosi comprendono l'ipersudorazione, l'ambiente caldo-umido e la frequentazione di ambienti sportivi (piscine e palestre).
  • La tigna si presenta con quadri clinici variabili a seconda della sede d'infezione, ma comunemente comportano arrossamento, prurito e desquamazione cutanea.
  • La diagnosi si basa sull'aspetto clinico e sull'esame delle scarificazioni cutanee in un preparato a fresco con idrossido di potassio.
  • Il trattamento prevede l'utilizzo di farmaci topici o antimicotici orali.
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Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici