Tic Nervosi: Cosa Sono, Perché si Manifestano e Cura

Tic Nervosi: Cosa Sono, Perché si Manifestano e Cura
Ultima modifica 16.12.2019
INDICE
  1. Generalità
  2. Cosa Sono
  3. Cause e Fattori di Rischio
  4. Sintomi
  5. Diagnosi
  6. Trattamento e Rimedi

Generalità

I tic nervosi sono gesti, espressioni vocali o movimenti corporei rapidi, ripetitivi e involontari che si verificano quasi inconsciamente, senza uno scopo preciso.

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I meccanismi alla base di tali manifestazioni non sono ancora del tutto noti, ma sono state ipotizzate implicazioni di carattere neurologico, principalmente riferite ai gangli cerebrali della base e alla corteccia motoria. In altre parole, il manifestarsi dei tic nervosi avrebbe una correlazione con le regioni del cervello che controllano il movimento.

Cosa Sono

I tic sono gesti, espressioni vocali, suoni, movimenti rapidi o contrazioni di un gruppo di muscoli involontari, ricorrenti e stereotipati (cioè sono riprodotti sempre allo stesso modo). A volte, questa manifestazione può sembrare simile ai normali movimenti. Tuttavia, i tic nervosi non sono movimenti volontari e la maggior parte di chi ne soffre non è in grado di controllarli.

Tipologie di Tic Nervosi

Tic motori e Tic vocali

I tic nervosi possono manifestarsi principalmente come:

  • Tic nervosi motori (movimenti corporei), costituiti da movimenti brevi o sequenze di gesti stereotipati del volto, delle spalle, degli arti o di altri distretti;
  • Tic nervosi fonici o vocali (suoni), come grugniti, colpi di tosse, latrati, sibili, schiarimento della gola, ripetizione di un suono o una parola, emissione di parole e frasi volgari (raro).

I tic nervosi motori e vocali possono essere classificati anche come semplici o complessi.

Tic semplici e Tic complessi

I tic semplici iniziano spesso durante l'infanzia o più tardi come atteggiamenti nervosi. Coinvolgono solo uno o pochi distretti: i tic nervosi semplici più comuni comprendono ammiccamenti, smorfie del viso e colpi di tosse. Questi tendono a manifestarsi rapidamente, quindi potrebbero anche non essere notati.

Esempi:

  • Tic motori semplici: sbattere le palpebre, torcere il collo, scrollare le spalle, fare smorfie con la faccia;
  • Tic vocali semplici: schiarirsi la gola, tossire, annusare, fischiare.

I tic complessi, invece, si manifestano come una vera e propria gestualità degli arti o della testa, ripetizione di suoni, parole o di frasi fuori dal contesto, talvolta volgari (coprolalia). Le varianti motorie possono coinvolgere più di un gruppo muscolare o essere costituiti da una serie di tic semplici. I tic vocali complessi possono interrompere il normale flusso del discorso o manifestarsi all'inizio di una frase in modo simile alla balbuzie. I tic nervosi complessi tendono a essere più lenti rispetto a quelli semplici e, talvolta, possono apparire intenzionali.

Esempi:

Cause e Fattori di Rischio

Tic Nervosi: cosa li provoca?

I meccanismi alla base di tali manifestazioni sono ancora sconosciuti, tuttavia sono state ipotizzate implicazioni di carattere neurologico, principalmente riferite ai gangli cerebrali della base e alla corteccia motoria.

La maggior parte dei tic nervosi inizia a manifestarsi durante l'infanzia e tendono a migliorare durante la fine dell'adolescenza o all'inizio dell'età adulta. In molti casi, i tic nervosi sono solo temporanei ed a periodi di esacerbazione si alternano momenti di benessere.

Fattori predisponenti o aggravanti

Lo stress, l'emozione, l'ansia e la stanchezza possono esacerbare i tic nervosi. Anche gli stati di eccitazione o la preoccupazione che possano essere notati possono peggiorare la loro manifestazione. Questi movimenti o gesti non si verificano, invece, durante il sonno e tendono a essere meno frequenti quando si è profondamente assorbiti in un'attività.

A quali malattie possono essere associati?

I tic nervosi si possono associare ad un'ampia varietà di condizioni patologiche e non, che comprendono principalmente:

Nelle persone affette da sindrome di Tourette si riscontrano la presenza di molteplici tic sia motori, sia vocali.

Talvolta, i tic nervosi sono indotti dall'esposizione a sostanze tossiche, assunzione di droghe (cocaina, anfetamine) o rappresentano l'effetto collaterale dell'uso o della sospensione di alcuni farmaci (es. metilfenidato).

Sintomi

Tic Nervosi: come si riconoscono?

Parole o gesti ripetitivi come strizzare gli occhi, piegare la testa di lato, schiarirsi la gola o toccarsi il naso si verificano quasi inconsciamente, senza uno scopo preciso. Tuttavia, i tic nervosi sono tipicamente preceduti da un impulso premonitore, un senso di calore o di prurito, una sorta di tensione che si desidera in qualche modo sfogare.

A differenza di tremori, discinesie e mioclonie, inoltre, possono essere controllati volontariamente per brevi periodi di tempo. La sensazione che precede il tic tipicamente aumenta se si tenta di controllarla; dopo aver effettuato il movimento o emesso il suono, si può provare un sollievo, fino a quando non si avverte nuovamente il bisogno di manifestare il tic nervoso. La gravità può cambiare nel tempo e, talvolta, il tic motorio o vocale viene sostituito da un altro differente.

Diagnosi

Tic Nervosi: quando rivolgersi al medico

I tic nervosi sono pericolosi per la salute solo in rarissimi casi. Alcuni di questi gesti o movimenti possono interferire però con la vita quotidiana, talvolta in modo significativo.

Se i tic nervosi si presentano regolarmente o diventano più frequenti o gravi è consigliabile consultare il proprio medico per valutare la situazione. Quest'approccio è indicato anche nei casi in cui i tic si manifestino:

  • All'origine di problemi emotivi e/o disagio fisico;
  • Accompagnati da altri stati d'animo o comportamenti preoccupanti come rabbia, depressione o autolesionismo.

Tic Nervosi: quali esami sono utili?

Per formulare la diagnosi è sufficiente che il medico valuti la descrizione dei movimenti o dei gesti riferiti dal paziente. Di solito, non sono necessari esami particolari per la definizione dei tic nervosi, ma può essere utile registrare un breve video durante la loro manifestazione.

Trattamento e Rimedi

La terapia va stabilita dal proprio medico, tenendo in considerazione che possono modificare la loro intensità e, spesso, migliorano nell'ultimo periodo dell'adolescenza o all'inizio dell'età adulta.

Se non si attenuassero nel tempo, è possibile optare tra diverse strategie terapeutiche disponibili per alleviarli o minimizzarli.

Se i Tic Nervosi sono lievi

Se i tic nervosi sono di lieve entità e non interferiscono con le normali attività quotidiane, non è solitamente necessario alcun trattamento.

Per contribuire al miglioramento dei tic è opportuno individuare le situazioni che potrebbero farli peggiorare, per poi evitarle (es. stress, eccesso di stanchezza, eccitazione ecc.). Al contempo, un'utile misura consiste nel ritagliare del tempo per svolgere delle attività rilassanti e piacevoli.

Se i Tic Nervosi sono più gravi

Qualora i tic nervosi avessero un maggiore impatto nella vita quotidiana, le terapie comportamentali sono spesso raccomandate come trattamento di prima scelta per la risoluzione del problema. Questo tipo di psicoterapia è progettato per cambiare lo schema del comportamento e va scelto in base alla natura ed alla gravità dei tic. Talvolta, sono utilizzate contemporaneamente diverse tecniche che includono:

  • Terapia d'inversione di abitudine (Habit Reversal Training, HRT): si basa sulla consapevolezza dei propri tic, sull'identificazione delle situazioni in cui si presentano e sul riconoscimento dei sintomi che li anticipano. La terapia d'inversione di abitudine consiste nell'identificare le sensazioni che precedono i tic e nel rispondere con movimenti antitetici in grado d'impedire la loro contemporanea manifestazione. Ad esempio, se il tic consiste nello scrollare le spalle, stendere le braccia può alleviare questa necessità. Le risposte concorrenti vanno attuate dalla percezione delle sensazioni prodromiche al tic fino alla loro risoluzione.
  • Esposizione e prevenzione della risposta (Exposure and Response-Prevention, ERP): questa tecnica prevede che si assecondino le sensazioni irrefrenabili sperimentate poco prima del manifestarsi del tic, fino a quando queste non si placano. L'obiettivo consiste nell'abituarsi nel tempo alla sensazione dell'impulso premonitore (assuefazione) e, conseguentemente, diminuirà il bisogno di manifestare il tic come reazione.
  • Rilassamento: utilizzato nell'ambito della terapia comportamentale, prevede tecniche diverse, come attenzione focalizzata, training autogeno, mindfulness e ipnosi.

Terapie farmacologiche

Se il medico lo ritiene opportuno, alcuni medicinali possono migliorare i sintomi associati ai tic, quali disattenzione, iperattività o ansia. La scelta della terapia farmacologica dipende da diversi fattori, tra cui tipo e gravità dei tic nervosi e rischio di possibili effetti collaterali.

I farmaci prevalentemente utilizzati sono:

Interventi chirurgici: stimolazione cerebrale profonda

Raramente, nei pazienti adulti che manifestano tic molto gravi e non rispondono ad altre terapie, può essere indicato un trattamento chirurgico di stimolazione cerebrale profonda (Deep Brain Stimulation, DBS). Quest'approccio è ancora in fase sperimentale e viene praticato prevalentemente per ridurre i sintomi motori debilitanti caratteristici dei disturbi del movimento come il morbo di Parkinson, il tremore essenziale o la distonia, ma può essere utilizzato anche per il trattamento di epilessia, dolore cronico e disturbi ossessivo-compulsivi.

La stimolazione cerebrale profonda prevede l'impianto chirurgico di:

  • Uno o più elettrocateteri nelle aree del cervello deputate al controllo dei tic;
  • Un generatore di impulsi, cioè un dispositivo medico simile a un pacemaker cardiaco vicino alla clavicola o nella regione addominale.

Il generatore per la Deep Brain Stimulation invia degli impulsi elettrici agli elettrodi posizionati nelle aree cerebrali, inibendo i segnali che provocano i tic. Questa sorta di pacemaker può essere comandato anche dall'esterno (wireless) per lo spegnimento o la programmazione dei parametri della stimolazione.

Autore

Giulia Bertelli
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici