Terapia del caldo o del freddo: quando e come usarle

Terapia del caldo o del freddo: quando e come usarle
Ultima modifica 30.09.2021
INDICE
  1. Introduzione
  2. Le regole base
  3. Quando è meglio il freddo
  4. Quando è più indicata la terapia del caldo
  5. A volte è meglio alternare
  6. Come farle

Introduzione

Tutti sanno a grandi linee che cosa sono le terapie del caldo e del freddo. Non tutti, però, sanno con esattezza quando è meglio l'una e quando è più indicata l'altra. Per esempio, di fronte a una distorsione c'è chi pensa di dover applicare la borsa dell'acqua calda e chi è convinto, invece, che la soluzione più utile sia il ghiaccio. Sapere quando applicare calore e ghiaccio, in effetti, può non essere così facile. La risposta alla domanda "Terapia del caldo o del freddo?", dunque, è meno scontata di quanto si possa pensare. Esistono però delle indicazioni di massima che possono aiutare a compiere la scelta migliore.

Le regole base

Terapia del caldo o del freddo? Non sempre la risposta a questa domanda è semplice. Ecco alcune facili regole da seguire per orientarsi:

  • utilizzare la terapia del freddo subito dopo un infortunio per ridurre il gonfiore e l'infiammazione
  • evitare la terapia del freddo su muscoli e/o articolazioni rigidi
  • utilizzare la terapia del caldo per rilassare o lenire i muscoli doloranti e per aumentare la gamma di movimento
  • non utilizzare presidi e dispositivi che emanano calore su una lesione che è già calda al tatto. 

Quando è meglio il freddo

In linea di massima, le lesioni acute improvvise, come una slogatura a un'articolazione, gli strappi muscolari, i lividi o le infiammazioni, dovrebbero essere trattate con la terapia del freddo il prima possibile. Occorre sapere, infatti, che in caso di lesioni improvvise, i tessuti molli che circondano l'area spesso si contraggono, si gonfiano e di conseguenza subentrano infiammazioni. L'applicazione della terapia del freddo può aiutare a ridurle e a migliorare la situazione. Il freddo, infatti, se applicato sulla parte interessata restringe i vasi sanguigni e riduce il flusso sanguigno, diminuendo anche la quantità di liquido che viene a formarsi intorno alla lesione, cosa che a sua volta si traduce in un minor gonfiore. Inoltre, la terapia del freddo può anche avere un effetto paralizzante, che può aiutare a ridurre il dolore e il fastidio. In genere, si consiglia di utilizzare la terapia del freddo per altri tre-quattro giorni dopo un infortunio. L'applicazione del freddo è suggerita anche per il trattamento di lesioni da uso eccessivo, comuni negli atleti: per esempio, applicare un impacco freddo dopo l'attività fisica costituisce un buon stratagemma per aiutare a limitare qualsiasi infiammazione che può verificarsi a seguito dell'attività. Gli impacchi di ghiaccio non devono essere usati, invece, prima dell'esercizio perché i muscoli e le articolazioni hanno bisogno di sangue, ossigeno e nutrimento per sostenere lo sforzo. 

D'altra parte, il ghiaccio può peggiorare la tensione muscolare e gli spasmi.

Quando è più indicata la terapia del caldo

Quando i muscoli sono doloranti e rigidi è più indicata la terapia del caldo perché il calore aiuta a sciogliere e rilassare le contratture e le tensioni muscolari. Aumenta la circolazione espandendo i vasi sanguigni: questo riduce il dolore. Inoltre, il calore aumenta anche l'apporto di sostanze nutritive (attraverso il sangue) all'area lesa, favorendo il processo di guarigione, aiutando al tempo stesso le cellule del corpo a liberarsi dei prodotti di scarto, che possono peggiorare la situazione.
Il calore può essere utilizzato anche prima dell'esercizio per migliorare la mobilità e aumentare l'elasticità articolare: in pratica, agisce avviando il processo di riscaldamento, prezioso prima dell'inizio dell'attività fisica per preparare il corpo agli sforzi e ridurre il rischio di infortuni. Non va mai utilizzato, invece, dopo l'attività fisica. La terapia del caldo è ottima anche in caso di artrite, spasmi muscolari e crampi.

A differenza del ghiaccio, però il calore può peggiorare l'infiammazione.

A volte è meglio alternare

Terapia del caldo o del freddo? In alcuni casi, la cosa migliore è alternarle. Per esempio, dopo i primi tre-cinque giorni di applicazione della terapia del freddo per un infortunio acuto, si consiglia di alternare la terapia del caldo e del freddo per un efficace sollievo dal dolore e per favorire il recupero. L'espansione (provocata dalla terapia del calore) e la contrazione (ottenuta con la terapia del freddo) agiscono, infatti, come una pompa. Durante il trattamento caldo, i vasi sanguigni si espandono, aumentando la circolazione e il flusso di ossigeno e sostanze nutritive alla lesione. Durante la terapia del freddo, invece, i vasi sanguigni si restringono, riducendo la circolazione, il che consente alla zona lesa di assorbire il sangue ricco di sostanze nutritive prima che si allontani dalla zona. In sintesi, la terapia del caldo e del freddo lavorano in modo sinergico per aiutare la persona a recuperare più velocemente, riducendo l'infiammazione, stimolando la circolazione e contemporaneamente sciogliendo i muscoli tesi.

Come farle

Esistono diversi metodi per fornire calore e freddo al corpo. Si può ricorrere ad applicazioni locali oppure si può procedere con l'immersione totale del corpo in un liquido caldo o freddo. Anche la semplice borsa dell'acqua calda e il ghiaccio permettono di fare la terapia del caldo o del freddo. Alcuni presidi possono essere utilizzati sia caldi sia freddi: in pratica lo stesso impacco può essere riscaldato per fornire sollievo in caso di contratture e raffreddato per attenuare le infiammazioni.

 Per abituarsi al freddo può essere utile avvalersi del metodo Wim Hof.