Tampone Nasale (Tampone Rinofaringeo)
Ultima modifica 20.11.2020
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos’è
  3. A cosa serve
  4. Come si esegue

Generalità

Il tampone nasale, detto anche tampone rinofaringeo o naso-faringeo, è un esame diagnostico utilizzato per stabilire la presenza di infezioni delle prime vie respiratorie e identificare eventuali malattie infettive di comunità, specie in determinati periodi dell'anno.

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La tecnica di esecuzione è simile a quella dell'aspirato rinofaringeo: il tampone nasale prevede la raccolta di materiale biologico, attraverso la narice, dalla parte superiore della faringe (detta rinofaringe o nasofaringe); il campione di secreto nasale prelevato viene successivamente sottoposto a colture microbiologiche o ad altri test per l'isolamento e l'identificazione del patogeno.

Il tampone nasale può essere utilizzato per la diagnosi di influenza, infezione da virus respiratorio sinciziale (RSV), pertosse e numerose altre infezioni che coinvolgono le vie respiratorie.

Cos’è

Il tampone nasale è un esame diagnostico finalizzato alla ricerca di microrganismi responsabili delle infezioni delle vie respiratorie.

Il tampone nasale consiste in un prelievo semplice e rapido di materiale biologico dalla rinofaringe. La raccolta del campione viene eseguita inserendo un bastoncino cotonato, simile ad un cotton fioc, sterile e flessibile attraverso la narice, fino a quando non viene incontrata una resistenza; segue la lieve e delicata rotazione del tampone nasale, quindi il bastoncino viene estratto e inserito in un apposito contenitore. Questo viene consegnato immediatamente al laboratorio per l'esame colturale, l'indagine sierologica e/o la ricerca virale diretta su tampone nasofaringeo con tecniche molecolari (PCR).

Tampone Nasale: in cosa consiste?

Il tampone nasale consiste nel prelievo di materiale biologico (cellule superficiali, muco e secrezioni), mediante un piccolo bastoncino ovattato, simile ad un cotton fioc sterile e monouso. Questo viene inserito attraverso una narice e fatto proseguire lungo il pavimento della coana nasale fino a raggiungere il retro del rinofaringe (o nasofaringe, cioè la parte superiore della faringe, in rapporto con le cavità nasali tramite le coane).

Le successive analisi di laboratorio, eseguite sul campione così raccolto, permettono di isolare ed identificare l'eventuale presenza del patogeno ricercato a livello naso-faringeo (tipicamente virus e batteri, ma all'occorrenza anche miceti).

A cosa serve

Il tampone nasale o nasofaringeo è un test diagnostico che si effettua come supporto alla diagnosi di un'infezione a carico delle basse vie respiratorie. Di solito, quest'esame viene eseguito durante la stagione influenzale per stabilire se sintomi come rinorrea, congestione nasale, tosse, dispnea e/o difficoltà respiratorie siano effettivamente dovuti all'influenza o ad altre cause. Le informazioni che si ottengono dall'interpretazione del tampone nasale forniscono un'importante supporto alle scelte terapeutiche.

Quando viene indicato il Tampone Nasale

Il tampone nasale è prescritto specialmente durante la stagione influenzale, nei soggetti che presentano sintomi e/o segni clinici sospetti, tra cui:

Il tampone nasale può contribuire, per esempio, a stabilire la presenza di infezioni da:

Il tampone nasale viene utilizzato per lo screening di infezioni da Staphylococcus aureus Meticillino Resistente (MRSA) e per supportare la diagnosi di pertosse e difterite.

Tampone Nasale: come supporta l’impostazione della terapia mirata?

La raccolta di campioni biologici mediante tampone nasale sono utili per la definizione della diagnosi e, quando necessario, per impostare l'antibiotico terapia nel modo più mirato possibile. Gli esami microbiologici a cui è sottoposto il materiale prelevato a livello rinofaringeo consentono, infatti, d'isolare l'agente eziologico di una determinata patologia e di eseguire test sulla sensibilità agli antibiotici (antibiogramma) per evitare fenomeni di antibiotico-resistenza.

Il tampone nasale viene indicato in pazienti con sintomi di gravità variabile che inducono il sospetto di un'infezione respiratoria. Per stabilire tempestivamente il protocollo terapeutico più adeguato, il tampone viene indicato, inoltre, alle categorie a rischio, come neonati e bambini di età compresa tra i 6 mesi e i due anni, persone anziane e immunocompromessi, come per esempio i pazienti trapiantati e con pregressa malattia polmonare.

Come si esegue

Come prepararsi al Tampone Nasale

Il tampone rinofaringeo non richiede una particolare preparazione, ma è importante che il paziente segua quanto indicato dal medico.

Ad esempio, potrebbe essere consigliato di sospendere alcune terapie per un certo periodo di tempo e nelle ore che precedono l'esame.

Tampone Nasale: cosa prevede l’esame?

Il principio di esecuzione del tampone nasale è piuttosto semplice: il paziente è invitato ad inclinare leggermente la testa all'indietro ed il medico inserisce il tampone nella narice e prosegue lungo il pavimento della coana nasale, fino a raggiungere il retro del rinofaringe. Una volta in sede, il tampone viene ruotato delicatamente, quindi viene mantenuto in situ per qualche secondo al fine di raccogliere abbondante secreto nasale. La manovra viene ripetuta per entrambe le narici, con l'accorgimento di cambiare tampone e di segnalare sull'etichetta a quale delle due appartiene ciascun campione.

Dopo il prelievo, il tampone impregnato di secreto nasale viene inviato al laboratorio di microbiologia e sottoposto ad esame colturale (cioè la semina del microrganismo su una piastra contenente un terreno di coltura necessario alla sua crescita) o molecolare (ad esempio, test antigenico rapido, RT-PCR in grado di rilevare il materiale genetico del virus ecc.). Solitamente, il tampone nasale viene ripetuto dopo circa due settimane dal termine di un'eventuale terapia, per avere la conferma che l'infezione sia stata debellata dal farmaco.

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Esame colturale da Tampone Nasale

Nella procedura classica, che richiede indicativamente due o tre giorni prima di fornire risultati, il tampone nasale viene inviato al laboratorio per l'esame colturale, l'indagine sierologica e/o la ricerca virale diretta su tampone nasofaringeo con tecniche molecolari (PCR). In pratica, le cellule raccolte vengono fatte riprodurre in un terreno di coltura contenente gli elementi necessari alla crescita degli agenti infettivi (batteri, virus o altri patogeni); una volta ottenuta una popolazione cellulare sufficientemente ampia, le colonie vengono utilizzate a fini diagnostici e terapeutici. Per esempio, nel caso l'infezione sia di origine batterica viene valutata la sensibilità ai vari tipi di antibiotici (antibiogramma). Grazie a queste informazioni il medico può scegliere il farmaco più efficace, che assicuri l'eradicazione completa del patogeno evitando la selezione di microorganismi resistenti agli antibiotici. Se il tampone nasale evidenzia che l'infezione è virale, invece, è assolutamente inutile e, per molti aspetti dannoso, assumere antibiotici.

Tampone Nasale: è doloroso?

Il tampone nasale non è assolutamente doloroso, ma può risultare fastidioso.

Cosa riporta il referto?

Nel referto del tampone nasale, è riportato il nome dei patogeni eventualmente identificati durante l'analisi microbiologica del campione e la conclusione diagnostica.

Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici