Rimedi naturali per la stitichezza
Ultima modifica 23.07.2024
INDICE
  1. Cos'è la stitichezza e perché si ricorre ai rimedi naturali
  2. Stitichezza rimedi naturali: in cosa consistono?
  3. Interventi comportamentali contro la stitichezza
  4. Importanza dell'alimentazione per la stitichezza
  5. Rimedi erboristici, fitoterapici e di origine naturale
  6. Ulteriori consigli per la prevenzione della stitichezza

Cos'è la stitichezza e perché si ricorre ai rimedi naturali

La stitichezza o stipsi è un disturbo della defecazione che consiste, generalmente, nella difficoltà di evacuazione delle feci. La stitichezza può dipendere da un ampio numero di cause, aventi differente origine e natura (ad esempio, cause patologiche ostruttive, cause neurologiche, cause psicologiche, cause congenite, cause esterne ed ambientali, ecc.).

I rimedi naturali alla stitichezza sono le prime soluzioni a essere proposte in presenza di questo diffuso disturbo della defecazione. A porli in questa posizione sono, principalmente, la loro facilità d'attuazione e il relativo basso rischio di effetti collaterali da loro dipendenti.

Nota importante: in presenza d stitichezza è necessario impostare un percorso terapeutico composto da vari step che parte da semplici interventi comportamentali e dietetici e arriva, in caso di fallimento dei precedenti, a vere e proprie misure farmacologiche che vanno prescritte dal medico.

Naturalmente, in tutto ciò è anche di fondamentale importanza tenere in considerazione qual è la causa della stitichezza, in modo da non limitarsi ad un trattamento sintomatico ma ad un approccio terapeutico che sia in grado di risolvere la causa scatenante.

Per approfondire: Stitichezza: perché viene e cosa fare?

Stitichezza rimedi naturali: in cosa consistono?

Quando si parla di rimedi naturali per la stitichezza si vogliono indicare tutti quegli approcci non farmacologici che possono tornare utili per favorire il ritorno della regolarità intestinale.

Più nel dettaglio, in quest'ottica i rimedi naturali contro la stitichezza possono consistere in:

  • Interventi comportamentali;
  • Interventi dietetici;
  • Prodotti erboristici, fitoterapici o altri rimedi di origine naturale con effetto lassativo.

Vediamoli nello specifico.

Interventi comportamentali contro la stitichezza

I rimedi alla stitichezza di tipo comportamentale comprendono:

  • Non rimandare l'atto della defecazione: sopprimere o posporre il bisogno di defecazione è una cattiva abitudine, che rischia di inibire gli stimoli allo svuotamento del retto. Pertanto, al sopraggiungere dei suddetto bisogno, è opportuno recarsi al bagno il prima possibile.
  • Evitare grandi sforzi per defecare: forzare la defecazione rischia di pregiudicare la normale coordinazione tra i meccanismi fisiologici coinvolti nell'evacuazione delle feci, ossia contrazione dell'ampolla rettale, contrazione dei muscoli del pavimento pelvico e rilassamento dello sfintere anale interno (involontario) e dello sfintere anale esterno (volontario).
    Alla luce di ciò, una volta in bagno, è importante ottenere un'evacuazione naturale attendendo il giusto stimolo, senza sforzi eccessivi. In tutto ciò, può aiutare l'assunzione di una posizione acquattata (alla turca), in cui l'addome è compresso contro le cosce (nota: per ottenere questa posizione in modo semplice, può essere utile porre, in prossimità del wc, un rialzo su cui appoggiare i piedi). Si ricorda che gli sforzi eccessivi durante la defecazione sono da evitare anche per il fatto che predispongono alla comparsa delle emorroidi e per il fatto che rappresentano un pericolo per le persone con disturbi cardiovascolari.
  • Praticare esercizio fisico con regolarità: studi scientifici hanno dimostrato che l'attività fisica, in particolare corsa e camminata veloce, favorisce la motilità intestinale; in altre parole, mantenersi fisicamente attivi è un modo per stimolare i muscoli dell'intestino, deputati al processo di peristalsi. Chiaramente, l'esercizio fisico è di beneficio, rispetto alla stitichezza, se praticato con costanza; la sua pratica saltuaria, infatti, è di poco aiuto.

Curiosità: perché la soppressione dello stimolo alla defecazione causa stipsi?

La soppressione e la posposizione dello stimolo alla defecazione rallenta il transito intestinale e ciò porta a una distensione anomala dell'ampolla rettale per accumulo di feci. Dall'anomala distensione dell'ampolla rettale deriva la perdita di contrattilità da parte di quest'ultima, perdita di contrattilità che, unitamente alla debolezza dei muscoli del pavimento pelvico, determina un ulteriore impedimento alla normale defecazione (si parla anche di dischezia rettale).

Importanza dell'alimentazione per la stitichezza

  • Bere acqua nelle quantità adeguate: il consumo di acqua è fondamentale per il buon funzionamento dell'intero organismo, apparato gastrointestinale compreso. A livello intestinale, la giusta idratazione favorisce il meccanismo di peristalsi e la conseguente evacuazione delle feci. L'importanza dell'acqua nel trattamento della stitichezza non deve stupire, se si pensa che le feci di consistenza considerata normale sono formate da acqua per il 75% (quindi ben più della metà).

Come e quando: per combattere la stitichezza, la dose minima di acqua giornaliera è pari a 2 litri; la pratica sportiva, i lavori pesanti e le attività ricreative che richiedono un certo sforzo fisico comportano, chiaramente, un aumento del volume di acqua da assumere giornalmente. Il consiglio degli esperti, a chiunque soffra di stitichezza e non solo, è portare sempre con sé una bottiglietta d'acqua (in ufficio, in palestra ecc.), in modo da provvedere alla corretta idratazione dell'organismo. Le persone con uno stimolo della sete ridotto dovrebbero sorseggiare, durante la giornata, un bicchiere d'acqua all'ora, anche se non ne sentono affatto la necessità.

  • Assumere un quantitativo consono di fibre alimentari: le fibre alimentari si ritrovano, principalmente, in: frutta, verdura fresca, legumicereali integralicrusca, frutta seccasemi di lino e tuberi. Agiscono contro la stitichezza, in quanto provvedono a rendere le feci morbide, compatte e più voluminose. Tuttavia, è bene precisare che sono di beneficio solo se accompagnate da un adeguato consumo di liquidi, acqua in particolare. Unite all'acqua, infatti, le fibre alimentari hanno un'azione gelificante nei confronti della massa fecale e ciò facilita i movimenti di peristalsi e l'evacuazione.

Come e quando: secondo i nutrizionisti, la dose di fibre alimentari ideale a combattere la stitichezza è compresa tra i 18 e i 32 grammi.

Fibre alimentari solubili Fibre alimentari insolubili

Tabella. Alimenti più ricchi in fibre alimentari. In natura, esistono due tipologie di fibre alimentari: le fibre alimentari solubili e le fibre alimentari insolubili. Tra le due tipologie, quella più indicata a combattere la stitichezza è la seconda; tuttavia, anche la prima offre un contributo non trascurabile nel rimediare alle difficoltà di evacuazione delle feci.

Per approfondire: Dieta per la stitichezza - Come combatterla? Alimenti lassativi: quali sono?

Rimedi erboristici, fitoterapici e di origine naturale

Fra i rimedi naturali, erboristici e fitoterapiche si possono prendere per contrastare la stitichezza, ricordiamo:

Aggiornamento: Nuovo Regolamento Europeo del 18 Marzo 2021

In data 8 aprile 2021 è entrato in vigore il divieto di commercializzare alimenti e integratori alimentari contenenti idrossiantraceni e loro derivati, una famiglia di molecole contenuta in diverse piante, come aloe, cassia, rabarbaro e senna.

Più nel dettaglio, il nuovo Regolamento Europeo del 18 marzo 2021 - entrato in vigore, per l'appunto, l'8 aprile 2021 - modifica l'allegato III del regolamento (CE) n. 1925/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio per quanto riguarda le specie botaniche contenenti derivati dell'idrossiantracene.

Il testo completo è consultabile cliccando qui. Tuttavia, possiamo riassumere i punti principali nel seguente modo:

  • Vengono aggiunte alla lista delle sostanze il cui impiego negli alimenti è vietato (allegato III parte A del suddetto regolamento):
    • Aloe-emodina e tutte le preparazioni in cui è presente tale sostanza;
    • Emodina e tutte le preparazioni in cui è presente tale sostanza;
    • Preparazioni a base di foglie di specie di Aloe contenenti derivati dell'idrossiantracene;
    • Dantrone e tutte le preparazioni in cui è presente tale sostanza.
  • Vengono aggiunte alla lista delle sostanze il cui impiego negli alimenti è sottoposto alla sorveglianza della Comunità (allegato III parte C):
    • Preparazioni a base della radice o del rizoma di Rheum palmatum L., Rheum officinale Baillon e loro ibridi contenenti derivati dell'idrossiantracene;
    • Preparazioni a base di foglie o frutti di Cassia senna L. contenenti derivati dell'idrossiantracene;
    • Preparazioni a base di corteccia di Rhamnus frangula L. o Rhamnus purshiana DC. contenenti derivati dell'idrossiantracene.

I lassativi di origine naturale sono rimedi blandi?

Molte persone pensano che, per via della loro origine naturale, i lassativi di cui sopra esercitino un effetto blando e che possano ritenersi sempre sicuri, a prescindere dalle condizioni di utilizzo. Tuttavia, questa credenza è assolutamente da sfatare. Innanzitutto, va precisato che "naturale" non è sinonimo di "sicurezza"; in secondo luogo, va sottolineato che alcuni rimedi di origine naturale sono in grado di produrre n effetto lassativo così drastico tale da renderli assimilabili a veri e propri farmaci, con il rischio di importanti effetti collaterali da abuso. Inoltre, l'uso di alcuni rimedi naturali per la stitichezza può essere controindicato in alcune persone o in presenza di particolari disturbi o malattie.

Per tale ragione, prima di assumere qualsiasi tipo di prodotto o rimedio naturale per la stitichezza, è sempre fondamentale e necessario il consulto preventivo con il proprio medico.

Questa figura sanitaria, oltre ad indicare quale approccio è meglio intraprendere per risolvere il problema della stitichezza, potrà anche effettuare una diagnosi individuandone la causa scatenante, elaborando pertanto una strategia terapeutica mirata.

Può interessarti anche: Cosa prendere per la stitichezza? Farmaci per la cura della stitichezza: quali sono?

Ulteriori consigli per la prevenzione della stitichezza

  • Fare prevenzione nei confronti di emorroidi e ragadi anali. Emorroidi e ragadi anali rendono la defecazione piuttosto dolorosa. Attraverso un meccanismo nervoso, il dolore avvertito in tali circostanze perturba i normali riflessi che, a livello dell'ultimo tratto di intestino, favoriscono l'espulsione delle feci. Ne consegue, pertanto, un aggravamento della stitichezza in chi ne è già affetto e la comparsa del disturbo in chi invece non lo presenta ancora.
    Come e quando: aiutano a prevenire le emorroidi e le ragadi anali elementi già presi in considerazione in questo articolo, ossia: il consumo di cibi ad alto contenuto di fibre alimentari, bere molta acqua, praticare esercizio fisico con regolarità, non forzare la defecazione in presenza di difficoltà a evacuare le feci e non sopprimere lo stimolo alla defecazione.
    Ad ogni modo, in presenza di emorroidi e ragadi anali, è bene rivolgersi al medico.
  • Rinforzare, con allenamenti mirati, i muscoli addominali e i muscoli del pavimento pelvico. La contrazione di questi muscoli è essenziale per lo svuotamento del retto, durante la defecazione. Spesso, la loro debolezza predispone alla stitichezza. La stitichezza da indebolimento dei muscoli addominali e dei muscoli del pavimento pelvico è più comune dopo la gravidanza e il parto, negli obesi, nelle donne in menopausa e negli individui con tosse cronica (es: fumatore, asmatico ecc.).
    Come e quando: per i muscoli addominali, i classici esercizi di tonificazione che si eseguono comunemente in palestra sono più che sufficienti. Per i muscoli del pavimento pelvico, invece, esistono degli esercizi appositi: i cosiddetti esercizi di Kegel. Da eseguire dopo lo svuotamento della vescica, tali esercizi prevedono la contrazione dei muscoli del pavimento pelvico per 5-10 secondi, alternata al rilasciamento di questi stessi muscoli per un periodo di tempo uguale, il tutto per una decina di volte (10 serie) in almeno 2-3 occasioni al giorno. Durante la pratica degli esercizi di Kegel è importante non contrarre le gambe, i glutei e i muscoli addominali, e non trattenere il respiro. Per chi non ne fosse a conoscenza, i muscoli del pavimento pelvico sono quelli che, durante la minzione, permettono di interrompere il flusso di urina. Gli esercizi di Kegel rappresentano non solo dei validi rimedi naturali alla stitichezza, ma anche degli ottimizzatori della capacità di controllo dell'orgasmo.