Prurito Intimo – Prurito Genitale: Cos’è? Cause nell’Uomo e nella Donna

Prurito Intimo – Prurito Genitale: Cos’è? Cause nell’Uomo e nella Donna
Ultima modifica 03.09.2021
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos’è
  3. Cause
  4. Sintomi e Complicazioni
  5. Diagnosi
  6. Trattamento

Generalità

Il prurito intimo è un sintomo a carico dell'apparato genitale che, indipendentemente dalla causa, si rivela particolarmente fastidioso.

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Il prurito intimo può essere determinato da svariate condizioni sottostanti e può interessare sia il sesso femminile, che quello maschile. Nella maggior parte dei casi, il disturbo nell'uomo e nella donna è correlato ad un'irritazione, uno stato infiammatorio o un'infezione dei genitali o del tratto urinario.

Il prurito intimo può essere costante o presentarsi solo durante alcune attività, come ad esempio, dopo i rapporti sessuali o la minzione. A seconda dell'eziologia, il prurito intimo può presentarsi all'improvviso o gradualmente, nel corso di settimane o mesi, e si può associare ad altri sintomi, come bruciore, arrossamenti, dolorabilità, perdite anomale vaginali o uretrali.

La valutazione di tale sintomo - fondamentale per stabilire la corretta terapia diretta alla causa scatenante - deve essere eseguita dal ginecologo o dall'andrologo di riferimento e prevede, di solito, l'anamnesi, l'esame obiettivo e l'analisi delle secrezioni vaginali o uretrali. La diagnosi precoce e l'adeguato trattamento della condizione patologica alla base del prurito intimo riducono il rischio di possibili complicanze.

Cos’è

Cosa s’intende per Prurito Intimo (o Prurito Genitale)?

Il prurito intimo è un sintomo riferito come una sensazione pruriginosa di gravità variabile, ad insorgenza improvvisa o graduale.

Il prurito intimo si manifesta negli uomini e, con maggiore frequenza, nelle donne; per posizione e conformazione anatomica, infatti, l'area genitale femminile risulta più suscettibile a fenomeni irritativi e processi infiammatori. Il prurito intimo può colpire persone di qualsiasi età.

Cause

Prurito Intimo: Da Cosa È Provocato?

Il prurito intimo è una sensazione fastidiosa che riconosce diversi fattori scatenanti, ma nella maggior parte dei casi è provocato da irritazioni, infezioni o stati infiammatori. In alcuni casi, il disturbo ha motivazioni banali, mentre in altre circostanze può essere spia di un problema più serio, come, per esempio, una malattia sessualmente trasmissibile.

Chiaramente, l'entità di tale problematica varia in funzione della causa sottostante e dei singoli fattori che concorrono a determinarne la comparsa (es. reazioni irritative, alterazioni ormonali ed altre situazioni che contribuiscono a modificare il fisiologico equilibrio dei genitali). Spesso, il prurito intimo è associato ad altri sintomi e segni quali dolore, perdite, arrossamento e prurito.

Prurito Intimo nella DONNA: Cause Principali

Nella donna, le cause principali del prurito intimo sono:

Normalmente, nelle donne in età riproduttiva, i lactobacilli sono i costituenti predominante della flora microbica vaginale. La colonizzazione da parte di questi batteri è normalmente protettiva, in quanto mantiene il pH vaginale a valori normali (tra 3.8 e 4.2) e previene l'eccessiva crescita dei microrganismi patogeni. Tuttavia, in presenza di situazioni che possono alterare l'ecosistema vaginale, i genitali possono risultare vulnerabili.

La vaginosi batterica è un'infezione genitale molto comune caratterizzata da un dismicrobismo vaginale che provoca l'aumento dei batteri patogeni. Spesso, la sua presenza è segnalata da prurito intimo, bruciore ed aumento delle perdite vaginali (secrezioni bianco-grigiastre omogenee, caratterizzate da cattivo odore). Se trascurata, la vaginosi batterica può determinare complicanze ginecologiche, oltre a favorire la trasmissione delle malattie veneree che possono essere trasmesse attraverso i rapporti sessuali.

  • VAGINITE

Nel sesso femminile, il prurito intimo è spesso correlato alle infiammazioni vaginali (vaginiti).

Le condizioni che possono favorire il processo flogistico sono diverse e, innanzitutto, comprendono:

  • Aumento del pH locale (ad esempio, per il sangue mestruale o lo sperma nel post-coito);
  • Alterazione della flora microbica (riduzione dei lactobacilli per la scarsa igiene personale o l'uso protratto di alcuni farmaci, come antibiotici o corticosteroidi).

Queste situazioni predispongono alla proliferazione dei microrganismi patogeni e rendono la mucosa vaginale più vulnerabile agli attacchi infettivi. Gli agenti responsabili della vaginite e del prurito intimo che ne consegue sono: miceti (come la Candida albicans), batteri (Gardnerella vaginalis, streptococchi, stafilococchi ecc.), protozoi (es. Trichomonas vaginalis) e, più raramente, virus (es. herpes simplex). La vaginite può derivare, inoltre, da reazioni allergiche a specifiche sostanze e irritazioni delle mucose genitali (es. sfregamenti per l'uso di indumenti troppo attillati o realizzati con materiali sintetici; scarsa lubrificazione durante i rapporti sessuali; contatto prolungato con un corpo estraneo come assorbenti interni, residui di carta igienica o granelli di sabbia ecc.).

  • SQUILIBRI ORMONALI (menopausa, gravidanza e terapie farmacologiche)

Nelle donne in età riproduttiva, gli elevati livelli di estrogeni mantengono lo spessore della mucosa vaginale, rinforzando le difese locali. Al raggiungimento della menopausa, invece, il calo fisiologico della produzione di questi ormoni causa l'assottigliamento delle pareti della vagina e può indurre problematiche quali secchezza, prurito e bruciore intimo (vaginite atrofica).

La riduzione degli estrogeni e il prurito intimo che ne deriva possono rappresentare, inoltre, l'effetto collaterale di alcuni farmaci o di alcuni particolari trattamenti, come l'asportazione chirurgica delle ovaie, l'irradiazione pelvica e la chemioterapia.

La comparsa del prurito intimo può verificarsi anche per le alterazioni ormonali tipiche del periodo post-partum o dell'allattamento.

Possibili Cause per ENTRAMBI I SESSI

In entrambi i sessi, le cause di prurito intimo comprendono:

  • REAZIONI D'IPERSENSIBILITÀ

Il prurito intimo può interessare sia l'uomo che la donna, per l'effetto di determinate sostanze, in grado di indurre irritazioni della zona genitale o reazioni d'ipersensibilità (o allergie).

Il disturbo può derivare, ad esempio, dall'uso eccessivo di detergenti intimi o dai residui di ammorbidenti e detersivi per il bucato sulla biancheria. Nelle persone suscettibili, il rischio di soffrire di prurito intimo può dipendere anche da prodotti per l'igiene personale: deodoranti, creme depilatorie, saponi, bagnoschiuma e carta igienica profumata. Occasionalmente, il prurito intimo può essere conseguenza dell'uso di lubrificanti o profilattici in lattice; nella categoria dei potenziali agenti sensibilizzanti, rientrano anche creme vaginali, spermicidi, anelli vaginali anticoncezionali, diaframmi o dispositivi intrauterini.

Per quanto riguarda le irritazioni della zona genitale, il prurito intimo può dipendere anche da sudorazione e indumenti stretti.

  • MALATTIA A TRASMISSIONE SESSUALE

Il prurito intimo è spesso uno dei primi segnali di un'infezione trasmessa per via sessuale, come: herpes genitale, gonorrea, tricomoniasi e clamidia. Anche i condilomi acuminati (creste di gallo) e la sifilide può comportare questa manifestazione.

  • ALTRE POSSIBILI CAUSE nell'Uomo e nella Donna

Il prurito intimo può essere determinato da una serie di altri disturbi che coinvolgono genitali esterni e vie urinarie, inclusi:

  • Episodi ripetuti di cistite;
  • Parassitosi, tra cui scabbia o pediculosi del pube;
  • Lesioni neurologiche (es. cisti di Tarlov, esiti post-traumatici del nervo pudendo ecc.);
  • Micro-traumatismi indotti da grattamento per il prurito locale, abrasioni per un'inadeguata lubrificazione durante i rapporti sessuali e sfregamenti da indumenti troppo aderenti.

A seconda dello specifico caso, il prurito intimo può dipendere anche da:

Prurito Intimo nell’UOMO: Cause Principali

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Oltre alle già elencate possibili cause che possono riguardare entrambi i sessi, negli uomini, il prurito intimo intenso e continuo può essere indicativo anche delle seguenti condizioni patologiche:

Una condizione che causa prurito genitale esclusivamente nei maschi è la Tinea cruris.

Sintomi e Complicazioni

Prurito Intimo: Come Si Manifesta?

Quando il prurito intimo si verifica in una zona sensibile, come la vagina, la vulva o il glande, può risultare particolarmente fastidioso.

Il disturbo può manifestarsi come una sensazione pruriginosa, di gravità variabile:

  • Durante la minzione;
  • Con il contatto (es. pressione o sfregamento);
  • Dopo un rapporto sessuale;
  • Senza nessun tipo di sollecitazione.

A seconda della causa, il prurito intimo può essere accompagnata o meno da altri sintomi locali e, talvolta, generali (es. febbre e debolezza).

La gravità del prurito intimo - da lieve ad estremamente invalidante - e la sua durata - da qualche giorno fino a più settimane - variano in base alle cause che hanno determinato tale sintomo. Il sintomo può insorgere in maniera improvvisa o graduale (cioè peggiorando nel corso della giornata); in altri casi, invece, il disturbo è solamente transitorio o tende a presentarsi con una certa ricorrenza.

Prurito Intimo Maschile: Possibili Disturbi Associati

Nell'uomo, a seconda della condizione patologica sottostante, il prurito intimo può manifestarsi in combinazione con:

Prurito Intimo Femminile: Quali Altri Sintomi si manifestano?

Nella donna, il prurito genitale si può distinguere in:

  • Prurito intimo interno: è avvertito a livello dei genitali femminili interni (cervice e vagina) o del tratto urinario;
  • Prurito intimo esterno: si manifesta a carico della vulva.

Nella donna, il prurito vulvare o vaginale può associarsi ad altre manifestazioni, come:

In qualche caso, si possono riscontrare anche escoriazioni, piccole vescicole ed ulcerazioni.

Diagnosi

Prurito Intimo: Quando Rivolgersi al Medico?

Nel caso in cui il prurito intimo non accenni a regredire nel giro di alcuni giorni, è consigliabile rivolgersi al proprio medico o farsi visitare dal ginecologo o andrologo di riferimento per determinarne le cause.

Prurito Intimo: Quali Esami sono indicati?

La valutazione del prurito intimo prevede, innanzitutto, la raccolta dei dati anamnestici (storia medica completa della paziente) e la visita ginecologica o andrologica, per l'esame dei genitali rispettivamente femminili o maschili. All'ispezione, infatti, si possono riscontrare sintomi e segni suggestivi circa le possibili cause implicate. In fase di diagnosi, è importante anche considerare quali terapie farmacologiche in atto possono aver alterato il microambiente genitale (come nel caso, ad esempio, dell'assunzione di antibiotici).

Per definire l'eziologia del prurito intimo, il medico può raccogliere un campione di urina e prelevare piccole quantità di secrezioni genitali tramite tampone, per verificare l'eventuale presenza d'infezioni con l'esame microbiologico. La misurazione del pH e l'esame microscopico di questo materiale consente di dare un primo indizio sulla condizione che ha innescato la sensazione pruriginosa. Se i risultati delle analisi preliminari sono inconcludenti, i campioni prelevati possono essere posti in coltura allo scopo di determinare quale sia il microrganismo responsabile della sintomatologia.

In base al sospetto diagnostico ed alle evidenze riscontrate con l'ispezione dei genitali, volta soprattutto ad escludere preventivamente la presenza di lesioni, è possibile che siano indicati accertamenti clinici e di laboratorio, tra cui:

  • Analisi del sangue per verificare le eventuali alterazione ematochimiche indicative di un'infiammazione o di un processo infettivo in corso;
  • Test allergologici per accertare probabili reazioni d'ipersensibilità;
  • Biopsia ed esame istologico delle lesioni sospette.

Trattamento

Prurito Intimo: Cosa Fare

Una volta formulata la diagnosi, il trattamento è rivolto alle specifiche cause: solitamente, la problematica si risolve una volta che viene gestita con successo la patologia che ne è alla base e di cui il prurito rappresenta solo un sintomo. Alcuni accorgimenti possono contribuire, però, a minimizzare il problema.

Terapia Farmacologica

Il primo intervento utili a ridurre al prurito intimo consiste nel rimuovere eventuali fattori aggravanti o scatenanti a livello locale, quali prodotti per l'igiene potenzialmente irritanti.

In base alle cause individuate in corso dell'iter diagnostico, il trattamento del prurito intimo potrebbe consistere nell'uso di farmaci, previo consiglio del proprio medico.

Nel caso fosse presente una vaginite di origine batterica, ad esempio, la terapia prevede il ricorso ad antibiotici, da assumere per via orale o da applicare a livello topico, per qualche giorno. In presenza di infezioni da funghi, invece, è indicato il ricorso a farmaci antimicotici.

In caso di fenomeni allergici o irritativi, è necessario sospendere l'uso della sostanza sensibilizzante che ha causato la reazione. Se i sintomi sono moderati o intensi, il medico può prescrivere un trattamento a base di prodotti antisettici ed antinfiammatori, come la benzidamina.

Rimedi per alleviare e prevenire il Prurito Intimo

Oltre a seguire scrupolosamente la terapia indicata dal medico, è fondamentale la correzione dei fattori predisponenti e l'adozione di alcuni accorgimenti, come:

  • Utilizzare il preservativo durante i rapporti sessuali per prevenire le infezioni che si trasmettono sessualmente;
  • Rispettare le norme alimentari per un corretto ed equilibrato regime dietetico;
  • Scegliere indumenti intimi che garantiscano la giusta traspirazione e che non irritino la zona genitale. Pertanto, si dovrebbe preferire l'uso di biancheria di puro cotone, meglio se bianca; questo tessuto naturale permette una corretta ossigenazione tissutale e limita il ristagno di secrezioni;
  • Evitare le lavande vaginali se non necessarie: sottoporre la vagina a pratiche igieniche troppo intense può sconvolgere l'equilibrio dei batteri in essa normalmente presenti ed aumentare il rischio d'infezioni. Anche il ricorso a detergenti intimi non dev'essere effettuato in maniera eccessiva: quest'abitudine potrebbe alterare le naturali difese immunitarie vaginali e la flora microbica saprofita;
  • Nel lavarsi, preferire la doccia al bagno: sciacquare bene il detergente utilizzato e asciugare bene per evitare il ristagno di umidità. Non usare saponi troppo aggressivi ed evitare il continuo ricorso a salviette intime deodoranti, proteggi-slip, assorbenti interni e saponi a pH acido;
  • Dopo aver fatto uso della toilette, è buona regola pulirsi dall'avanti all'indietro: in questo modo si evita la diffusione di batteri fecali alla vagina. Inoltre, occorre porre l'attenzione sull'adozione di corrette misure igieniche, come ricordare di lavarsi le mani ed dopo ogni evacuazione e minzione.

Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici