Pillola Anticoncezionale: come funziona, tipi ed effetti collaterali

Pillola Anticoncezionale: come funziona, tipi ed effetti collaterali
Ultima modifica 29.08.2022
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos'è
  3. Pillola Combinata
  4. Minipillola
  5. Pillola del Giorno Dopo
  6. Alternative alla Pillola

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Generalità

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La pillola anticoncezionale, o pillola contraccettiva, è un prodotto farmacologico a somministrazione orale, impiegato da moltissime donne che desiderano prevenire il concepimento.

Attualmente, esistono due tipi di pillola anticoncezionale: la pillola combinata e la minipillola.

Entrambe le tipologie sono a contenuto ormonale, ma, mentre la pillola combinata contiene una versione sintetica sia di estrogeni che di progesterone, la minipillola contiene soltanto una versione sintetica del progesterone.

Cos'è

Definizione di Pillola Anticoncezionale

La pillola anticoncezionale, o pillola contraccettiva, è un farmaco a uso orale, riservato alle donne, noto per essere uno dei più importanti metodi di prevenzione del concepimento (o metodi di tipo contraccettivo).

Preparato medicinale a contenuto ormonale, la pillola anticoncezionale è una soluzione contraccettiva reversibile (quindi, la sua interruzione porta al ripristino delle capacità di concepimento).

Pillola Anticoncezionale: Tipi di Pillola

Attualmente, esistono due tipi principali di pillola anticoncezionale:

  • La pillola anticoncezionale combinata, nota anche come pillola combinata o pillola estroprogestinica;
  • La minipillola o pillola progestinica.

A scanso di equivoci, è doveroso ricordare che la pillola anticoncezionale è diversa dalla cosiddetta pillola del giorno dopo.
Sebbene la modalità di assunzione sia la medesima, infatti, la pillola del giorno dopo rappresenta un metodo contraccettivo d'emergenza, efficace soltanto nelle prime ore successive a un rapporto sessuale non protetto.

Pillola Anticoncezionale: quanto è diffusa?

Secondo alcune indagini statistiche, in tutto il Mondo ricorrerebbero all'assunzione della pillola anticoncezionale più di 100 milioni di donne.
Nel 2012, in un Paese come gli Stati Uniti, la pillola anticoncezionale era in uso nel 16% delle donne di età compresa tra i 15 e i 44 anni, risultando il metodo contraccettivo più in voga nella popolazione femminile appartenente alla suddetta fascia di età.
In Italia, l'assunzione della pillola anticoncezionale riguarda poco meno del 20% delle donne in età fertile; questo dato colloca il nostro Paese al 14esimo posto in Europa, nella classifica dei principali Stati utilizzatori del farmaco in questione (dietro, ad esempio, a Germania, Francia, Olanda e Portogallo).

Pillola Combinata

Cos'è la Pillola Combinata?

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Anche nota come pillola estroprogestinica, la pillola anticoncezionale combinata è il prodotto farmacologico risultante dall'associazione di una versione sintetica di estrogeni e progesterone, i due ormoni sessuali femminili.

Nella maggior parte degli estroprogestinici – i cosiddetti estroprogestinici di seconda generazione – l'etinilestradiolo rappresenta la componente estrogenica, mentre uno tra il noretisterone, il levonorgestrel e l'etinodiolo rappresenta la componente progestinica; negli estroprogestinici di terza generazione – che costituiscono delle alternative più recenti agli estroprogestinici di seconda generazione – la componente progestinica varia e può comprendere, diversamente dal caso precedente, uno tra desogestrel e gestodene.

Il merito dell'introduzione nel mercato farmacologico della pillola combinata – introduzione datata 1960 – spetta agli Stati Uniti.

Come funziona la Pillola Combinata?

La pillola anticoncezionale combinata inibisce la secrezione delle gonadotropine FSH (ormone follicolo-stimolante) ed LH (ormone luteinizzante), le quali sono fondamentali per il processo di ovulazione; pertanto, la pillola combinata blocca l'ovulazione.
In particolare:

  • La componente estrogenica inibisce la secrezione di FSH, sopprimendo così lo sviluppo del follicolo ovarico;
  • La componente progestinica, invece, inibisce la secrezione di LH, prevenendo così il rilascio della cellula uovo matura nelle tube di Falloppio.

Oltre che attraverso l'azione inibitoria nei confronti delle gonadotropine, la combinazione ormonale della pillola combinata impedisce il concepimento anche mediante altre strategie:

  • Addensa il muco della cervice uterina (cioè la "porta d'ingresso" che separa la vagina dall'utero), rendendolo meno idoneo al passaggio degli spermatozoi che vogliono raggiungere la cellula uovo;
  • Altera l'endometrio uterino, in modo tale da sfavorire l'impianto dell'ovulo a livello dell'utero;
  • Interferisce con le contrazioni muscolari coordinate della cervice, dell'utero e delle tube di Falloppio; contrazioni muscolari che giocano un ruolo fondamentale durante il processo di fecondazione e (ancora una volta) di impianto dell'ovulo.

Sottotipi di Pillola Combinata e Come si Usa

In linea generale, l'utilizzo della pillola anticoncezionale combinata prevede un'assunzione giornaliera del prodotto per 21 giorni consecutivi, seguiti da 7 giorni di pausa.

Durante la settimana di sospensione, la donna va in contro a perdite di sangue paragonabili alle mestruazioni, seppur in genere meno abbondanti.

Terminati i 7 giorni di pausa, è prevista la ripresa dell'assunzione giornaliera per i successivi 21 giorni, e così via.

Attualmente, esistono tre sottotipi diversi di pillola anticoncezionale combinata; a differenziare questi tre sottotipi sono le dosi di ormoni presenti e alcune particolarità nei modi d'utilizzo.
I tre sottotipi di pillola combinata in questione sono:

  1. La pillola combinata monofasica. È il sottotipo più utilizzato. Chi ricorre a questa soluzione assume per 21 giorni un prodotto che presenta le stesse quantità di estrogeni e progesterone. Queste quantità non sono mai inferiori ai 15-20 microgrammi e mai superiori ai 50 microgrammi.
    Nei 7 giorni di pausa, la donna utente non assume nulla.
  2. La pillola combinata bifasica. Chi ricorre a questa soluzione assume: nei primi 7 giorni circa, un prodotto a più alto contenuto di estrogeni (N.B: la dose estrogenica non supera mai i 50 microgrammi); nei successivi 14 giorni circa, un prodotto a più alto contenuto di progesterone; infine, durante i 7 giorni di pausa, un prodotto placebo completamente privo di ormoni.
    Ad aiutare l'utente nella giusta modalità di assunzione del preparato, è la colorazione delle pillole che costituiscono la singola confezione: le pillole dei primi 7 giorni presentano un colore differente dalle pillole dei successivi 14 giorni, le quali a loro volta sono cromaticamente diverse dalle pillole riservate ai giorni di pausa.
  3. La pillola combinata trifasica. Chi si avvale di questa soluzione assume 3 preparati farmacologi differenti e un preparato placebo. Mentre il preparato placebo è riservato ai 7 giorni di pausa, i 3 preparati farmacologici sono uno per i primi 5 giorni, un altro per i successivi 5 e un altro ancora per gli ultimi 11, prima della pausa.
    Le dosi ormonali di ciascuno dei 3 preparati farmacologici variano. Partendo dalla componente progestinica, questa va aumentando di preparato in preparato; per quanto concerne, invece, la componente estrogenica, questa è: bassa nel primo preparato; a dose crescente nel secondo (N.B: la dose estrogenica non supera mai i 50 microgrammi); infine, pari a quella del primo preparato nell'ultimo (quindi si riabbassa).
    Come per la pillola combinata bifasica, le pillole placebo sono prive di ormoni e ogni preparato farmacologico presenta una propria colorazione distintiva, che serve ad aiutare l'utente a non sbagliare assunzione.

Cosa causa le Mestruazioni dopo 21 giorni di utilizzo della Pillola Combinata?

Al termine dei 21 giorni di uso della pillola anticoncezionale combinata, è la mancanza del progestinico a determinare le mestruazioni.

Efficacia Pillola Combinata

Se assunta correttamente, la pillola anticoncezionale combinata ha un'efficacia pari al 99%.
Qualora l'utente dovesse dimenticare di assumerla per un giorno, la suddetta percentuale scende al 91%, quindi  comunque un valore ancora estremamente alto.

Effetti Collaterali della Pillola Combinata

Per quanto concerne la salute dell'utente, la pillola anticoncezionale combinata rientra tra i più sicuri e affidabili metodi di prevenzione del concepimento; a dimostrarlo è il largo impiego che, oggi, ne fanno le donne.
Questo non significa, però, che sia completamente esente da effetti indesiderati e altri possibili rischi, alcuni dei quali tali da sconsigliarne l'utilizzo.
Entrando nello specifico degli effetti avversi della pillola combinata, questi effetti collaterali e questi rischi consistono in:

  • Aumento del peso corporeo. Sulla concretezza di questo effetto collaterale, medici ed esperti discutono da anni. In effetti, mancano evidenze scientifiche certe di un legame tra assunzione della pillola combinata e aumento del peso corporeo.
    Secondo alcune teorie, l'aumento di peso corporeo, che si osserva in alcune donne, sarebbe dovuto alla ritenzione idrica; secondo altre teorie, invece, dipenderebbe da un rallentamento del metabolismo che coinvolge anche gli ormoni tiroidei;
  • Aumento della pressione arteriosa. Il progesterone della pillola anticoncezionale combinata aumenta i livelli di un enzima (l'aminopeptidasi P), che scompone la bradichinina, un neurotrasmettitore che abbassa la pressione sanguigna. Pertanto, nel momento in cui la bradichinina nell'organismo cala, a causa del progesterone, la pressione sanguigna tende ad aumentare, instaurando uno stato di ipertensione;
  • Perdite di sangue intermestruali (in inglese, spotting) e perdite vaginali. In genere, sono effetti indesiderati transitori, la cui scomparsa avviene dopo i primi 3 mesi dall'inizio dell'assunzione.
    Occorre precisare che spotting e perdite vaginali sono più comuni quando la pillola combinata in uso contiene una ridotta componente estrogenica (15 microgrammi), caratteristica, quest'ultima, dei preparati di più recente generazione.
    La mancata scomparsa dopo 3 mesi dei sopraccitati effetti avversi impone il cambiamento dell'estroprogestinico in uso;
  • Depressione, sbalzi d'umore e/o irritabilità. Nell'essere umano, lo stato di depressione è associato a bassi livelli di serotonina, un neurotrasmettitore del cervello. Secondo alcuni studi, entrambe le componenti ormonali della pillola estroprogestinica ridurrebbero i livelli di serotonina nell'organismo umano, predisponendo il soggetto interessato a sviluppare uno stato di depressione;
  • Aumento del rischio di fenomeni di tromboembolismo venoso (trombosi venosa profonda ed embolia polmonare), infarto del miocardio e ictus ischemico.
    Con la realizzazione di pillole combinate a più basso contenuto di etinilestradiolo, questo rischio si è ridimensionato notevolmente ed è rimasto importante solo per quei soggetti che presentano anche altri fattori favorenti i sopraccitati fenomeni, quali per esempio: il fumo, la familiarità alle malattie che aumentano la viscosità del sangue (es: deficit di antitrombina III, deficit di proteina C, deficit di proteina S, resistenza alla proteina C attivata, sindrome da anticorpi antifosfolipidi ecc.), l'obesità, l'ipertensione, una storia passata di ictus o fenomeni tromboembolici, l'uso continuativo della pillola anticoncezionale combinata in età superiore ai 35 anni ecc.
    È doveroso precisare che pure la componente progestinica degli estroprogestinici ha un suo ruolo sull'aumento del rischio di tromboembolismo venoso, infarto del miocardio e ictus ischemico; infatti, tale componente è di ostacolo al normale sistema anticoagulante del sangue. In quest'ottica, sono più pericolose le pillole anticoncezionali combinate, in cui la componente progestinica è desogestrel o gestodene (terza generazione), rispetto alle pillole anticoncezionali combinate, in cui il progestinico è il levonorgestrel (seconda generazione);
  • Aumento del rischio di tumore al seno, tumore al fegato e tumore della cervice uterina. Secondo gli studi scientifici più recenti, si tratterebbe di un aumento di lieve entità e che può regredire con il tempo, una volta interrotta l'assunzione della pillola combinata;
  • Riduzione o perdita della fertilità. È un effetto collaterale raro;
  • Maggiore peluria corporea, eccessiva secrezione sebacea cutanea e perdita di capelli. Sono più rari se il preparato contiene desogestrel o gestodene;
  • Aumento dei livelli di lipidi nel sangue (trigliceridi e colesterolo);
  • Tensione e/o dolore al seno (mastalgia) con aumento delle sue dimensioni;
  • Aumento della pigmentazione cutanea (cloasma o melasma);
  • Eccessiva secchezza cutanea e/o delle mucose orali, vaginali e/od oculari.
  • Calo della libido;
  • Nausea, vomito, vampate di calore e/o vertigini;
  • Amenorrea (cioè mancanza di mestruazioni);
  • Calcoli alla cistifellea (o calcolosi biliare).
Per approfondire: Pillola Anticoncezionale e Ipertensione
Elementi che influenzano il Rischio Tromboembolico nelle donne utilizzatrici degli estroprogestinici
Quantità di estrogeno
Compresa tra 20 e 35 microgrammi Rischo basso
Superiore a 50 microgrammi Rischio alto
Tipo di progestinico
Levonorgestrel Rischio basso
Desogestrel e gestodene Rischio alto

Controindicazioni alla Pillola Combinata

Rappresentano una controindicazioni all'uso della pillola anticoncezionale combinata:

  • La presenza di una malattia cardiovascolare o una storia passata di fenomeni tromboembolici;
  • La predisposizione al alcune malattie della coagulazione;
  • Il vizio del fumo in soggetti di età superiore ai 35 anni;
  • L'obesità e/o l'ipercolesterolemia;
  • La gravidanza;
  • Una storia di malattie epatiche gravi (tumori, cirrosi ecc.) o malattie della cistifellea;
  • L'emicrania severa;
  • Una storia di tumore al seno;
  • L'assunzione di certi medicinali (es: sedativi barbiturici, antiepilettici, verapamil, antifungini, antidepressivi ecc.).

 

Altri Effetti della Pillola Combinata

Oltre all'effetto contraccettivo, la pillola anticoncezionale combinata presenta anche altre proprietà, che la rendono sfruttabile in altre circostanze.
Entrando maggiormente nei dettagli, la pillola estroprogestinica è utile anche per:

Altre vie di somministrazione della Pillola Combinata

Ormai da diversi anni, esistono prodotti analoghi alla pillola anticoncezionale combinata somministrabili per via vaginale (anello vaginale) o per via cutanea (cerotto contraccettivo). Queste preparazioni consentono una somministrazione costante, 24 ore su 24, di basse dosi degli stessi ormoni contenuti nella canonica pillola combinata, il che sembra avere meno effetti collaterali delle preparazioni a somministrazione orale.

Quesiti e dubbi comuni sulla Pillola Combinata

Le donne con una predisposizione familiare al tumore al seno possono assumere la Pillola Combinata?

Per via dell'aumento del rischio di tumore al seno dipendente dalla pillola anticoncezionale combinata, i medici sconsigliano, alle donne discendenti da famiglie in cui ricorre la suddetta neoplasia, di ricorre all'uso degli estroprogestinici.

Qual è la diffusione dell'ipertensione nelle donne che fanno uso della Pillola Anticoncezionale Combinata?

Lo sviluppo di una leggera ipertensione e, nel caso di una pre-esistente ipertensione, il peggioramento di quest'ultima, interessano il 4-5% delle donne che assumono la pillola anticoncezionale combinata.
L'effetto ipertensivo degli estroprogestinici è da considerarsi di lieve entità, in quanto è ampiamente reversibile con la sospensione.

La Pillola Combinata instaura una condizione di alterata tolleranza al glucosio?

Erano potenziali cause di alterata tolleranza al glucosio le vecchie preparazioni; le pillole combinate delle generazioni più recenti sembrano non avere tale effetto.

Foglietti Illustrativi

Per l'elenco completo delle limitazioni e degli effetti indesiderati rilevati con le varie specialità medicinali registrate, vedere il foglio illustrativo.

Di seguito riportiamo i link per consultare i foglietti illustrativi delle pillole contraccettive più note in Italia

Minipillola

Cos'è la Minipillola?

La minipillola è il prodotto contraccettivo a uso orale che contiene soltanto una versione sintetica del progesterone.

Quindi, diversamente dalla pillola anticoncezionale combinata, non possiede una componente estrogenica.

Nella minipillola, il progesterone di sintesi impiegato per la sua formulazione può essere uno tra noretisterone, levonorgestrel ed etinodiolo, tutti composti già citati nel capitolo precedente.

Come funziona la Minipillola?

La minipillola agisce nel seguente modo:

  • Addensa il muco della cervice uterina, la quale diviene così inospitale per lo sperma (gli spermatozoi faticano a spostarsi lungo l'apparato genitale femminile);
  • Altera l'endometrio uterino e interferisce con la motilità delle tube di Falloppio, in modo da prevenire l'impianto nell'utero dell'ovulo;
  • Inibisce più o meno marcatamente il processo di ovulazione. In questo caso, il grado di inibizione dipende dalla quantità di progesterone sintetico presente nel prodotto: a dosi progestiniche basse corrisponde una percentuale d'inibizione dell'ovulazione pari al 50%; a dosi intermedie, invece, corrisponde una percentuale d'inibizione dell'ovulazione superiore al 97%.

Sottotipi di Minipillola e Come si Usa

Per un uso corretto del preparato, l'assunzione della minipillola deve avere inizio al primo giorno del ciclo mestruale (che corrisponde al primo giorno delle mestruazioni); da quel momento in poi, l'utente deve far uso della minipillola ogni giorno, sempre alla stessa ora, senza pause, fino a quando non decide che è arrivato il momento di interrompere la terapia.

In genere, si dice che la minipillola va assunta per 28 giorni senza pause; ciò è dovuto al fatto che le confezioni farmaceutiche, contenenti il preparato, contengono comunemente 28 minipillole. Nella realtà, però, la somministrazione è continuativa (quindi finita una confezione, l'utente deve cominciarne subito un'altra).

Attualmente, esistono due sottotipi di minipillola; a differenziare questi due sottotipi è il range di tempo entro cui l'assunzione della minipillola è ancora efficace nel prevenire il concepimento.
I due sottotipi di minipillola in questione sono:

  • La minipillola da 3 ore. Affinché questo preparato sia ancora efficace, la sua assunzione deve avvenire prima che siano trascorse 3 ore dall'orario d'uso giornaliero.
    Gli esempi più famosi di minipillola da 3 ore sono Micronor e Norgeston.
  • La minipillola da 12 ore. Affinché questo preparato sia ancora efficace, la sua assunzione deve aver luogo prima che siano trascorse 12 ore dall'orario d'uso giornaliero.
    L'esempio più famoso di minipillola da 12 ore è Cerazette.

Come si usa la Minipillola in breve

  • L'utente può dare inizio all'uso del prodotto a una qualsiasi ora della giornata. I medici consigliano di scegliere un'ora comoda, così da ridurre il rischio di dimenticanze.
  • Da dopo la prima somministrazione, l'utente deve assumere la minipillola ogni giorno, sempre alla stessa ora, senza pause, fino a quando non decide di interrompere la terapia.
    L'ora di assunzione non deve mutare neanche dopo un'assunzione dimenticata.
  • Per godere della massima protezione contro un possibile concepimento, l'assunzione della minipillola dovrebbe avvenire dal primo giorno del ciclo mestruale.

Efficacia della Minipillola

Se assunta nel modo corretto, la minipillola ha un'efficacia pari al 99%.

Eventuali ritardi nell'assunzione potrebbero renderla inefficace nel momento in cui sforano il range di ritardo per il dato prodotto in uso. Ciò significa, per esempio, che la minipillola da 12 ore continua a prevenire il concepimento solo se l'utente la assume prima che siano trascorse le 12 ore di ritardo consentito (N.B: le assunzioni successive devono avvenire sempre all'ora stabilita con la prima somministrazione).

Cosa fare se si dimentica la Minipillola?

  • Continuare ad assumere la minipillola alla solita ora;
  • Per i successivi due giorni alla dimenticanza, usare un ulteriore contraccettivo, nel caso di eventuali rapporti sessuali;
  • Per avere la certezza di prevenire il concepimento, la mancata osservanza del punto precedente impone il ricorso a un contraccettivo di emergenza (es: pillola del giorno dopo).

Rischi ed Effetti Collaterali della Minipillola

Per quanto concerne l'impatto sulla salute dell'utente, la minipillola rappresenta un metodo contraccettivo sicuro e ben tollerato. Infatti, sono rari gli effetti avversi da essa derivanti, e di entità modesta i rischi dipendenti da una sua prolungata assunzione.
Entrando nello specifico, tra gli effetti indesiderati si registrano:

In genere, i sopraccitati effetti avversi si palesano nei primi mesi di utilizzo della minipillola; dopodiché, cominciano ad attenuarsi gradatamente, fino alla completa scomparsa.
Passando quindi ai rischi derivanti da assunzioni prolungate della minipillola, tra questi meritano una citazione:

  • Il rischio di formazione di cisti ovariche. Le cisti ovariche non sono pericolose e tendono a risolversi spontaneamente; tuttavia, in alcune donne, possono risultare dolorose (dolore pelvico);
  • Il rischio di una maggiore predisposizione al tumore del seno e al tumore della cervice uterina.

Controindicazioni alla Minipillola

Rappresentano una controindicazione all'uso della minipillola:

  • L'uso contemporaneo di alcuni farmaci, come per esempio gli antibiotici rifampicina e rifabutina, gli antiepilettici carbamazepina, oxcarbazepina, fenitoina e fenobarbital, l'iperico e alcuni medicinali antiretrovirali usati per la cura dell'AIDS. Questi preparati riducono l'effetto della minipillola.
  • La presenza di una malattia cardiovascolare;
  • La presenza di una malattia epatica;
  • Una storia passata di tumore al seno e la predisposizione familiare a tale tumore;
  • Una storia passata di continue cisti ovariche.

Vantaggi e Svantaggi della Minipillola

Grazie all'assenza di estrogeni e alla bassa concentrazione di progesterone sintetico nella sua preparazione, la minipillola presenta, rispetto alla pillola anticoncezionale combinata, alcuni vantaggi:

  • Interferisce soltanto in maniera marginale con la coagulazione, con la pressione arteriosa, con il metabolismo lipidico e con il colesterolo.
  • Non altera il pH vaginale;
  • Non provoca secchezza delle palpebre;
  • Non provoca ritenzione idrica;
  • Può essere assunta subito dopo il parto, quindi durante la lattazione;
  • Può essere prescritta a donne di qualsiasi età e alle donne fumatrici di età superiore ai 35 anni;
  • Permette un rapido recupero della fertilità, dopo la sua interruzione.

Chiaramente – sennò non si spiegherebbe il grande impiego della pillola combinata – la minipillola presenta anche, rispetto a quest'ultima, dei punti a suo sfavore:

  • Obbliga l'utente ad assumerla giornalmente, entro un certo orario, altrimenti non è più sicura la copertura contraccettiva;
  • Tende a provocare irregolarità del ciclo mestruale o la scomparsa delle mestruazioni.

Pillola del Giorno Dopo

Quando e come si assume la Pillola del Giorno Dopo?

Preparato farmaceutico a contenuto progestinico, la pillola del giorno dopo rappresenta un efficace contraccettivo postcoitale, da assumere, per via orale, entro 72 ore dal rapporto sessuale non protetto.

Nella pillola del giorno dopo, il progesterone di sintesi impiegato nella preparazione del prodotto è il già citato levonorgestrel.

La dose di levonorgestrel è considerevole, per la precisione è pari a 1,5 mg, ossia 10-15 volte superiore alla dose di progesterone sintetico presente nelle pillole anticoncezionali descritte in precedenza.

Dopo la sua assunzione, la pillola del giorno dopo può causare nausea e vomito, con pericolo di eliminazione della suddetta pillola; inoltre, se usata abitualmente, può avere importati effetti dannosi sulla salute dell'essere umano, quindi non può considerarsi un metodo contraccettivo alla pari della minipillola e della pillola anticoncezionale combinata, ma soltanto una soluzione destinata alle situazioni di emergenza.

Per approfondire: Pillola del giorno dopo

Alternative alla Pillola

Quali alternative alla Pillola Anticoncezionale?

Consulta la nostra guida ai metodi contraccettivi per scoprire tutto su preservativo femminile, diaframma, spirale ormonale e al rame, cappuccio cervicale, cerotto contraccettivo, anello anticoncezionale, spermicidi e tecniche contraccettive naturali, come metodo ogino-Knaus, metodo Billings e coito interrotto.

Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza