Periostite – Infiammazione del Periostio

Periostite – Infiammazione del Periostio
Ultima modifica 25.02.2020
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos’è
  3. Cause
  4. Sintomi e Conseguenze
  5. Diagnosi
  6. Trattamento e Rimedi

Generalità

La periostite è un'infiammazione del periostio, la membrana connettivale che avvolge la parte esterna dell'osso.

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Nella maggior parte dei casi, il disturbo è conseguenza di eventi traumatici, ma può riconoscere anche altre cause tra cui infezioni e difetti posturali.

Cos’è

Cosa s’intende per Periostite

La periostite è un processo infiammatorio a carico del periostio.

Il periostio è una membrana connettivale che avvolge la parte esterna dell'osso, lasciando però scoperte le superfici articolari e le zone di inserzione tendinee.

La periostite può interessare un solo osso o più elementi dello scheletro.

Il processo patologico è caratterizzato dalla formazione di una placca ossea con margini ben differenziati oppure dalla sopraelevazione irregolare della superficie ossea. All'origine della periostite, infatti, vi sono eventi patologici (traumi, infezioni ecc.) che stimolano una produzione di tessuto osseo da parte degli osteoblasti (cellule, di norma, responsabili della costruzione della matrice ossea attraverso un processo di deposizione).

Periostite tibiale

La periostite tibiale è la forma più comune: ad essere coinvolto è il periostio della tibia nelle aree in cui si inseriscono i muscoli soleo e tibiale posteriore e la fascia che le ricopre.

A seconda della zona nella quale è localizzato il processo infiammatorio si possono distinguere:

  • Periostite tibiale anteriore: l'infiammazione è localizzata nella zona frontale della tibia;
  • Periostite tibiale posteriore: l'infiammazione è localizzata nella regione interna della gamba, lungo la tibia.

Per completezza è bene ricordare che la periostite tibiale viene indicata anche come:

  • Sindrome mediale della tibia;
  • Sindrome del muscolo soleo;
  • Sindrome del muscolo tibiale posteriore.

Cause

Cosa provoca la Periostite?

La periostite dipende principalmente da traumi (causa più frequente) e infezioni, ma sono tanti fattori di rischio che possono aumentarne le probabilità di sviluppo.

A predisporre l'insorgenza dell'infiammazione possono esservi, ad esempio, problemi posturali che sollecitano inadeguatamente i muscoli coinvolti.

Chi è più a rischio?

Le persone più a rischio d'incorrere in una periostite, soprattutto nella variante tibiale, sono gli sportivi la cui disciplina impone di correre frequentemente, come runner, calciatori, cestisti, rugbisti, pallavolisti.

In coloro che praticano la corsa (runner) quale attività sportiva, in particolare, le cause che più frequentemente scatenano la periostite sono:

  • Errori nell'allenamento (ad esempio, la tecnica di corsa sbagliata, l'incremento del numero di chilometri non graduale);
  • Marcata dismetria che provoca un'errata distribuzione del carico al momento dell'appoggio;
  • Piede cavo-pronato;
  • Sovrappeso;
  • Corsa in discesa o su percorsi con molte irregolarità;
  • Combinazione di lunghe distanze con scarpe non adeguate alla corsa (come quando, per esempio, le calzature sono poco ammortizzanti);
  • Scarsa flessibilità muscolare.

Periostite infettiva

La periostite ad eziologia infettiva può dipendere da vari patogeni che giungono al periostio direttamente, da processi infettivi limitrofi o per via sanguigna da focolai localizzati altrove. L'infiammazione del periostio può essere conseguenza anche di malattie infettive generali dell'organismo.

 Una particolare forma di periostite è quella sifilitica e, com'è facile intuire, rappresenta uno dei primi sintomi avvertiti dai soggetti affetti da sifilide. Altra variante derivante da un'infezione è quella tubercolare che consegue, di solito, da un'osteite profonda.

Sintomi e Conseguenze

Il sintomo principale della periostite è rappresentato da un forte dolore in corrispondenza della parte coinvolta. Nella periostite tibiale, per esempio, è localizzato nel margine mediale della tibia, circa 10 cm sopra la caviglia.

Inizialmente, il dolore associato alla periostite tende ad alleviarsi dopo aver percorso pochi chilometri. Successivamente, il disturbo tende a permanere e può manifestarsi anche a riposo.

Lo sapevate che…

La periostite può essere molto dolorosa, tanto che gli inglesi usano il termine "shin splints", ossia "schegge tibiali" per indicare la condizione.

Altri sintomi della periostite comprendono:

Tipologie di Periostite

La periostite può essere distinta in funzione alla durata della patologia in due forme:

  • Periostite acuta: il quadro clinico è abbastanza severo e l'evoluzione è piuttosto rapida, ma l'infiammazione tende a regredire in un periodo di tempo abbastanza contenuto. Le forme di periostite acuta ad eziologia infettiva si manifestano con arrossamento, edema, dolori, febbre e, talvolta, raccolte purulente.
  • Periostite cronica: la sintomatologia è più blanda, tende a persistere nel lungo termine. La terapia si basa sulla somministrazione di antibiotici, e sul drenaggio della parte mediante incisione chirurgica. Le periostiti croniche possono condurre ad un ispessimento fibroso del periostio oppure alla formazione di escrescenze ossee (osteofiti).

La periostite può essere, inoltre, monolaterale o bilaterale, a seconda che l'infiammazione coinvolga rispettivamente uno o entrambi gli arti.

Diagnosi

Periostite: come viene formulata la diagnosi?

Nel corso dell'esame obiettivo, il dolore secondario alla periostite può essere evocato:

  • Alla presso-palpazione attuata dal medico;
  • Dalla flessione plantare delle dita e del piede.

In presenza di periostite, può essere evidente e palpabile anche un certo gonfiore.

L'esame radiografico consente di individuare situazioni anormali a carico del periostio e permette di evidenziare eventuali irregolarità e ispessimenti nello stesso. La scintigrafia ossea fornisce, invece, esito negativo e permette di escludere altre patologie che presentando alcune similitudini con la periostite come per esempio:

  • Fratture da stress;
  • Sindrome del compartimento anteriore;
  • Sindrome del muscolo tibiale anteriore.

Trattamento e Rimedi

Qual è il trattamento previsto in caso di Periostite?

La periostite viene trattata a seconda della causa scatenate, ma, in ogni caso, è consigliabile il riposo assoluto nella fase acuta dell'infiammazione e l'astensione dall'attività sportiva per almeno un mese. L'obiettivo fondamentale della gestione della periostite è quello di evitare che cronicizzi.

Quando riprendere l'allenamento?

La ripresa dell'attività sportiva è indicata soltanto a guarigione avvenuta e dopo aver correttamente gestito le cause dell'infortunio, in quanto si corre il rischio di:

  1. Vanificare i risultati ottenuti con l'iter terapeutico;
  2. Prolungare i tempi di recupero o cronicizzare l'infiammazione.

Se la periostite è provocata da un'infezione, la terapia è antibiotica.

Quando dipende da un problema muscolare, il protocollo è più complesso e, oltre al riposo, prevede:

  • Applicazione di impacchi freddi nella regione dolente per almeno tre volte al giorno;
  • Assunzione di antinfiammatori (di solito, FANS);
  • Infiltrazioni locali di cortisonici (qualora necessario, previa indicazione del medico).

Altri approcci possibili sono la crioterapia e la mesoterapia.

Una volta recuperato in modo completo e, a tal proposito, il medico potrà confermare l'avvenuta guarigione, l'attività sportiva deve essere preceduta con una scelta di scarpe adeguate all'attività sportiva praticata. Qualora fossero necessarie, potrebbero essere indicate delle ortesi plantari.

Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici