Periodo Refrattario dopo l’orgasmo: cos’è? Perché si verifica e come accorciarlo

Periodo Refrattario dopo l’orgasmo: cos’è? Perché si verifica e come accorciarlo
Ultima modifica 21.12.2022
INDICE
  1. Cos’è
  2. Differenze tra maschi e femmine
  3. Perché si verifica
  4. Quanto dura
  5. Si può accorciare?

Cos’è

Periodo Refrattario: Cos’è?

In ambito sessuale, il periodo refrattario è definito come una fase successiva all'orgasmo durante la quale sarebbe fisiologicamente impossibile averne subito un altro, con relativa eiaculazione per l'uomo. Al contempo, durante questa "fase di recupero" è fisicamente difficile raggiungere nuovamente l'eccitazione e/o proseguire il rapporto sessuale.

https://www.my-personaltrainer.it/imgs/2022/12/21/periodo-refrattario-orig.jpeg Shutterstock

Il periodo refrattario è solitamente discusso in relazione agli uomini e "pare" che le donne non lo abbiano; tra l'altro, questa differenza è stata usata per spiegare perché quest'ultime hanno più probabilità di avere orgasmi multipli. In realtà, sembra che entrambi i sessi lo sperimentino, nonostante l'esperienza del ciclo refrattario femminile sia molto diversa da quella maschile.

Differenze tra maschi e femmine

Nel ciclo di risposta sessuale, il periodo refrattario è una delle differenze più significative tra maschi e femmine. In ogni caso, il risultato è lo stesso: durante il periodo refrattario, non si è sessualmente reattivi.

Cosa s'intende per ciclo di risposta sessuale?

Il ciclo di risposta sessuale è un modello che descrive le fasi consequenziali che si verificano durante la stimolazione sessuale; ciascuna di queste è caratterizzata da specifici cambiamenti a livello degli organi genitali.

Il più noto modello è probabilmente quello di William H. Masters e Virginia E. Johnson, che per primi applicarono il metodo scientifico allo studio della sessualità umana, costituito da 4 fasi, ognuna con le sue caratteristiche uniche:

  1. Eccitamento o fase eccitativa
  2. Plateau
  3. Orgasmo o fase orgasmica
  4. Risoluzione o fase conclusiva

Entrambi i sessi sperimentano ciascuna fase del modello di Masters e Johnson, ma la durata di ciascuna fase varia a seconda dei sessi e tra gli individui.

Periodo refrattario nell’uomo

Nel corso dei loro studi, Masters e Johnson evidenziarono che gli uomini sperimentano dopo l'orgasmo un lasso di tempo fisiologico durante il quale non sono in grado di eiaculare di nuovo (precisiamo: nel breve termine) e non possono eccitarsi con alcun tipo di stimolazione sessuale; solo dopo aver superato questa fase di recupero potranno intraprendere un nuovo rapporto.

In altre parole, durante il periodo refrattario, un uomo non pensa al sesso, né si eccita e non risponde alla stimolazione sessuale, quindi è difficile raggiunga e mantenga un'erezione. A volte, un'ulteriore stimolazione del pene o del glande può provocare senso di fastidio o addirittura dolore.

Per l'uomo, il periodo refrattario inizia immediatamente dopo l'eiaculazione e dura fino a quando ricomincia una risposta sessuale di basso livello (cioè riprende la fase eccitativa del ciclo).

Periodo refrattario nella donna

Nelle donne, la fase di risoluzione non comporta generalmente un periodo refrattario paragonabile a quello degli uomini: questo le renderebbe capaci di avere orgasmi multipli mediante ulteriore stimolazione. Potenzialmente, quindi, possono proseguire con la stimolazione sessuale e raggiungere un nuovo orgasmo a poca distanza dal precedente: naturalmente, solo se lo desiderano e se il contesto è favorevole. Per esempio, la stanchezza che alcune donne sperimentano dopo l'orgasmo può far perdere temporaneamente l'interesse per il sesso; allo stesso modo, chi sperimenta ipersensibilità del clitoride può sperimentare fastidio o dolore nel proseguire la stimolazione sessuale.  

Occorre precisare, però, che anche nelle donne è stato registrato un momento dopo l'orgasmo in cui un'ulteriore stimolazione sessuale non produce eccitazione.

IN SINTESI: sia le donne che gli uomini sperimentano un momento dopo l'orgasmo nel quale i corpi "si riprendono" dall'eccitazione e inizia un periodo involutivo che li riporta ai loro stati normali (non eccitati). Ciò avviene attraverso un progressivo allentamento della tensione sessuale (es. normalizzazione della frequenza cardiaca e respiratoria, rilassamento muscolare generalizzato ecc.); in tal contesto, alcuni cambiamenti avvengono rapidamente, mentre altri richiedono più tempo. Il pene che torna flaccido nell'uomo e l'ipersensibilità del clitoride nella donna costituiscono di fatto manifestazioni del periodo refrattario.

Per approfondire: Orgasmo: Cos’è? Come Funziona e A Cosa Serve

Perché si verifica

Cosa succede durante il Periodo Refrattario

https://www.my-personaltrainer.it/imgs/2022/12/21/periodo-refrattario-uomo-vs-donna-orig.jpeg Shutterstock

I meccanismi biologici alla base del periodo refrattario sono complessi e attualmente rappresentano un argomento di ricerca scientifica.

Al momento, è noto che il periodo refrattario dipenda dal fatto che, durante e dopo l'orgasmo, vengano rilasciati ormoni e neurotrasmettitori, tra cui ossitocina e di prolattina, che hanno un ruolo chiave nel limitare l'eccitazione e "prevenire" l'erezione.

Oltre ad essere responsabili della sensazione di rilassamento e appagamento post-orgasmo:

  • L'ossitocina può influenzare, in modo proporzionale alla quantità secreta, la durata di ciascun periodo refrattario;
  • La prolattina inibisce temporaneamente il rilascio della dopamina, uno tra i maggiori mediatori dell'eccitazione sessuale.

Come risultato, si sperimenta un transitorio e fisiologico calo della libido, che rende difficile un'ulteriore risposta a stimoli sessuali (con erezione per l'uomo) in tempi brevi.

Interessante è notare che alcuni di questi ormoni, come la prolattina, vengono rilasciati in quantità maggiori dopo un rapporto sessuale, che dopo la masturbazione.

Quanto dura

Quanto dura il Periodo Refrattario?

La durata del periodo refrattario varia ampiamente tra gli uomini: potrebbero volerci da pochi minuti a diverse ore in base all'età, alla salute fisica, alla frequenza dell'attività sessuale e all'intervento di altri fattori (tra cui salute cardiovascolare, coinvolgimento nella relazione con il/la partner, livello di eccitazione raggiunta in un determinato momento).

Per intenderci: gli uomini più giovani possono aver bisogno solo di pochi minuti di recupero (15-18 in media nei maschi di 18-20 anni), mentre quelli più anziani di solito hanno un periodo refrattario più lungo, a volte tra le 12 e le 24 ore. Per alcuni, il periodo refrattario può durare addirittura alcuni giorni, mentre per altri è brevissimo (inferiore a 10 secondi) o, seppure sia un'evenienza molto rara, non lo presentano affatto.

Sfatiamo qualche mito:

  • La durata del periodo refrattario NON è correlata alla prestazione sessuale o all'impegno speso nel rapporto.
  • Anche gli uomini possono avere orgasmi multipli.

Durata del Periodo Refrattario: cosa spiega questa variabilità?

Gli esperti non sono certi del motivo per cui la durata dei periodi refrattari possa variare così tanto tra gli uomini, ma pare che il tempo necessario per il recupero non sia associato così significativamente ai livelli di testosterone. Probabile è, invece, che la durata sia correlata ai neurotrasmettitori rilasciati durante l'orgasmo che, oltre a indurre il corpo a rilassarsi, causano la contrazione della muscolatura liscia del pene. Sebbene la neurobiologia del periodo refrattario rimanga poco conosciuta, i ricercatori hanno indicato possibili ruoli dei neurotrasmettitori dopamina e serotonina, così come degli ormoni prolattina e ossitocina. È possibile che alcuni uomini rilascino una quantità maggiore o minore di queste sostanze chimiche cerebrali, o che il corpo di alcuni uomini sia naturalmente più o meno sensibile ad esse. In altre parole, forse il cervello di alcuni uomini è semplicemente "cablato" per avere periodi refrattari più brevi o più lunghi.

Si può accorciare?

Periodo Refrattario: può essere ridotto?

Il periodo refrattario potrebbe essere accorciato grazie ad alcuni cambiamenti nello stile di vita e riuscendo a controllare tre dei fattori chiave che influenzano la durata del periodo refrattario:

  1. Eccitazione:
  • Cambiare la frequenza con cui si fa sesso, testare nuove posizioni e stimolare le zone erogene possono contribuire ad aumentare la durata del periodo refrattario;
  • La masturbazione può interferire con il rapporto coitale, allungando il periodo refrattario, quindi andrebbe moderata.
  1. Funzione sessuale:
  • Evitare di bere alcolici prima del rapporto sessuale, poiché può interferire con le funzioni cardiache necessarie per l'eccitazione.
  • Rafforzare i muscoli pelvici può dare un maggiore controllo sull'eiaculazione.
  1. Salute generale: per migliorarla è fondamentale seguire una dieta equilibrata e fare movimento - camminare, correre o aerobica - per almeno 20-30 minuti al giorno; l'esercizio fisico, tra l'altro, può aiutare a regolare i livelli di dopamina. Inoltre, va ricordato che la salute cardiovascolare correla alla salute sessuale, quindi gli accorgimenti validi per preservare la prima hanno un beneficio anche sulla seconda.

Cosa fare per accorciare il Periodo Refrattario?

Come accennato in precedenza, le erezioni sono migliori quando si è in buona salute, quindi alcuni accorgimenti possono aiutare a migliorare le erezioni e la salute generale. Questi includono:

  • Rimanere attivi, praticando un regolare esercizio fisico (camminare, correre o aerobica)
  • Adottare una dieta varia, ricca di frutta e verdura
  • Mantenere un peso sano
  • Evitare il tabacco e limitare il consumo di alcolici
  • Trattare o gestire le condizioni di salute sottostanti, come il diabete

Inoltre, occorre tener presente ci sono molti aspetti che rendono la vita sessuale piacevole e sana: un pisolino post-sesso può essere uno di questi.

Nel caso di dubbi sul periodo refrattario o su altri aspetti della propria salute sessuale, non esitare a chiedere al proprio medico.

Potrebbe interessare: Sonno dopo il Sesso: perché succede e cosa c’entra la biochimica dell’orgasmo

Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici