Peptide natriuretico atriale, Peptidi natriuretici B e C

Ultima modifica 06.11.2019

Introduzione

Il peptide natriuretico atriale (ANP, Atrial Natriuretic Peptide, detto anche atriopeptina) è un ormone peptidico prodotto da cellule miocardiche (miociti) con attività endocrina, situate a livelo atriale. Queste cellule contengono granuli secretori, dove accumulano e dai quali rilasciano il peptide natriuretico atriale, che esplica un'azione endocrina specializzata a livello cardiovascolare.

Oltre al peptide natriuretico atriale si conoscono altri due peptidi natriuretici correlati: il peptide natriuretico cerebrale B (BNP), sintetizzato dalle cellule miocardiche ventricolari e da alcuni neuroni encefalici (così chiamato perché originariamente isolato dall'encefalo di maiale), ed il peptide natriuretico C (CNP), che è di origine endoteliale.

Peptidi natriuretici alti ed ipertensione

Dal momento che l'attività di questi ormoni è sovrapponibile, si parla nel complesso di peptidi natriuretici. Il loro rilascio risulta elevato quando le cellule muscolari del cuore vengono stirate più del normale, situazione legata all'eccessiva presenza di sangue (ipervolemia), quindi a fenomeni ipertensivi (anche conseguenti all'utilizzo di farmaci vasocostrittori). Per compensare l'ipervolemia, i peptidi natriuretici - come il nome stesso suggerisce - provocano un marcato incremento della diuresi e della natriuresi, aumentando l'escrezione di sodio ed acqua attraverso il rene; inoltre, rilasciano la muscolatura liscia (azione vasodilatante) sia a livello sistemico che renale, dove l'azione è diretta soprattutto alle arteriole afferenti al glomerulo, mentre non interessa quelle efferenti, che tendono addirittura a costringersi per aumentare la filtrazione glomerulare. Tali azioni sono mediate sia da meccanismi diretti che indiretti, legati all'effetto inibitorio sul rilascio e/o sull'azione di vari ormoni e mediatori, come angiotensina-II, endotelina, aldosterone e vasopressina. Inoltre, i peptidi natriuretici agiscono direttamente sul centro di controllo cardiovascolare del bulbo per ridurre la pressione arteriosa, con attività inibitoria sull'attivazione del sistema simpatico. Nell'insieme, quindi, i peptidi natriuretici contribuiscono a ridurre il ritorno venoso al cuore e con esso i valori di pressione arteriosa.

Altre cause di peptidi natriuretici alti

I livelli plasmatici dei peptidi natriuretici aumentano in condizioni fisiologiche (dieta ricca di sodio, somministrazione di soluzione salina, posizione supina, sollevamento delle gambe, immersione nell'acqua fino al collo) e patologiche (scompenso cardiaco congestizio, insufficienza renale cronica); diminuiscono invece nelle condizioni opposte (assunzione della posizione eretta, dieta iposodica, assunzione di diuretici, disidratazione).

Peptide natriuretico cerebrale BNP

Rilasciato dal miocardio ventricolare in risposa all'aumento dello stress distensivo delle pareti dei ventricoli, tipico dell'ipervolemia e del sovraccarico pressorio, il peptide natriuretico cerebrale è un importante marcatore ed indicatore prognostico dello scompenso cardiaco congestizio. Secondo vari studi i livelli di BNP nel sangue predicono la mortalità cardiaca ed il rischio di numerosi eventi avversi a livello cardiaco (cardiopatie), come l'ipertrofia ventricolare sinistra, l'insufficienza ventricolare, la sindrome coronarica acuta, l'infarto miocardico acuto e la morte improvvisa per artimie cardiache. Il dosaggio del BNP nel plasma è utile anche per il monitoraggio terapeutico dei pazienti affetti da scompenso cardiaco congestizio e da altre malattie cardiache.