Ultima modifica 28.01.2020

Generalità

Il peptide C è un frammento peptidico incorporato nella proteina precorritrice dell'insulina, la pre-proinsulina.
La misurazione di questo peptide nel sangue risulta interessante dal punto di vista clinico, grazie a un'emivita (20 minuti) superiore a quella dell'insulina (5 minuti). Inoltre, il peptide C non reagisce con gli anticorpi anti-insulina.


Anticorpi anti-insulina

Nelle persone con diabete che seguono un trattamento a base di insulina, possono formarsi degli anticorpi rivolti contro l'insulina stessa, rendendone impossibile il dosaggio. In questi casi, per valutare la funzionalità residua delle cellule beta pancreatiche, si ricorre al dosaggio del peptide C evitando, quindi, valori di insulina non attendibili.

Cos'è

Sintesi dell'insulina e formazione del peptide C

Peptide CIl peptide C è una molecola di 31 amminoacidi rilasciata durante la maturazione della pro-insulina in insulina. Quest'ormone proteico, infatti, non viene prodotto come tale, bensì in una forma preocorritrice chiamata pre-proinsulina; una volta sintetizzata nel reticolo endoplasmatico rugoso delle cellule βeta pancreatiche, la pre-proinsulina subisce alcune reazioni enzimatiche che la trasformano in proinsulina.

Sempre per intervento di alcuni enzimi, all'interno dei granuli secretori, la proinsulina si trasforma in insulina definitiva, tramite allontanamento di un peptide, il cosiddetto peptide di coniugazione o peptide C.

Dopo il taglio proteolitico del peptide C, le due subunità rimanenti (A e B) rimangono unite per interazione chimica di alcuni amminoacidi; origina così l'insulina, un ormone notoriamente essenziale per la regolazione della glicemia.

Pur non agendo direttamente sulla glicemia, il peptide C non è qualcosa di superfluo; espleta infatti alcune importanti funzioni biologiche (aumenta il rilascio di ossido nitrico, interviene nella riparazione della tonaca muscolare delle arterie e protegge l'organismo contro alcune malattie tipicamente associate al diabete).

Il peptide C viene metabolizzato a livello renale e può essere dosato anche nelle urine.
NOTA BENE: con ogni molecola di insulina viene messa in circolo anche una molecola di peptide C.

Peptide C, Diabete ed esami del sangue

Per quanto esposto, l'insulina e il peptide C vengono secreti in quantità equimolari, ma nonostante ciò, in virtù della maggiore emivita, la concentrazione plasmatica di Peptide C è superiore.

Anche se il rapporto non è equitario, le concentrazioni ematiche di questa molecola riflettono comunque la sintesi endogena di insulina; pertanto, se i livelli ematici di peptide C sono bassi presumibilmente anche la sintesi di insulina è scarsa.

Nelle persone diabetiche dovremmo quindi aspettarci bassi livelli di peptide C; in realtà molto spesso è vero l'opposto. Ricordiamo infatti che negli stadi precoci del diabete di tipo II l'insulina è normalmente aumentata (iperinsulinemia) e con essa i livelli di peptide C. Questo perché in tali situazioni, più che mancare l'insulina in sé, viene meno la sensibilità delle cellule alla sua azione; si parla, non a caso, di insulino-resistenza. Solo in una fase tardiva, il sovraccarico cronico del pancreas - intento a secernere maggiori quantità di insulina per compensare la scarsa risposta cellulare - porta a un lento declino funzionale delle cellule β pancreatiche, con diminuzione dell'insulinemia e del peptide-C.

A questa forma diabetica, tipica dell'età senile, si contrappone il cosiddetto diabete mellito di tipo I, caratteristico della giovinezza e causato da un importante difetto di secrezione d'insulina conseguente a un attacco immunitario contro le cellule β pancreatiche.

Perché si Misura

Peptide CLa misura del peptide C è indicata per valutare la capacità di produzione di insulina da parte delle cellule beta del pancreas.
Il vantaggio della determinazione del peptide C rispetto a quella dell'insulina, consiste nel fatto che il primo riflette in maniera più soddisfacente il reale stato dell'attività secretiva delle cellule beta del pancreas, addette appunto alla produzione di insulina. Quest'esame permette di misurare, infatti, il tasso di insulina endogena, ovvero prodotta dall'organismo, anche in caso di somministrazione di insulina esogena (iniezioni in pazienti diabetici) o in presenza di anticorpi anti-insulina che interferiscono con il dosaggio dell'ormone.
La misura del peptide C è utile, inoltre, come supporto alla diagnosi di un tumore delle cellule beta del pancreas secernente insulina (insulinoma).
Nelle urine delle 24 ore, il dosaggio del peptide C è utile quando è necessario valutare in continuo la funzionalità delle cellule beta.

Valori normali

I valori di riferimento del peptide C nel sangue sono compresi tra 0,78 e 1,89 ng/mL.


Nota: gli intervalli di normalità possono differire nei vari laboratori, in quanto dipendono da molti fattori, come metodi analitici e strumentazione in uso.

Per questo motivo, è preferibile consultare i valori di normalità riportati direttamente sul referto dell'analisi. Occorre ricordare, inoltre, che i risultati devono essere valutati nell'insieme dal medico di fiducia, che conosce il quadro anamnestico del proprio paziente.

Peptide C Alto - Cause

Il peptide C aumenta nelle seguenti condizioni:

Aumenti del peptide C possono essere causati anche da clorochina e contraccettivi orali.

Peptide C Basso - Cause

Un livello ridotto di peptide C si può riscontrare in caso di:

  • Diabete insulino-dipendente;
  • Ipoglicemia causata da somministrazione di insulina;
  • Intervento di asportazione del pancreas (pancreatectomia radicale).

Come si misura

Il peptide C si può misurare nel sangue o nelle urine delle 24 ore.

Per il dosaggio ematico, viene prelevato un campione di sangue venoso, in genere in corrispondenza della piega del gomito.

Preparazione

Per il prelievo del sangue, è necessario osservare un digiuno di almeno otto-dieci ore, durante le quali è ammessa l'assunzione di una modica quantità di acqua. Occorre essere, inoltre, in posizione eretta da almeno 30 minuti.

Interpretazione dei Risultati

Per quanto detto:

  • Nei pazienti con diabete di tipo I, i livelli di peptide C nel sangue e nelle urine sono molto bassi (parallelamente a quelli di insulina, che dev'essere somministrata dall'esterno);
  • Nei pazienti con diabete di tipo II, i livelli di peptide C sono spesso normali o superiori alla norma. La stessa situazione si verifica nelle persone in cui i valori di glicemia sono elevati, ma non ancora tali da poter parlare di diabete manifesto (si preferisce parlare di insulino-resistenza).

Nei pazienti insulinodipendenti, il dosaggio ematico del peptide C permette di valutare quanta insulina viene prodotta dall'organismo, dal momento che quella esogena (iniettata) è priva del peptide di coniugazione.

Per lo stesso motivo, se la concentrazione di glucosio nel sangue è bassa (ipoglicemia), così come i livelli di peptide C, allora tale condizione è stata presumibilmente generata da una dose eccessiva di insulina (ipoglicemia factitia con iperinsulinemia) o di ipoglicemizzanti orali (ipoglicemia factitia con ipoinsulinemia).
Monitorando nel tempo i livelli di peptide C, il medico ha la possibilità di stabilire con esattezza l'andamento della secrezione residua delle cellule β.
Infine, il dosaggio ematico di peptide C - valutato anche dopo iniezione di glucagone - è utile nella diagnosi di insulinoma, un tumore che colpisce le cellule β pancreatiche provocando iperinsulinemia associata ad ipoglicemia ed elevati livelli di peptide C nel sangue (anche dopo iniezione di glucagone).


GLICEMIA

PETIDE-C

POSSIBILE CAUSA

Alta

Alto

Diabete di tipo II, diabete gestazionale, pre-diabete, insulino resistenza (spesso conseguente a sindrome dell'ovaio policstico, sindrome di Cushing ed obesità).

Bassa

Alto

Insulinoma, eccessivo utilizzo di ipoglicemizzanti orali, come sulfaniluree e meglitinidi.

Alta

Basso

Diabete mellito di tipo I, diabete di tipo II in fase avanzata.

Bassa

Basso

Malattie epatiche, infezioni severe, morbo di Addison, iniezione di una dose eccessiva di insulina.


PEPTIDE C (digiuno, valori di riferimento)

GLICEMIA (digiuno, valori di riferimento)

  • 0,78-1,89 ng/mL
  • 0,26-0,62 nmol/L

Variabili da laboratorio a laboratorio

NORMALE

<100 mg/dl

< 5,5 mmol/L

Alterata (IFG)

100-125 mg/dl

5,5 - 7,0 mmol/L

Diabete

>126 mg/dl

> 7,0 mmol/L


Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici