Generalità
L'osteocalcina, altrimenti nota come bone-GLA-protein (BGP), è una piccola proteina con funzioni endocrine, sintetizzata principalmente dagli osteoblasti ( cellule deputate alla sintesi della matrice ossea).
Il dosaggio dell'osteocalcina nel sangue si rivela utile in ambito clinico come marcatore specifico del metabolismo osseo; in altre parole, le variazioni dei livelli di osteocalcina nel plasma riflettono l'attività metabolica dell'osso.
Non solo, si è visto come l'osteocalcina presenti un'attività endocrina diretta, con stimolo sulla secrezione di insulina da parte delle cellule B-pancreatiche, e di adiponectina (ormone che aumenta la sensibilità all'insulina) da parte degli adipociti.
Similmente al tessuto adiposo, oggi divenuto organo adiposo, anche il tessuto osseo sta iniziando - in questi ultimi anni - ad essere considerato sempre più come un vero e proprio organo, capace di influenzare l'attività metabolica dell'intero organismo; in questa visione, l'osteocalcina gioca un ruolo di primo piano.
Nonostante venga secreta anche dagli odontoblasti e dai condrociti periferici, la funzione più studiata dell'osteocalcina rimane quella sulla mineralizzazione ossea. In ambito clinico, infatti, si ricorre tradizionalmente al dosaggio di marker aspecifici del metabolismo osseo, come la fosfatasi alcalina e l'idrossiprolina, che come tali possono variare anche in relazione a fattori esterni all'osso ed al suo metabolismo.
La sintesi dell'osteocalcina da parte degli osteoblasti coinvolge la vitamina K e la vitamina D (in particolare il suo metabolita attivo sintetizzato a livello renale); per quest'ultima è accertato un effetto stimolatorio sulla sintesi.
Una volta sintetizzata, l'osteocalcina viene in gran parte depositata nella matrice dell'osso e in misura inferiore secreta nella circolazione sanguigna, dove si ritrovano anche i relativi frammenti generati a livello epatico, renale ed ematico.
Poiché l'osteocalcina è sintetizzata dagli osteoblasti, lega gli ioni calcio ed ha affinità per l'idrossiapatite, si ipotizza che un aumento dei suoi livelli in circolo sia spia di un aumentato processo di formazione e mineralizzazione dell'osso; per contro, essendo assimilata dall'osso neoformato ed ivi conservata, ed esercitando un'azione chemiotattica nei confronti degli osteoclasti, l'aumento dei livelli sierici di osteocalcina può evidenziare anche un elevato catabolismo della matrice ossea. Non a caso, elevate concentrazioni plasmatiche di osteocalcina interessano tipicamente pazienti con malattie caratterizzate da elevato turnover (rimodellamento) osseo.
Alti livelli di osteocalcina sono ad esempio registrati in persone affette da:
- Malattia ossea di Paget;
- Osteomalacia;
- Ipertiroidismo;
- Iperparatiroidismo primario;
- Fratture;
- Osteodistrofia renale.
Bassi livelli di osteocalcina si sono osservati in presenza di un difetto di mineralizzazione, una diminuita attività ossea e bassi livelli della forma attiva della vitamina D, ad esempio in persone affette da ipoparatiroidismo o sottoposte a trattamento di lunga durata con corticosteroidi.
Nelle osteomalacie i valori di osteocalcina tendono ad aumentare dopo la somministrazione di vitamina D.
Cos'è
Cos'è l'Osteocalcina?
L'osteocalcina è una proteina formata da 49 aminoacidi, sintetizzata dagli osteoblasti (cellule che producono la sostanza fondamentale delle ossa). Per questo motivo, il parametro è altamente specifico per valutare lo stato del ricambio del tessuto osseo.
L'osteocalcina può costituire fino al 3% delle proteine dell'osso e solo in piccola parte viene riversata nel circolo ematico. In particolare, questa proteina forma la porzione non collagenica della nuova matrice ossea e svolge un ruolo significativo nei meccanismi di mineralizzazione sotto l'influenza degli altri ormoni regolatori del metabolismo del calcio: calcitonina, ormone paratiroideo e vitamina D.
Perché si Misura
L'osteocalcina è un marcatore di formazione ossea.
Il dosaggio di questo parametro è eseguito per controllare lo stato di salute dello scheletro e diagnosticare la presenza o meno di una malattia delle ossa. L'osteocalcina è utile, inoltre, come indicatore prognostico della progressione di osteopatie note.
L'esame dell'osteocalcina può essere prescritto con la M.O.C. (Mineralometria Ossea Computerizzata) e insieme ad altri esami per una valutazione del metabolismo osseo (come calcemia e analisi di fosforo, paratormone, calcitonina e vitamina D).
Valori Normali
I valori normali sono compresi tra:
- Femmina: età fertile 6,5 - 42,3 ng/mL; menopausa 5,4 - 59,1 ng/mL;
- Maschio: 4,6 - 65,4 ng/mL.
Nota: l'intervallo di riferimento dell'esame può cambiare in funzione di sesso, età e strumentazione in uso nel laboratorio analisi. Per questo motivo, è preferibile consultare i range riportati direttamente sul referto. Occorre ricordare, inoltre, che i risultati delle analisi devono essere valutati nell'insieme dal medico di base che conosce il quadro anamnestico del proprio paziente.
Osteocalcina Alta - Cause
Un aumento dei valori normali di osteocalcina si riscontra in caso di:
- Osteomalacia (malattia caratterizzata da indebolimento delle ossa, provocato da un difetto del metabolismo di calcio e fosforo);
- Ipertiroidismo (malattia caratterizzata da un'eccessiva attività della tiroide);
- Iperparatiroidismo primario (malattia dovuta a un eccesso di paratormone);
- Osteoporosi (alterazione delle ossa caratterizzata da una diminuita quantità di tessuto osseo).
Livelli elevati di osteocalcina si rilevano anche in corso di:
- Morbo di Paget (malattia degenerativa per cui le ossa si assottigliano, e si forma tessuto osseo anomalo);
- Cancro associato a metastasi ossee;
- Osteodistrofia renale (malattia che colpisce chi è affetto da insufficienza renale cronica).
Osteocalcina Bassa - Cause
Una diminuzione di osteocalcina, invece, si può riscontrare in caso di:
- Ipoparatiroidismo (insufficiente produzione di paratormone);
- Trattamento a lungo termine con corticosteroidi.
Come si misura
L'esame dell'osteocalcina è un'analisi di laboratorio che prevede un semplice prelievo di sangue.
Preparazione
Prima del prelievo, è consigliato il digiuno di almeno 8 ore per evitare che il cibo interferisca con il risultato.
Inoltre, su indicazione del medico, potrebbe essere opportuno sospendere eventuali terapie in corso, nelle 24 ore che precedono il test.
Questo test può essere influenzato dall'assunzione del warfarin (Coumadin®).
Interpretazione dei Risultati
L'osteocalcina è un marcatore specifico di osteopatia e fornisce un'indicazione circa l'attività osteoblastica (in altre parole, i suoi livelli nel sangue riflettono la velocità di formazione ossea).
- Alti livelli di osteocalcina si osservano in malattie ossee caratterizzate da un aumento del turnover osseo, quali: morbo di Paget, cancro associato a metastasi ossee, iperparatiroidismo primario e osteodistrofia renale. Un risultato più elevato rispetto alla norma potrebbe indicare, inoltre, la presenza di ipertiroidismo o di osteoporosi.
- Un valore di osteocalcina più basso, invece, segnala che la formazione e rigenerazione degli osteoblasti è lenta e ridotta. Ciò si riscontra, ad esempio, in persone affette da ipoparatiroidismo o sottoposte a trattamento di lunga durata con corticosteroidi.