Ultima modifica 27.09.2019

La gravidanza è un periodo costellato da intensi ed evidenti cambiamenti nell'organismo femminile, sostenuti in buona parte da variazioni ormonali che iniziano ancor prima del concepimento. Ricordiamo brevemente come dal momento dell'ovulazione - che avviene grossomodo a metà di ogni ciclo mestruale - i livelli di progesterone inizino ad aumentare allo scopo di preparare l'utero alla gravidanza.

 

Principali funzioni del progesterone:

  • contribuisce allo sviluppo del prodotto del concepimento prima ancora che si impianti, esaltando specificatamente le secrezioni tubariche ed uterine necessarie al nutrimento e allo sviluppo di morula e blastocisti (aggregati di cellule che si formano nei primi stadi dell'embriogenesi dopo la fecondazione);
  • prepara un ambiente uterino idoneo ad un eventuale impianto;
  • induce lo sviluppo di cellule deciduali nell'endometrio, importanti per la nutrizione dell'embrione nei primi stadi;
  • inibisce la contrattilità dell'utero gravidico, evitando la possibilità di un aborto spontaneo;
  • prepara la ghiandola mammaria alla lattazione favorendo lo sviluppo tubulo-alveolare.

Pochi giorni dopo il concepimento iniziano ad aumentare anche i livelli di gonadotropina corionica umana, un ormone prodotto dal trofoblasto e dalla placenta che da esso deriva. La gonadotropina corionica umana mantiene attivo il corpo luteo formatosi in seguito all'ovulazione; in questo modo i livelli di progesterone ed estrogeni continuano ad aumentare, anche grazie al contributo via via crescente della placenta. Così, a partire dal terzo mese di gravidanza, i livelli di gonadotropina corionica umana tendono a diminuire in maniera abbastanza evidente, stabilizzandosi intorno alla ventesima settimana.

Ormoni e gravidanza

Estrogeni e progesterone aumentano costantemente durante la gravidanza per conservare l'endometrio, preparare la ghiandola mammaria per la lattazione e sopprimere lo sviluppo di nuovi follicoli ovarici. Nel primo trimestre della gravidanza, l'origine degli ormoni stereoidei è rappresentata principalmente dal corpo luteo, grazie al sostegno della gonodotropina corionica umana; nel secondo e terzo trimestre, è invece la placenta ad assolvere a questa funzione.

Principali funzioni della gonadotropina corionica umana (HCG).


Stimola il corpo luteo a secernere quantità ancor più elevate dei suoi ormoni, come estrogeni e soprattutto progesterone, evitandone la regressione. Questi ormoni, come anticipato, fanno sì che l'endometrio (rivestimento più interno dell'utero) continui a svilupparsi e ad immagazzinare grandi quantità di materiale nutritivo, proteggendolo dallo sfaldamento sperimentato da ogni donna al momento delle mestruazioni.

Grazie allo stimolo sulla crescita e sulla secrezione ormonale del corpo luteo, la gonadotropina corionica umana mantiene le caratteristiche deciduali dell'endometrio, necessarie per le prime fasi di sviluppo della placenta e degli altri tessuti del feto.

La gonadotropina viene usata come indice per accertare la gravidanza e il suo corretto sviluppo nelle prime settimane.

La placenta inizia a formarsi già nelle primissime fasi dell'embriogenesi, per assumere una struttura definitiva intorno al terzo mese e continuare a crescere fino al termine della gravidanza. La sua spiccata funzione endocrina è rivolta principlamente alla sintesi di gonadotropina corionica, estrogeni e progesterone.

Similmente a quanto visto per il progesterone, gli estrogeni vengono secreti sia dal corpo luteo, nelle primmissime fasi della gravidanza, che dalla placenta nelle fasi successive. A differenza di quelli di origine ovarica (dove prevale l'estradiolo) gli estrogeni placentari sono capitanati dall'estriolo, che esibisce un'attività estrogenica nettamente inferiore (compensata, a dire il vero, dalla cospicua secrezione).

 

Principali funzioni degli ormoni estrogeni

  • Favoriscono l'ingrossamento dell'utero e delle mammelle.
  • Stimolano lo sviluppo delle ghiandole mammarie e promuovono la secrezione di prolattina ipofisaria.
    Favoriscono l'ingrossamento dei genitali esterni della donna.
  • Gli alti livelli di estrogeni e progesterone sopprimono lo sviluppo di altri follicoli ovarici.
  • In sinergia con la relaxina placentare, inducono il i rilassamento dei legamenti pelvici in modo da rendere le articolazioni sacroiliache e la sinfisi pubica maggiormente elastiche in vista del parto. Hanno inoltre una netta tendenza ad esaltare la contrattilità uterina, che fino a poche settimane prima dal parto viene compensata dal proporzionale aumento di progesterone.
  • Partecipano attivamente allo sviluppo del feto.

Un cenno merita anche l'ossitocina, un ormone secreto dalla neuroipofisi che provoca la contrazione dell'utero al momento del parto. Durante il travaglio l'ossitocina è soggetta ad uno dei pochi meccanismi a feed-back positivo apprezzabili nel nostro organismo, dal momento che la stimolazione e lo stiramento del collo dell'utero induce un ulteriore rilascio di ossitocina.

Dopo il parto, con l'espulsione della placenta, le concentrazioni ormonali tornano ai livelli basali, eccetto i valori di prolattina che si manetengono elevati; come il nome stesso fa intuire, questo ormone è di cruciale importanze per la lattazione (inibita durante la gravidanza da estrogeni e progesterone). Dopo il parto la secrezione di latte viene stimolata dalla suzione, che favorisce sia il rilascio di prolattina che di ossitocina (quest'ormone stimola l'eiezione del latte). Durante la gravidanza un altro ormone - chiamato somatomammotropina corionica umana od ormone lattogeno placentare - contribuisce alla preparazione della ghiandola mammaria per la successiva secrezione lattea, mimando di fatto l'azione biologica della prolattina.