Onicomicosi: quanto è comune il fungo all’unghia?

Onicomicosi: quanto è comune il fungo all’unghia?
Ultima modifica 29.09.2020
INDICE
  1. Cos’è l’onicomicosi?
  2. Onicomicosi: quanto è comune?
  3. Quali situazioni possono favorire l’onicomicosi?
  4. Quali sono le possibili conseguenze?
  5. Come si tratta una micosi all'unghia

Cos’è l’onicomicosi?

L'onicomicosi è un'infezione dell'unghia piuttosto comune provocata da funghi dermatofiti e, in una minoranza di casi, da muffe e lieviti. Questi microscopici patogeni sono capaci di proliferare nei tessuti ricchi di cheratina, penetrando dal bordo anteriore, distale, o dai margini laterali, per insediarsi poi nello spazio che si trova tra la lamina ed il letto ungueale.

I funghi dell'unghia si contraggono soprattutto attraverso il contatto con un individuo infetto o con una superficie, come il pavimento di docce e spogliatoi, in cui siano presenti questi microrganismi.

Come conseguenza dell'onicomicosi, il colore dell'unghia tende a perdere il suo naturale aspetto roseo ed assume un tono opaco biancastro o grigio-giallastro, mentre la superficie diventa irregolare e fragile. Oltre a rappresentare uno spiacevole problema estetico, l'onicomicosi provoca anche fastidio o dolore e, con il tempo, può trasformarsi in un danno permanente, portando anche fino al distacco dell'unghia. Per questa serie di motivi, l'infezione non va sottovalutata e già dai primi sintomi andrebbe gestita in modo adeguato.

Onicomicosi: quanto è comune?

L'onicomicosi è una patologia sempre più frequente e, ad oggi, è una delle malattie dell'unghia più comuni, rappresentando fino al 50% di tutte le onicopatie.

La prevalenza del disturbo aumenta progressivamente con l'età: la maggiore incidenza si registra tra gli anziani, in particolare di sesso maschile, mentre l'infezione è rara nei bambini. In particolare, si stima che circa il 2-8% della popolazione generale soffra di onicomicosi.

In soggetti affetti da condizioni patologiche locali e generali quali, ad esempio, il diabete, il rischio di contrarre quest'infezione aumenta ulteriormente. Possono contribuire al manifestarsi dell'onicomicosi anche problemi di circolazione periferica, indebolimento del sistema immunitario (causato da una malattia o da un farmaco), piede d'atleta, distrofie ungueali, tabagismo e predisposizione genetica. A questi fattori di rischio si aggiunge l'esposizione prolungata ai funghi patogeni per motivi comportamentali (es. attività sportive in palestre e piscine, abitudine ad indossare scarpe chiuse o troppo strette), ambientali e professionali (per esempio contatto ripetuto e prolungato con acqua, uso di calzature antinfortunistiche o stivali di gomma ecc.).

Quali situazioni possono favorire l’onicomicosi?

I funghi microscopici responsabili dell'onicomicosi sono diffusi nell'ambiente e vivono normalmente sulla pelle senza causare danni, ma, in determinate occasioni, proliferano in modo abnorme, diventando aggressivi.

L'onicomicosi si manifesta più facilmente sulle unghie dei piedi rispetto a quelle delle mani, poiché sono più esposte alle condizioni che ne favoriscono l'insorgenza.

I piedi costituiscono, infatti, l'habitat ideale alla proliferazione dei funghi: all'interno delle scarpe si forma, complice la sudorazione eccessiva e l'uso di calze poco traspiranti, un ambiente caldo-umido.

A favorire l'insediamento dei funghi dell'unghia sono anche:

  • la scarsa igiene dei piedi, intesa come inattività o incapacità di tagliare le unghie o di mantenerne una buona cura;
  • l'abitudine di camminare scalzi in piscina o in spiaggia;
  • l'uso di spogliatoi pubblici e docce in palestre, campeggi e terme.

L'onicomicosi è più probabile che si instauri in caso di ripetuti traumi dell'unghia e debilitazioni delle difese naturali dell'organismo. Costituiscono fattori predisponenti anche il piede d'atleta, la psoriasi e tutte le condizioni che compromettono la circolazione del sangue periferica e il diabete.

Quali sono le possibili conseguenze?

L'onicomicosi non va assolutamente trascurata: l'unghia infettata diventa opaca, ispessita e predisposta allo sfaldamento o alla rottura. Con il passare del tempo, questo fastidioso inestetismo può trasformarsi in un danno permanente all'unghia, oltre a provocare dolore ed impattare negativamente sulla qualità della vita. Inoltre, l'infezione può estendersi ad altre unghie e parti sane della pelle e, quando il fungo riesce a penetrare la superficie ungueale, risulta più difficile da eliminare. Per questi motivi, non appena si nota qualcosa di anomalo è importante rivolgersi al medico che imposterà la terapia appropriata.

Come si tratta una micosi all'unghia

L'onicomicosi non è un difetto estetico, ma una vera e propria patologia e, come tale, va trattata ricorrendo a farmaci antimicotici specifici. Questi medicinali si applicano localmente sulla parte interessata o si assumono per via orale.

Va considerato che i funghi colonizzatori dell'unghia sono difficili da eliminare e non presentano la tendenza alla guarigione spontanea. Per questi motivi, non appena si nota qualcosa di anomalo è importante rivolgersi al proprio medico, che stabilirà la terapia più appropriata a seconda della situazione. Per esempio, le onicomicosi di lieve entità possono essere trattate efficacemente con un antimicotico topico sotto forma di smalto medicato fino alla rigenerazione dell'unghia sana.

In ogni caso, è importante iniziare il trattamento tempestivamente: prima s'inizia a curare l'onicomicosi, meno tempo il fungo avrà a disposizione per proliferare e produrre danni irreversibili all'unghia.