Neutrofilia: cos’è la leucocitosi neutrofila? Valori e cause

Neutrofilia: cos’è la leucocitosi neutrofila? Valori e cause
Ultima modifica 15.05.2024
INDICE
  1. Cos’è
  2. Cosa sono i neutrofili
  3. Valori normali
  4. Cause aumento neutrofili
  5. Interpretazione dei risultati

Cos’è

Leucocitosi neutrofila (neutrofilia): cos’è?

La leucocitosi neutrofila (nota anche come neutrofilia) è una condizione caratterizzata da aumento dei neutrofili, che in condizioni normali rappresentano circa il 70% dei globuli bianchi circolanti.

Tipica di infezioni batteriche acute, specialmente di quelle che producono pus (piogeniche), un numero di neutrofili superiore al normale si registra anche in presenza di processi infiammatori acuti di natura non infettiva o necrotica (infarto del miocardico, ustioni, appendicite). La leucocitosi neutrofila può essere presente in caso di vari processi neoplastici.

Questo articolo spiega cosa sono i neutrofili e il loro ruolo nel mantenimento della salute. Discute anche dell'esame del sangue dei neutrofili, nonché delle cause della neutrofilia.

La leucocitosi neutrofila è un numero anormalmente elevato di neutrofili nel sangue.

Cosa sono i neutrofili

I neutrofili sono i più numerosi globuli bianchi (o leucociti) riscontrabili nel sangue circolante. Storicamente definiti come "soldati del nostro sistema immunitario innato", i neutrofili sono la prima linea di cellule reclutate nel sito dell'infezione e attaccano, ingeriscono e digeriscono i microrganismi producendo specie reattive dell'ossigeno. L'interazione dei batteri con gli anticorpi e il sistema del complemento determina la formazione di vari agenti chemiotattici. La risposta iniziale dei neutrofili è quella di migrare direzionalmente verso la fonte di irritazione (es. sito dell'infezione o dell'infiammazione). Tali interventi sono concatenati e perfettamente integrati con quelli del sistema monocito-macrofagico e dei linfociti. I neutrofili svolgono anche un ruolo fondamentale nei contesti infiammatori acuti e cronici e nei disturbi autoimmuni.

Cosa fanno i neutrofili?

I neutrofili sono il primo tipo di globuli bianchi attivati ​​per aiutare a combattere le infezioni. Una volta arrivati ​​al punto in cui si trova un agente patogeno (microrganismo infettivo) nel corpo, i neutrofili svolgono diverse funzioni che aiutano l'organismo a eliminare l'agente patogeno. 

Le azioni dei neutrofili includono: 

  • Segnalano ad altri tipi di globuli bianchi per contrastare l'infezione in atto
  • Contribuiscono ad aumentare la temperatura, il che rende difficile la sopravvivenza di un agente patogeno infettivo 
  • Prendono contatto ed ingeriscono l'agente estraneo (fagocitosi)
  • Rimuovono i microrganismi patogeni mediante il rilascio di sostanze chimiche (attività microbicida)
  • Inviano trappole extracellulari di neutrofili (NET), strutture simili a reti costituite da materiale nucleare che intrappolano gli agenti patogeni 

Queste attività sono possibili ai neutrofili grazie agli enzimi contenuti nei loro granuli primari e secondari, alla particolare struttura della membrana citoplasmatica ed alla presenza di recettori per le immunoglobuline G (IgG) e per le proteine del complemento. In condizioni normali, i neutrofili maturi migrano nel flusso ematico, dove rimangono per un tempo piuttosto breve (6-12 ore), in rapporto a varie esigenze dell'organismo (febbre, stress, infezioni ecc.). Trascorso tale periodo, questi globuli bianchi vanno a confinarsi nei tessuti, dove permangono per qualche giorno, prima di morire.

Neutrofili e sistema immunitario innato

I neutrofili fanno parte del sistema immunitario innato, che è pronto a rispondere a qualsiasi invasore percepito (antigeni). Non sono specifici, nel senso che rispondono a molti antigeni, non solo a uno. I neutrofili non hanno memoria e non rendono immuni a infezioni specifiche come fanno i linfociti.

Come si misurano i neutrofili e perché

L'analisi dei neutrofili è parte dell'emocromo con formula leucocitaria, eseguito nell'ambito di esami di routine per valutare lo stato di salute.

Il conteggio e l'analisi morfologica dei neutrofili consente avere un supporto nella diagnosi di alcuni tipi di condizioni e patologie che possono colpire questo tipo di globuli bianchi, come:

La valutazione dei neutrofili permette, inoltre, di:

  • Monitorare la progressione di patologie specifiche;
  • Controllare la risposta dell'organismo a vari trattamenti, specie se il protocollo terapeutico (come la radioterapia e la chemioterapia) tende a danneggiare i globuli bianchi e/o compromette la funzione del midollo osseo.

Valori normali

Quanti sono i neutrofili?

In condizioni di normalità, i neutrofili maturi circolanti nel sangue periferico costituiscono 60-70% delle cellule nucleate.

Valori che si dovessero trovare al di fuori del range - compreso tra 1.500 e 7.000 neutrofili/microL di sangue - devono essere considerati anomali.

Neutrofilia: quali valori?

Una conta assoluta dei neutrofili (ANC), definita come la percentuale di neutrofili nel flusso sanguigno e negli adulti, varia tipicamente tra 1.500 e 7.000 neutrofili/microL. Un aumento della conta leucocitaria superiore a 11.000 cellule/microL è definito leucocitosi. La neutrofilia è il tipo più comune di leucocitosi ed è definita come un aumento della conta assoluta dei neutrofili oltre i 7.700 neutrofili/microL.

Nota: i valori di riferimento relativi ai neutrofili possono cambiare in funzione di età, sesso e strumentazione in uso nel laboratorio analisi. Per questo motivo, è preferibile consultare i range riportati direttamente sul referto. Occorre ricordare, inoltre, che i risultati delle analisi devono essere valutati nell'insieme dal medico di base che conosce il quadro anamnestico del proprio paziente.

Per approfondire: Globuli Bianchi Alti (Leucocitosi): cosa significa e quando preoccuparsi

Cause aumento neutrofili

Neutrofilia: quali sono le possibili cause della leucocitosi neutrofila

La neutrofilia o leucocitosi neutrofila si riscontra in una grande varietà di situazioni, incluse:

Interpretazione dei risultati

Leucocitosi neutrofila: cosa significa?

La neutrofilia è la forma più frequente di leucocitosi. L'aumento del numero dei neutrofili circolanti può dipendere da alterazioni primitive (causate da mutazioni genetiche, come nel caso, ad esempio, delle patologie mieloproliferative) e secondarie. Le principali cause acquisite di neutrofilia sono rappresentate dalle infezioni batteriche. Un valore alto dei neutrofili si può riscontrare anche in corso di necrosi e danno tissutale (ustioni, traumi ecc.), intossicazioni e post-interventi chirurgici.

Il trattamento della neutrofilia si basa sul trattamento della causa sottostante. In una reazione leucemoide in cui la conta leucocitaria è superiore a 50.000, sono indicate la leucoferesi urgente, l'idratazione aggressiva e la terapia citotossica con idrossiurea per prevenire le complicanze associate all'ipercoagulabilità previa valutazione di un ematologo, un oncologo o entrambi. Terapie antibiotiche e antinfiammatorie dovrebbero essere intraprese per la neutrofilia associata a infezione/infiammazione.

Un aumento del numero di neutrofili maturi nel sangue di solito non è un problema di per sé. Pertanto, i medici si concentrano sul trattamento della condizione o del disturbo che ha causato l'aumento del numero di neutrofili.

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Autore

Dott.ssa Giulia Bertelli

Dott.ssa Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici