Generalità
Il muco è un colloide viscoso e giallognolo che provvede a lubrificare e proteggere le membrane mucose dell'apparato digerente, respiratorio, urinario, visivo, uditivo e genitale.
Nell'urina il muco può rendersi evidente sotto forma di filamenti: delle strutture lunghe, sottili e ondulanti facilmente identificabili al microscopio ottico (vedi figura).
Tracce di muco possono esistere nell'urina normale; tuttavia, quando il loro numero aumenta sino a rendere il fenomeno evidente a occhio nudo (urine torbide, filamentose), potrebbe esservi un sottostante problema di infiammazione o irritazione del tratto urinario.
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Cos'è
Il muco è una matrice densa e viscosa, diversa a seconda del distretto corporeo che la produce. La sua funzione consiste nel proteggere gli epiteli delle mucose: inglobando gli agenti estranei e facilitandone la rimozione, il muco ripulisce i canali che collegano i distretti tissutali (respiratori, oculari, gastrici, intestinali ecc.) con l'esterno.
Una certa quantità di muco viene prodotta normalmente anche a livello delle vie genito-urinarie. Tuttavia, la presenza in eccesso di questa sostanza potrebbe essere indice di una situazione irritativa della mucosa urinaria, che può preludere a un vero e proprio stato infiammatorio.
Perché si Misura
La presenza di muco nelle urine può essere evidenziata mediante l'analisi microscopica del sedimento urinario. Questa secrezione si palesa sotto forma di filamenti o fasci più o meno sottili, che possono formare, talvolta, un sottofondo variegato nel campo microscopico.
L'aumento di muco nelle urine può rappresentare un segnale di una patologia a carico del tratto urinario (uretra, vescica urinaria, pelvi renale e rene). Per identificare l'esatta causa che determina un eccesso di tale secrezione e ricercare gli eventuali microrganismi patogeni nel campione è necessario eseguire un'urinocoltura.
Possibili sintomi associati
Quando il muco è particolarmente abbondante all'interno delle urine, il materiale viscoso può essere visibile a occhio nudo.
Se l'episodio è sporadico, non dovrebbe esserci motivo di preoccupazione eccessiva, in quanto potrebbe trattarsi di una momentanea irritazione del canale urinario, alla quale il nostro corpo risponde aumentando la quantità di muco prodotto nell'area.
Nelle donne, durante o dopo la minzione, la presenza di tale manifestazione è normale, in quanto può essere dovuta alla secrezione vaginale. In tal caso, il muco presenta colore biancastro e non è maleodorante (vedi muco cervicale).
In entrambi i sessi, quando il muco si presenta, invece, giallastro, purulento ed è accompagnato a sintomi quali fastidio durante la minzione, bisogno frequente di urinare e dolori nella parte bassa dell'addome, è indice di infezioni o infiammazioni del tratto urinario.
In presenza di muco in eccesso, le urine possono apparire torbide e di colore più scuro.
Valori normali
Il muco nelle urine può essere contenuto sporadicamente in tracce. Tuttavia, quando la sua presenza si rende visibile, la situazione merita ulteriori indagini mediche, poiché potrebbe essere segno di una condizione patologica sottostante.
Muco nelle Urine - Cause
Tra le possibili cause di muco nelle urine ricordiamo, in ordine decrescente di incidenza:
- Infezioni batteriche del tratto urinario: nonostante tutti gli organi del sistema urinario possano essere interessati da processi infettivi, in genere i batteri invadono l'uretra (uretrite) e la vescica (cistite), per poi eventualmente propagarsi alle vie urinarie superiori. Oltre al riscontro di muco nelle urine, le infezioni urinarie determinano tipicamente sintomi come bisogno impellente e frequente di urinare, con scarsa eliminazione di urina, dolore, bruciore e difficoltà di minzione.
- Malattie sessualmente trasmissibili: in presenza di patologie veneree come la gonorrea, la tricomoniasi o la clamidia è piuttosto frequente il riscontro di perdite muco-purulente, spesso di cattivo odore, dall'uretra (il tubicino che, aprendosi all'esterno, convoglia l'urina dalla vescica al di fuori dell'organismo). Di conseguenza, le urine appaiono torbide, gialle e filamentose. Di norma questi sintomi sono associati a prurito e bruciore, soprattutto durante la minzione e i rapporti sessuali.
- Sindrome dell'intestino irritabile: si tratta di un disturbo funzionale piuttosto frequente, che interessa il colon determinando dolori addominali, gonfiori intestinali, disturbi dell'alvo (diarrea o stitichezza, spesso alterate tra loro) e meteorismo. La sindrome del colon irritabile si associa comunemente a mucorrea, ovvero alla copiosa eliminazione di muco con le feci. Talvolta il muco può essere presente anche nelle urine o contaminarle nel wc dando l'impressione di un'origine urinaria.
- Colite ulcerosa: malattia infiammatoria cronica che colpisce l'intestino crasso, interessando dapprima il retto, per poi eventualmente estendersi a tutto il colon; determina la comparsa di numerose ulcerazioni puntiformi, che provocano il sanguinamento e il riversamento del muco nel lume dell'intestino. I sintomi tipici della colite ulcerosa sono il dolore addominale e la diarrea, spesso frammista a sangue e a perdite mucose. Talvolta il muco può essere presente anche nelle urine o contaminarle nel wc, dando l'impressione di un'origine urinaria.
- Calcoli renali: presenza di aggregati minerali all'interno delle vie urinarie, responsabili dell'emissione di urine di cattivo odore e di colore giallo scuro con tracce di muco. Se la dimensione dei calcoli renali è tale da occludere le vie urinarie, insorgono crampi e dolori addominali violenti, che costituiscono il quadro della cosiddetta colica renale.
Come si misura
La presenza di muco viene riscontrata durante l'analisi citologica delle urine, che rappresenta una parte integrante della routine medica. In pratica, si effettua un esame microscopico del campione urinario.
Quest'analisi permette di evidenziare elementi quali globuli rossi e bianchi, oltre a favorire l'identificazione dell'eventuale presenza di batteri, cellule epiteliali, muco e cristalli. Il risultato va approfondito con l'urinocoltura.
Preparazione
Per la valutazione del muco nelle urine è necessario raccogliere un campione del mitto intermedio (cioè dopo aver lasciato andare la primissima emissione), a digiuno, dopo aver effettuato un'accurata igiene intima. Nel caso delle donne, è bene effettuare l'esame lontano dal periodo mestruale.
Le urine vanno raccolte in un contenitore sterile, che va richiuso accuratamente subito dopo e portato in laboratorio entro un breve periodo di tempo.
Interpretazione dei Risultati
La presenza di muco nelle urine non ha una particolare importanza, ma può indicare una situazione irritativa della mucosa urinaria o uno stato infiammatorio.
Le principali cause di muco nelle urine comprendono:
- Infezioni delle vie urinarie;
- Malattie sessualmente trasmissibili (gonorrea, clamidia, tricomoniasi ecc.);
- Calcoli renali;
- Gravidanza;
- Scarsa igiene nei bambini.
Cosa Fare
Per quanto esposto, è importante non trascurare la presenza di muco nelle urine, soprattutto quando si tratta di un reperto frequente o cronico, associato a qualcuno dei sintomi sopraccitati. In questi casi, un consulto medico è quindi opportuno e necessario.