Minipillola: Cos'è? Come funziona, pro e contro

Minipillola: Cos'è? Come funziona, pro e contro
Ultima modifica 26.08.2022
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos'è
  3. A cosa serve
  4. Come si usa?
  5. Vantaggi e Svantaggi
  6. Effetti collaterali e controindicazioni
  7. Consigli

Generalità

La minipillola è un contraccettivo orale a base di un ormone progestinico.

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Questo farmaco agisce addensando il muco della cervice uterina e alterando il rivestimento dell'utero (endometrio). Come risultato, gli spermatozoi faticano a risalire lungo l'apparato genitale femminile e viene sfavorito l'impianto dell'ovulo eventualmente fecondato.

Come altre pillole anticoncezionali, poi, anche la minipillola inibisce in modo più o meno marcato il processo di ovulazione.
Per ottenere la massima efficacia, è necessario assumere la minipillola ogni giorno, sempre alla stessa ora e senza interruzioni.

Cos'è

Minipillola: cos'è?

La minipillola è un contraccettivo composto esclusivamente da progesterone. A differenza di altre pillole anticoncezionali, questo farmaco ad uso orale non contiene estrogeni.  

Nota

La dose di ormone progestinico contenuta in una minipillola è inferiore alla quantità dello stesso nella pillola anticoncezionale combinata (o estroprogestinica).

A cosa serve

A cosa serve la Minipillola?

La minipillola è un farmaco a somministrazione orale, che può essere assunto dalle donne che desiderano prevenire il concepimento.
Questo contraccettivo agisce principalmente mediante l'azione continua di piccole dosi di progesterone, le quali:

Come altre pillole anticoncezionali, poi, la minipillola blocca l'ovulazione: il progesterone inibisce la secrezione di LH (ormone luteinizzante), prevenendo così il rilascio della cellula uovo matura nelle tube di Falloppio. In questo caso, il grado di efficacia è variabile e dipende dalla quantità di progesterone sintetico presente nel prodotto: a dosi progestiniche basse corrisponde una percentuale d'inibizione dell'ovulazione pari al 50%, mentre a quelle intermedie è superiore al 97%.
La minipillola è una soluzione contraccettiva reversibile; l'interruzione della sua assunzione porta, quindi, al ripristino immediato delle capacità di concepimento.

A chi è indicata la Minipillola?

Il medico può prescrivere la minipillola nei seguenti casi:

  • Intolleranza agli estrogeni. Alcune donne scelgono la minipillola poiché non possono o non vogliono assumere anticoncezionali contenenti estrogeni, per le possibili interazioni farmacologiche o per gli effetti collaterali associati. 
  • Disfunzioni della coagulazione. In presenza di un'anomala formazione di coaguli di sangue nelle gambe, nel miocardio o nei polmoni, o se la paziente ha un rischio maggiore di incorrere in fenomeni di tromboembolismo, il medico può raccomandare l'assunzione della minipillola.
  • Durante l'allattamento. Per molti anni, si è ritenuto che la componente estrogenica della pillola anticoncezionale combinata potesse inibire la produzione di latte materno (lattazione). Sebbene le recenti ricerche abbiano dimostrato che questi farmaci non influenzano l'allattamento al seno, molti medici e pazienti ripongono una maggiore fiducia nell'uso della minipillola durante il periodo dell'allattamento.

Il medico può indicare la minipillola anche nell'ambito del trattamento di alcune forme di dermatite che sembrano essere correlate al ciclo mestruale.

Come si usa?

Minipillola: modalità d'uso e cosa serve prima

Come per la pillola combinata, anche nel caso di utilizzo della minipillola, prima di iniziarne l'assunzione bisogna consultare un medico e/o un ginecologo per effettuare i seguenti controlli:

Questi accertamenti vanno ripetuti ogni anno.

Per un uso corretto, l'assunzione della minipillola deve avere inizio il primo giorno del ciclo mestruale (che corrisponde al primo giorno delle mestruazioni). Da questo momento in poi, la paziente deve fare uso del farmaco ogni giorno, sempre alla stessa ora, fino a quando non decide di interrompere la terapia anticoncezionale.
Le minipillole vanno assunte senza pause, quindi una volta terminata una confezione, la donna deve cominciarne subito un'altra (in altre parole, l'uso è continuativo).
Se assunta nel modo corretto, la minipillola ha un'efficacia anticoncezionale che raggiunge il 97%.

Eventuali dimenticanze nell'assunzione potrebbero renderla inefficace, soprattutto qualora si ritardasse oltre l'intervallo di tempo per il dato prodotto in uso.
Se il ritardo è eccessivo è consigliabile:

  • Proseguire con l'assunzione della minipillola all'orario d'uso giornaliero stabilito;
  • Nei due giorni successivi alla dimenticanza, usare un ulteriore contraccettivo, nel caso di eventuali rapporti sessuali.

Vantaggi e Svantaggi

Pro e contro della Minipillola

Grazie alla bassa concentrazione di progesterone nella sua formulazione e all'assenza di estrogeni, la minipillola presenta - rispetto alla pillola anticoncezionale combinata - alcuni vantaggi:

  • È indicata a quelle donne che non possono assumere estrogeni o soffrono degli effetti collaterali prodotti dagli stessi ormoni.
  • Interferisce soltanto in maniera marginale con la coagulazione, il metabolismo lipidico e la pressione arteriosa;
  • Molti effetti collaterali della pillola combinata (ritenzione idricatensione o dolenzia mammaria ecc.) tendono a non essere presenti, proprio perché il carico ormonale è molto basso;
  • Non altera il pH vaginale;
  • Può essere assunta subito dopo il parto, in quanto non interferisce con la lattazione;
  • Può essere prescritta a donne di qualsiasi età;
  • Permette un rapido recupero della fertilità, dopo la sua interruzione.

Rispetto alla pillola anticoncezionale combinata, tuttavia, la minipillola presenta anche degli svantaggi:

  • Necessità di assunzione precisa, senza possibilità di errori: per un'ottimale copertura contraccettiva, la minipillola dev'essere assunta ogni giorno, sempre alla stessa ora, altrimenti non è più sicura;
  • Tende a provocare irregolarità del ciclo mestruale o amenorrea (scomparsa delle mestruazioni).   
  • L'efficacia può essere compromessa dalla concomitante assunzione di alcuni farmaci (antiepilettici, antibiotici e antivirali) o sostanze naturali (es. iperico e carbone vegetale);
  • Il tasso di fallimento di questo metodo anticoncezionale è ritenuto superiore a quello di altri metodi contraccettivi ormonali. La copertura da gravidanze indesiderate è inferiore rispetto alla pillola combinata.

Inoltre, va ricordato che la minipillola è un metodo contraccettivo che:

Effetti collaterali e controindicazioni

Quali sono i possibili effetti indesiderati delle Minipillola?

La minipillola è un metodo contraccettivo sicuro e ben tollerato. Gli effetti indesiderati derivanti dalla sua assunzione sono rari e di entità modesta.
Tra questi rientrano:

Questi disturbi si manifestano, in genere, nei primi mesi di utilizzo della minipillola, per poi attenuarsi gradatamente, fino alla completa scomparsa.
Nel lungo termine, l'uso della minipillola può predisporre allo sviluppo di cisti ovariche. Queste formazioni non sono pericolose e tendono a risolversi spontaneamente; tuttavia, in alcune donne, possono provocare un fastidioso dolore pelvico.
Nel caso in cui il metodo contraccettivo fallisse e abbia luogo il concepimento, è leggermente più elevata la probabilità che la gravidanza sia ectopica.

Quando la Minipillola è controindicata?

L'uso della minipillola è controindicato nei seguenti casi:

  • Uso contemporaneo di alcuni farmaci che riducono l'effetto della minipillola, come, per esempio, rifampicina e rifabutina (antibiotici), carbamazepinaoxcarbazepinafenitoina e fenobarbital (antiepilettici), iperico e medicinali antiretrovirali usati per la cura dell'infezione da HIV e dell'AIDS.
  • Presenza di una malattia cardiovascolare e/o epatica;
  • Chirurgia bariatrica;
  • Sanguinamento uterino atipico;
  • Anamnesi positiva per un tumore al seno (in corso o pregresso) o predisposizione familiare per tale patologia neoplastica;
  • Predisposizione allo sviluppo di cisti ovariche;
  • Difficoltà ad assumere quotidianamente la pillola allo stesso orario, a causa di modifiche dei turni lavorativi o di altri fattori.

L'efficacia contraccettiva della minipillola potrebbe essere compromessa dopo episodi di vomito o diarrea grave (nelle 5 ore successive alla somministrazione).

Consigli

Cosa sapere prima e durante l'uso della Minipillola

  • Consultare il proprio medico per stabilire una data di inizio per l'assunzione della minipillola. Per chi non ha usato contraccettivi ormonali nel mese precedente, la prima compressa dovrebbe essere presa dal primo giorno del ciclo mestruale (che coincide con la comparsa delle mestruazioni).
  • Per ottenere la massima protezione contro un possibile concepimento, utilizzare una misura contraccettiva aggiuntiva (generalmente, è consigliato un metodo "a barriera", come il profilattico) per almeno sette giorni dopo l'inizio della terapia con minipillola.
  • La minipillola va assunta ogni giorno per 28 giorni; le assunzioni successive devono avvenire sempre all'orario d'uso giornaliero stabilito con la prima somministrazione. Non fare pause tra le confezioni di minipillola: prima di terminare quella in uso, procurarsi o tenere pronta la scatola successiva. A differenza delle pillole anticoncezionali combinate, i blister di minipillola non contengono una settimana di farmaco inattivo.
  • In caso di ricorso il mese precedente ad altri metodi contraccettivi, è importante cominciare ad assumere la minipillola:

Quando si verifica un intervallo libero da contraccettivi ormonali (cioè la minipillola viene assunta nel giorno successivo a quello di rimozione dell'anello o del cerotto oppure dopo la pillola combinata inattiva), bisogna adottare un metodo anticoncezionale aggiuntivo per la prima settimana di terapia.

  • Se non si ricorda di assumere la minipillola e si hanno rapporti sessuali non protetti, consultare il proprio medico circa un metodo di contraccezione d'emergenza.
  • In caso di effetti collaterali importanti o insoliti è opportuno consultare il medico.

Segnali d'allarme

In presenza di questi sintomi è necessario contattare immediatamente il medico:

  • Emorragie forti, che durano a lungo o sono insolitamente dolorose;
  • Prima apparizione o peggioramento di mal di testa di tipo emicranico, oppure comparsa più frequente di una cefalea insolitamente forte;
  • Improvvisi disturbi della vista, dell'udito o della parola;
  • Primi segnali di eventi tromboembolici (es. gonfiore inusuale alle gambe o dolori pungenti durante la respirazione);
  • Significativo aumento della pressione sanguigna (in misurazioni ripetute);
  • Comparsa di ittero e prurito generalizzato;
  • Forti dolori addominali;
  • Improvvisa comparsa di vertiginisvenimento, sensazione di debolezza e disturbi della sensibilità;
  • Gravidanza (o sospetto di avvenuto concepimento).

Tali manifestazioni possono essere la conseguenza di gravi disturbi della salute, che non sono necessariamente la conseguenza della contraccezione ormonale, ma ne richiedono l'immediata sospensione.

  • In accordo con il medico, si raccomanda di interrompere l'impiego della maggior parte dei contraccettivi progestinici, almeno quattro settimane prima di un intervento chirurgico pianificato e durante un'immobilizzazione prolungata (es. dopo un incidente o un'operazione).
    Considerato che una contraccezione affidabile potrebbe comunque essere necessaria, si consiglia di individuate insieme al medico un metodo anticoncezionale adatto al proprio caso.

Minipillola: da ricordare

La paziente può dare inizio all'uso della minipillola a qualsiasi ora della giornata. Nell'ambito delle proprie abitudini quotidiane, i medici consigliano di scegliere un momento comodo, così da ridurre il rischio di dimenticarne l'assunzione.
Dopo la prima somministrazione, la donna deve prendere la minipillola ogni giorno, sempre alla stessa ora, senza pause, fino a quando non decide di interrompere la terapia (in modo che l'intervallo di assunzione fra le due compresse corrisponda sempre a 24 ore). L'ora di assunzione non deve cambiare, neppure nel caso in cui venisse dimenticata una minipillola.

Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici