MPO - Mieloperossidasi

Ultima modifica 21.01.2020

Generalità

La mieloperossidasi (MPO) è un enzima prodotto dai leucociti (globuli bianchi), che genera specie reattive dell'ossigeno per distruggere particelle estranee.
MieloperossidasiRecentemente, la MPO è stata proposta come marcatore prognostico di rischio cardiovascolare e può avere anche un significativo valore diagnostico nelle sindromi coronariche acute e nei pazienti che si presentano in Pronto Soccorso lamentando dolore toracico.
L'esame della mieloperossidasi è utilizzato anche nell'identificazione e nel monitoraggio di certe forme di malattie autoimmuni, come le vasculiti sistemiche (infiammazione dei vasi sanguigni).

Cos'è

La mieloperossidasi è contenuta in un particolare tipo di globuli bianchi: i leucociti polimorfonucleati, principalmente neutrofili e monociti. Quest'enzima appartiene, in particolare, alla classe delle ossido-reduttasi, in grado di detossificare le cellule dalla presenza di specie reattive dell'ossigeno, come i perossidi.
La mieloperossidasi svolge un'importante funzione antimicrobica; l'enzima viene rilasciato in circolo dai leucociti polimorfonucleati, attivati in risposta a vari processi infiammatori.  Tradizionalmente, la MPO agisce come battericida catalizzando la conversione di acqua ossigenata (ottenuta dagli ioni superossido O2, prodotti dai leucociti polimorfonucleati stessi durante la fagocitosi) e ione cloruro per formare acido ipocloroso (HClO).  
Quest'ultimo composto è citotossico, pertanto, oltre a favorire l'uccisione di batteri e di altri agenti patogeni, può svolgere una significativa azione pro-infiammatoria. In tale occasione, la mieloperossidasi può contribuire direttamente al danneggiamento dei tessuti dell'organismo.

Perché si Misura

Rischio cardiovascolare

La ricerca della mieloperossidasi si è dimostrata utile per identificare pazienti a “rischio” di malattie cardiovascolari.
La MPO può servire, in particolare, come fattore predittivo per l'infarto miocardico nei pazienti che si presentano in Pronto Soccorso lamentando dolore toracico.
L'utilità della misurazione della mieloperossidasi nel prevedere il rischio cardiovascolare aumenta, poi, se eseguita in combinazione con la determinazione della proteina C reattiva (indicatore di infiammazione generale e cardiaca).
Livelli elevati di quest'enzima possono fornire, inoltre, un'indicazione diagnostica in caso di sindrome coronarica acuta. A tal proposito, alcuni studiosi hanno ipotizzato che la mieloperossidasi possa svolgere un ruolo significativo nello sviluppo delle lesioni aterosclerotiche e renda le placche instabili (principale meccanismo responsabile della sindrome coronarica acuta).

Difetto di Mieloperossidasi

La misura della mieloperossidasi può evidenziare anche un deficit relativo, causato da un'alterazione ereditaria. Tale situazione è spesso associata a candidiasi disseminata.


Anticorpi anti-MPO

Gli Anticorpi Anti-Mieloperossidasi sono autoanticorpi prodotti dal sistema immunitario, che erroneamente riconosce come estranee alcune componenti citoplasmatiche dei neutrofili.
Questi agenti appartengono al gruppo degli anticorpi citoplasmatici anti-neutrofili (ANCA).
Gli autoanticorpi contro la mieloperossidasi (MPO) sono implicati in vari tipi di vasculite, tra cui:

  • Granulomatosi con poliangioite (o granulomatosi di Wegener);
  • Poliangioite microscopica (MPA);
  • Granulomatosi eosinofilica con poliangioite (o sindrome di Churg-Strauss).

Valori normali

Valori di riferimento (indicano l'intervallo entro il quale i valori sono considerati nella norma):

  • Mieloperossidasi: < 470 pmol/L
  • Anticorpi anti – MPO: < 6,0 U/mL

Nota: l'intervallo di riferimento dell'esame può cambiare in funzione di età, sesso e strumentazione in uso nel laboratorio analisi. Per questo motivo, è preferibile consultare i range riportati direttamente sul referto. Occorre ricordare, inoltre, che i risultati delle analisi devono essere valutati nell'insieme dal medico di base che conosce il quadro anamnestico del proprio paziente.

Mieloperossidasi Alta - Cause

Il valore della mieloperossidasi può risultare elevato in caso di malattie cardiovascolari, quali:

  • Infarto miocardico;
  • Sindrome coronarica acuta.

MPO alto e rischio cardiovascolare

Alti livelli plasmatici di mieloperossidasi sono stati messi in relazione con uno stato pro-trombotico, caratterizzato dalla produzione di lipidi ossidati, neo-formazione di placche aterosclerotiche molli, ricche di lipidi, instabilità delle placche aterosclerotiche e vasocostrizione da carenza di ossido nitrico.
I livelli di mieloperossidasi appaiono elevati in pazienti affetti da coronaropatie, per cui il dosaggio sierico di MPO è stato recentemente proposto come marker della salute cardiaca. In particolare, più alti risultano i livelli di MPO e maggiore sembra essere il rischio cardiovascolare del paziente.

Mieloperossidasi Bassa - Cause

La carenza di mieloperossidasi può dipendere da un difetto congenito (anomalia di Alius-Grignaschi) o acquisito.
Deficit acquisiti di MPO possono realizzarsi in corso di:

Come si misura

La mieloperossidasi può essere misurata nel sangue periferico. Pertanto, l'esame viene effettuato dopo un prelievo ematico, solitamente da una vena del braccio.

Preparazione

Prima di sottoporsi al prelievo di sangue, è necessario osservare un digiuno di almeno 8-10 ore. Durante tale periodo, è possibile assumere una modica quantità di acqua.

Interpretazione dei Risultati

  • Il risultato dell'esame della mieloperossidasi dev'essere interpretato attentamente, tenendo conto dei segni clinici e degli altri esami, come la diagnostica per immagini.
  • La mieloperossidasi è considerata un marcatore d'infiammazione e di stress ossidativo. Questa può risultare elevata in pazienti con sindrome coronarica acuta e scompenso cardiaco.
  • La carenza di mieloperossidasi caratterizza un difetto ereditario dell'enzima che predispone a un deficit della funzione immunitaria.
  • Anticorpi anti-mieloperossidasi sono stati riscontrati in vari tipi di vasculite, in particolare glomerulonefrite crescentica e sindrome di Churg-Strauss.

Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici