Mal di testa al risveglio: perché ci si sveglia con il mal di testa?
Cos’è
Cos’è il mal di testa al risveglio?
Il mal di testa al risveglio è una forma di cefalea con presentazione tipica al mattino e, per questo, è nota anche come cefalea mattutina.
Le cause sono molteplici e vanno dai disturbi del sonno fino ad una serie di abitudini personali che possono scatenare il mal di testa al risveglio: l'apnea notturna, l'emicrania e l'insonnia sono i motivi più comuni. Tuttavia, anche il digrignamento dei denti, il consumo di alcolici e alcuni farmaci possono far svegliare con il mal di testa.
Cefalea mattutina: quanto è comune?
Svegliarsi con il mal di testa è un fenomeno che colpisce circa 1 persona su 13. Queste cefalee sono più frequenti nelle persone di età compresa tra 45 e 64 anni.
Mal di testa e insonnia: quale relazione?
La correlazione tra disturbi del sonno e mal di testa è frequente e si influenza reciprocamente:
- Da un lato l'insonnia può causare cefalea;
- Dall'altro chi soffre di cefalea non dorme bene.
Per questo motivo, il mal di testa al risveglio è comune in chi soffre di insonnia, ma anche in chi è affetto da emicrania o da altre cefalee, specie la cefalea a grappolo e quella muscolo-tensiva.
Cause
Perché ci si sveglia con il mal di testa?
Quando si passa dal sonno alla veglia, il cervello diventa più reattivo ai cambiamenti nella posizione del corpo, nel tatto e nel suono. Durante questo periodo di maggiore sensibilità, si potrebbe essere più suscettibili al dolore.
Oltre a questo, nel mal di testa al risveglio gioca un ruolo l'ipotalamo coinvolto sia nel sonno (nel dettaglio, regola i circadiani naturali e l'alternanza delle fasi del sonno), che nei processi di percezione e modulazione del dolore.
Di conseguenza, le disfunzioni dell'ipotalamo durante il sonno influiscono sulla capacità di tollerare il dolore, che non viene percepito mentre si dorme, ma lo è, invece, al mattino.
Quali sono le cause del mal di testa al risveglio?
I disturbi del sonno comunemente scatenano il mal di testa al risveglio, ma le possibili cause sono numerose. A volte, la cefalea mattutina deriva da una combinazione di disturbi e abitudini predisponenti.
Apnea ostruttiva del sonno
Il mal di testa al risveglio è un sintomo comune dell'apnea notturna (o sindrome da apnee ostruttive del sonno, anche detta OSAS dall'inglese Obstructive Sleep Apnea Syndrome), disturbo respiratorio che si manifesta con un blocco momentaneo della respirazione durante il riposo notturno.
I ripetuti episodi di parziale o completa ostruzione delle vie aeree superiori durante la fase inspiratoria comportano una riduzione della concentrazione di ossigeno nel sangue, oltre ad un forte russamento ed una ridotta quantità o qualità del sonno.
Le conseguenze dell'apnea notturna si ripercuotono anche durante il giorno con agitazione, affaticamento, difficoltà di concentrazione, sensazione di non aver riposato bene, eccessiva sonnolenza diurna e calo di interesse nei confronti del sesso.
Russare
Circa il 23% delle persone che hanno tendenza a russare durante il riposo (indipendentemente dall'apnea notturna) si svegliano regolarmente con cefalea mattutina. Il rischio di mal di testa al risveglio aumenta in caso si soffra di emicrania o insonnia.
Carenza di sonno e insonnia
Dormire poco e male durante la notte è una causa comune di cefalea mattutina, quindi le persone insonni hanno anche un alto rischio di soffrire di mal di testa al risveglio. Le persone con questo disturbo del sonno hanno difficoltà ad addormentarsi o a rimanere addormentate. Di conseguenza, spesso non dormono a sufficienza e possono sentirsi irrequiete o pigre durante il giorno.
Disturbi del ritmo circadiano
Le persone con disturbi del ritmo circadiano – per esempio, chi lavora per turni o per il jet-lag - manifestano il mal di testa al risveglio più frequentemente di quelle senza disturbi del sonno.
I disturbi del ritmo circadiano si sviluppano quando il corpo non è allineato con i ritmi sonno-veglia standard in un ciclo di 24 ore.
Dormire troppo
Dormire troppo o più del solito può esacerbare mal di testa più intensi quando ci si sveglia.
Emicrania
Le crisi di emicrania esordiscono spesso al mattino, tra le 4 e le 9, e sono ingravescenti per quanto riguarda l'intensità del dolore. La sensazione al risveglio è di non aver dormito a sufficienza. L'emicrania dura da 4 a 72 ore e il dolore è molto spesso pulsante e si accompagna a nausea, vomito, fonofobia e fotofobia.
Cefalea a grappolo
Gli attacchi di cefalea sono molto intensi, unilaterali, della durata di 15-180 minuti e accadono spesso, ma non esclusivamente, di notte, durante la fase del sonno REM, interrompendo il sonno anche per qualche ora.
Cefalea ipnica
La cefalea ipnica è tipica dell'anziano; si manifesta esclusivamente durante il sonno, con un dolore di solito moderato che dura fino a 4 ore dopo il risveglio. Nei due terzi dei casi, il mal di testa è bilaterale.
Bruxismo o digrignamento dei denti
Digrignare o serrare i denti durante il sonno può far svegliare con il mal di testa. Questo movimento energico ed eccessivo porta anche ad usura dei denti, dolori muscolari e sonno non ristoratore.
Posture errate e tensione
La postura e la posizione assunta durante il sonno possono portare a tensione, innescando potenzialmente un'alterazione della qualità del sonno e cefalee soprattutto muscolo-tensive al risveglio. Scegliere un cuscino di supporto o cambiare la posizione del sonno può aiutare ad alleviare questa tensione.
Postumi della sbornia
L'alcol è uno dei fattori in grado di indurre il mal di testa: nelle persone predisposte ne basta un quantitativo minimo per provocare un attacco. Superalcolici, vino e birre ad elevata gradazione agiscono aumentando il calibro dei vasi sanguigni; la vasodilazione rientra, infatti, tra i fenomeni implicati nella comparsa della cefalea. Inoltre, l'alcol incrementa la produzione di istamina, sostanza in grado di provocare mal di testa, ed aumenta la minzione, quindi la perdita di liquidi, portando ad una lieve disidratazione, di cui il mal di testa rappresenta un effetto collaterale comune. Per questi motivi, le persone predisposte a soffrire di mal di testa dovrebbero limitare (o meglio ancora, evitare) il consumo di alcolici.
Alcuni farmaci o integratori
Una delle maggiori cause della cronicizzazione della cefalea è l'abuso di farmaci. In pratica, la persona che soffre di mal di testa fa un uso scorretto di antinfiammatori e analgesici, con la convinzione di poter migliorare la propria condizione.
Assumere troppi farmaci e non rispettando i tempi e le dosi indicati dal medico, invece, può peggiorare il mal di testa e renderlo cronico.
In questo modo, infatti, viene indotta una sorta di tolleranza, che rende l'organismo insensibile all'azione dei principi attivi. Il risultato è che può comparire un mal di testa per assuefazione del medicinale oppure per perdita della sua efficacia. Inoltre, il dolore può diventare cronico.
I farmaci che possono contribuire al mal di testa includono:
- Oppioidi
- Triptani
- Farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS)
- Aspirina
- Acetaminofene/paracetamolo
- Farmaci contro l'ansia
Sintomi e disturbi associati
Come si manifesta il mal di testa al risveglio?
La caratteristica fondamentale del mal di testa al risveglio sta nel momento della giornata in cui si manifesta, cioè quando ci si sveglia.
Oltre al dolore, possono manifestarsi numerosi altri sintomi, come:
- Nausea
- Fitte alle tempie
- Difficoltà ad aprire bene gli occhi
- Ipersensibilità alla luce e ai rumori
Questa particolare forma di cefalea può essere concomitante ad altri disturbi, quali:
- Dolori muscolari di tipo tensivo
- Sonnolenza diurna
- Disturbi di concentrazione e memoria
In qualche caso, la cefalea mattutina può accompagnarsi anche a depressione, ansia, maggior affaticamento, disorientamento, vertigini, stanchezza, irritabilità e sbalzi di umore.
Per approfondire: Cefalea: come si riconosce dai sintomi?Cura e prevenzione
Mal di testa al risveglio: cosa fare?
Chi è solito svegliarsi al mattino con un forte mal di testa farebbe bene a rivolgersi il prima possibile al proprio medico o neurologo di riferimento per indagare le relazioni tra riposo notturno e mal di testa al risveglio. A tal proposito, raccogliere quotidianamente i sintomi accusati, il tipo e la frequenza degli attacchi dolorosi e le abitudini di riposo possono fornire indizi importanti per identificare le cause sottostanti e stabilire il piano di trattamento adeguato al proprio caso.
Farmaci per la cefalea mattutina
Il trattamento prevede, in genere, l'assunzione di paracetamolo, antinfiammatori non steroidei (FANS), o i triptani, ma è consigliato anche modificare il proprio stile di vita, per esempio osservando gli stessi orari di riposo, privilegiando una dieta sana e l'attività fisica, dormendo in una stanza il più possibile buia e con una temperatura bassa, scegliendo cuscini e materasso adeguati.
Cosa fare e cosa evitare se ci si sveglia con il mal di testa?
- Non curare il mal di testa con il "fai da te": il trattamento va sempre stabilito dal medico. In particolare, non usare analgesici ed altri farmaci da banco in modo incontrollato.
- Evitare tutte quelle situazioni che inducono ansia e stress. Per contribuire a ridurre la tensione, può essere utile pianificare ed organizzare la giornata in anticipo. Inoltre, è consigliabile ritagliarsi ogni giorno del tempo e degli spazi da dedicare alle attività che si preferiscono, come leggere un libro, iscriversi ad un corso di ballo o guardare la tv.
- Rispettare il ritmo sonno-veglia: dormire eccessivamente o troppo poco rispetto alle proprie esigenze è un fattore che altera l'equilibrio generale dell'organismo e che può facilitare, quindi, l'insorgenza del mal di testa al risveglio.
- Praticare un'attività fisica regolare: lo sport aiuta a scaricare stress e tensioni, favorisce il sonno ed aiuta a regolare i ritmi biologici. Attenzione, tuttavia, agli sforzi fisici troppo intensi.
Come migliorare il sonno e prevenire il mal di testa al risveglio
Oltre al trattamento specifico rivolto alle cause scatenanti il mal di testa al risveglio, è possibile migliorare l'igiene del sonno:
- Mantenere un programma di sonno coerente: andare a dormire tutte le notti e svegliarsi ogni giorno alla stessa ora; nel pianificare questi tempi, assicurarsi di dormire per un periodo sufficiente per recuperare le energie spese durante la veglia. Una volta stabilito il programma, seguirlo attentamente, anche nei fine settimana. La stabilità nella routine del sonno aiuta ad evitare le fluttuazioni nel sonno notturno.
- Stabilire dei limiti nella vita lavorativa e sociale: per preservare il tempo di cui si necessita per riposare ogni notte, nella routine quotidiana, è utile stabilire delle scadenze entro cui assolvere le proprie esigenze personali o professionali; in tal modo, è possibile limitare o evitare l'interferenza di questi aspetti della vita nel periodo dedicato al sonno.
- Seguire una routine per andare a dormire: prima di coricarsi, una regolare routine può predisporre alla giusta condizione mentale per dormire bene: indossare il pigiama e lavarsi i denti, andare al bagno (svuotare la vescica) prima di coricarsi, per evitare di doversi alzare durante la notte. In tal senso, utile può essere anche mettere in atto strategie per trattare e ridurre lo stress: trovare modi per rilassarsi, come fare un bagno caldo, leggere o fare stretching in silenzio, respirare profondamente.
- Evitare le cose che possono interferire con il sonno: personalizzare l'ambiente dove si riposa in modo che sia confortevole e le potenziali interruzioni del sonno siano ridotte al minimo: in particolare, è importante assicurarsi che la stanza da letto sia al buio, silenziosa e adatta alle proprie preferenze di comfort. Il materasso e i cuscini dovrebbero offrire un ottimo supporto e la biancheria da letto dovrebbe mantenere una temperatura moderata.
Approfondimenti
Per saperne di più su sintomi associati, esami per la diagnosi e cure disponibili, s'invita alla consultazione degli articoli specifici:
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