La tenia nel cane e nel gatto
Ultima modifica 26.03.2021
INDICE
  1. Introduzione
  2. Biologia delle tenie
  3. Le tenie più comuni e le vie di trasmissione
  4. Sintomi della teniasi e diagnosi
  5. Terapia e Profilassi

Introduzione

La tenia è un parassita intestinale che infesta comunemente il cane, il gatto e numerosi altri mammiferi. La famiglia Taeniidae comprende numerose specie patogene che hanno bisogno per il loro sviluppo di un ospite intermedio e di un ospite definitivo, in cui sviluppare lo stadio adulto a livello intestinale. Vengono distinti dagli altri vermi intestinali per la loro caratteristica compressione in senso dorso-ventrale, per cui prendono il nome di vermi piatti.

Biologia delle tenie

Le tenie hanno caratteristiche morfologiche particolari che le distinguono dagli altri vermi intestinali. Presentano nella forma adulta una testa, detta scolice, che serve loro ad ancorarsi alla mucosa intestinale ed un corpo costituito da proglottidi. Le proglottidi costituiscono le singole unità di riproduzione che maturano man mano che si allontanano dalla testa; le unità più prossimali infatti sono quelle immature, seguono quelle con al loro interno gli organi sessuali sia maschili che femminili per la riproduzione ed infine quelle gravide, che portano le uova mature.

La tenia in forma adulta vive nell'intestino dell'ospite definitivo e rilascia le proglottidi nell'ambiente tramite le feci prodotte ed il movimento migratorio attivo attraverso l'ano. Il ciclo prosegue con l'ingestione delle proglottidi da parte dell'ospite intermedio, in cui si sviluppa lo stadio larvale del parassita, in genere in forma cistica. L'infestazione da parte dei mammiferi come cane, gatto e uomo avviene per ingestione volontaria o accidentale dell'ospite definitivo.

Le tenie più comuni e le vie di trasmissione

Il cane e il gatto possono essere ospiti definitivi di numerose tenie, che si distinguono per la specificità del loro ospite intermedio.

Tra le tenie più comuni troviamo:

  • Tenia cucumerina (Dipylidium caninum)

E' la tenia più frequente, arrivando ad una prevalenza del 60% nel cane e del 52% nel gatto. Gli ospiti intermedi sono rappresentati dalle pulci e dai pidocchi masticatori del cane, che ingerendo le proglottidi presenti nell'ambiente e sul pelo dell'animale sviluppano le cisti infestanti nel loro apparato muscolare. L'ingestione, accidentale o durante il leccamento o "grooming", di questi artropodi costituisce la via di trasmissione della tenia per la continuazione del suo ciclo vitale arrivando allo stadio adulto nel giro di circa 3 settimane.

Sono descritti casi di infestazione anche nell'uomo per ingestione accidentale delle proglottidi di Dipylidium, soprattutto nei bambini.

Il riconoscimento di questa tenia avviene per la descrizione delle proglottidi che possono essere rilevate nelle feci dell'animale, nel pelo della zona circum-anale e su cucce o coperte su cui l'animale riposa. Nel momento della loro emissione infatti subiscono un processo di essiccamento molto veloce per cui assumono la caratteristica forma di chicco di riso o semi di zucca.

  • Tenia del cane (Echinoccoccus granulosus)

E' una piccola tenia che infesta il cane ed altri canidi, ad eccezione della volpe. I vermi adulti albergano nell'intestino tenue del cane, che rilascia le proglottidi mature nell'ambiente. Bovini, ovini e suini sono gli ospiti intermedi, in cui l'embrione liberato migra dall'intestino ai polmoni dove formano le cisti idatidee larvali immature. Il cane si infesta attraverso l'ingestione dei visceri degli ospiti intermedi.

Anche in questo caso l'uomo può diventare un ospite tramite l'ingestione delle uova depositate nell'ambiente su vegetali o feci di cani infestati.

  • Tenia della volpe (Echinococcus multilocularis)

E' un piccolo verme piatto che parassita volpe, cane ed altri canidi, meno frequentemente il gatto. I vermi adulti si trovano nell'intestino degli ospiti definitivi e questi rilasciano le proglottidi con le feci. Le uova contenenti le larve vengono ingerite dall'arvicola, un piccolo roditore, e vanno a formare cisti multiloculari nel suo fegato. I canidi si infestano tramite l'ingestione del roditore portatore del parassita.

L'uomo può rientrare nel ciclo come ospite intermedio per ingestione di cibi contaminati o contatto con feci di animali infestati, albergando poi lo stadio larvale in cisti idatidee alveolari

  • Taenia spp.

Questo gruppo di tenie comprende varie specie che si differenziano per ospite intermedio, ma che possono parassitare come ospiti definitivi cani, gatti e volpi attraverso l'ingestione degli organi di prede infestate.

 

Sintomi della teniasi e diagnosi

L'infestazione da Tenia generalmente non provoca segni clinici evidenti e gravi. Nella maggior parte dei casi si nota che il gatto o il cane manifesta prurito nella zona anale e si possono ritrovare le proglottidi nel pelo circostante, nei giacigli o nelle feci.

In alcune situazioni di infestazioni massive si possono avere sintomi gastroenterici come diarrea, vomito e sintomi aspecifici di abbattimento.

La diagnosi viene effettuata per riconoscimento delle proglottidi. Questo però può essere difficoltoso nel caso di Echinococcus, che presenta proglottidi troppo piccole da vedere ad occhio nudo e che vengono eliminate ad intermittenza dall'ospite definitivo. Per questo motivo i metodi di diagnosi certa devono essere effettuate con strumentazioni di laboratorio avanzate.

Per approfondire: Tenia - Verme Solitario

Terapia e Profilassi

La terapia per l'infestazione da tenia è data dall'utilizzo di farmaci antielmintici, tra cui il praziquantel. Questa molecola risulta essere la maggiormente usata per la sua rapida efficacia e il suo spettro di azione molto ampio su tutti i tipi di tenia, insieme ad altri parassiti intestinali del cane e del gatto.

Conoscendo il ciclo biologico della tenia, possiamo anche considerare quali siano i fattori di rischio che ci sono per cani e gatti. Una buona protezione antiparassitaria evita l'infestazione da pulci, ospite intermedio per il Dipylidium caninum; per le tenie che necessitano della predazione come via di trasmissione è bene vietare l'accesso a cani e gatti a frattaglie di animali che possono albergare il parassita, associando sempre un costante controllo per i parassiti intestinali. Può essere utile, inoltre, una detersione specifica della zona perianale per i cani che ricevono la diagnosi di teniasi.

Infine non bisogna dimenticare che le tenie possono essere oggetto di zoonosi e quindi parassitare come ospite aberrante anche l'uomo. Per questo motivo è fondamentale un corretto smaltimento delle feci di cani e gatti, lavandosi le mani accuratamente dopo il contatto, e fare attenzione a non ingerire cibi contaminati prima di una corretta pulizia

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Ambulatorio Veterinario I PORTICI
Un'equipe di giovani veterinari con diversi interessi che ricoprono i principali campi della medicina veterinaria. Loro sono i medici dell'Ambulatorio Veterinario I Portici di Vinovo