Ultima modifica 18.03.2020
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos'è l'ipotiroidismo?
  3. Cause
  4. Sintomi
  5. Diagnosi
  6. Terapia
  7. Prognosi

Generalità

L'ipotiroidismo è lo stato morboso che rispecchia l'incapacità della tiroide di sintetizzare una quantità di ormoni adeguata alle esigenze dell'intero organismo.
La cause di ipotiroidismo sono numerose e assai varie per natura. Di conseguenza, i medici hanno pensato di suddividerle in 4 grandi categorie, da cui derivano altrettante forme di ipotiroidismo: l'ipotiroidismo primitivo, l'ipotiroidismo secondario, l'ipotiroidismo terziario e l'ipotiroidismo iatrogeno.

Ipotiroidismo

L'ipotiroidismo produce sintomi e segni diversi, in base alla gravità e all'età in cui compare: nel feto e negli individui giovani, pregiudica principalmente lo sviluppo intellettivo e somatico; negli adulti, invece, è causa di una sintomatologia meno profonda, ma comunque importante, che consiste generalmente in: cute secca, capelli radi, facies mixedematosa, stanchezza, cute fredda, bradicardia, sonnolenza, costipazione, astenia, intolleranza alle basse temperature ecc.
Per una diagnosi corretta, sono fondamentali l'esame obiettivo e la quantificazione ematica dei livelli di TSH (ormone ipofisario) e, talvolta, anche di T3 e T4 (ormoni tiroidei).
Il trattamento dell'ipotiroidismo si fonda sul recupero dell'attività funzionale della tiroide, attraverso l'assunzione quotidiana di tiroxina sintetica (o T4 sintetica).
Il mancato trattamento dell'ipotiroidismo può avere serie ripercussioni sulla stato di salute dei pazienti.

Breve ripasso dell'anatomia e delle funzioni della tiroide

La tiroide è un organo impari, situato nella regione anteriore del collo, alla base della gola.
Simile per forma a una farfalla, questa ghiandola ricopre un ruolo fisiologico importantissimo, in quanto si occupa di regolare:

Per svolgere tutte queste attività regolatrici, la tiroide si avvale di tre ormoni che produce da sé e immette nel sangue; Gli ormoni in questione sono: la triiodotironina (detta anche T3), la tiroxina (detta anche T4) e la calcitonina.
La produzione propria di ormoni e la loro immissione nel torrente circolatorio sanguigno fanno rientrare la tiroide nell'elenco delle ghiandole endocrine umane.


tiroide

Figura: la tiroide risiede anteriormente alla laringe e alla trachea. È formata da due lobi laterali e da una parte centrale chiamata istmo. Il suo peso equivale in genere a circa 20 grammi, ma può subire delle variazioni nel corso della vita (per esempio durante la pubertà, la menopausa, la gravidanza, il ciclo mestruale, l'allattamento ecc). Nelle donne, è più piccola che nell'uomo.

Cos'è l'ipotiroidismo?

L'ipotiroidismo è una condizione morbosa, causata dall'incapacità della tiroide di sintetizzare una quantità di ormoni  (T3 e T4 in particolare) adeguata alle esigenza dell'organismo umano; più raramente, può dipendere da una resistenza, da parte dei vari tessuti del corpo, all'azione dei suddetti ormoni.
In altre parole, chi soffre di tiroidismo possiede una tiroide poco produttiva o tessuti che, per un qualche motivo, sono resistenti all'azione degli ormoni tiroidei.

L'ipotiroidismo: quale tipo di malattia è?

L'ipotiroidismo rientra nell'elenco delle cosiddette malattie della tiroide, assieme all'ipertiroidismo, al gozzo, ai noduli alla tiroide, al cancro della tiroide e alla tiroidite.
Le malattie della tiroide sono molto diffuse nella popolazione generale. Infatti, secondo un'indagine dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, in tutto il mondo, le persone con una patologia o una disfunzione della tiroide sarebbero circa un miliardo. Per quanto concerne l'Italia, le persone con una malattia della tiroide rappresentano il 20% dell'intera popolazione.
In base ad attendibili indagini statistiche, le malattie della tiroide colpiscono prevalentemente le donne (hanno il 20% di possibilità in più di ammalarsi, rispetto agli uomini) e le persone anziane.
Inoltre, da altre ricerche, è emersa un'associazione particolare con il diabete mellito di tipo 1, l'anemia perniciosa, l'artrite reumatoide, le malattie autoimmuni, la carenza di iodio nella dieta e l'esposizione massiccia alle radiazioni ionizzanti.


Ipertiroidismo

È la diretta conseguenza di una tiroide troppo attiva e che produce ormoni tiroidei anche quando non ce n'è realmente bisogno.
In altre parole, si instaura quando la ghiandola tiroide produce una quantità di ormoni tiroidei superiore alle esigenze dell'organismo.
È la condizione opposta all'ipotiroidismo.

Gozzo

È l'ingrossamento generalizzato della tiroide. La sua insorgenza può associarsi a svariati problemi, tra cui anche ipertiroidismo e ipotiroidismo.

Noduli alla tiroide

Sono tumori di natura benigna a crescita lenta, che, in alcune circostanze, possono comportare diversi disturbi di salute.

Cancro alla tiroide

È il tumore maligno della tiroide e rappresenta una delle principali cause di tiroidectomia, che è l'intervento chirurgico di rimozione della tiroide.

Tiroidite

È l'infiammazione della tiroide. Spesso ha un'origine autoimmune.

Cause

Le possibili cause di ipotiroidismo sono numerose e varie tra loro; per semplificarne la trattazione, i medici e gli esperti in malattie della tiroide hanno pensato di classificarle in 4 categorie:

  • Cause primitive, che sono a capo del cosiddetto ipotiroidismo primitivo;
  • Cause secondarie, che sono all'origine del cosiddetto ipotiroidismo secondario;
  • Cause terziarie, che sono responsabili del cosiddetto ipotiroidismo terziario;
  • Cause iatrogene, che sono a capo del cosiddetto ipotiroidismo iatrogeno.

Ipotiroidismo primitivo

Prende il nome di primitivo l'ipotiroidismo che deriva da una disfunzione specifica della ghiandola tiroide.
Le principali cause di ipotiroidismo primitivo sono: le malattie autoimmuni della tiroide (es: tiroidite di Hashimoto), la carenza di iodio successiva a una dieta povera di questo minerale e la rimozione parziale o totale della ghiandola tiroidea (la tiroidectomia si pratica, per esempio, per la cura di un tumore della tiroide).


Carenza di iodio: approfondimento

Lo iodio è un minerale essenziale per la normale funzionalità della tiroide; se manca lo iodio, la ghiandola tiroidea non può sintetizzare i suoi ormoni e insorge ipotiroidismo. Fortunatamente, l'organismo possiede buone riserve sia di iodio che di ormoni tiroidei, sufficienti per circa 60-90 giorni, e il semplice consumo di sale iodato basta per prevenire il rischio di carenze specifiche.
Esistono, tuttavia, alcune aree del Pianeta, in cui la carenza cronica di iodio nell'alimentazione è ancora oggi una delle cause principali di ipotiroidismo.

Ipotiroidismo secondario

È di tipo secondario l'ipotiroidismo successivo a un malfunzionamento dell'ipofisi – ghiandola regolatrice dell'attività della tiroide – o dell'annesso sistema ormonale ipofisario (o TSH).
A causare il suddetto malfunzionamento possono essere neoplasie ipofisarie (es: adenomi ipofisari) oppure lesioni a carico della struttura ipofisaria (es: lesioni post-traumatiche, post-aneurisma, post-radioterapia ecc.).

Ipotiroidismo terziario

Sono terziari tutti gli ipertiroidismi successivi a un cattivo funzionamento dell'ipotalamo - altra ghiandola regolatrice dell'attività della tiroide - e dell'annesso sistema ormonale ipotalamico (o TRH).
A provocare un cattivo funzionamento dell'ipotalamo possono essere neoplasie ipotalamiche oppure lesioni a carico della struttura ipotalamica.

Ipotiroidismo iatrogeno

Assume il nome iatrogeno l'ipotiroidismo dovuto a un errato trattamento medico.
In genere, l'ipotiroidismo iatrogeno insorge a causa di dosi eccessive di farmaci antitiroidei, somministrati con l'intento di curare una forma di ipertiroidismo.

Epidemiologia

Si calcola che l'ipotiroidismo colpisca in media lo 0,5-1% della popolazione, con una netta prevalenza nel sesso femminile e nelle persone di età avanzata (esattamente come ci si aspetterebbe da una malattia della tiroide).
La forma di ipotiroidismo più diffusa è l'ipotiroidismo primitivo.
L'ipotiroidismo presenta una spiccata associazione con due malattie genetiche abbastanza note: la sindrome di Down e la sindrome di Turner (malattia esclusiva del sesso femminile).

Sintomi

Per approfondire: Sintomi ipotiroidismo

I sintomi e i segni dell'ipotiroidismo variano in base allo stadio evolutivo durante il quale insorgono.
Durante la vita fetale e negli anni della prima giovinezza, la presenza di ipotiroidismo è responsabile di gravi e irreversibili alterazioni dello sviluppo corporeo (ritmo di crescita lento o nanismo ipofisario) e dello sviluppo cerebrale (il cosiddetto cretinismo); nel bambino e nel fanciullo quasi adolescente, inoltre, l'ipotiroidismo comporta anche un ritardo nello sviluppo sessuale.
Nei soggetti di età adulta, le conseguenze della malattia sono decisamente meno profonde, rispetto alle due circostanze precedenti, ma comunque importanti ed evidenti; di norma, consistono in:

Sintomi Ipotiroidismo

Particolarità dell'ipotiroidismo primitivo nell'adulto

Quando è primitivo, l'ipotiroidismo nell'adulto è caratterizzato da un esordio lento e molto graduale, che può pertanto sfuggire a lungo agli occhi del medico e dello stesso paziente.

Complicazioni

In mancanza di un trattamento adeguato, l'ipotiroidismo può degenerare e dar luogo a diverse complicanze, tra cui:

  • Gozzo;
  • Aggravamento delle problematiche cardiache, le cui conseguenze possono essere cuore ingrossato, infarto del miocardio, insufficienza cardiaca ecc. Tale aggravamento è il frutto del consolidato e marcato aumento dei livelli di lipoproteine a bassa densità (LDL) e trigliceridi nel siero;
  • Neuropatia periferica. È la condizione morbosa risultante dal danneggiamento e malfunzionamento dei nervi del sistema nervoso periferico (SNP);
  • Mixedema. È una forma particolare di edema sottocutaneo, che insorge a seguito dell'accumulo di mucopolisaccaridi nel derma. Dal mixedema può dipendere la presenza di bassa temperatura corporea, dolore al petto, ipoglicemia, mancanza di risposta e respirazione rallentata.
    Nei casi estremi, il mixedema porta al coma; il coma dovuto al mixedema prende il nome di coma mixedematoso;
  • Calo della fertilità o infertilità vera e propria. È tipico delle donne. Infatti, bassi livelli di ormoni tiroidei pregiudicano l'ovulazione.
  • Difetti congeniti nei bambini nati dalle donne malate. I difetti congeniti consistono, generalmente, in problemi intellettivi e deficit di sviluppo somatico.

Quando rivolgersi al medico?

È bene che un individuo adulto consulti il proprio medico curante in presenza di stanchezza senza motivo, associata ai sintomi più tipici dell'ipotiroidismo, come pelle secca, pallore, viso gonfio (facies mixedematosa), stitichezza o capelli radi e sottili.
Inoltre, dovrebbero rivolgersi periodicamente a un medico esperto in malattie della tiroide tutti coloro che, nel passato più o meno recente, si sono dovuti sottoporre a tiroidectomia, cure farmacologiche a base di antitiroidei oppure a sedute di radioterapia alla testa, al collo o alla parte superiore del torace.


Poiché l'ipotiroidismo è molto diffuso nella popolazione femminile di età avanzata, i medici consigliano ai soggetti rientranti nella suddetta categoria di sottoporsi, annualmente, a un esame dei livelli ematici di ormoni tiroidei, in modo da rilevare per tempo eventuali anomalie.

Diagnosi

La diagnosi di ipotiroidismo si basa su un accurato esame obiettivo (valutazione dei sintomi) e su un semplice esame del sangue che quantifica i livelli dell'ormone ipofisario TSH e, talvolta, degli ormoni tiroidei.


Alti livelli di TSH e, nel caso di una loro quantificazione, bassi livelli di ormoni tiroidei T3 e T4, sono indicativi della presenza di ipotiroidismo.

Perché misurare il TSH, cioè un ormone ipofisario, per capire se è presente ipotiroidismo?

La produzione di T3 e T4, da parte della tiroide, dipenda dall'attività dell'ipofisi e in particolare dalla presenza dell'ormone ipofisario TSH.
Nelle persone con ipotiroidismo, i livelli di TSH sono peculiarmente alti, perché l'ipofisi tenta in tutti i modi di stimolare la produzione di T3 e T4, da parte della tiroide, senza però alcun successo.
I medici ricorrono alla misurazione del TSH anziché degli ormoni tiroidei, in quanto è un test più sensibile, permette di individuare precocemente una carenza funzionale della tiroide e garantisce la pianificazione della terapia farmacologica più adeguata.

Terapia

Per approfondire: Farmaci per la cura dell'ipotiroidismo

La terapia dell'ipotiroidismo si fonda sul recupero e sul mantenimento della funzionalità della ghiandola tiroide, attraverso la somministrazione quotidiana di tiroxina sintetica (es: levotiroxina), per via orale.
La somministrazione di tiroxina sintetica è un esempio di terapia ormonale sostitutiva.
Le terapie ormonali sostitutive devono essere appropriate alle esigenze del paziente, in quanto, nel caso specifico dell'ipotiroidismo:

  • Un'eccessiva assunzione di tiroxina sintetica può portare all'ipertiroidismo

mentre

  • Una dose insufficiente di tiroxina sintetica può risultare del tutto inefficace.

Quando si è sottoposti a una terapia ormonale sostitutiva - e in questo senso la terapia a base di tiroxina sintetica non fa eccezioni - è molto importante non saltare mai una somministrazione e non variare mai le quantità prescritte dal medico.

Come avviene la determinazione del corretto dosaggio di tiroxina sintetica?

Per determinare il giusto dosaggio di tiroxina sintetica, i medici fanno affidamento ai livelli di TSH, che misurano periodicamente ogni 2 o 3 mesi.
Dosi eccessive di tiroxina sintetica, sono responsabili di sintomi caratteristici, quali: aumento dell'appetito, insonnia e palpitazioni.
Dosi insufficienti di tiroxina sintetica, invece, sono causa di una permanenza della sintomatologia tipica dell'ipotiroidismo.
Se l'assunzione di tiroxina sintetica è adeguata, tale farmaco è, in genere, del tutto esente da effetti collaterali.


Importanza della dieta

Un aspetto molto rilevante, nella cura dell'ipotiroidismo, ha per oggetto la dieta, che deve essere su misura del paziente.
Tutte le informazioni relative alla dieta ideale per l'ipotiroidismo sono presenti in questo articolo.

Prognosi

Se la diagnosi è precoce e il trattamento adeguato, sussistono buone possibilità di controllare l'ipotiroidismo e di garantire una prognosi favorevole.




Ipotiroidismo - Video: Cause, Sintomi, Cure

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Autore

Dott. Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza