Ipoglicemia: Cos'è? Sintomi Glicemia Bassa e Cosa Fare

Ipoglicemia: Cos'è? Sintomi Glicemia Bassa e Cosa Fare
Ultima modifica 27.03.2023
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos'è
  3. Valori normali
  4. Sintomi Ipoglicemia
  5. Ipoglicemia - Cause
  6. Trattamento

Generalità

L'ipoglicemia è il rapido abbassamento della concentrazione di glucosio nel sangue. Rappresenta la più frequente delle complicanze acute del diabete farmacologicamente trattato e può comportare una serie di conseguenze pericolose.

Gli zuccheri costituiscono una risorsa preziosa per l'organismo, in quanto rappresentano un'importantissima fonte di energia. Per questo motivo, quando il loro livello nel sangue si abbassa troppo, le cellule, i tessuti e gli organi non ricevono il carburante necessario a svolgere al meglio tutte le loro funzioni.
L'ipoglicemia è più frequente nell'intervallo fra i pasti e nelle ore notturne. I principali motivi per cui si manifesta comprendono: mancato rispetto degli orari e della tipologia della dieta, attività fisica imprevista e faticosa, insulina o ipoglicemizzanti orali assunti in quantità eccessive.

Cos'è

Cos'è l'Ipoglicemia?

Si parla di glicemia bassa, ipoglicemia o crisi ipoglicemica quando i livelli di glucosio nel sangue scendono al di sotto dei 60-70 mg/dl.

Regolazione della Glicemia

Il glucosio è un nutriente essenziale per il nostro organismo, un po' come la benzina lo è per l'automobile. Per questo motivo, nel soggetto sano la glicemia (concentrazione di glucosio nel sangue) è mantenuta relativamente costante dall'intervento di articolati meccanismi compensatori (insulina, glucagone ecc.).
Le maggiori oscillazioni glicemiche si verificano dopo un pasto abbondante (iperglicemia) e in seguito a digiuno prolungato (ipoglicemia). In quest'ultimo caso la tendenza alla riduzione glicemica viene contrastata da:

Questi e altri interventi compensatori sono mediati da un fine sistema di regolazione ormonale, che vede nel glucagone l'attore principale.
L'insieme di questi eventi ha lo scopo di mantenere la glicemia a un livello sufficiente per garantire l'ottimale funzionamento delle cellule nervose e degli altri tessuti glucido dipendenti.

Valori normali

Si parla di IPOGLICEMIA quando il tasso di glucosio nel sangue scende al di sotto dei valori normali:


Valori glicemia a digiuno

(mg/dl)

(mmol/L)

NORMALE

70-99

3.9 - 5.5

Alterata (IFG)

100-125

> 5.5 - <7.0

Diabete

>126

> 7.0


* Durante la giornata oscillazioni che vanno dai 60 ad 160 mg/dl sono considerate normali.

Sintomi Ipoglicemia

Ipoglicemia Sintomi: come si riconosce?

L'ipoglicemia è una condizione generalmente percepita dal soggetto, specie quando questa scende al di sotto dei 50 mg per 100 ml. Questa condizione provoca infatti il rilascio di una serie di ormoni che, dopo la comparsa di un generale senso di debolezza dovuto alla sofferenza del sistema nervoso centrale, stimolano il corpo a reagire.
Si osserva così la comparsa di sintomi come:

Nelle crisi di media entità possono manifestarsi:

Nei casi più seri, si può arrivare fino alla perdita di coscienza.

https://www.my-personaltrainer.it/imgs/2023/03/27/ipoglicemia-sintomi-orig.jpeg Shutterstock

Se non trattata in tempo, l'ipoglicemia può condurre al coma ipoglicemico, che compare generalmente quando la concentrazione di glucosio nel sangue scende al di sotto dei 20 mg/dl.
La comparsa della classica sintomatologia è comunque legata, oltre al valore assoluto della glicemia, alla tolleranza individuale e alla velocità con cui il tasso glicemico si abbassa. Tanto più il calo è repentino e tanto più facile sarà l'insorgenza dei sintomi appena descritti, anche con valori glicemici vicini alla norma.

Attenzione! Quando compaiono i primi sintomi associati all'ipoglicemia, è necessario agire tempestivamente. Se la persona diabetica non è in grado di affrontare la situazione da sola, è bene che chieda aiuto a chi le sta accanto, affinché intervenga al suo posto.

Per prima cosa, se possibile, va misurata la glicemia capillare. Occorre interrompere, poi, qualsiasi attività, sedersi e assumere 15 grammi di zuccheri semplici (es. un bicchiere di succo di frutta, qualche caramella, una bustina e mezza di zucchero sciolta in acqua ecc.) per aumentare subito la glicemia. In genere, il recupero avviene in circa 10-15 minuti.
Se il soggetto è confuso o svenuto, si raccomanda di non tentare di farlo deglutire, poiché il cibo potrebbe finire nella trachea, ostacolando la respirazione. In caso di alterato stato di coscienza, si può somministrare, mediante iniezione, il glucagone, ormone in grado di aumentare la glicemia (nota: questo kit d'emergenza è disponibile in farmacia e risulta di semplice utilizzo). Se non si disponesse di tale soluzione occorre chiamare subito un'ambulanza, affinché il personale medico possa somministrare il glucosio per via endovenosa.

Per approfondire: Ipoglicemia - Cause e Sintomi

Ipoglicemia - Cause

Vari e numerosi possono essere gli agenti eziologici alla base di questa condizione.
Nella maggior parte dei casi, l'ipoglicemia è sostenuta da una patologia:

oppure, nei pazienti affetti da diabete mellito, può essere causata dall'erronea assunzione di farmaci ipoglicemizzanti orali e/o d'insulina.
In alcuni casi, l'ipoglicemia può essere la conseguenza di una cattiva alimentazione. Ad esempio, in caso di digiuno prolungato seguito da una rapida reintroduzione di zuccheri, si verifica la cosiddetta ipoglicemia "reattiva", causata da un'ipersecrezione di insulina.
Anche una dieta ferrea, povera di carboidrati, l'intolleranza al fruttosio, o un'attività fisica particolarmente prolungata (attenzione agli allenamenti mattutini, praticati a digiuno per favorire il dimagrimento), possono essere causa di ipoglicemia.

Cosa succede nei diabetici

La crisi ipoglicemica si verifica più frequentemente nei pazienti in cura con insulina, sulfoniluree e glinidi (farmaci che stimolano il pancreas a produrre insulina). Tale complicanza è rara, invece, nei pazienti trattati con metformina (medicinale orale usato per la gestione del diabete di tipo 2).
Nei pazienti diabetici, i fattori che possono predisporre ad una crisi ipoglicemica sono:

  • Assunzione di una quantità troppo elevata di insulina o di farmaci orali che ne stimolano il rilascio da parte del pancreas;
  • Mancata assunzione del pasto o consumo di una quantità insufficiente di cibo, in particolare di carboidrati, dopo l'assunzione di insulina o pastiglie;
  • Svolgimento di un'attività fisica particolarmente faticosa;
  • Consumo eccessivo di alcol (soprattutto a stomaco vuoto).

Talvolta, le crisi ipoglicemiche possono comparire senza che vi siano cause ovvie.

Cosa accade nelle persone sane

Nonostante l'organismo riesca ad evitare l'ipoglicemia anche nelle condizioni di digiuno prolungato, in casi particolari perfino nelle persone che non hanno il diabete i livelli nel sangue di glucosio possono abbassarsi eccessivamente.

Il caso più frequente è quello di giovani donne che manifestano sintomi di ridotta glicemia (debolezza, senso di fame, difficoltà a concentrarsi ecc.) nella tarda mattinata, soprattutto dopo una colazione con molti zuccheri semplici.
L'ipoglicemia può dipendere, inoltre, da:

Trattamento

Vedi anche: Farmaci per la cura dell'Ipoglicemia

L'ipoglicemia è una situazione acuta che dev'essere trattata velocemente.
Nelle forme lievi è sufficiente consumare alimenti ad elevato indice glicemico (zucchero, miele, caramelle ecc.). Non bisogna comunque dimenticare di assumere anche carboidrati a indice glicemico moderato (frutta, cereali integrali ecc.), in modo da evitare l'ipoglicemia reattiva.
Suddividere l'apporto calorico, affiancando ai tre pasti principali un paio di spuntini, è una strategia utile per quei soggetti che soffrono di ipoglicemia funzionale non legata a patologie particolari. Il regime alimentare più adatto per questi individui si basa anche sulla riduzione degli zuccheri (dolci, snack, prodotti pasticceri, banane, uva passa ecc.) a favore di alimenti integrali e ad alto tenore proteico.
In caso di ipoglicemia grave con paziente incosciente (situazione abbastanza frequente nei diabetici trattati con insulina), è necessaria un'iniezione intramuscolare di glucagone o endovenosa di glucosio.

Consigli per prevenire una crisi ipoglicemica

Pazienti diabetici

  • Non saltare mai i pasti, soprattutto la colazione;
  • Mezz'ora prima di dedicarsi a un'attività sportiva fare uno spuntino (per esempio, con una mela o mezza banana);
  • Non abusare degli alcolici;
  • Evitare il digiuno prolungato;
  • Portare sempre con sé qualche alimento ricco di zuccheri (es. caramelle, zucchero in bustine ecc.);
  • Informare i famigliari, gli amici e i colleghi di lavoro su come riconoscere eventuali crisi ipoglicemiche e su come intervenire in tali situazioni;
  • Imparare a riconoscere i segnali di avvertimento delle ipoglicemie e controllare la glicemia qualora si percepiscano sintomi insoliti.
Per approfondire: Dieta Contro l'Ipoglicemia

Persone sane

Se lo stato di ipoglicemia dipende da cause fisiologiche e non patologiche, non appena ci si sente poco bene è sufficiente bere o mangiare un alimento dolce (miele, caramelle, succo d'arancia ecc.). Dopo tale rimedio, l'organismo dovrebbe riprendersi rapidamente (di norma, entro 15 minuti).

Se il disturbo persiste oppure le crisi si fanno più frequenti, è bene rivolgersi a un medico, per approfondirne le possibili cause.

Altri articoli su 'Ipoglicemia'

  1. Attività fisica e diabete mellito
  2. Cause del diabete
  3. Sintomi del diabete
  4. Complicanze acute del diabete
  5. Complicanze del diabete a lungo termine
  6. Cura e terapia del diabete
  7. Crisi ipoglicemiche ipoglicemiche
  8. Dieta e diabete

Autore

Dott.ssa Giulia Bertelli

Dott.ssa Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici