Inibitori di Pompa Protonica e Lansoprazolo contro Gastrite e Ulcere

Inibitori di Pompa Protonica e Lansoprazolo contro Gastrite e Ulcere
Ultima modifica 05.06.2020
INDICE
  1. Introduzione
  2. Inibitori della Pompa Protonica
  3. Lansoprazolo

Introduzione

Che cos'è la Gastrite?

La gastrite si definisce come un'infiammazione della mucosa gastrica che può essere causata da fattori di diversa origine e natura, quali infezioni (incluse quelle da Helicobacter pylori), lesioni, assunzione di alcuni tipi di farmaci (ad esempio, i FANS), stress derivante da gravi malattie e disturbi che interessano il sistema immunitario.

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In condizioni normali, la mucosa gastrica è ben protetta e resiste perfettamente all'acido cloridrico prodotto dalle cellule parietali dello stomaco; ma quando subentrano fattori che alterano i normali meccanismi di difesa, tale protezione viene meno e la parete interna dello stomaco va incontro a irritazione e infiammazione, sviluppando così la gastrite.

I sintomi tipici della gastrite consistono in bruciore di stomaco, dispepsia, alitosi, sensazione di fastidio a livello addominale e, talvolta, nausea e vomito.

Trattamento della Gastrite: Antiacidi e Inibitori della Pompa Protonica

Oltre ad individuare e trattare opportunamente la causa scatenante la gastrite, i sintomi da essa indotti possono essere alleviati attraverso l'assunzione di farmaci che neutralizzano o riducono la produzione di acido cloridrico nello stomaco.

I farmaci che neutralizzano l'acidità sono noti come farmaci antiacidi: la loro durata d'azione è breve e il loro impiego dovrebbe avvenire solo "al bisogno" o comunque per brevi periodi di tempo.

Per approfondire: Farmaci Antiacidi

Fra i farmaci che riducono la secrezione di acido cloridrico, invece, ritroviamo gli inibitori della pompa protonica. Tuttavia, si segnala che esistono anche altri tipi di farmaci in grado di ridurre la secrezione di acido cloridrico (antagonisti dei recettori H2 dell'istamina) e altri ancora in grado di esercitare un'azione citoprotettiva nei confronti della mucosa gastrica.

Per maggiori informazioni: Farmaci Gastroprotettori

Inibitori della Pompa Protonica

Cosa sono e Caratteristiche principali

Gli inibitori della pompa protonica - anche noti con l'acronimo IPP - sono farmaci capaci di ridurre la secrezione di acido cloridrico a livello dello stomaco. Essi possono essere impiegati - previo consiglio medico - per trattare i sintomi della gastrite, ma anche nel trattamento della malattia da reflusso gastroesofageo e per trattare e prevenire ulcere gastrointestinali causate da diversi fattori (ad esempio, da FANS, da Helicobacter pylori, ecc.).

Il capostipite di questa classe di farmaci è l'omeprazolo che ancora oggi è usato in terapia, così come gli altri inibitori di pompa protonica che furono sintetizzati in seguito: pantoprazolo, esomeprazolo, rabeprazolo e lansoprazolo. In quest'articolo, ci focalizzeremo in particolar modo su quest'ultimo.

Come agiscono gli Inibitori della Pompa Protonica?

Gli inibitori della pompa protonica agiscono tutti inibendo in maniera specifica e dose-dipendente un particolare enzima - la H⁺/K⁺ ATPasi (o pompa protonica, appunto) - presente sulle cellule parietali dello stomaco. In questo modo, gli IPP sono in grado di ostacolare la produzione di acido cloridrico sia basale che indotta dall'assunzione di cibo.

Per approfondire: Inibitori di Pompa Protonica: A cosa Servono?

Lansoprazolo

Che cos'è e Caratteristiche Principali

Il lansoprazolo è uno degli inibitori di pompa protonica maggiormente impiegati in terapia.

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Lansoprazolo - Struttura Chimica

Lo si può trovare all'interno di numerosi medicinali realizzati in forma di capsule gastroresistenti o compresse orodispersibili ai dosaggi di 15 mg o di 30 mg per compressa o per capsula.

I medicinali che lo contengono possono essere dispensati solo dietro presentazione di ricetta medica ripetibile (RR); tuttavia, essendo classificati come farmaci di fascia A - ove previsto (concedibile esente per patologia) - il loro costo può essere rimborsato dal Sistema Sanitario Nazionale (SSN), interamente o parzialmente, a seconda dei casi. Difatti, potrebbe essere necessario corrispondere un ticket.

Esempi di Medicinali contenenti Lansoprazolo

Per cosa si Usa il Lansoprazolo

Come accennato, se il medico lo ritiene opportuno, il lansoprazolo può essere prescritto per il trattamento dei sintomi associati alla gastrite, ma anche per trattare e prevenire l'esofagite da reflusso. Il principio attivo è, inoltre, indicato per:

Cosa bisogna sapere prima di assumere il Lansoprazolo

Come avviene per qualsiasi altro inibitore di pompa protonica, anche prima di iniziare il trattamento con lansoprazolo è necessario escludere che la sintomatologia manifestata dal paziente possa essere dovuta a tumori gastrici maligni. Per fare ciò, il medico sottoporrà il paziente ad opportuni esami ed analisi.

Inoltre, è importante sapere che il trattamento prolungato con lansoprazolo (dai tre mesi in su) può portare alla comparsa di ipomagnesemia con sviluppo di sintomi come stanchezza, tetania, vertigini e aritmie cardiache. Fortunatamente, nella maggior parte dei pazienti, l'ipomagnesemia migliora interrompendo il trattamento con lansoprazolo e con l'assunzione di magnesio.

Oltre a quanto finora detto, è altrettanto importante sapere che:

  • All'uso del lansoprazolo è stato associato un lieve aumento del rischio di sviluppare diarrea infettiva; pertanto, qualora dovesse manifestarsi tale sintomo, è necessario informarne subito il medico.
  • Come avviene per gli altri inibitori di pompa protonica, anche il lansoprazolo assunto per periodi molto lunghi (più di un anno) può determinare un aumento del rischio di fratture dell'anca, della colonna vertebrale e del polso. Per questo motivo, se si soffre di osteoporosi o si è in terapia con farmaci corticosteroidi (che possono aumentare il rischio di osteoporosi), è necessario informarne il medico prima di iniziare il trattamento con lansoprazolo o con qualsiasi altro inibitore di pompa protonica.
  • Il lansoprazolo può alterare l'assorbimento di vitamina B12, pertanto se si ha una carenza di tale vitamina o se si è esposti al rischio di svilupparla, è opportuno informarne subito il medico.

Interazioni Farmacologiche fra Lansoprazolo ed Altri Farmaci

Altro aspetto cui prestare attenzione quando si necessita iniziare un trattamento con lansoprazolo è la presenza di terapie farmacologiche in atto; difatti, il principio attivo in questione può instaurare diverse interazioni farmacologiche.

Innanzitutto, l'impiego del lansoprazolo non è raccomandato nel caso in cui il paziente sia in terapia con farmaci inibitori delle proteasi per il trattamento delle infezioni da HIV (ad esempio, atazanavir, nelfinavir, ecc.). Inoltre, il medico deve essere informato se si stanno assumendo:

Ad ogni modo, il medico dovrebbe essere informato se si stanno assumendo, sono stati recentemente assunti o si intende assumere, farmaci o prodotti di qualsiasi tipo, anche se non espressamente riportati nel soprastante elenco.

Come si Usa e Posologia

Il lansoprazolo deve essere preso per via orale 30 minuti prima di assumere cibo; le capsule vanno deglutite intere con un bicchiere d'acqua, mentre le compresse orodispersibili vanno fatte sciogliere in bocca.

Sarà il medico a stabilire quale forma farmaceutica prescrivere al paziente, così come stabilirà il corretto dosaggio e la durata del trattamento. Questi ultimi due parametri, infatti, possono variare in funzione del tipo di disturbo che si deve trattare, della sua gravità e della risposta dello stesso paziente al trattamento con lansoprazolo.

Il Lansoprazolo si può usare in Gravidanza e durante l'Allattamento?

Benché gli studi su animali non abbiano evidenziato particolari effetti dannosi, i dati relativi all'uso del lansoprazolo nelle donne in gravidanza sono limitati; per tale ragione, l'uso del principio attivo durante la gestazione è generalmente sconsigliato a scopo precauzionale.

Per quanto riguarda l'allattamento al seno, non è noto se il principio attivo viene escreto nel latte materno umano, ma in quello animale sì. Per questo motivo, qualora sia necessario iniziare un trattamento con lansoprazolo, l'allattamento al seno deve essere interrotto. Sarà il medico a stabilire se la donna può o meno assumere l'inibitore di pompa protonica dopo un'attenta valutazione dei benefici attesi per la madre e derivanti dalla terapia con lansoprazolo e dei benefici dell'allattamento al seno per il bambino.

Pertanto, le donne in gravidanza e le madri che stanno allattando al seno devono necessariamente informare il medico della loro situazione prima di assumere qualsiasi medicinale contenente lansoprazolo.

Effetti Indesiderati causati dal Lansoprazolo

Il lansoprazolo può essere causa di diversi effetti indesiderati, benché non tutti i pazienti li manifestino; di seguito, ne verranno riportati alcuni:

Controindicazioni: quando il Lansoprazolo NON deve essere usato

L'uso del lansoprazolo deve essere evitato in tutti i seguenti casi:

  • Allergia nota allo stesso lansoprazolo; naturalmente, i medicinali che lo contengono non devono essere usati anche in caso di allergia nota ad uno o più degli eccipienti in essi contenuti;
  • Assunzione di farmaci per il trattamento dell'infezione da HIV (inibitori delle proteasi).

NOTA BENE

Per informazioni specifiche e dettagliate in merito a indicazioni, avvertenze e precauzioni, posologia e modo d'uso, interazioni farmacologiche, uso in gravidanza e durante l'allattamento, effetti indesiderati e controindicazioni del lansoprazolo nel trattamento della gastrite o di altre condizioni per le quali è necessario ridurre l'eccessiva acidità gastrica, si rimanda alla lettura del foglietto illustrativo del medicinale a base di lansoprazolo che si deve assumere.

In caso di dubbi, chiedere consiglio al proprio medico.

Autore

Ilaria Randi

Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista