Grasso addominale e vitamina D: quale legame?

Grasso addominale e vitamina D: quale legame?
Ultima modifica 02.01.2023
INDICE
  1. Quali alimenti contengono vitamina D?
  2. Carenza di vitamina D: conseguenze
  3. Lo studio sugli effetti della carenza da vitamina D

La vitamina D è dotata di numerosi ruoli biologici e funzioni; ha un ruolo essenziale nel metabolismo del calcio, del fosforo e delle ossa, è indispensabile per il sistema immunitario ecc.

La sua carenza può causare pertanto diversi disturbi all'organismo - che elencheremo meglio sotto. Oltre a quelli ormai noti, è stato recentemente osservato come il deficit di tale apporto vitaminico possa incidere anche sull'accumulo di grasso addominale.

Entriamo nel dettaglio.

Quali alimenti contengono vitamina D?

Pochi alimenti contengono quantità apprezzabili di vitamina D biologicamente attiva. Tra gli alimenti particolarmente ricchi di vitamina D co sono:

Carenza di vitamina D: conseguenze

La vitamina D è un gruppo di pro-ormoni liposolubili composto da 5 differenti vitamine: vitamina D1, D2, D3, D4 e D5. Le due più importanti forme in cui la vitamina D si può trovare sono la vitamina D2 (ergocalciferolo) e la vitamina D3 (colecalciferolo), entrambe dall'attività biologica molto simile. La fonte principale di vitamina D per l'organismo umano è l'esposizione alla radiazione solare.

La vitamina D ottenuta sia dall'esposizione solare sia con l'alimentazione, è biologicamente non attiva e deve subire due reazioni di idrossilazione per essere trasformata nel calcitriolo, la forma biologicamente attiva.

La sua importanza per contrastare diverse patologie è stata dimostrata scientificamente. La vitamina D viene impiegata per constrastare:

La carenza di vitamina D è tradizionalmente connessa non solo con la caduta dei capelli, ma anche con altre manifestazioni, quali:

  • Problemi alle ossa
  • Infezioni del tratto respiratorio
  • Malattie autoimmuni

Quasi il 70% della popolazione, secondo una recente stima frutto di ricerche, presenta livelli carenti di vitamina D, specie negli anziani e nei mesi invernali. Ci riferiamo ad uno stato carenziale decisamente comune se pensiamo che l'86% delle donne italiane sopra i 70 anni presenta tale deficit di vitamina D.

Lo sapevi che...

La carenza di vitamina D sembra essere associata anche a fenomeni depressivi: uno studio del 2013 ha analizzato più di 30.000 soggetti, evidenziando una conessione rilevante tra carenza di vitamina D e percentuale di depressione più elevato.

Lo studio ha consentito di misurare la correlazione tra l'aumento di vitamina D conseguente a somministrazione e il miglioramento dei sintomi depressivi, e un deciso giovamento dell'umore.

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Vitamina D e gravidanza

Gravidanza e vitamina D. Durante la gravidanza e l'allattamento gli specialisti consigliano di aumentare l'apporto di vitamina D in quanto le richieste necessarie per far fronte alla maturazione dello scheletro del feto e del neonato, aumentano.

In linea generale, l'assunzione di alcuni alimenti che contengono una buona quantità di tale vitamina e soprattutto l'esposizione alla luce dovrebbe mantenere i livelli adeguati.

E' fondamerntale monitorare in gravidanza i livelli di vitamina D specialmente nel periodo compreso tra ottobre a marzo, quando si possono verificare stati carenziali sia per la mamma sia per il nascituro. 

Lo studio sugli effetti della carenza da vitamina D

Il ruolo fondamentale per il benessere dell'organismo umano, ha fatto sì che la vitamina D fosse al centro di diverse ricerche. Uno studio ha focalizzato il nesso tra la carenza di questa vitamina e la presenza di grasso addominale, per capire come prevenire questa mancanza e agire per evitare l'insorgere di patologie correlate.

Un gruppo di studiosi olandesi, in un team coordinato dalla dr.ssa Rachida Rafiq, si è proprio concentraro sulla ricerca tra il legame obesità e mancanza di vitamina D, in particolar modo tra tipo di grasso addominale e sito di accumulo. Il campione di studio era composto da uomini e donne, sempre olandesi, tra i 45 e i 65 anni che presentavano accumuli adiposi localizzati in diverse aree dell'addome. 

Il team si è focalizzato su diversi tipi di grasso presenti nel corpo:

 

Lo studio ha tenuto in considerazione anche diverse variabili come consumo di alcol, fumo, etnia, livello di educazione, malattie croniche, attività fisica ecc

 

Grasso addominale e Vitamina D

I risultati hanno messo in evidenza come nelle donne, il grasso addominale era correlato a bassi livelli di vitamina D, causando conseguenti danni all'organismo. Negli uomini, invece, i bassi livelli di vitamina D erano associati in modo significativo al fegato grasso e al tessuto adiposo addominale.

Questo è stato solo il primo step dello studio su vasta scala che ora dovrà indagare circa i motivi scientifici di questa correlazione, e quindi quale sarebbe la causa e quale l'effetto: è la carenza di vitamina D ha causare un accumulo di tessuto adiposo nella regione addominale, oppure il grasso addominale riduce i livelli di vitamina D? 

L'importante, come sottolineato anche dal team di ricerca, è tenere monitorati i livelli di vitamina D.