Frattura dell'Omero
Ultima modifica 24.08.2020
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos'è
  3. Cause
  4. Sintomi e Complicazioni
  5. Diagnosi
  6. Terapia
  7. Prognosi

Generalità

La frattura dell'omero è la rottura dell'osso del braccio.

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Nella maggior parte dei casi, gli episodi di frattura dell'omero sono la conseguenza di traumi fisici, cadute accidentali, stress eccessivi a carico del braccio o particolari condizioni di salute (es: osteoporosi, tumori ossei ecc.).
Esistono tre tipologie principali di fratture dell'omero: le fratture dell'estremità prossimale, le fratture del corpo e le fratture dell'estremità distale.
I sintomi tipici consistono in: doloreematoma, gonfiore e difficoltà nel muovere il braccio.
Per una diagnosi corretta, sono quasi sempre sufficienti l'esame obiettivo, l'anamnesi e i raggi X.
Il trattamento dipende dalla sede e dalla gravità della frattura.

Anatomia dell’Omero: un breve ripasso

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Omero

Nell'essere umano, l'omero è l'osso pari che compone lo scheletro del braccio; il braccio è la porzione anatomica dell'arto superiore, che va dalla spalla al gomito.
L'omero appartiene alla categoria delle ossa lunghe e prende parte alla formazione di due importanti articolazioni: l'articolazione gleno-omerale della spalla e l'articolazione del gomito.
Come tutte le ossa lunghe, l'omero è suddivisibile in tre porzioni principali: la cosiddetta estremità prossimale (o epifisi prossimale), il cosiddetto corpo (o diafisi) e la cosiddetta estremità distale (o epifisi distale).

  • L'estremità prossimale dell'omero è la porzione che costituisce parte dell'articolazione gleno-omerale e che segue la spalla;
  • Il corpo è la porzione centrale dell'omero, compresa tra l'estremità prossimale e l'estremità distale;
  • L'estremità distale dell'omero è la porzione ossea che forma parte dell'articolazione del gomito e che precede l'avambraccio.

Dal punto di vista funzionale, l'omero è importante perché:

  • Prende parte ad articolazioni fondamentali per i movimenti dell'intero arto superiore, braccio in particolare;
  • Accoglie i muscoliche supportano i movimenti delle sopraccitate articolazioni;
  • Nei bambini piccoli, rappresenta un supporto alla locomozione a quattro zampe.
Per approfondire: Omero: Anatomia

Cos'è

Frattura dell’Omero: Cos’è

Anche nota come omero rotto, la frattura dell'omero è l'infortunio scheletrico che consiste nella rottura dell'osso presente nella regione anatomica del corpo umano identificata con il termine di "braccio".
La più tipica classificazione delle fratture dell'omero distingue quest'ultime in base alla localizzazione del punto di rottura e riconosce tre grandi categorie di infortunio: le fratture dell'estremità prossimale dell'omero (o frattura dell'omero prossimale) le fratture del corpo dell'omero e le fratture dell'estremità distale dell'omero (o fratture dell'omero distale).

Significato anatomico di Prossimale e Distale

In anatomia, prossimale e distale sono due termini dal significato opposto.
Prossimale vuol dire "più vicino al centro del corpo" o "più vicino al punto d'origine". Riferito al femore, per esempio, indica la porzione di quest'osso più vicina al tronco.
Distale, invece, significa "più lontano dal centro del corpo" o "più distante dal punto d'origine". Riferito (sempre al femore), per esempio, indica la porzione di quest'osso più lontana dal tronco (e più vicina all'articolazione del ginocchio).

Frattura dell’Omero Prossimale

Nell'estremità prossimale dell'omero, sono presenti almeno 6 regioni di una certa rilevanza anatomica: la testa, il collo anatomico, il tubercolo maggiore, il tubercolo minore, il solco intertubercolare e il collo chirurgico.

In genere, le fratture dell'omero prossimale interessano uno tra: il tubercolo maggiore, il tubercolo minore, il collo chirurgico e il collo anatomico.

Per quanto concerne la loro epidemiologia, le fratture dell'estremità prossimale dell'omero rappresentano, nella popolazione generale adulta, il 5,7% di tutti i casi di frattura ossea.

Frattura del Corpo dell’Omero

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Le fratture del corpo dell'omero interessano la parte centrale dell'osso, compresa tra l'estremità prossimale e l'estremità distale.

Per quanto riguarda la loro epidemiologia, le fratture del corpo dell'omero rappresentano, nella popolazione generale adulta, l'1-3% di tutti i casi di frattura ossea.

Frattura dell’Omero Distale

Procedendo dall'alto verso il basso, le regioni anatomicamente rilevanti dell'estremità distale dell'omero sono: la cresta sopracondiloidea mediale, la cresta sopracondiloidea laterale, l'epicondilo mediale, l'epicondilo laterale, la fossa coronoidea, la fossa radiale, la fossa olecranica, la troclea e il capitulum.

Nella maggior parte dei casi, le fratture dell'omero distale localizzano a livello delle creste sopracondiloidee.

Per quanto concerne la loro epidemiologia, rappresentano, nella popolazione generale adulta, il 2% di tutti i casi di frattura ossea.

Cause

Frattura dell’Omero: le Cause

Tra le principali cause di frattura dell'omero, rientrano:

  • traumi fisici, risultanti per esempio dalla pratica di alcuni sport di contatto come il rugby, il football americano, il calcio ecc;
  • Le caduteo gli inciampi del tutto accidentali, che possono verificarsi, per esempio, durante un'attività lavorativa o un'attività domestica;
  • Uno micro-stress fisico ripetuto a carico del braccio. In questi frangenti, i medici parlano di frattura da stress;
  • La presenza di alcune particolari condizioni mediche, tra cui i tumori ossei, le cisti ossee, l'osteomielite, l'osteoporosi, la malattia di Paget e la carenza di vitamina B. In queste circostanze, le fratture dell'omero sono esempi di fratture patologiche, cioè dovute a una patologia.

Frattura dell’Omero Prossimale: le Cause

Nella maggior parte dei casi, le fratture dell'estremità prossimale dell'omero derivano da cadute accidentali, in cui la vittima aveva il braccio completamente esteso in avanti; più raramente, sono il risultato di traumi sportivi o incidenti stradali.

Tra i principali fattori di rischio delle fratture dell'estremità prossimale dell'omero, rientrano: l'età avanzata, la presenza di osteoporosi od osteopenia e il fumo di sigaretta.

Frattura del Corpo dell’Omero le Cause

Tra le più comuni cause di frattura del corpo dell'omero, rientrano le cadute accidentali – esattamente come le fratture a carico dell'estremità prossimale – e i traumi fisici.

Tra le cause meno comuni, meritano una citazione le metastasi che hanno origine da un tumore del seno e la ripetizione assidua del caratteristico gesto di lancio compiuto, solitamente, dai giocatori di baseball.

Frattura dell’Omero Distale: le Cause

In genere, le fratture dell'estremità distale dell'omero sono la conseguenza di forti traumi fisici a carico del gomito. In tali circostanze, l'olecrano dell'ulna "scivola" violentemente verso l'alto, proprio contro l'epifisi distale dell'omero.

Tipi di Frattura dell’Omero

A seconda delle caratteristiche della cosiddetta rima di frattura, la frattura dell'omero può essere:

  • Trasversa. La peculiarità di tale infortunio è che la rima di frattura è disposta ad angolo retto rispetto all'asse longitudinale dell'osso (frattura "orizzontale").
  • Spiroide. La peculiarità di tale infortunio è che la rima di frattura compie un decorso a spirale lungo l'osso fratturato.
  • A farfalla. È una via di mezzo tra le fratture trasverse e le fratture spiroidi.

Frattura dell’Omero ed Età: Chi è più a Rischio?

Persone di ogni età possono subire una frattura dell'omero; tuttavia, in genere, i soggetti più colpiti sono coloro che si avviano all'anzianità: la maggior parte dei pazienti, infatti, ha più di 55-60 anni.

Rimanendo in tema, è interessante segnalare che:

  • La frattura dell'omero prossimale ha una particolare incidenza nella popolazione di età superiore ai 64 anni, risultando tra l'altro il terzo più comune tipo di frattura dopo quella dell'anca e della porzione distale del radio;
  • La frattura del corpo dell'omero colpisce maggiormente una fascia di popolazione leggermente più giovane, tra i 54 e i 55 anni di media.

Sintomi e Complicazioni

Frattura dell’Omero: i Sintomi

I tipici sintomi e segni di una frattura dell'omero sono:

  • Dolore al braccio;
  • Difficoltà a muovere il braccio;
  • Gonfiore al braccio;
  • Ematoma sul braccio di dimensioni variabili;
  • Presenza di suoni anomali, simili a crepitii, durante i movimenti del braccio interessato.

Se la causa della frattura ha pregiudicato anche la buona salute dei nervi passanti per il braccio (es: nervo radiale, nervo ascellare ecc.), si assiste a una perdita della sensibilità cutanea e/o del controllo muscolare, in una parte dell'arto superiore.

Se il fattore scatenante la frattura ha apportato anche una lesione ai vasi sanguigni del braccio (es: arteria brachiale), il paziente è vittima di un ridotto afflusso di sangue all'avambraccio e soprattutto al polso.

Infine, se la frattura è scomposta, il braccio presenta una deformità più o meno accentuata e l'individuo vittima dell'infortunio ha serie difficoltà a piegare il gomito.

Frattura dell’Omero: Dolore ed Ematoma

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Il dolore derivante da una frattura dell'omero è immediato, nel senso che compare subito dopo l'infortunio.
La sensazione dolorosa è così intensa che la persona infortunata fatica a compiere anche il minimo movimento con il braccio interessato.

Per quanto concerne l'ematoma, invece, questo segno caratteristico è osservabile soltanto a distanza di 24-48 ore dall'infortunio. Le dimensioni di un ematoma derivante da una frattura dell'omero variano in relazione alla gravità del suddetto infortunio.

Frattura dell’Omero: Grado di Severità

Una frattura ossea può essere composta o scomposta, stabile o instabile, semplice o pluriframmentaria, chiusa o aperta ecc.

In genere, le fratture dell'omero meno gravi sono quelle composte, stabili, semplici e chiuse, mentre le fratture dell'omero più gravi sono quelle scomposte, instabili, pluriframmentarie e aperte.

Per approfondire: Tipi di Frattura Ossea

Frattura dell’Omero: Complicanze

Il fattore che causa una frattura dell'omero può comportare anche:

  • La necrosi avascolare (od osteonecrosi) alla testa dell'omero;
  • La lesione del nervo ascellare;
  • La dislocazione dell'articolazione gleno-omerale;
  • Un infortunio a carico della cuffia dei rotatori.

Diagnosi

Diagnosi Frattura dell'Omero: Come Riconoscerla

In genere, l'iter diagnostico a cui sono sottoposti i pazienti con una sospetta frattura dell'omero prevede: un accurato esame obiettivo, un'attenta anamnesi e una serie di esami di diagnostica per immagini.

Il ricorso alla diagnostica per immagini è fondamentale per confermare qualsiasi sospetto relativo alla presenza di una frattura ossea.

Frattura dell’Omero: Esame Obiettivo e Anamnesi

Esame Obiettivo

L'esame obiettivo è l'insieme di "manovre" diagnostiche, effettuate dal medico, per verificare la presenza o assenza, nel paziente, dei segni indicativi di una condizione anomala.
In caso di sospetta frattura dell'omero, l'esame obiettivo ha per oggetto, ovviamente, il braccio dolente e prevede almeno due "manovre" diagnostiche: la ricerca di un qualche ematoma, gonfiore o deformità e una valutazione della capacità di movimento.

Anamnesi

L'anamnesi è la raccolta e lo studio critico dei sintomi e dei fatti d'interesse medico, denunciati dal paziente o dai suoi familiari (N.B: i familiari sono coinvolti, soprattutto, quando il paziente è piccolo).
In caso di sospetta frattura dell'omero, la più classica delle anamnesi è in grado di rivelare i possibili fattori scatenanti e le condizioni di rischio.

Frattura dell’Omero: Diagnostica per Immagini

Gli esami di diagnostica per immagini ideali per l'individuazione di una frattura dell'omero sono:

  • I raggi X: è un esame pratico, che mostra chiaramente, su una lastra fotografica, le caratteristiche di una frattura ossea. Per esempio, grazie ai raggi X, i medici sono in grado di capire se una frattura dell'omero è composta, scomposta, stabile, instabile, aperta ecc.
    Seppur indolore, è da considerarsi minimamente invasivo, in quanto la sua esecuzione prevede l'esposizione del paziente a una piccola dose di radiazioni ionizzanti nocive per l'essere umano.
  • La TAC: è un test che fornisce immagini tridimensionali degli organi interni, ossa comprese. Le immagini sono molto chiare e presentano particolari che i raggi X non riescono a cogliere.
    Per esempio, diversamente dai raggi X, una TAC è in grado di individuare un eventuale interessamento dei nervi del braccio o dei vasi sanguigni.
    I medici ricorrono alla TAC solo se strettamente necessario, in quanto l'esame in questione, seppur totalmente indolore, prevede l'esposizione del paziente a una dose non trascurabile di radiazioni ionizzanti nocive per l'essere umano.
  • La risonanza magnetica nucleare (o RMN): grazie alla creazione di campi magnetici, una RMN fornisce immagini dettagliate dei tessuti molli (legamenti, tendini ecc.) e duri (ossa), situati nella regione anatomica sotto indagine. Del tutto indolore, è anche un test completamente privo di invasività, in quanto i campi magnetici, che servono alla creazione delle immagini, non sono affatto dannosi per la salute dell'essere umano.

Terapia

Frattura dell’Omero: le Cure

Il trattamento di una frattura dell'omero dipende dalla posizione e dalla gravità della frattura.

In genere, è valida la regola per cui, se l'infortunio scheletrico non è grave (quindi frattura composta, stabile, semplice e/o chiusa), sono sufficienti il riposo e l'immobilizzazione dell'arto superiore interessato per almeno 6-8 settimane; mentre, se l'infortunio è grave (quindi frattura scomposta, instabile, pluriframmentaria e/o aperta), è fondamentale il ricorso alla chirurgia.

Frattura dell’Omero Prossimale: Terapia e Tempi di Recupero

Una frattura non grave dell'estremità prossimale dell'omero prevede un trattamento di tipo conservativo, comprendente un periodo di riposo, l'immobilizzazione dell'arto superiore interessato tramite gessatura e la somministrazione di antidolorifici.
In genere, in tali circostanze, la gessatura interessa il complesso braccio-spalla (di modo che sia impossibile muovere l'arto superiore) e ha una durata di circa 6 settimane (tempo minimo necessario al ricongiungimento dei frammenti ossei).

Una frattura grave dell'estremità prossimale, invece, richiede l'intervento del chirurgo, il quale dovrà prima riposizionare i frammenti ossei nella loro posizione anatomica corretta, e poi saldarli tra loro per mezzo di viti, perni ecc.
Al termine dell'intervento chirurgico, il riposo, l'immobilizzazione del complesso braccio-spalla e la somministrazione di antidolorifici contro il dolore sono d'obbligo.
Di solito, riposo e immobilizzazione dovrebbero durare tra le 6 e le 8 settimane.

Frattura del Corpo dell’Omero: Terapia e Tempi di Recupero

La maggior parte delle fratture del corpo dell'omero è tale per cui è sufficiente un trattamento conservativo.
Come nel caso precedente, il trattamento conservativo si basa su: riposo, immobilizzazione del complesso braccio-spalla e somministrazione di antidolorifici.

Il ricorso alla chirurgia è raro ed è previsto, di solito, quando la frattura è associata a un danneggiamento dei vasi sanguigni o dei nervi del braccio.
In genere, riposo e immobilizzazione – sia che il trattamento sia stato conservativo o chirurgico – dovrebbero durare tra le 6 e le 8 settimane.

Frattura dell’Omero Distale: Terapia e Tempi di Recupero

In genere, il trattamento delle fratture dell'estremità distale dell'omero è di tipo conservativo e consiste in: riposo, immobilizzazione del complesso braccio-gomito e somministrazione di antidolorifici.

L'intervento del chirurgo è previsto soltanto in presenza di danni alle strutture nervose e/o vascolari, o in presenza di fratture scomposte, instabili, aperte ecc

Il riposo e l'immobilizzazione devono durare fino al ricongiungimento dei frammenti ossei, che, in genere, richiede tra le 6 e le 8 settimane.

Frattura dell’Omero: come capire quando si è Guariti?

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Sia in presenza di fratture gravi, sia in presenza di fratture non gravi, l'unico modo per appurare la saldatura dell'omero è osservarne lo stato di salute, per mezzo di un esame ai raggi X.

Se in base all'esame ai raggi X persiste una qualche lesione ossea, il medico curante è costretto a immobilizzare nuovamente il complesso braccio-spalla o braccio-gomito e a raccomandare altro riposo.

Frattura dell’Omero e Riabilitazione: la Fisioterapia

Qualsiasi frattura dell'omero richiede, dopo il periodo di riposo e immobilizzazione dell'arto superiore, un ciclo di sedute di fisioterapia riabilitativa (riabilitazione fisioterapica).
In tali circostanze, la fisioterapia serve a ristabilire la mobilità articolare della spalla e del gomito, a rinforzare i muscoli dell'arto superiore immobilizzato per lungo tempo ecc.

Lo scopo finale della fisioterapia è ristabilire la normale funzionalità dell'intero arto superiore, che ha subìto la frattura dell'omero.

La riabilitazione fisioterapica è importante non solo quando la frattura dell'omero ha richiesto un trattamento chirurgico, ma anche quando ha necessitato della sola terapia conservativa.

Chirurgia per la Frattura dell’Omero: in cosa consiste?

In genere, l'intervento chirurgico per una frattura dell'omero prevede la saldatura dei frammenti ossei mediante perni, viti e placche, in attesa che si formi il cosiddetto callo osseo (una volta che questo si è formato, servirà un secondo intervento per la rimozione dei vari elementi usati per la saldatura).

Più raramente, la chirurgia per le fratture dell'omero comporta un innesto osseo autologo; in termini pratici, questo vuol dire che il chirurgo preleva da un'altra area del corpo un frammento di osso e lo colloca dove c'è la frattura, per favorire la saldatura dei frammenti.
Il ricorso a questa tecnica chirurgica avviene, solitamente, quando l'infortunio ha comportato la frammentazione completa di una parte dell'omero.

Frattura dell’Omero: Come Dormire?

In presenza di una frattura dell'omero, i medici consigliano di dormire con il busto eretto e il braccio infortunato a penzoloni.
Per mettere in atto gli accorgimenti appena menzionati quando si dorme, può risultare utile accomodarsi su una poltrona oppure su un letto con alle spalle alcuni cuscini.

Quando si dorme, è molto importante evitare di mettere sotto il braccio infortunato dei cuscini: quest'ultimi, infatti, potrebbero spingere la spalla verso l'alto e compromettere il processo di guarigione.

Prognosi

La prognosi in caso di frattura dell'omero varia in funzione di diversi fattori, tra cui principalmente la gravità dell'infortunio, l'età del paziente e la presenza di patologie a carico delle ossa (es: osteoporosi).

In linea generale, la prognosi è migliore quando la severità della frattura è contenuta, l'età del paziente non è particolarmente avanzata e l'infortunato non presenta patologie ossee che possono rallentare/compromettere il processo di guarigione.

Frattura dell’Omero: Tempi per la Guarigione Definitiva

La guarigione definitiva da una frattura dell'omero può richiedere tra i 4 e i 10 mesi.

Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza