Frattura del Pene: Cos’è? Come si Manifesta? Cause e Terapia

Ultima modifica 22.04.2019
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos’è
  3. Cause
  4. Sintomi
  5. Possibili Complicanze
  6. Diagnosi
  7. Trattamento e Consigli

Generalità

La frattura del pene è un trauma che interessa l'organo sessuale maschile. Nella maggior parte dei casi, quest'evento è provocato da un brusco colpo o da un'innaturale flessione del pene eretto sul proprio asse.

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Di solito, le fratture del pene si verificano durante un rapporto sessuale particolarmente intenso o una masturbazione vigorosa, in seguito ad un eccessivo ripiegamento dell'organo sessuale maschile o l'urto dello stesso contro l'osso pelvico della partner. Meno spesso, i traumatismi possono essere di altra natura (es. morsi di animali, cadute accidentali e così via).

In effetti, per "frattura" s'intende una lacerazione improvvisa e dolorosa del rivestimento (tonaca albuginea) di una o entrambe le strutture cilindriche del pene (corpi cavernosi), che normalmente accolgono il flusso ematico necessario per mantenere l'erezione.

La diagnosi di tale condizione è principalmente clinica, ma si può avvalere di tecniche di imaging, quali l'ecografia e la risonanza magnetica, per quantificare l'entità del danno (valutare la sede e l'estensione del trauma) e pianificare il tipo di trattamento più opportuno.  

Il trattamento d'elezione della frattura del pene è chirurgico. Se tempestivo, l'intervento permette di riparare i tessuti lesionati, favorire il riassorbimento dell'ematoma e prevenire le anomalie della curvatura del pene o la disfunzione erettile permanente.

Cos’è

Frattura del Pene: cos'è?

La frattura del pene è un trauma dell'organo sessuale maschile relativamente raro. Questa condizione clinica è caratterizzata dall'improvvisa e dolorosa rottura della tonaca albuginea dei corpi cavernosi, cioè quei tessuti spugnosi che, irrorati dal sangue, determinano l'erezione. Il traumatismo provoca un'abbondante fuoriuscita ematica, che si diffonde ai tessuti sottocutanei circostanti.

Al contempo, il paziente avverte classicamente un dolore molto intenso, seguito da un'immediata detumescenza (perdita dell'erezione) dell'organo e da un'evidente deviazione del pene, che appare deforme e gonfio.

Quali sono le parti del Pene più coinvolte?

Per conoscere i dettagli: Anatomia del Pene

La frattura può avvenire in qualsiasi punto del pene, ma generalmente si verifica alla base e coinvolge la tonaca albuginea ed un solo corpo cavernoso. Circa il 10-22% delle fratture del pene coinvolgono anche il corpo spongioso (detto anche corpo cavernoso dell'uretra, è la sezione costituita da tessuto spugnoso che circonda l'uretra del pene) e/o l'uretra.

Frattura del Pene: sinonimi

La frattura del pene è denominata anche:

  • Frattura peniena;
  • Sindrome del chiodo rotto ("bent nail syndrome");
  • Rottura del pene;
  • Passo falso del coito.
Per capire come funziona, leggi anche: Erezione

Cause

Da sapere

La frattura del pene risulta spesso da colpi violenti durante l'erezione. Eventi simili dal punto di vista patologico che si verificano mentre l'organo è flaccido sono definiti più correttamente traumi penieni.

Quali sono le cause della Frattura del Pene?

La frattura del pene è causata da un evento traumatico, che, nella maggior parte dei casi, consiste in una flessione improvvisa ed innaturale dell'organo eretto sul proprio asse. Durante l'erezione, infatti, la tonaca albuginea (membrana che ricopre i corpi cavernosi) si trova ad essere molto assottigliata dalla pressione intracavernosa, diventando più vulnerabile ai traumi.

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La maggior parte dei casi di frattura del pene avvengono durante rapporti sessuali particolarmente energici.

In termini pratici, quest'incidente può verificarsi per una brusca fuoriuscita del pene eretto dalla vagina ed il successivo urto nella sinfisi pubica o nella regione perineale della partner. Talvolta, la condizione deriva dalla forzata piegatura manuale dell'organo durante la masturbazione.

Da ricordare

Il pene è di per sé un organo delicato e, come tale, è consigliabile prestare alcune attenzioni: è sufficiente una spinta troppo forte per rompere i corpi cavernosi.

Meno spesso, la frattura avviene in altre circostanze, come:

  • Girarsi nel letto a pene eretto;
  • Vestirsi in presenza di erezione;
  • Cadere a pene eretto;
  • Sbattere il pene eretto su qualcosa, come lo stipite di una porta o dei mobili.

La frattura del pene può verificarsi anche a causa di manipolazioni autolesionistiche, come nel caso del "taghaandan", tecnica utilizzata per produrre detumescenza, nonché principale causa di frattura del pene nel Medio Oriente.

Taghaandan: in cosa consiste e perché si pratica?

In Iran, così come in altri Paesi del Medio Oriente, la principale causa della frattura del pene è spesso auto-inflitta e correlata alla pratica del "taghaandan" (anche detto "taqaandan") nella quale la parte superiore l'organo eretto viene manipolato con la forza, piegato o colpito, mantenendo la parte inferiore in posizione. Quest'usanza – il cui termine significa letteralmente "fare clic" - è adottata per ottenere una rapida detumescenza, spesso nel tentativo di resistere alla masturbazione.

Chi è più a rischio?

La frattura peniena è un evento patologico che si verifica soprattutto durante i rapporti sessuali e la masturbazione.

La condizione è indipendente dalla posizione coitale adottata, anche se alcuni studi scientifici sostengono che quella dell'amazzone sia correlata ad un maggior rischio d'incorrere in questo genere di traumatismo:

  • Quando il corpo della donna si trova sopra a quello dell'uomo, sono ridotte le possibilità d'interrompere il movimento, se il pene subisce una penetrazione disallineata;
  • Quando è il partner maschile a controllare il movimento, invece, maggiori sono le possibilità di fermarsi in risposta al dolore, riducendo al minimo i danni.

Curiosità

La frattura del pene è provocata, talvolta, da situazioni insolite. La letteratura scientifica riporta quali eventi causali, ad esempio, il morso di un animale, la caduta di un mattone o l'utilizzo di pantaloni eccessivamente stretti.

Sintomi

Frattura del Pene: quali sintomi comporta?

La frattura del pene produce tipicamente un dolore locale immediato e molto intenso. Al contempo, è possibile percepire un rumore simile a quando viene spezzato un ramo, spesso avvertito anche dalla partner. Dopo l'evento causale, consegue un'immediata perdita dell'erezione.

Alla detumescenza dell'organo, si associa la comparsa di un'evidente deviazione del pene, che appare deforme. Il dolore è accompagnato, inoltre, da un considerevole gonfiore e dalla depigmentazione dell'organo, che appare violaceo ("deformazione a melanzana").

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La frattura del pene comporta, infatti, un ematoma sottocutaneo determinato dalla fuoruscita di sangue dai corpi cavernosi ai tessuti che lo circondano, le cui dimensioni variano in base al trauma subito. Il versamento ematico può coinvolgere anche lo scroto ed il perineo.

In caso di frattura del pene, si possono verificare danni al legamento sospensorio del pene, al corpo spongioso ed all'uretra. La rottura di quest'ultima si manifesta con la fuoriuscita di sangue vivo (uretrorragia).

Inoltre, frattura del pene può associarsi a sangue nelle urine (ematuria) e difficoltà minzionali, quali stranguria, disuria o impossibilità ad urinare.

Frattura del pene: sintomi più comuni

  • Dolore intenso;
  • Perdita improvvisa dell'erezione;
  • Livido di colore scuro sul pene e gonfiore (deformazione a melanzana);
  • Rumore di rottura;
  • Sanguinamento dal pene;
  • Difficoltà urinarie.

Possibili Complicanze

Dopo la Frattura del Pene, quali problematiche possono manifestarsi?

Dopo una frattura del pene, i rivestimenti cavernosi del pene possono guarire cicatrizzandosi. Ciò potrebbe contribuire alla riduzione o alla perdita della loro elasticità, tanto da condurre alla disfunzione erettile.

Oltre all'impotenza, come conseguenze del traumatismo, possono manifestarsi anche:

  • Dolore durante l'erezione ed i rapporti sessuali;
  • Curvatura, tumefazione o diverticolo pulsante del pene;
  • Induratio penis plastica.

Più raramente, la frattura del pene può essere causa di:

Per riparare la frattura del pene e prevenire anomalie della curvatura dell'organo o una disfunzione erettile permanente, è generalmente necessario un intervento chirurgico tempestivo.

Diagnosi

Quando consultare un medico

La frattura del pene può influenzare in modo permanente la funzione sessuale e urinaria, quindi l'intervento medico deve essere immediato. Pertanto, quando si sospetta un simile traumatismo, si dovrebbe cercare subito l'assistenza medica.

Frattura del Pene: come viene formulata la diagnosi?

Il quadro clinico e l'anamnesi sono sufficienti per stabilire la diagnosi della frattura del pene, ma la rottura dei corpi cavernosi viene confermata generalmente da un esame ecografico eseguito in regime d'urgenza; l'indagine può evidenziare, inoltre, un notevole ematoma ed un'interruzione della tunica albuginea.

L'ecografia è di facile esecuzione e non è invasiva per il paziente, pertanto è utile per valutare il danno a carico delle strutture anatomiche dell'organo (uretra inclusa) ed impostare la terapia chirurgica corretta.

La diagnosi può essere supportata anche da tecniche di imaging, quali:

  • Ecocolor doppler: permette la valutazione dei vasi sanguigni e lo studio della circolazione al loro interno;
  • Risonanza magnetica: consente una migliore valutazione anatomica, ma è riservata ai casi in cui persiste un'incertezza nella definizione clinica;
  • Uretrografia retrograda: può essere eseguita per escludere lesioni uretrali concomitanti.

Trattamento e Consigli

Frattura del Pene: cosa fare subito dopo

La frattura del pene rappresenta un'emergenza uro-andrologica. Prima di arrivare al pronto soccorso, per ridurre l'ematoma ed il gonfiore, può essere utile applicare del ghiaccio per 15-20 minuti, prestando attenzione a non appoggiarlo direttamente sui genitali: basta usare un fazzoletto di cotone per non lesionare la pelle.

Cosa accade senza trattamento

In caso di mancato trattamento della frattura del pene, il paziente potrebbe riportare una deformità permanente, con alterazioni funzionali sessuali e urinarie.

Per approfondire: Pene Curvo

Frattura del Pene: quale trattamento è necessario?

La frattura del pene va trattata con tempestivo intervento chirurgico, indicativamente entro le 24-48 ore dal trauma causale. Se la rottura è parziale, possono trascorrere anche 48-72 ore prima di essere sottoposti all'operazione; nel frattempo, possono essere somministrati medicinali per ridurre l'ematoma.

Dopo l'intervento, è indicata l'astensione dai rapporti sessuali per almeno sei settimane ed il paziente deve essere rivalutato dal medico dopo tre mesi dalla frattura del pene.

Chirurgia

La chirurgia della frattura del pene si è dimostrato migliore in termini prognostici rispetto alla terapia conservativa, pertanto è considerata l'opzione d'elezione. Il solo uso di trattamenti conservativi, invece, provoca alti tassi di complicanze, quali dolore con l'erezione, curvatura del pene e deficit erettile.

L'obiettivo dell'intervento chirurgico consiste nel:

  • Correggere la lesione determinata dalla rottura del corpo cavernoso;
  • Tamponare l'emorragia interna e ridurre così il rischio di danni permanenti.

Una mancata o ritardata correzione chirurgica può determinare, infatti, una disfunzione erettile o la curvatura permanente del pene. Più tempestivamente sarà trattata la frattura, maggiore è la probabilità di avere una ripresa sessuale e urinaria totale.

Farmaci

Il trattamento conservativo della frattura del pene prevede, invece, l'uso di farmaci antinfiammatori e fibrinolitici, per agevolare il riassorbimento dell'ematoma. Durante la convalescenza possono essere utilizzati medicinali, come le benzodiazepine o gli antiandrogeni, per evitare l'erezione.

Recupero dopo il trattamento

I tempi di recupero da una frattura del pene dipende, di solito, dalla gravità della lesione. In genere, la ripresa dell'attività sessuale si avrà dopo circa sei settimane.

Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici