Farmaci Antiulcera: cosa e quali sono?

Farmaci Antiulcera: cosa e quali sono?
Ultima modifica 17.06.2020
INDICE
  1. Introduzione
  2. Mucosa Gastrica e Ulcera
  3. Farmaci Antiulcera

Introduzione

I farmaci antiulcera costituiscono un gruppo di sostanze utilizzate nel trattamento delle ulcere gastriche e duodenali.

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All'interno di questo gruppo sono presenti diversi principi attivi che - attraverso differenti meccanismi d'azione - sono in grado di favorire la risoluzione del problema.

Prima di addentrarci nella descrizione più dettagliata dei farmaci antiulcera, tuttavia, è utile ricordare cos'è l'ulcera, come viene prodotto l'acido gastrico e quali sono i sistemi di difesa di cui il nostro organismo si avvale per preservare la mucosa gastrica dalle aggressioni dell'ambiente acido dello stesso stomaco.

Mucosa Gastrica e Ulcera

Che cos'è l'Ulcera?

L'ulcera è una erosione, generalmente di piccole dimensioni (2-10 mm di diametro), della mucosa dello stomaco e/o del duodeno. Se tale erosione interessa anche la sottomucosa si parla di ulcera emorragica (poiché la sottomucosa è riccamente vascolarizzata).

L'ulcera si forma quando viene a mancare l'equilibrio tra i fattori protettivi e i fattori aggressivi a cui sono esposti lo stomaco ed il duodeno. Gli elementi citoprotettivi sono costituiti dalle mucoproteine e dagli ioni bicarbonato; quelli aggressivi dall'acido cloridrico e dalla pepsina.

Fattori Aggressivi

Responsabile della forte acidità del contenuto gastrico è l'acido cloridrico (HCl), che viene continuamente prodotto e riversato nello stomaco, anche se in quantità differenti nei vari momenti della giornata. L'acido cloridrico è fondamentale per garantire l'ottimale funzionalità di un enzima, chiamato pepsina, deputato alla digestione delle proteine. L'insieme di acido cloridrico, pepsina ed altri enzimi prodotti dallo stomaco costituisce il succo gastrico.

Pompa Protonica: Che cos'è e A Cosa Serve?

Le cellule parietali hanno il compito di secernere HCl nel lume dello stomaco; al loro interno l'unità funzionale è costituita dalla cosiddetta pompa protonica, anche nota come H⁺/K⁺ ATPasi. Nonostante il nome così complicato, si tratta in realtà di un "semplice" enzima - quindi di una proteina - deputata allo scambio di protoni H⁺ con ioni potassio K⁺. Combinandosi con gli ioni cloro (Cl⁻), gli H⁺ danno quindi origine all'acido cloridrico (HCl).

Come accennato, questa pompa protonica funziona in continuazione, anche a stomaco vuoto (seppur più lentamente).

Le sostanze capaci di stimolare l'attività della pompa protonica sono essenzialmente tre:

Tutte queste sostanze interagiscono sui loro recettori posti a livello della membrana della cellula parietale:

La stimolazione di questi recettori, attraverso una serie di meccanismi intracellulari, va dunque ad incentivare l'attività della pompa protonica. L'acetilcolina e la gastrina aumentano l'ingresso degli ioni calcio, l'istamina attiva l'enzima adenilato ciclasi ed aumenta la concentrazione di AMP ciclico. Questa azione è detta di stimolazione diretta.

La gastrina e l'acetilcolina possono anche interagire, sempre con recettori propri, con cellule (dette enterocromaffini simili) che contengono istamina (quindi stimolando indirettamente la cellula parietale a produrre HCl). Questa azione è detta di stimolazione indiretta.

Fattori Protettivi la Mucosa

Ogni cellula epiteliale presente a livello della mucosa gastrica secerne in continuazione delle proteine - le mucoproteine - che partecipano alla costituzione di un liquido vischioso chiamato muco. Quest'ultimo, stratificandosi sulle mucose dello stomaco, forma uno strato abbastanza spesso che espleta un'importante funzione protettiva, a sua volta potenziata dagli anioni bicarbonato (HCO3-) che vengono secreti dalle stesse cellule epiteliali. L'efficacia di tali sistemi protettivi è tale da mantenere, in prossimità della mucosa gastrica, un pH vicino alla neutralità, nonostante nel lume interno si raggiungano livelli di acidità notevolissimi (valori di pH compresi fra 1 e 3).

Fra i fattori protettivi ritroviamo anche alcune prostaglandine (che ricordiamo essere prodotti di ossidazione dell'acido arachidonico) appartenenti alla famiglia delle PGE e PGI (rispettivamente, prostaglandine di tipo E e di tipo I).

Queste prostaglandine sono importantissime per l'incolumità della mucosa gastrica e agiscono in due modi: da un lato, inibiscono la secrezione acida; dall'altro lato aumentano il rilascio di mucoproteine e di anioni bicarbonato. Tale azione è il risultato della loro capacità di disattivare l'enzima adenilato ciclasi e di ridurre pertanto la produzione di AMP ciclico (con un meccanismo opposto a quella dell'istamina).

Processo Digestivo

Il processo digestivo gastrico si compone di tre fasi:

  • Nella prima, chiamata cefalica, la secrezione dello stomaco aumenta in seguito ai segnali provenienti dal sistema nervoso centrale ed evocati da stimoli sensoriali (odore, vista del cibo e ricordi da esso evocati).
  • La deglutizioneinnesca invece la seconda fase, detta gastrica in cui la secrezione è favorita da stimoli fisici (dilatazione dello stomaco) e chimici (ormoni come la gastrina e proteine parzialmente degradate).
  • L'ultima fase, chiamata duodenale, inizia quando il chimo gastricopassa nel duodeno (segmento del tubo digerente contiguo allo stomaco, nonché primo tratto dell'intestino tenue) e porta all'inibizione della secrezione gastrica tramite meccanismi a feedback negativi mediati da ormoni (colecistochininasecretina e GIP).

Farmaci Antiulcera

Ora che abbiamo una visione completa di cosa è l'ulcera, del perché si forma, di come avvengono i processi digestivi e di quali sono i fattori che possono ledere e quelli che invece proteggono la mucosa gastrica, possiamo entrare nello specifico dei farmaci antiulcera comprendendone al meglio il meccanismo d'azione.

Sulla base di quanto finora detto, è possibile affermare che i farmaci antiulcera sono quelli che - in un modo o nell'altro - sono in grado di prevenire ed eliminare i fattori aggressivi la mucosa, oppure che sono in grado di incrementarne le difese.

Pertanto, possiamo dire che appartengono a questo gruppo:

  • I farmaci antiacidi;
  • I farmaci citoprotettori;
  • I farmaci inibitori della secrezione gastrica.

Di seguito, le principali caratteristiche dei suddetti farmaci antiulcera verranno brevemente descritte.

Farmaci Antiacidi

I farmaci antiacidi sono in grado di neutralizzare l'acidità dei succhi gastrici conferendo sollievo dai sintomi tipici come bruciore e dolore di stomaco. In caso di ulcera, essi non sono certo i farmaci di prima scelta, in quanto la loro durata d'azione è breve e allevia la sintomatologia per brevissimi periodi di tempo.

I principi attivi di maggior spicco appartenenti a questo gruppo sono il bicarbonato di sodio, l'idrossido di magnesio e l'idrossido di alluminio.

Per approfondire: Farmaci Antiacidi

Farmaci Citoprotettori

I citoprotettori, invece, sono farmaci che si rivelano utili nel trattamento dell'ulcera in quanto sono in grado di proteggere/aumentare le difese della mucosa gastrica contro l'ambiente acido dello stomaco.

Rientrano nel gruppo dei citoprotettori gli agenti protettivi delle mucose, come sucralfato e bismuto colloidale, e gli analoghi delle prostaglandine come il misoprostolo.

I farmaci citoprotettori vengono largamente usati nel trattamento delle ulcere, anche nell'ambito della terapia di eradicazione dell'Helicobacter pylori.

Per approfondire: Farmaci Citoprotettori

Farmaci Inibitori della Secrezione Gastrica

Come si può dedurre dal loro stesso nome, i farmaci inibitori della secrezione gastrica agiscono andando ad interrompere la produzione di acido cloridrico da parte dello stomaco.

Appartengono a questo gruppo di farmaci gli inibitori di pompa protonica e gli antagonisti dei recettori H2 dell'istamina.

Gli inibitori di pompa protonica (o IPP) espletano la loro azione andando ad inibire in maniera specifica l'enzima H⁺/K⁺ ATPasi (o pompa protonica, per l'appunto), ostacolando in questo modo lo stadio finale della produzione di acido cloridrico, sia basale che indotta dall'assunzione di cibo.

I principi attivi inibitori di pompa protonica utilizzati in terapia sono l'omeprazolo (il capostipite), il pantoprazolo, il lansoprazolo, il rabeprazolo e l'esomeprazolo.

Per approfondire, leggi anche: Inibitori di Pompa Protonica: A Cosa Servono? Inibitori di Pompa Protonica e Lansoprazolo contro Gastrite e Ulcere

Gli antagonisti dei recettori H2 dell'istamina, invece, esercitano la loro azione di inibizione della secrezione gastrica ostacolando l'azione istaminica. L'istamina, infatti, interagendo con i suoi recettori di tipo H2 presenti a livello della mucosa dello stomaco, li attiva stimolando la secrezione gastrica attraverso un meccanismo d'azione AMPc-dipendente.

Gli antagonisti dei recettori H2, ostacolano il legame fra l'stamina e i suoi recettori, impedendo la produzione di acido, anche in questo caso, sia basale che indotta dall'assunzione di cibo.

Per approfondire: Antagonisti dei Recettori H2 dell'Istamina: A Cosa Servono? Può interessarti anche: Gastroprotettori