Ultima modifica 28.02.2020

Generalità

L'emocoltura è un esame microbiologico preposto all'isolamento e all'identificazione di eventuali microrganismi presenti nel sangue; per questo motivo si associa comunemente al test di suscettibilità farmaceutica dei patogeni rilevati (vedi antibiogramma). Tutto ciò garantisce un intervento terapeutico mirato ed efficace, evitando terapie antibiotiche inutili o dannose, sia per il soggetto che per la comunità.Emocoltura

Cos'è

L'emocoltura consiste nel seminare su appositi terreni di coltura un campione di sangue, prelevato tramite venipuntura. Quest'analisi è finalizzata a ricercare e identificare uno o più microorganismi (soprattutto batteri o lieviti) responsabili di un'infezione, per poi determinarne la sensibilità agli antibiotici.


Nota
Le infezioni del circolo ematico sono più comunemente di origine batterica (batteriemia), ma possono essere causate anche da funghi (fungemia) o da virus (viremia).


L'eventuale presenza di germi in un'emocoltura (quindi nel sangue del paziente in esame) indica che è in corso una setticemia. Se quest'ultima condizione si accompagna a una sindrome infettiva si parla di sepsi.

Perché si Misura

L'emocoltura viene utilizzata per stabilire la presenza di un'infezione sistemica, talvolta pericolosa per la vita. Di solito, la sorgente di questa complicanza è situata in uno specifico sito dell'organismo; la sua diffusione nel sangue è favorita dalla compromissione del sistema immunitario, oltre che dalla localizzazione e dalla gravità del processo infettivo.
L'emocoltura consente di:

  • Valutare la presenza di batteri o miceti nel torrente circolatorio (ossia ricercare gli agenti eziologici responsabili dell'infezione in corso);
  • Formulare la diagnosi microbiologica di sepsi e/o di febbre di origine ignota;
  • Realizzare un antibiogramma per indirizzare il medico nella prescrizione di un trattamento antibiotico efficace.

Normalmente, per effettuare l'esame vengono raccolti più campioni di sangue, da vene diverse delle due braccia. In tal modo è possibile aumentare la probabilità di rilevare batteri e funghi eventualmente presenti in piccole quantità o che possono entrare all'interno del torrente ematico in maniera intermittente. Questa procedura assicura, inoltre, che i microrganismi patogeni rilevati non siano riconducibili a una contaminazione del campione, ma rappresentino veramente la causa dell'infezione.

Quando si Esegue?

L'emocoltura viene indicata dal medico quando compaiono segni e sintomi di sepsi come:

Costituiscono tipiche indicazioni all'emocoltura condizioni patologiche quali:

Esami associati

Alcuni test correlati possono essere richiesti per supportare l'esito dell'emocoltura. Questi comprendono:

  • Colorazione di Gram: test relativamente veloce utilizzato per rilevare e identificare grossolanamente i batteri;
  • Test di sensibilità: permette di verificare se determinati farmaci (antimicrobici) possono essere utili nel trattamento dell'infezione;
  • Conta differenziale delle cellule del sangue: valuta l'eventuale aumento dei leucociti, indicativo per un'infezione;
  • Coltura delle urine o dell'espettorato e/o analisi del liquido cefalorachidiano: possono essere indicative di una possibile fonte di infezione diffusasi nel sangue.

Batteriemia

La presenza di batteri nel sangue (batteriemia) o di funghi (fungemia) non è necessariamente associata a sintomi. In alcuni casi può però accompagnarsi a un'abnorme Risposta Infiammatoria Sistemica (SIRS); in questi casi si parla di sepsi, una sindrome clinica caratterizzata da sintomi come:

Tutti questi segni e sintomi sono spesso sfumati nei bambini, negli anziani e nei soggetti in terapia con corticosteroidi o con antinfiammatori non steroidei.

Valori normali

I valori normali dell'esame prevedono la sterilità della coltura.
In caso di setticemia, tuttavia, delle emocolture negative non significano l'assenza di infezione batterica.emocoltura

Emocoltura Alterata - Cause

La presenza di microrganismi nel sangue può essere legata a infezioni locali o generalizzate, favorite da condizioni che diminuiscono le difese immunitarie dell'organismo (bambini, anziani, chemioterapia, uso di cortisonici, AIDS, cancro ecc.). In tutte queste situazioni, l'emocoltura può permettere una diagnosi in fase estremamente precoce, anticipando a volte la comparsa di sintomi e segni patologici.
In condizioni fisiologiche, il sangue è assolutamente sterile; la contaminazione da parte di funghi o batteri può avvenire dall'esterno, come succede nei soggetti cateterizzati, oppure attraverso il sistema linfatico. In presenza di un'infezione i patogeni presenti nei fluidi interstiziali vengono infatti assorbiti dai capillari linfatici e prontamente aggrediti e distrutti nei linfonodi regionali. Gli eventuali germi sfuggiti a questa cattura possono entrare nel circolo sanguigno a livello della congiunzione tra vene succlavie e vena giugulare (dove la linfa si riversa nel circolo ematico).

Variazioni patologiche dell'emocoltura

La presenza di microrganismi nel sangue può essere di carattere:

  • Transitorio: es. manovre invasive e cateterismo vescicale;
  • Intermittente: infezioni localizzate, come quelle urinarie (IVU);
  • Continuo: es. infezioni endovascolari.

Il riscontro ripetuto dello stesso germe indica, di solito, che l'origine del processo infettivo dipende dal microrganismo patogeno identificato e dal contesto clinico.
Le possibili condizioni causali sono:

  • Infezione polmonare;
  • Endocardite;
  • Pielonefrite;
  • Infezione conseguente a intervento chirurgico;
  • Morsi o graffi animali;
  • Infezione nosocomiale (contratta in ospedale).

Quando nell'ambito di una stessa emocoltura vengono isolati germi diversi, invece, la setticemia può dipendere dalla debilitazione del sistema immunitario. Le persone immunodepresse presentano, infatti, un elevato rischio di sviluppare infezioni del circolo ematico, poiché le loro difese sono meno capaci di fronteggiare i microrganismi che possono entrare nel sangue.
In questi casi, sarà necessario identificare la causa specifica (ad es. cirrosi o problemi immunitari) o il focolaio d'infezione (digestivo: sigmoidite; cutaneo: piaghe di vario genere).
Anche l'uso di farmaci o cateteri intravenosi, o la presenza di drenaggi chirurgici, può facilitare l'ingresso direttamente nel circolo ematico di batteri e lieviti.

Come si misura

Proprio come per qualsiasi altro esame del sangue, l'emocoltura viene condotta su un semplice campione ematico prelevato da una vena. Normalmente, l'operatore effettua più prelievi (da due a tre) in siti e tempi diversi; per evitare possibili contaminazioni, la cute del paziente viene preventivamente disinfettata nelle zone di prelievo, mentre per migliorare l'accuratezza diagnostica l'infermiere può monitorare attentamente la temperatura corporea e procedere con il prelievo al momento più opportuno.
I campioni ematici raccolti vengono quindi analizzati in laboratorio dopo essere stati inoculati in specifici terreni di coltura, solidi o liquidi.

Per consentire un'adeguata crescita dei microrganismi i risultati dell'esame emocolturale sono disponibili solo dopo qualche giorno. Al medico - che in caso di sintomi severi può aver già intrapreso un trattamento generalizzato - vengono quindi inviati una serie di report sempre più dettagliati, fino alla completa identificazione del germe con annessa lista di antibiotici verso cui è sensibile.
La consegna dei risultati definitivi avviene normalmente entro tre o quattro giorni, ma in alcuni casi può essere necessario attendere una o più settimane a causa della crescita particolarmente lenta di alcune specie microbiche ricercate con l'emocoltura.

Preparazione

L'emocoltura non richiede alcuna particolare preparazione da parte del paziente.

Interpretazione dei Risultati

  • Le emocolture vengono incubate per alcuni giorni, prima di fornire un risultato negativo o positivo. In quest'ultimo caso, dopo l'identificazione del microrganismo responsabile dell'infezione, viene eseguito un test di suscettibilità antimicrobica allo scopo di prescrivere la terapia più mirata.
  • In attesa dei risultati dell'emocoltura, al paziente possono essere comunque somministrati farmaci antibiotici ad ampio spettro, cioè in grado di agire verso un numero elevato di batteri. Una volta che l'agente causale è stato identificato, la terapia antimicrobica empirica può essere sostituita da un trattamento specifico.

Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici