Generalità
Il dolicocolon è un'anomalia del tratto gastrointestinale, caratterizzata dalla presenza di un colon più lungo del normale.
Il dolicocolon può avere una natura congenita - cioè essere presente fin dalla nascita - oppure acquisita, cioè comparire nel corso della vita a seguito di un determinato evento o stile di vita.
I tipici sintomi del dolicocolon consistono in: stitichezza cronica, dolore addominale, mal di stomaco, gonfiore addominale ed emissione di forti rumori dall'addome.
In genere, una diagnosi accurata di dolicocolon richiede: l'esame obiettivo, l'anamnesi, la radiografia addominale e la colonscopia.
La terapia del dolicocolon dipende, principalmente, dalla gravità della sintomatologia: se i sintomi sono lievi, è sufficiente un trattamento conservativo, mirato soprattutto a contrastare la stitichezza; se invece i sintomi sono molto severi, e pregiudicano fortemente la qualità di vita del paziente, è necessario ricorrere alla chirurgia, allo scopo di ripristinare la normale anatomia del colon.
Breve richiamo dell'anatomia sull'intestino
L'intestino è la porzione di apparato digerente compresa tra il piloro e l'orifizio anale.
Gli anatomisti lo suddividono in due settori principali: il piccolo intestino, detto anche intestino tenue, e il grande intestino, detto anche intestino crasso.
- L'intestino tenue è il primo tratto; inizia a livello della valvola pilorica, che lo separa dallo stomaco, e termina a livello della valvola ileocecale, situata al confine con l'intestino crasso. L'intestino tenue è costituito da tre sezioni (il duodeno, il digiuno e l'ileo), è lungo circa 7 metri e ha un diametro medio di 4 centimetri.
- L'intestino crasso è il tratto terminale dell'intestino e dell'apparato digerente. Comincia dalla valvola ileocecale e termina in corrispondenza dell'ano; è costituito da 6 sezioni (cieco, colon ascendente, colon trasverso, colon discendente, sigma e retto), è lungo circa 2 metri e possiede un diametro medio di 7 centimetri (da qui il nome di grande intestino).
Cos'è il dolicocolon?
Dolicocolon è il termine medico che indica la presenza di un colon anormalmente lungo, ovverosia di un colon la cui lunghezza supera quella abituale, fisiologica.
Il dolicocolon non va confuso con un'altra anomalia anatomica del colon, chiamata megacolon, la quale consiste in una dilatazione oltre la norma di una parte o dell'intero colon.
Quale parte di colon colpisce maggiormente?
Il dolicocolon colpisce più di frequente il tratto di colon discendente e il sigma (o colon sigma).
Origine del nome
Il termine “dolicocolon” deriva dall'unione di due parole greche, che sono: dolichon e colon. La parola “dolichon” significa “allungato”, “di forma allungata”, mentre la parola “colon” fa riferimento al tratto di intestino che, in italiano, assume lo stesso nome.
Pertanto, il significato letterale di dolicocolon è “colon allungato”.
Cause
Il dolicocolon può essere una condizione congenita - cioè presente fin dalla nascita - oppure acquisita, cioè sviluppata nel corso della vita.
Cause di dolicocolon congenito
In base ai risultati delle ricerche condotte fino a oggi, il dolicocolon congenito potrebbe dipendere da:
- Fattori ereditari. Esistono malattie ereditarie caratterizzata dalla presenza di anomalie anatomiche a carico del tratto gastrointestinale; una di queste anomalie è proprio il dolicocolon;
- Malattie virali, contratte dalla madre e poi trasmesse al feto, durante la gravidanza;
- L'esposizione della madre a sostanze tossiche (es: pesticidi), durante la gravidanza.
Cause di dolicocolon acquisito
Il dolicocolon acquisito può dipendere da cause ben definibili oppure può avere una natura idiopatica (in medicina, una condizione è detta idiopatica quando il suo fattore scatenante è sconosciuto, non riconoscibile).
Tra le possibili cause di dolicocolon acquisito, figurano:
- Un dimagrimento eccessivo e improvviso, complice una dieta molto rigida;
- Uno stile di vita eccessivamente sedentario;
- Un vegetarismo molto rigido;
- Diverse malattie metaboliche nelle persone di età avanzata;
- L'abuso di clisteri;
- Il mixedema. È un edema con sede sottocutanea, tipico dell'ipotiroidismo grave e di alcune forme di ipertiroidismo, che insorge per effetto di un accumulo di mucopolisaccaridi nel derma;
- Le intossicazioni da sostanze quali piombo o morfina.
Fattori di rischio
Per quanto concerne il dolicocolon congenito, sono fattori di rischio di tale condizione:
- La presenza di alcune anomalie ereditarie del tratto gastrointestinale in uno o in entrambi i genitori del futuro nascituro;
- Lo sviluppo di alcune particolari infezioni virali, da parte della madre nei 9 mesi di gravidanza;
- L'esposizione della madre, durante la gravidanza, ad alcune specifiche sostanze tossiche.
Passando quindi ai fattori di rischio del dolicocolon acquisito, tra questi rientrano:
- La sedentarietà;
- Il vegetarismo rigido;
- Il ricorso frequente a clisteri;
- Il mancato trattamento di una grave forma di ipotiroidismo.
Sintomi, segni e complicazioni
Il dolicocolon può essere una condizione asintomatica – cioè priva di disturbi associati – oppure sintomatica – cioè responsabile di un certo quadro sintomatologico.
I tipici sintomi del dolicocolon sintomatico consistono in:
- Stitichezza (o stipsi) cronica. È con molta probabilità il sintomo più importante;
- Dolore addominale e/o mal di stomaco;
- Gonfiore addominale;
- Sonori rumori intestinali.
Caratteristiche della stitichezza del dolicocolon acquisito
Inizialmente, il dolicocolon acquisito causa brevi periodi di stitichezza (3-4 giorni al massimo). Con il passare del tempo, però, la sua influenza negativa sulle capacità di defecazione diviene sempre più marcata, al punto che i pazienti soffrono di stipsi per diverse settimane consecutive.
Complicazioni
La presenza di dolicocolon favorisce l'insorgenza di una condizione nota come volvolo o volvolo intestinale, in cui un tratto d'intestino è protagonista di un'anomala torsione su sé stesso.
Il volvolo è un fenomeno di rilevante interesse clinico, in quanto può degenerare in due complicanze talvolta mortali per chi ne è colpito; tali complicanze sono il blocco intestinale (od occlusione intestinale) e la grave riduzione dell'apporto di sangue al tratto di intestino oggetto di torsione (ischemia intestinale).
Perché blocco intestinale e ischemia intestinale sono molto pericolose?
Blocco intestinale e ischemia intestinale sono potenzialmente molto pericolosi per chi ne è colpito, perché, dal primo, possono derivare gravi emorragie ed episodi di perforazione intestinale con conseguenti infezioni del peritoneo, mentre, dal secondo, può dipendere la necrosi della sezione d'intestino oggetto di ischemia.
ALTRE COMPLICANZE
Oltre al volvolo, altre possibili complicanze del dolicocolon sono tutte le potenziali conseguenze di una stitichezza prolungata, ossia: fecaloma, coprostasi, ragade anale, emorroidi e prolasso rettale.
Diagnosi
In genere, la diagnosi di dolicocolon richiede:
- Un accurato esame obiettivo e un'attenta anamnesi. Rappresentano tipicamente il primo step del percorso diagnostico. Permettono al medico di conoscere e valutare i sintomi, e farsi un'idea di quali potrebbero essere le cause, sulla base anche dello stile di vita condotto dal paziente (es: regime dietetico, livello di attività fisica praticata ecc.);
- La radiografia dell'addome. È solitamente il primo approfondimento di quanto emerso dall'esame obiettivo e dall'anamnesi. Permette al medico di visionare gli organi interni dell'addome e delinearne con una certa precisione lo stato di salute.
Alla radiografia dell'addome, un'anomalia come il dolicocolon è facilmente riconoscibile. - La colonscopia. È l'esame diagnostico di esplorazione dall'interno dell'intestino crasso, attraverso uno strumento – il colonscopio – dotato di una telecamera e una luce, e collegato a un monitor esterno, che serve al medico per osservare quanto ripreso dalla telecamera.
Ovviamente, l'introduzione del colonscopio nell'intestino crasso avviene a livello dell'apertura anale. - L'ecografia addominale. Trova impiego quando il paziente è un soggetto molto giovane (es: neonato o bambino piccolo) e, per le informazioni fornite, rappresenta un esame alternativo alla radiografia addominale.
Diagnosi dei casi asintomatici
La diagnosi dei casi di dolicocolon asintomatici è, molto spesso, frutto del caso. Infatti, molte persone con un insolito allungamento del colon scoprono di essere portatrici di tale anomalia durante una colonscopia o una radiografia dell'addome effettuata per altri motivi.
Diagnosi differenziale
Esistono diverse condizioni mediche che, a causa di una sintomatologia molto simile (stitichezza in particolare), potrebbero essere confuse per dolicocolon; una di queste condizioni mediche è la malattia di Hirschsprung.
Conosciuta anche come megacolon congenito, la malattia di Hirschsprung è un'anomalia congenita, caratterizzata dall'assenza delle terminazioni nervose che controllano la muscolatura liscia del colon necessaria al corretto svolgimento della peristalsi intestinale.
Per distinguere il dolicocolon dalla malattia di Hirschsprung, qualora chiaramente ci fossero dei dubbi, i medici ricorrono alla cosiddetta manometria anorettale, un esame diagnostico che valuta la pressione e la contrattilità dello sfintere anale e dell'ampolla rettale.
Diversamente da quanto accade nel dolicocolon, nella malattia di Hirschsprung la contrattilità dello sfintere rettale, evidenziata attraverso la manometria anorettale, risulta seriamente compromessa ed è proprio questa compromissione a rappresentare l'elemento che distingue le due condizioni in questione.
Curiosità
La malattia di Hirschsprung rappresenta una delle principali cause di blocco intestinale nei neonati.
Terapia
Il dolicocolon richiede la pianificazione di una terapia specifica solo quando è sintomatico; l'assenza di una sintomatologia, quindi, esclude la necessità di ricorrere a particolari cure.
Su cosa si basa la pianificazione della terapia?
I medici pianificano la terapia del dolicocolon in base alla gravità dei sintomi e a quanto il tratto di colon interessato è esteso oltre la norma.
In linea generale, quando i sintomi sono lievi e il dolicocolon è contenuto, il trattamento è conservativo, mentre quando i sintomi sono gravi e il dolicocolon è una condizione clinicamente rilevante, il trattamento è di tipo chirurgico.
Trattamenti conservativi
Tra i trattamenti conservativi del dolicocolon, rientrano soprattutto rimedi contro la stitichezza, quindi:
- L'adozione di un regime dietetico ad alto contenuto di fibre (cereali integrali, frutta, verdura, legumi ecc.);
- L'assunzione giornaliera di almeno 2 litri di acqua;
- La pratica regolare di attività fisica;
- Il consumo di fermenti lattici;
- Il consumo di integratori a base di alghe e fibre alimentari;
- L'uso di lassativi. Questi sono indicati quando i precedenti rimedi risultano poco efficaci.
Il trattamento conservativo non agisce sull'anomalia anatomica del colon (la quale permane), ma sulla sintomatologia.
Trattamento chirurgico
La chirurgia è riservata ai casi di dolicocolon più complessi, che non migliorano con le cure conservative e/o che sono degenerati in complicanze.
Il trattamento chirurgico per il dolicocolon consiste in un intervento di resezione del colon, in modo da ripristinare la normale anatomia dell'intestino crasso.
La tecnica chirurgica adottata per eseguire il suddetto intervento può essere la laparotomia (molto invasiva) oppure la laparoscopia (minimamente invasiva).
Prevenzione
La possibilità di prevenire il dolicocolon sussiste solo quando quest'ultimo è una condizione acquisita.
Chiarito questo punto, tra le principali norme preventive del dolicocolon acquisito meritano una citazione particolare: seguire una dieta sana ed equilibrata, perdere peso (quando necessario) seguendo le indicazioni di un nutrizionista, praticare regolarmente attività fisica e curare in modo adeguato eventuali malattie metaboliche.
Prognosi
Se il trattamento è adeguato e tempestivo, la maggior parte dei casi di dolicocolon ha prognosi positiva.