Disuria: cos'è e perché brucia quando si fa pipì? Cura e rimedi
Cos'è la disuria?
La disuria consiste nell'emissione di urine con difficoltà, talvolta accompagnata da dolore e bruciore. Questo sintomo riflette spesso un'infezione delle vie urinarie (IVU) inferiori.
Quando si riconosce la disuria?
Il fastidio è spesso più intenso subito dopo aver smesso di urinare e, nella maggior parte dei casi, viene percepito all'interno dell'uretra e, talvolta, nell'area circostante i genitali.
La disuria – minzione difficile o dolorosa – è causata da infiammazione o irritazione delle vie urinarie, che stimolano le terminazioni nervose della vescica e dell'uretra. La comparsa di dolore fornisce indizi sulla causa. Ad esempio:
- Se il dolore si presenta subito prima della minzione indica irritazione o distensione della vescica;
- Se il dolore compare all'inizio della minzione stessa è causato tipicamente da irritazione del collo vescicale;
- Se il dolore si manifesta al termine della minzione può segnalare spasmo vescicale e, nelle donne, candidosi vaginale.
Come si presenta?
La disuria è una generica difficoltà nell'urinare ed è un sintomo comune di infezione del tratto urinario, soprattutto ad eziologia batterica. La minzione può essere accompagnata da un dolore acuto ed urente (in questo caso, però, sarebbe più corretto parlare di stranguria).
Nella maggior parte dei casi, la disuria deriva dall'irritazione di 1) uretra o 2) trigono vescicale (regione alla base della vescica, in rapporto con la vagina nella donna e con la prostata nell'uomo).
1) L'infiammazione o la stenosi dell'uretra determinano difficoltà ad iniziare la minzione, nonché bruciore durante la stessa.
2) L'irritazione del trigono causa, invece, contrazioni della vescica, con minzioni frequenti e dolorose.
Quali sono le cause di disuria?
La disuria è una generica difficoltà nell'urinare ed è un sintomo comune di infezione del tratto urinario, soprattutto ad eziologia batterica. La minzione può essere accompagnata da un dolore acuto ed urente (in questo caso, però, sarebbe più corretto parlare di stranguria).
Nella maggior parte dei casi, la disuria deriva dall'irritazione di 1) uretra o 2) trigono vescicale (regione alla base della vescica, in rapporto con la vagina nella donna e con la prostata nell'uomo).
1) L'infiammazione o la stenosi dell'uretra determinano difficoltà ad iniziare la minzione, nonché bruciore durante la stessa.
2) L'irritazione del trigono causa, invece, contrazioni della vescica, con minzioni frequenti e dolorose.
Cosa provoca minzione dolorosa con bruciore?
Nella maggior parte dei casi, la disuria è espressione di un'infezione delle basse vie urinarie (IVU responsabili di flogosi dell'uretra o della vescica), tuttavia può essere presente anche in un'IVU del tratto superiore, colpendo anche ureteri e reni (come la pielonefrite). In quest'ultimo caso, viene compromessa la capacità di concentrazione renale (motivo principale della minzione frequente).
Le cause più frequenti di disuria sono rappresentate da:
Soprattutto nelle donne, tale sintomo è conseguenza del passaggio di batteri (come Escherichia coli) dal colon alla vescica. Tra gli agenti patogeni acquisiti attraverso l'attività sessuale, responsabili di malattie sessualmente trasmissibili (MST), che più comunemente causano DISURIA INFETTIVA rientrano Neisseria gonorrhoeae (gonorrea), Chlamydia trachomatis (clamidia), Ureaplasma urealyticum, Trichomonas vaginalis (tricomoniasi) e herpes genitale.
Nelle donne, anche le lesioni perineali in corso di vulvovaginite ed infezioni da virus dell'herpes simplex possono essere dolorose, quando esposte al contatto con l'urina (le labbra vulvari possono essere infiammate o ulcerate).
La disuria può essere attribuita anche a patologie infiammatorie NON INFETTIVE, come:
- Prostatite;
- Cistite interstiziale;
- Neoplasie (cancro della vescica, tumore della prostata);
- Calcoli vescicali;
- Calcoli renali;
- Esposizione a sostanze irritanti (saponi, profumi e altri prodotti per la cura della persona);
- Allergie da contatto (spermicidi, lubrificanti e profilattici in lattice).
Per gli uomini, anche infezioni della prostata, irritazioni del tratto urinario, cicatrici e stenosi uretrale (restringimento dell'uretra) possono causare dolore durante la minzione. Per le donne, dermatite o vaginite da candida, secchezza vaginale, vulvite e vulvodinia possono causare disuria.
Possono predisporre a minzione dolorosa con bruciore anche:
- Vaginite atrofica (post-menopausale);
- Vescica neurologica;
- Spondiloartropatie (es. artrite reattiva o sindrome di Behçet);
- Disbiosi intestinale.
Ipertrofia prostatica benigna, tumori, calcoli e malformazioni delle vie urinarie possono causare DISURIA OSTRUTTIVA. Queste condizioni patologiche rendono difficile l'emissione delle urine per la presenza di un ostacolo e provocano tipicamente una concomitante riduzione della forza e del calibro del mitto.
Altre cause meno comuni di minzione dolorosa includono:
- Disidratazione;
- Farmaci, come quelli usati nel trattamento del cancro, che hanno l'irritazione della vescica come effetto collaterale;
- Diverticolite;
- Appendicite;
- Ritenzione urinaria (non essere in grado di svuotare completamente la vescica).
Sintomi associati
Quali sono i sintomi associati alla disuria?
La disuria è spesso accompagnata da una sensazione di bruciore quando si fa pipì e, spesso, è associata a:
- aumentata frequenza (pollachiuria)
- urgenza della minzione.
Altri sintomi dipendono dalle cause specifiche.
Ad esempio, oltre alla disuria, un'infezione delle vie urinarie può causare:
- frequenza minzionale
- sangue nelle urine (ematuria)
- urine torbide
- dolore pelvico
- spossatezza.
Le malattie sessualmente trasmissibili possono essere accompagnate da alterazioni cutanee visibili e un'infezione renale può essere accompagnata da febbre.
Per approfondire: Qual è la differenza tra disuria e stranguria?Diagnosi
Quali esami servono per la disuria?
Per individuare le cause della disuria è previsto il seguente iter diagnostico:
- Visita medica (anamnesi, esame obiettivo con ispezione del meato uretrale e, se necessario, esplorazione vaginale o rettale);
- Analisi delle urine con pH, nitriti, emoglobina, leucociti e urinocoltura per verificare la presenza di batteri o altri patogeni;
- Eventuali ulteriori test diagnostici, come ecografia della vescica o della prostata e cistoscopia.
In alcuni casi, possono essere necessari un tampone uretrale o vaginale e un test per le malattie a trasmissione sessuale.
Per approfondire: Come faccio a sapere se ho una IST?Trattamento e rimedi
Come viene trattata la disuria?
Il trattamento per la disuria dipende dalla causa del dolore o della sensazione di bruciore. Il primo passo consiste nel determinare se questo sintomo è causato da infezioni, infiammazioni, fattori alimentari o un problema con la vescica o la prostata.
La gestione delle infezioni urinarie prevede un trattamento farmacologico, spesso con antibiotici o antisettici urinari che devono essere prescritti dal medico. La terapia deve essere seguita per tutto il periodo indicato, anche quando i sintomi tendono a scomparire rapidamente; il rischio di una sospensione anticipata del trattamento, è di sviluppare recidive e di favorire la resistenza batterica agli antibiotici.
In presenza di un'infezione più grave, può essere necessario il ricovero ospedaliero e ricorrere al trattamento antibiotico per via endovenosa. La pielonefrite, in particolare, se non è riconosciuta e trattata rapidamente, può provocare danni permanenti e compromettere la funzionalità renale, portando addirittura alla necessità di ricorrere alla dialisi.
Infine, se l'infezione è sostenuta da difetti anatomici dell'apparato urinario, si può ricorrere alla correzione chirurgica dell'anomalia stessa.
La disuria causata da patologie di altra natura si risolve trattando la malattia all'origine del disturbo.
Come si previene la disuria?
La disuria non si può prevenire, ma si possono adottare misure igieniche e uno stile di vita che favoriscono la salute del tratto urinario. Per esempio, è importante:
- bere ogni giorno la corretta quantità di liquidi (almeno due litri di acqua al giorno)
- lavarsi le mani prima e dopo aver utilizzato il bagno
- praticare una corretta igiene intima
- cambiare frequentemente tamponi e assorbenti.
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