Ultima modifica 01.04.2020
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos’è
  3. Cause
  4. Sintomi e Complicazioni
  5. Diagnosi
  6. Trattamento e Rimedi

Generalità

La diarrea gialla è un sintomo che si manifesta con l'emissione rapida di abbondanti feci acquose o liquide, di colore giallastro o senape. Questo disturbo si riscontra piuttosto raramente.

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La diarrea gialla indica, di solito, un transito accelerato attraverso l'apparato gastroenterico o la ridotta digestione dei grassi ingeriti con l'alimentazione.

Se le scariche diarroiche non tendono a regredire nel giro di un giorno o due, alla base di tale sintomo potrebbero esserci dei disturbi più gravi.

Il percorso diagnostico prevede la raccolta dei dati anamnestici, l'analisi dei caratteri con cui si manifesta la diarrea gialla e l'esecuzione di esami strumentali e di laboratorio.

Il trattamento è rivolto alla causa scatenante e può prevedere vari interventi, come le modifiche dell'alimentazione o l'assunzione di farmaci specifici.

 

Lo sapevate che…

  • Di norma, il colore delle feci è marrone, più o meno scuro, nonostante possa variare in funzione dei cibi digeriti. Questa caratteristica è dovuta principalmente alla presenza di pigmenti biliari. Il colore naturale delle feci è dovuto, in particolare, alla bilirubina secreta dal fegato, conservata nella colecisti, quindi immessa nell'intestino.
  • A livello intestinale, la bilirubina viene trasformata prima in urobilina, poi in stercobilina dalla flora batterica intestinale: è quest'ultima sostanza che conferisce alle feci il caratteristico colore marrone.
  • Il colore delle feci è un segnale dello stato di salute non solo del tratto digerente, ma anche degli organi coinvolti nel processo digestivo: fegato, pancreas e colecisti.

Cos’è

La diarrea gialla è un sintomo che consiste nell'emissione di abbondanti feci poco formate (liquide o semiliquide), espresse con almeno tre evacuazioni al giorno.

Questo disturbo della defecazione si riscontra prevalentemente come espressione di problemi e/o condizioni di carattere patologico a carico dell'apparato gastrointestinale.

A volte, la diarrea gialla è dovuta a modifiche del tutto occasionali correlate all'assunzione di certi farmaci, all'alimentazione o allo stress. In altri casi, le scariche diarroiche possono ripetersi frequentemente o per un periodo di tempo protratto, segnalando la presenza di disturbi più severi, caratterizzati da una difficoltà nella digestione.

Tra le condizioni che possono risultare associate a tale sintomo rientrano alcune patologie del fegato (come le varie tipologie di epatite), del pancreas (es. pancreatite cronica) e delle vie biliari (tra cui calcolosi della cistifellea, colecistite e cirrosi biliare). Questa manifestazione si osserva anche nelle sindromi da malassorbimento.

Cause

La diarrea gialla non è una malattia, ma un sintomo generico che può presentarsi in molte condizioni, quasi sempre gastrointestinali. Spesso, questa manifestazione è un indizio di alcune patologie che coinvolgono l'intestino tenue, il fegato, il pancreas e la colecisti.

La diarrea gialla può manifestarsi occasionalmente (forma acuta) o per un periodo di tempo protratto (forma cronica).

Malattie di colecisti, vie biliari e fegato

La diarrea gialla può indicare la presenza di problemi di natura ostruttiva, che impediscono alla bile di raggiungere l'intestino. Di conseguenza, la ridotta quantità di sali biliari (fondamentali per il processo digestivo) che raggiunge l'intestino può causare una cattiva digestione dei grassi ingeriti con la dieta, che vengono espulsi tal quali.

La diarrea gialla può essere, quindi, un sintomo riconducibile a malattie della cistifellea, come:

Un'insufficiente escrezione di bile può dipendere anche da una patologia epatica.

In particolare, la diarrea gialla può riscontrarsi in caso di:

  • Infiammazione del fegato (epatite);
  • Cirrosi epatica;
  • Ittero secondario ad un aumento della bilirubina (questa condizione si verifica in persone che hanno problemi al fegato o soffrono di una forma di epatite);
  • Tumore del fegato.

La diarrea gialla può dipendere anche da una malattia del pancreas, come:

  • Pancreatite;
  • Alcune forme tumorali;
  • Insufficienza congenita di sintesi delle lipasi (enzimi secreti nell'intestino, con i quali il pancreas partecipa alla digestione dei grassi).

In questo caso, le scariche diarroiche risultano maleodoranti e di aspetto untuoso per la notevole quantità di grassi non assimilata (steatorrea).

Disturbi intestinali

La diarrea gialla si può riscontrare come espressione di problemi all'intestino tenue che comportano un aumento della velocità del transito del cibo e/o una difficoltà nella digestione.

Queste condizioni comprendono le malattie infiammatorie intestinali, tra cui:

La diarrea gialla può presentarsi anche negli stati patologici che interferiscono con il normale assorbimento dei nutrienti durante la digestione, come la celiachia (o morbo celiaco) ed altre sindromi da malassorbimento.

In qualche caso, la diarrea gialla si può osservare anche in presenza di malattia da reflusso gastroesofageo (GERD), la quale può indurre il corpo a digerire il cibo ad un ritmo più rapido del normale.

Infezioni

La diarrea gialla può dipendere da infezioni batteriche, virali e parassitarie del tratto gastrointestinale, come:

Altre cause

Se protratta nel tempo, la diarrea gialla può essere sintomo di fibrosi cistica, intolleranze alimentari (come quella al lattosio) e carcinoma del colon.

Sintomi e Complicazioni

La diarrea gialla si manifesta con l'evidente alterazione del colore delle deiezioni. Questo sintomo può presentarsi, a seconda della causa scatenante, come una manifestazione sporadica (associata ad un singolo episodio), continua o ricorrente (occorre fino alla risoluzione della patologia sottostante).

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Possibili disturbi associati

In base alla causa scatenante, la diarrea gialla si può accompagnare ad altri sintomi che interessano l'intestino ed il tratto digestivo.

Tra i più comuni possiamo trovare:

Complicanze della diarrea gialla

La diarrea gialla, se profusa o ripetuta, oltre alla perdita di acqua, provoca anche la perdita di proteine e sali minerali (in particolare: sodio, cloro, bicarbonato e potassio) che normalmente sono riassorbiti lungo l'intestino.

Le conseguenze comprendono squilibri dell'equilibrio idrosalino, disidratazione e/o acidosi metabolica con ipotensione, diminuzione della diuresi, torpore e tachicardia.

Diagnosi

Nel caso in cui la diarrea gialla sia prolungata (oltre un paio di giorni) o ricorrente (cioè si ripete frequentemente alternandosi a periodi con feci solide), è necessario consultare il proprio medico, per una valutazione clinica.

L'iter diagnostico prevede l'anamnesi, l'esame obiettivo del paziente e le analisi del sangue e delle urine. Nella valutazione di questo sintomo sono utili, poi, gli esami chimico-fisici (malassorbimento), colturali (infezione batterica) e parassitologici del materiale fecale.  

Per stabilire le cause responsabili della diarrea gialla e prescrivere l'opportuna terapia, il medico può indicare anche l'esecuzione di:

Trattamento e Rimedi

Per quanto riguarda il trattamento, le opzioni variano in base alla causa specifica che ha portato alla comparsa della diarrea gialle. Quando il sintomo si presenta in maniera sporadica, non deve essere motivo di preoccupazione e, spesso, non è necessario far ricorso a cure particolari.

Altre volte, invece, la diarrea gialla potrebbe essere un indizio di malattie che richiedono trattamenti mirati per la loro risoluzione. Se le scariche sono molto frequenti si può ricorrere a farmaci antidiarroici, tenendo presente che questi non curano la patologia, ma sono solo sintomatici sulla diarrea gialla. Inoltre, questi medicinali presentano effetti collaterali, quindi è meglio rivolgersi al medico prima di assumerli.

Misure dietetiche

Per risolvere il problema della diarrea gialla, il medico, oltre ad indicare il protocollo terapeutico più corretto, può consigliare al paziente l'adozione di un regime alimentare "in bianco", con cibi poco conditi. Nelle forme lievi o acute, oltre alla reintegrazione dei liquidi perduti, è consigliabile un regime di dieta astringente (carote, limone, riso, pollo e pesce bollito, carne magra ai ferri ecc.) e limitare l'assunzione di cibi ricchi di fibre, tè, caffè, alcolici e latticini.

Inoltre, in caso di diarrea gialla, il medico può consigliare l'assunzione di fermenti lattici per regolare le funzioni intestinali, attraverso la normalizzazione della flora batterica.

Nei casi più gravi, la cura deve essere rapida per prevenire o correggere la disidratazione. Pertanto, è necessario reintegrare i liquidi, i sali minerali e gli zuccheri perduti, tramite alimenti, soluzioni elettrolitiche o fleboclisi.

Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici