Diarrea nel cane e nel gatto
Ultima modifica 10.05.2021
INDICE
  1. Diarrea cane e gatto: Introduzione
  2. Approccio diagnostico
  3. Cause di diarrea
  4. Trattamento
  5. Alimentazione
  6. Altre terapie

Diarrea cane e gatto: Introduzione

La diarrea è una condizione comune nel cane e nel gatto, definita come un aumento della quantità di acqua nelle feci, del loro volume o della frequenza di espulsione.

È importante distinguere la diarrea acuta da quella cronica, localizzare il problema al piccolo o al grosso intestino e capire se la diarrea è dovuta ad una patologia primaria gastrointestinale o se è conseguenza di una patologia extraintestinale.

Considerando le varie cause di diarrea e la sua natura potenzialmente autolimitante, l'approccio diagnostico deve variare in base alla storia clinica del paziente, alla gravità dei sintomi e alla disponibilità del proprietario.

Approccio diagnostico

La diarrea acuta (più episodi da meno di 14 giorni) in animali regolarmente vaccinati è solitamente autolimitante e lieve, conseguente ad un problema primario gastrointestinale. La diarrea infettiva, le indiscrezioni alimentari e le allergie alimentari sono le cause più comuni. In questi casi, l'anamnesi è molto importante (contatti con animali malati, intolleranze note, permanenza in canili, consumo di cibo poco cotto o avariato). La presenza di muco, sangue vivo, la difficoltà e l'urgenza nel defecare sono indicativi di un problema al grosso intestino, mentre la perdita di peso e la presenza di sangue digerito indicano un coinvolgimento del piccolo intestino.

Per animali con diarrea lieve, normale consumo di cibo e acqua, assenza di vomito o disidratazione, una terapia di supporto è spesso sufficiente. In caso di progressione dei segni clinici, con disidratazione e perdita dell'appetito, sono necessari esami diagnostici aggiuntivi quali esame delle feci, test per malattie infettive ed esami del sangue, con particolare attenzione per animali con segni di patologie sistemiche.

Cause di diarrea

Infezioni batteriche

La diarrea negli animali da compagnia è stata correlata a Clostridium perfringens, Clostridium difficile, Campylobacter, Salmonella ed E. coli. D'altra parte, però, molti animali sani albergano questi batteri, e il loro riscontro non implica necessariamente la presenza di segni clinici.
In particolare, esiste una apparente correlazione tra C. perfringens e la diarrea emorragica acuta, ma non è chiaro se la presenza di questo batterio ne sia la causa o la conseguenza, per via di un'alterazione nella microflora intestinale; lo stesso vale per C. difficile.

Campylobacter è invece in grado di provocare sintomi gastrointestinali soprattutto in animali giovani esposti a fattori predisponenti quali stress, sovraffollamento e patologie concomitanti.
Alcuni tipi di E. coli possono causare infezioni intestinali in cani con una compromissione del sistema immunitario, e sono spesso coinvolti nella colite granulomatosa del Boxer, con lesioni simili descritte anche nel Bulldog francese e nel Border collie.

Infezioni virali

Il Parvovirus canino può causare diarrea emorragica, disidratazione, vomito, febbre e dolore addominale; è altamente contagioso e potenzialmente fatale. Si può riscontrare un quadro clinico simile in caso di gatti con Panleucopenia felina.

La diarrea emorragica è anche correlata al Paramyxovirus canino, agente patogeno del Cimurro.

Altri virus potenzialmente coinvolti in caso di diarrea sono i Coronavirus felini, i virus della leucemia (FeLV) e immunodeficienza (FIV) felini, Rotavirus e Norovirus.

Parassiti gastrointestinali

Le infestazioni da parassiti sono causa di diarrea acuta in particolare nei cuccioli, nei gattini e in animali giovani. Tra quelli coinvolti riscontriamo comunemente Toxocara, Toxascaris, Strongyloides, Ancylostoma e Trichuris.

Un altro parassita molto comune è la Giardia, in particolare negli animali con meno di 6 mesi di età, insieme ai coccidi o altri protozoi come Cryptosporidium.

Reazioni avverse a cibo, tossine e farmaci

Mentre le intolleranze alimentari coinvolgono processi non immunitari, le allergie rappresentano una vera e propria reazione immuno-mediata, che molto spesso si manifesta anche con sintomi cutanei. In questo caso è necessaria l'eliminazione dell'alimento causa di allergia.

Il consumo di alimenti offerti dal tavolo, di immondizia, di cibo contaminato da muffe o materiale non digeribile può provocare irritazione e infiammazione gastrointestinale, e potenzialmente una pancreatite acuta.

Bisogna considerare inoltre l'eventuale presenza di corpi estranei nel tratto alimentare.

Tra le sostanze irritanti e tossiche in grado di causare diarrea ricordiamo gli insetticidi, i metalli pesanti, alcuni funghi, il cioccolato, gli organofosforici e i carbamati. Tra i farmaci, invece, sono particolarmente coinvolti gli antibiotici, gli antiinfiammatori non steroidei, i chemioterapici, gli antiaritmici, il lattulosio e gli immunomodulatori.

Altre patologie intestinali

Altre cause di diarrea sono rappresentate dalle neoplasie (linfoma alimentare, tumori dello stroma, adenocarcinomi) e dalla linfangectasia.
In questi casi, un ausilio diagnostico importante è rappresentato dall'esame ecografico dell'addome, con eventuale esecuzione di biopsie.

Patologie extraintestinali

Le patologie extraintestinali dovrebbero essere considerate in ogni paziente con diarrea. Tra queste, sono rilevanti la pancreatite acuta e cronica, l'insufficienza pancreatica, le patologie epatobiliari e renali, l'ipertiroidismo, l'ipoadrenocorticismo, la sepsi e lo shock cardiovascolare.

L'approccio diagnostico, in questo caso, dipende molto dai riscontri clinici (poliuria, polidipsia, ittero, dolore addominale, soffi cardiaci, etc.) e dall'anamnesi, che guidano verso analisi ulteriori quali ad esempio l'esame delle urine, la valutazione del T4 e del cortisolo.

 

Per approfondire: Vermi intestinali dei cani

Trattamento

Il trattamento dipende non solo dalla gravità e dalla causa della diarrea, ma anche dal quadro clinico generale, dalla disponibilità economica e dal rischio di zoonosi.

Terapia di supporto

In caso di diarrea causata da una indiscrezione alimentare, con paziente stabile, è spesso sufficiente una terapia di supporto con cambiamento della dieta, reidratazione orale e probiotici.

Il cibo dovrebbe essere rimosso per 24 ore, per poi essere successivamente offerto più volte al giorno.

Quando la diarrea è provocata dall'assunzione di un farmaco, la somministrazione di questo dovrebbe essere immediatamente interrotta.

In pazienti con diarrea acuta è possibile utilizzare il carbone attivo, allo scopo di rimuovere tossine e batteri.

L'uso di farmaci che agiscono sulla motilità gastrointestinale (es. loperamide) è raro, poiché il trattamento della diarrea dovrebbe essere mirato alla causa primaria del disturbo.

 

Fluidoterapia

  • Quando la diarrea provoca una disidratazione moderata è necessaria una fluidoterapia parenterale. I deficit di fluidi, che siano intravascolari, interstiziali o intracellulari, dovrebbero essere corretti considerando anche il ruolo degli elettroliti e l'equilibrio acido-base.
  • I fluidi per via sottocutanea sono adeguati in animali con una disidratazione lieve.
  • Quando invece la diarrea causa una disidratazione grave, è necessario istituire una fluidoterapia endovenosa o intraossea, con somministrazione di una soluzione bilanciata a base di cristalloidi.

Il volume somministrato dovrebbe essere valutato in base allo stato di ipovolemia, disidratazione e alle perdite in corso, mentre il tipo di soluzione da utilizzare dipende dai disturbi elettrolitici e acido-base.

Antiparassitari e antibiotici

Le parassitosi vanno trattate con antiparassitari adeguati al caso. Inoltre, una corretta igiene è importante per evitare la diffusione degli agenti patogeni e la reinfestazione.

  • In pazienti affetti da Giardia è indicato un trattamento a base di fenbendazolo e/o metronidazolo.
  • L'uso profilattico di antibiotici è frequente in caso di diarrea emorragica, allo scopo di evitare la traslocazione batterica e la batteriemia; in realtà, sembra che tale pratica non abbia effetti dimostrabili clinicamente. Inoltre, l'uso di amoxicillina e acido clavulanico in pazienti non settici con diarrea emorragica non sembra ridurre la durata o la gravità della sintomatologia.

Alla luce di ciò, mentre una terapia di supporto e una corretta igiene dovrebbero essere prese in considerazione in tutti gli animali con diarrea con sospetta origine batterica, gli antibiotici dovrebbero essere utilizzati solo in caso di animali con segni di patologia sistemica.

  • La maggior parte dei C. perfringens isolati sono suscettibili all'ampicillina, al metronidazolo e ai macrolidi.
  • Per il trattamento di C. difficile è raccomandato l'uso di metronidazolo e di diete ad alto contenuto di fibre
  • I macrolidi o i fluorochinoloni sono di comune impiego nella campylobacteriosi, mentre nei pazienti con salmonellosi è indicata una terapia empirica con ampicillina e enrofloxacina, sebbene sia più corretto eseguire un antibiogramma per ogni caso specifico.
  • La colite granulomatosa associata ad E. coli mostra una buona risposta al trattamento con enrofloxacina o altri fluorochinoloni.
  • La diarrea responsiva agli antibiotici è tipicamente trattata con tilosina, metronidazolo o ossitetraciclina.

Alimentazione

La gestione a lungo termine delle intolleranze e delle allergie alimentari si basa sulla modificazione della dieta con un alimento contenente fonti di proteine e carboidrati nuove per il paziente, evitando gli ingredienti che provocano la sintomatologia.
In modo simile, animali con IBD (Inflammatory Bowel Disease, malattia infiammatoria intestinale) possono trarre beneficio da diete a base di proteine idrolizzate e con basso contenuto di grassi.

Per approfondire: Dieta del gatto e salute

Altre terapie

  • La maggior parte degli animali con IBD di entità moderata o grave richiede un trattamento con immunomodulatori (es. glucocorticoidi, azatioprina, clorambucile, ciclosporina) per raggiungere la remissione dei sintomi clinici.
  • La chirurgia è indicata per pazienti con corpi estranei ostruttivi, intussuscezione e neoplasie trattabili chirurgicamente. La chemioterapia può essere un'opzione terapeutica, da sola o associata alla chirurgia, in pazienti con neoplasie intestinali.
  • Le patologie extraintestinali richiedono invece un approccio specifico e mirato in base alla causa.

Considerando la varietà delle cause di diarrea e delle conseguenti terapie, si consiglia una valutazione del proprio animale con il medico veterinario, che saprà indicare il trattamento migliore in base all'anamnesi, alla sintomatologia clinica e ai fattori di rischio presenti.

Autore

Ambulatorio Veterinario I PORTICI
Un'equipe di giovani veterinari con diversi interessi che ricoprono i principali campi della medicina veterinaria. Loro sono i medici dell'Ambulatorio Veterinario I Portici di Vinovo