Disturbi Depressivi - Depressione unipolare
Episodio depressivo maggiore
Secondo il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-IV-TR), per poter fare diagnosi di episodio depressivo maggiore è necessario che i sintomi durino per almeno due settimane e che siano almeno 5 di un elenco di 9. Inoltre, obbligatoriamente, devono comprendere almeno uno dei primi 2. Questi sintomi sono:
- umore depresso;
- perdita degli interessi;
- perdita od aumento di peso o riduzione od aumento dell'appetito;
- insonnia o ipersonnia (dormire molte ore);
- agitazione o rallentamento delle capacità psichiche e motorie;
- facile affaticabilità o mancanza di energia;
- sentimento di autosvalutazione o di colpa;
- ridotta capacità di pensare o di concentrarsi od indecisione;
- pensieri ricorrenti di morte o di suicidio.
L'episodio depressivo maggiore è caratterizzato da un umore persistentemente e gravemente depresso per la maggior parte del giorno, quasi ogni giorno. La durata varia dai 6 ai 12 mesi, ma può anche superare i 2 anni; in tale caso, si parla di cronicizzazione.
Sintomi riguardanti l'umore
L'abbassamento del tono dell'umore è caratterizzato da tristezza, dolore morale, disperazione. Non è influenzabile da incoraggiamenti esterni o tentativi di consolazione, e spesso è accompagnato dalla perdita di interessi e piaceri (anedonia), con sentimenti di indifferenza, inadeguatezza, aridità e vuoto, talora con la sensazione di perdita e mancanza di sentimenti (depersonalizzazione affettiva). Il paziente ha spesso la tendenza a piangere, ma l'abbassamento del tono dell'umore si può cogliere anche nello sguardo, nel tono della voce, nella brevità delle risposte, nella mimica, nei gesti e nei movimenti (in genere rallentati). Egli presenta una riduzione della capacità di concentrazione e della memoria, alterazioni psichiche e motorie (rallentamento ma anche, in qualche caso, agitazione), insonnia o sonnolenza, diminuzione od aumento dell'appetito e/o del peso. Possono coesistere anche ansia e preoccupazione, soprattutto quando si verificano eventi negativi. I sentimenti di tristezza, a volte, non vengono compresi o sono sottovalutati, oltre che dai familiari e dagli amici, anche dallo stesso paziente. Per esempio, non vengono percepiti sentimenti depressivi ma sensazioni di peso quasi fisico, svogliatezza, stanchezza e riduzione dell'iniziativa.
Un altro sintomo fondamentale è la riduzione o la perdita di piacere e di interesse per il lavoro, le attività ricreative e la frequentazione degli amici ed i passatempi prediletti, che vengono sostituiti da un sentimento di indifferenza e distacco.
Per approfondire: Sintomi Depressione Maggiore
Sintomi cognitivi
Il paziente riferisce una diminuita capacità di pensare e concentrarsi, di prendere decisioni e di memorizzare. Il rallentamento psico-motorio, la perdita di interesse ed iniziativa, la difficoltà a distogliersi dalle frequenti rimuginazioni dolorose sul proprio passato con sentimenti autosvalutativi e di colpa (retrospezione dolorosa), possono interferire con l'esecuzione delle normali attività. Anche il semplice preparare l'elenco della spesa, per esempio, può sembrare superiore alle proprie forze per la casalinga; le attività più elementari, così come gli svaghi (leggere il giornale per esempio, o guardare la televisione), possono risultare impossibili per la mancanza di concentrazione, la perdita d'interesse e la sensazione di mancanza dell'energia necessaria. Anche l'esperienza del tempo è alterata, con la sensazione di un suo arrestarsi, di un presente dilatato ed immutabile, un passato segnato da errori o colpe non riparabili ed un futuro inesistente o comunque privo di speranza con caduta di tutti i progetti. La fiducia di base, l'autostima e la capacità di provare speranza, che forniscono senso e valore all'esistenza, sono gravemente compromessi. Esiste anche un impoverimento dei contenuti mentali, e spesso il paziente ripropone più volte gli stessi temi dolorosi, e tende a sentirsi responsabile dei propri disturbi e della loro persistenza nonostante i trattamenti. Può avere preoccupazioni economiche, ipocondriache e d'inguaribilità, pensieri di autoaccusa e di morte. Nei due terzi dei pazienti sono presenti desiderio di morire ed ideazione al suicidio. Nei casi più gravi, questo viene vissuto come l'unica possibile liberazione dalla sofferenza, come espiazione delle colpe od in risposta alla convinzione che non sia possibile essere aiutati.
A volte, l'episodio depressivo maggiore si manifesta con deliri (disturbi della forma e del contenuto dei pensieri) ed allucinazioni (disturbi della percezione dei pensieri). I deliri possono essere:
- di colpa: il paziente ha la convinzione di essere responsabile, con i propri comportamenti, di eventuali disgrazie avvenute ai familiari, di colpe mai commesse e spesso assurde, come le calamità naturali, o le guerre;
- di indegnità: non si sente degno di stare al mondo;
- di rovina: è convinto di non avere più mezzi di sostentamento per sé e la famiglia;
- ipocondriaci e di inguaribilità: è convinto di avere una malattia grave od inguaribile, o di non poter guarire dalla depressione in atto;
- di negazione corporea: il paziente nega l'esistenza di sé, della propria integrità fisica, degli organi interni del suo corpo, del mondo e del tempo;
- di riferimento e di persecuzione: è convinto di essere sul punto di venire arrestato per presunte colpe o reati commessi.
Le allucinazioni possono essere uditive (per esempio voci che colpevolizzano il paziente o gli comandano di suicidarsi), gustative od olfattive.
Sintomi psichici e motori
Nel depresso si può osservare un marcato rallentamento psichico e motorio, con andatura lenta e difficoltà nell'eseguire i movimenti, che vengono effettuati con uno sforzo evidente. Il paziente resta a lungo seduto immobile, od a letto tutto il giorno, trascurando l'alimentazione, l'abbigliamento e l'igiene. Il rallentamento è evidente anche nella ridotta produzione di idee, che sono tutte incentrate su temi di colpa e di autoaccusa, di povertà e di rovina, nella povertà di parole che sono stentate, lente, emesse a voce bassa, nel linguaggio monotono e povero di contenuti, che si può ridurre a monosillabi. Anche l'aspetto cambia fisionomia, con una mimica basata su dolore e sofferenza, in cui gli angoli della bocca sono piegati verso il basso, la fronte è corrugata, lo sguardo è triste, spento e desolato. In alcuni casi, al contrario, possono prevalere l'ansia e l'agitazione (si parla in questo caso di depressione agitata): il paziente è incapace di stare fermo, è inquieto, sofferente, irritabile, può tormentarsi incessantemente le mani arrivando in qualche caso a procurarsi lesioni della cute senza rendersene conto o sentire dolore, può piangere o compiere gesti autolesivi o suicidari.
Sintomi somatici e vegetativi
Sono frequenti la diminuzione dell'appetito e del peso, mentre lo sono di meno l'aumento dell'appetito e dell'introito di cibi, soprattutto carboidrati (craving per i carboidrati) ed il conseguente aumento di peso. Il paziente riferisce di sentirsi molto stanco e debole, di avere disturbi del sonno (sensazione che sono sia stato riposante oppure risveglio precoce, risvegli multipli, difficoltà nell'addormentarsi), calo del desiderio sessuale con difficoltà di erezione per l'uomo o frigidità nella donna, stitichezza, senso di oppressione toracica e di cuore che "batte forte nel petto".