Data Presunta del Parto (DPP): Cos’è? Come si Calcola? A Cosa Serve?

Ultima modifica 01.06.2020
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos’è
  3. A cosa serve
  4. Come si calcola
  5. Interpretazione del risultato

Generalità

La data presunta del parto (DPP) è un'informazione che si calcola partendo dal primo giorno dell'ultimo ciclo mestruale al quale si aggiungono 40 settimane. Conoscere il giorno più probabile in cui nascerà il bambino, permette alla futura mamma di non essere impreparata all'evento.

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La data presunta del parto è utile anche al ginecologo ed all'ostetrica che stanno seguendo la donna, per programmare i controlli previsti (cioè gli esami e le visite consigliate durante la gravidanza) e monitorare che lo sviluppo del feto all'interno dell'utero proceda secondo i normali ritmi fisiologici.

La data presunta del parto è indicativa: considerando che il calcolo si basi sulla durata "standard" di una gravidanza (in media, 280 giorni dall'inizio dell'ultima mestruazione), il ciclo mestruale sia di 28-30 giorni e la gravidanza proceda senza inconvenienti, l'effettiva nascita del bambino può verificarsi tra le due settimane che precedono e quelle che seguono il giorno ritenuto più probabile.

Se il ciclo non è regolare, invece, il ginecologo potrebbe "ridatare" la data presunta del parto in base ai parametri misurati durante la prima ecografia.

Cos’è

Cosa si intende per Data Presunta del Parto?

La data presunta del parto è una stima del giorno in cui è più probabile il termine della gravidanza e la nascita del bambino.

Per effettuare questo calcolo, i medici si riferiscono al giorno d'inizio dell'ultima mestruazione e tengono in considerazione che, se procede normalmente, la gestazione ha una durata media di 280 giorni, pari a 40 settimane a partire dalla data presa come riferimento. Tuttavia, una gravidanza fisiologica più concludersi con tranquillità anche tra le 37 e le 42 settimane.

DPP anamnestica e DPP ecografica

Per datare la gravidanza e stimare il giorno del parto, il medico utilizza le informazioni raccolte nel corso del colloquio con la coppia o la futura mamma (DPP anamnestica).

Convenzionalmente, la durata di una gravidanza viene calcolata in 280 giorni, iniziando a contare dal giorno d'inizio dell'ultimo flusso mestruale, per un totale di 40 settimane. Alla prima visita prenatale, il medico, tramite il regolo ostetrico, stabilirà la data presunta del parto, tenendo in considerazione anche altri dati anamnestici, come la durata media del ciclo mestruale o il giorno dell'ovulazione più probabile.

L'ecografia del primo trimestre consente di stabilire la data presunta del parto ecografica (DPP ecografica). In pratica, sulla base dei riscontri osservati nelle prime fasi dello sviluppo fetale, l'esame conferma la datazione della gravidanza (nelle donne con cicli regolari) o rende possibile l'eventuale ridatazione (in caso di irregolarità mestruali o stima iniziale incerta).

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Quanto dura la gravidanza?

  • La durata della gravidanza viene espressa in 40 settimane complete, che equivalgono a: 280 giorni o 9 mesi solari più una settimana.
  • Dal momento del concepimento a quello del parto, dovrebbero trascorrere circa 266 giorni (38 settimane), se si considera che la durata della fase luteinica (post-ovulatoria) è in media di 14 giorni.
  • 40 settimane o 280 giorni sono un arco di tempo comunque approssimativo, tanto che i parti avvenuti in leggero anticipo o posticipo, tra la trentasettesima e la quarantunesima settimana di gestazione rientrano comunque nella normalità.

A cosa serve

Data Presunta del Parto: come si utilizza?

La data presunta del parto è un valore indicativo e corrisponde alla 40esima settimana di gravidanza. Se la gravidanza sarà fisiologica (cioè non ci saranno complicazioni), il bambino potrebbe nascere in un intervallo che andrà dai 15 giorni prima ai 15 giorni dopo la data presunta del parto.

Perché è utile sapere la Data Presunta del Parto?

La data presunta del parto è un importante riferimento per calcolare i tempi in gravidanza e monitorare le fasi dello sviluppo fetale.

Considerando che ogni periodo della gestazione corrisponde ad una fase specifica di crescita del feto, sapere il giorno previsto per la nascita del bambino è utile per prepararsi all'evento, indicando alla futura mamma le scadenze da non dimenticare.

In funzione della data presunta del parto, poi, il ginecologo programma insieme alla gestante il calendario con i controlli previsti durante la gestazione (esami del sangue, visite di controllo, ecografie ecc.).

La data presunta del parto è utile anche per indicare il piano assistenziale ideale per la futura mamma: un bambino prematuro potrebbe avere bisogno di maggiori cure, così come una gestazione che si protrae oltre le 42 settimane rende possibile un'induzione del travaglio o un parto cesareo.

Da ricordare

La data del parto PREVISTA è difficile che coincida proprio con quella EFFETTIVA. Tuttavia, se i cicli mestruali sono regolari (cioè si verificano in media ogni 28-30 giorni) e la gravidanza procede normalmente (senza problematiche), il parto può avvenire in un momento qualsiasi compreso nei 15 giorni precedenti o successivi alla scadenza ipotizzata. Durante le ecografie di controllo, il ginecologo sarà in grado di fornire una datazione più precisa basandosi su parametri relativi alla crescita ed allo sviluppo del feto, confermando o meno la datazione effettuata con il regolo ostetrico e/o il calcolo delle settimane di gravidanza.

Come si calcola

Data Presunta del Parto: come si calcola?

La data presunta del parto (DPP) si ottiene a partire dal calcolo delle settimane di gravidanza mediante la REGOLA DI NAEGELE.

Per convenzione, il calcolo della data presunta del parto a termine prende come riferimento il primo giorno dell'ultima mestruazione. Tenendo conto che una gestazione "standard" dura 280 giorni, si applica la regola di Naegele, quindi si aggiungono sette giorni e si sottraggono tre mesi a questa data. Nel caso, ad esempio, la data d'inizio dell'ultima mestruazione sia il 4 giugno, l'epoca presunta del parto sarà l'11 marzo dell'anno successivo.

Nel corso della prima visita ginecologica dopo le ultime mestruazioni seguite da un ritardo, il ginecologo conferma l'inizio della gestazione e, per semplificare il calcolo della data presunta del parto, si avvale del REGOLO OSTETRICO (o ruota della gravidanza).

Il calcolo delle settimane di gravidanza può essere fatto già dalla coppia o dalla futura mamma, prima di recarsi alla visita ginecologica; ostetriche e medici possono validare o "aggiustare" la stima con il regolo ostetrico, il controllo ecografico e l'esito degli esami di laboratorio (tra cui il dosaggio del beta-hCG).

Per saperne di più su Come Calcolare le Settimane di Gravidanza

Regola di Naegele: come si applica per ottenere la Data Presunta del Parto?

La regola di Naegele per calcolare la data presunta del parto si basa sul giorno d'inizio dell'ultima mestruazione e sulla durata "standard" della gravidanza, convenzionalmente stabilita in 40 settimane.

In pratica, prendendo come riferimento la data corrispondente alla comparsa dell'ultimo flusso mestruale, si aggiungono 7 giorni, si sottraggono 3 mesi e si addiziona un anno. Semplificando questa formula, si aggiungono 9 mesi più 7 giorni al primo giorno dell'ultima mestruazione.

Il risultato che si ottiene fornisce una datazione della settimana di gravidanza in cui la donna si trova e, di conseguenza, stabilisce il giorno in prossimità del quale potrebbe verificarsi la nascita del bambino.

Va precisato che la regola di Naegele è basata su cicli mestruali di 28 giorni, con un'ovulazione presupposta al 14° giorno.

Regolo ostetrico per stimare la Data Presunta del Parto

Il regolo ostetrico è utilizzato da ostetriche e ginecologi per stimare in modo semplice la data presunta del parto, durante l'anamnesi. Questo strumento è composto da due dischi di cartoncino numerati e sovrapposti. La ruota inferiore (più grande) e quella superiore (più piccola) sono unite al centro da un occhiello, che consente loro di poter girare indipendentemente in senso orario ed antiorario. La ruota inferiore è suddivisa in 12 sezioni, una per ogni mese dell'anno, a loro volta graduate con i giorni del mese; quella inferiore riporta, invece, 40 settimane di gravidanza suddivise nei 3 trimestri.

Quando usa il regolo ostetrico per stabilire la data presunta del parto, il ginecologo prende a riferimento l'inizio dell'ultima mestruazione e tiene in considerazione una durata gestazionale media pari a 280 giorni (vale a dire 40 settimane o nove mesi più una settimana). Il medico fa girare la ruota inferiore per posizionare la freccia riportata sul disco superiore in corrispondenza del giorno e del mese riferiti dalla donna come data d'inizio dell'ultima mestruazione, quindi legge la durata della gestazione in settimane complete per difetto (es. 40 settimane + 6 giorni = 40 settimane).

Oltre a stimare il giorno previsto per il parto, il regolo ostetrico indicherà anche la data probabile del concepimento e le scadenze da non dimenticare, come le varie visite di controllo.

Data Presunta del Parto: ecografia di primo trimestre

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L'ecografia del primo trimestre è uno dei tre controlli ecografici gratuiti e previsti dal servizio sanitario nazionale in gravidanza. Quest'esame, detto anche "ecografia di datazione", consente di convalidare le stime iniziali del ginecologo e datare correttamente la gravidanza (o ridatare, nel caso il parto presunto sia troppo precoce o tardivo), misurando due parametri: la lunghezza cranio-caudale (CRL) ed il diametro biparietale del feto.

La datazione ecografica dovrebbe avvenire idealmente entro la decima settimana di gravidanza. Più l'esame è eseguito precocemente, maggiore è la precisione del calcolo della data presunta del parto.

Nelle donne con cicli mestruali irregolare, la ridatazione è possibile solo nelle prime settimane di gravidanza, poiché, nel corso di queste fasi, l'embrione ha uno sviluppo regolare. Inoltre, in questi momenti, i valori di riferimento per lo sviluppo fetale sono piuttosto precisi e permettono di calcolare esattamente la data presunta del parto. Nei controlli ecografici successivi, il ginecologo indicherà le misure del bambino in percentile rispetto alla crescita media e la variabilità è più significativa.

Interpretazione del risultato

Data Presunta del Parto: quanto è affidabile?

La data presunta del parto calcolata è tanto più veritiera, quanto più regolari sono i cicli mestruali: se la lunghezza media dei cicli mestruali è inferiore a 28 giorni, la nascita potrebbe avvenire in leggero anticipo; se l'intervallo tra una mestruazione e l'altra è più lungo, invece, si potrebbe partorire in lieve ritardo.

Nelle donne con ciclo mestruale regolare, la data presunta del parto stimata con il regolo ostetrico e la regola di Naegele possono essere considerate attendibili nel fornire un calcolo approssimativo del termine della gravidanza e, di conseguenza, un'indicazione a partire dalla quale potrebbe nascere il bambino. Va sempre ricordato che si tratta di un'indicazione: come indica il termine, la data è "presunta", non "effettiva". La gestazione dura in media 40 settimane, ma si potrebbe partorire in un giorno qualsiasi a partire dalla 38esima settimana fino alla 42esima.

In ogni caso, la stima della data presunta del parto è un punto di partenza: quest'informazione può essere stabilita con una migliore approssimazione tramite un controllo ecografico e gli altri accertamenti medici che vengono eseguiti nel corso della gestazione.

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Data Presunta del Parto dal concepimento: nota

Il concepimento avviene quando gli spermatozoi, risalendo l'utero, raggiungono la cellula uovo matura, rilasciata dall'ovaio durante l'ovulazione e disponibile per la fecondazione. Teoricamente, per il calcolo della data presunta del parto si dovrebbe contare a partire da questo momento. Tuttavia, è praticamente impossibile sapere con certezza in quale giorno è avvenuto il concepimento: anche nel caso si avesse avuto un unico rapporto sessuale non protetto nel periodo fertile, non sempre la fecondazione avviene allo stesso tempo.

La cellula uovo matura può essere fecondata da 4-5 giorni prima fino a 1-2 giorni dopo l'ovulazione. Ciò è possibile in considerazione del fatto che l'ovulo, quando viene espulso dall'ovaia, riesce a sopravvivere per circa 24 ore, mentre gli spermatozoi possono rimanere vitali nell'apparato genitale femminile fino a 72-96 ore. Pertanto, un rapporto sessuale non protetto avvenuto anche 3 o 4 giorni prima dell'ovulazione può portare alla fecondazione.

Per questo motivo, il calcolo della data presunta del parto vengono stimate 40 settimane dal primo giorno dell'ultima mestruazione, che appunto dovrebbe essere avvenuta circa 2 settimane prima del concepimento.

Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici