ed i vantaggi che si ottengono smettendo di fumare
Vedi anche: fumo in gravidanza e i costi del fumo
Il fumo che origina dalla combustione incompleta del tabacco e della carta che lo avvolge è costituito da almeno 4.000 sostanze. Tra queste:
sostanze irritanti; catrame; monossido di carbonio; nicotina
NOTA BENE: I filtri riducono la quantità di queste sostanze che arriva nelle vie respiratorie, ma NON le eliminano.
Tra le sostanze irritanti presenti nel fumo, si ricordano: acido cianidrico, acroleina, formaldeide e ammoniaca. Causano danni immediati alla mucosa delle vie respiratorie. Inoltre, l'azione irritante provoca tosse, eccesso di muco, bronchite cronica, enfisema.
Il catrame, facente parte della componente corpuscolata del fumo, comprende diverse sostanze, tra cui le più note sono benzopirene e idrocarburi aromatici; è dimostrato che queste sostanze sono cancerogene.
Il catrame, inoltre, irrita le vie respiratorie,
ingiallisce i denti, contribuisce all'alito cattivo
e alla sensazione di amaro in bocca.
Il monossido di carbonio si lega all'emoglobina, riducendo la sua capacità di trasportare l'ossigeno. Questo comporta un minore nutrimento per i tessuti.
La nicotina è un alcaloide naturale, presente nel tabacco in una percentuale che va dal 2 all'8%. La nicotina contenuta in una sigaretta non è molto tossica ma dà dipendenza!
Quando arriva ai polmoni, la nicotina passa nel sangue e arriva al cervello in pochi secondi. La nicotina stimola la liberazione di dopamina nel SNC e di adrenalina nel surrene. L'effetto è eccitatorio sia a livello della mente che del corpo. Poco dopo, però, subentra un effetto deprimente che spinge a fumare ancora per provare di nuovo gli effetti positivi. Con ciò si spiega la dipendenza, il cui grado si misura valutando questi parametri:
Oltre alla dipendenza farmacologica da nicotina, nel fumatore si crea anche una dipendenza psicologica.Quando si smette di fumare si manifesta una vera e propria sindrome da astinenza, caratterizzata da:
La nicotina è considerata una droga a tutti gli effetti. Dall'inizio degli anni '90 il contenuto di nicotina delle sigarette è regolamentato e non può superare un certo numero di mg.
La gravità dei danni dipende da questi parametri
Aumenta inoltre l'incidenza di infezioni delle vie respiratorie ed asma.
Vedi anche: polmoni di un fumatore
Il fumo fa aumentare la
pressione arteriosa, accelera l'aterosclerosi, ostacolando la circolazione
del sangue nei vasi e aumentando il rischio di infarto e di ictus.
I problemi circolatori causati dal fumo possono determinare:
Il fumo aumenta il rischio di molti tipi di tumore; a rischio sono prima di tutto le vie respiratorie in quanto direttamente esposte al fumo. Nei fumatori il carcinoma polmonare ha una frequenza 20 volte superiore a quella riscontrata nei non fumatori. Alto è anche il rischio di tumore al rene e alla vescica, in quanto le sostanze cancerogene del tabacco sono eliminate attraverso i reni e ristagnano con l'urina nella vescica.
Associato all'alcol, il fumo aumenta il rischio di tumori dell'esofago, del colon e del fegato.
E' maggiore il rischio di tumori dell'utero.
La menopausa è anticipata ed è più alto il rischio di osteoporosi.
Il fumo diminuisce la fecondità ed aumenta il rischio di aborti, parti prematuri, neonati sottopeso e morti premature.
La nicotina ha inoltre la capacità di passare nel latte materno.
Il fumo in gravidanza può causare un ritardo di crescita, di
sviluppo mentale e polmonare del bambino.
Il fumo riduce notevolmente le prestazioni atletiche, aumenta lo stress ossidativo, aumenta il rischio di gengiviti e incrementa l'incidenza di ulcere gastro-duodenali.
Il fumo passivo è quello inalato involontariamente dalle persone che vivono o lavorano a contatto con fumatori.
Il fumo di tabacco è uno dei più pericolosi fattori inquinanti dell'aria in ambienti confinati e costituisce un rischio concreto per la salute dei non fumatori.
Causa riduzione della funzionalità respiratoria
e una maggiore incidenza di tumore al polmone.
Nei figli di fumatori si riscontra
una più alta incidenza di bronchiti,
polmoniti e crisi asmatiche.
Un fumatore su due muore di una malattia attribuibile al tabagismo. La speranza di vita di un fumatore è comunque di 8 anni inferiore a quella dei non fumatori.
Smettendo di fumare si hanno benefici immediati (nell'arco di ore) - come una migliore respirazione, ed una maggiore capacità nella percezione di odori e sapori - e benefici a lungo termine:
In Italia ogni anno, per il fumo, muore un numero di persone che corrisponde al numero di vittime che si avrebbe se ogni giorno cadesse un jumbo-jet pieno di passeggeri. Con un tale rischio nessuno accetterebbe più di volare. Perché allora si accetta di fumare?
"la sigaretta è quella cosa che da una parte c'è il fumo e dall'altra un cretino" Oscar Wilde
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