Covid, variante Kraken: sintomi, rischi, vaccini, contagio

Covid, variante Kraken: sintomi, rischi, vaccini, contagio
Ultima modifica 09.01.2023
INDICE
  1. Introduzione
  2. Variante Kraken in sintesi
  3. Kraken: la nuova variante
  4. Rischi per la salute e sintomi
  5. Screening e vaccini

Introduzione

In Cina l'allerta è massima a seguito della grande ondata registrata in merito alla diffusione delle nuove varianti Covid. Anche nel nord degli Stati Uniti la soglia di attenzione nei confronti della nuova variante è cresciuta proprio perché Kraken, questo il nome della variante della stessa famiglia di Omicron, si dimostra molto diffusiva. Per l'Organizzazione mondiale della sanità Kraken resta "variante di interesse" (Voi), quindi la soglia d'allerta non è stata innalzata a "variante di preoccupazione" (Voc).

La Kraken è una sottovariante, molto simile per sintomi e contagiosità a un'altra recente variante, Gryphon, entrambe sottovarianti dell'ormai "superata" in quanto a diffusione, Omicron che è stata protagonista dell'ondata su larga scala di oltre un anno fa, oggi decisamente meno aggressiva nella manifestazione clinica, ma altresì molto contagiosa. Il codice scientifico della nuova variante è XBB.1.5.

Variante Kraken in sintesi

Kraken parente di Omicron

Kraken, variante Covid dal nome di un leggendario mostro marino, è l'ultima variante che si sta diffondendo dopo Cerberus e Gryphon, su larga scala soprattutto in Cina e Stati Uniti. Il nome ufficiale in codice scientifico è XBB.1.5, e fa parte della numerosa famiglia di Omicron. Kraken deriva da una mutazione della prima sottovariante di Omicron XBB, nota come Gryphon (un ricombinante delle varianti BA.2.10.1 e BA.2.75). Una variante particolarmente contagiosa, ma che non causa sintomatologia acuta come nelle prime ondate.

Kraken: la nuova variante

La massima diffusione di Kraken si sta registrando da qualche settimana in Cina, dove sono stati riattivati tutti i protocolli sanitari della prima ondata di Covid. Anche negli Usa, come riportato dai Centres for Disease and Prevention (CDC), che effettuano costanti monitoraggi sulla diffusione del virus, i contagi di Covid-19 sono praticamente raddoppiati nell'ultima settimana, e oltre il 40% si riferisce proprio alla diffusione della nuova variante Kraken.

Una crescita repentina ed esponenziale, se si pensa che un mese fa la sottovariante era al 4%. I primi casi di contagio da Kraken sono stati registrati a ottobre a New York e nel Connecticut. Come sottolinea l'Organizzazione Mondiale della Sanità, ora la nuova variante è presente in 29 Stati, anche in Europa. In Italia, secondo l'Istituto Superiore di Sanità, la diffusione di Kraken è ancora davvero trascurabile: sono stati segnalati al momento pochissimi contagi (i dati sono in costante aggiornamento).

Le caratteristiche della sottovariante Omicron XBB.1.5 sono simili alle precedenti varianti, ma Kraken, in particolar modo, è significativa per l'altissimo potenziale infettivo ed immunoevasivo: un soggetto infettato sarebbe in grado di infettare almeno altre 15 persone, ed il virus è grado di ostacolare gli anticorpi prodotti da guarigione o da vaccino. Va sottolineato che comunque i vaccini sembrano continuare a proteggere dai sintomi gravi, dalle ospedalizzazioni e decesso.

 

 

Rischi per la salute e sintomi

Una variante che resiste agli anticorpi prodotti sia dalla guarigione da una precedente infezione, che da quelli della copertura vaccinale. Kraken, infatti, è una variante immunoevasiva, il che significa che a differenze delle altre varianti, resiste di più alle  difese immunitarie, ed è quindi in grado di eludere gli anticorpi. Dal punto di vista della lotta alla malattia grave causata dalla nuova mutazione, si parla di anticorpi neutralizzanti, indotti dalle vaccinazioni e dalle infezioni precedenti, in special modo i linfociti T che riconoscono più elementi del virus.

I sintomi provocati da contagio da Kraken sono grossomodo gli stessi di influenza e altre varianti Covid:

  • mal di gola;
  • tosse;
  • stanchezza e spossatezza;
  • dolori articolari e muscolari diffusi.

 

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Screening e vaccini

Per evitare che la nuova variante Kraken si diffonda su larga scala anche in Italia, occorre tenere comportamenti precauzionali già ampiamente conosciuti durante le precedenti ondate del virus. I modi per scongiurare il contagio sono sempre quelli di indossare la mascherina, soprattutto in ambienti pubblici, sui mezzi di trasporto e in luoghi affollati al chiuso, ricambio d'aria, lavarsi di frequente le mani, avere una copertura vaccinale e fare auto screening con tamponi rapidi al presentarsi di sintomi (confondibili anche con una normale influenza) e se si è stati a contatto con un soggetto positivo.

Nonostante Kraken sia immunoresistente, il vaccino bivalente BA4-BA5 sembra quello maggiormente efficace nello stimolare la produzione di anticorpi in grado di neutralizzare la variante XBB, "parente stretto" della nuova variante XBB1.5.

Uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine conferma comunque che gli antivirali, in particolare il Paxlovid (nirmatrelvir), dimostrano concreta efficacia sulle nuove varianti.

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