Covid, arriva “Centaurus”: che cosa si sa sulla nuova variante

Covid, arriva “Centaurus”: che cosa si sa sulla nuova variante
Ultima modifica 14.07.2022
INDICE
  1. Introduzione
  2. Che cosa sta succedendo
  3. I pareri degli esperti
  4. La situazione in Italia
  5. Una nuova ondata di contagi

Introduzione

È stata ribattezzata "Centaurus" l'ultima variante del virus responsabile dell'infezione da Covid-19, che è stata registrata per la prima volta in India a inizio maggio e da allora rilevata in una decina di Paesi. Si tratta di una sottovariante di Omicron che preoccupa gli esperti perché stando ai dati raccolti fino a ora ha un'elevata capacità di trasmissibilità, tanto che lo scorso 7 luglio l'Ecdc, Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, l'ha definita come variante da monitorare. 

Che cosa sta succedendo

A due anni e mezzo dall'inizio della pandemia, il Covid-19 preoccupa ancora, e molto. Ovviamente non siamo più nelle prime fasi dell'emergenza, quando i medici non sapevano come muoversi, i sistemi sanitari non erano organizzati e i pazienti gravi erano tantissimi. Tuttavia, non è ancora arrivato il momento di tirare un sospiro di sollievo, come speravamo fino a qualche settimana fa, al contrario. Una delle cose che preoccupa maggiormente gli esperti è la grandissima capacità del virus di mutare: il virus originario SARS-CoV-2 è mutato più volte e oggi praticamente non esiste quasi più. Prima è stata la volta di Delta, poi delle varie Gamma, Beta, Alfa e della variante Omicron, anche nota come BA.1, che ha iniziato a destare preoccupazione a fine novembre 2021, e poi, ancora, delle diverse sottovarianti di Omicron: BA.2, BA.3, BA.4 e BA.5. Ora è arrivato il momento della sottovariante Omicron BA.2.75, più conosciuta come Centaurus, che dopo i primi casi di maggio in India, si è diffusa già nel Regno Unito, in Giappone, negli Stati Uniti, in Australia, in Germania, in Canada, in Nuova Zelanda, in Nepal e in Indonesia. Stando alle prime evidenze, pare che questo ceppo abbia una capacità di trasmissibilità più elevata di Omicron 5 e/o si possa associare a malattie più gravi, ma su quest'ultima ipotesi servono ulteriori conferme. Secondo il quotidiano britannico "The Guardian" i virologi sono preoccupati dall'elevato numero di mutazioni contenute in Centaurus, rispetto a BA.2 da cui è probabile si sia evoluta. C'è chi sostiene che la nuova variante possa essere fino a 5 volte più infettiva di Omicron 5, che al momento è responsabile della nuova impennata di contagi in Europa e Stati Uniti.

I pareri degli esperti

"Non sono tanto le singole mutazioni, ma il numero di combinazioni di mutazioni che ci preoccupano. È difficile prevedere l'effetto di così tante mutazioni insieme, un quadro che conferisce al virus una sorta di proprietà 'jolly' in cui la somma delle parti potrebbe essere peggiore di ciascuna di esse" ha dichiarato Tom Peacock, virologo dell'Imperial College London, che è stato il primo a identificare Omicron come potenziale problema nel novembre 2021. "Sicuramente Centaurus è un potenziale candidato a sostituire BA.5. Oppure, è probabilmente il genere di cose con cui faremo i conti dopo, ovvero una 'variante di una variante".*

 

"L'anno scorso eravamo molto convinti che Delta rappresentasse un culmine evolutivo per il virus, ma l'emergere di Omicron e il vasto aumento della variabilità e dell'evasività degli anticorpi è un segno che non possiamo, come popolazione, seguire un piano simil-influenzale per mantenere il passo con l'evoluzione virale" ha osservato Stephen Griffin, virologo dell'Università di Leeds.*

 

*Fonte: today.it "Omicron, cosa sappiamo della nuova sottovariante Centaurus"

La situazione in Italia

Al momento non sembra si siano registrati casi di Centaurus in Italia. Secondo l'indagine rapida del 7 giugno 2022, condotta dall'Istituto Superiore di Sanità e dal Ministero della Salute, la variante Omicron era praticamente l'unica circolante nel nostro Paese, con la sottovariante BA.2 predominante (62,98% tra le varianti Omicron); in aumento i casi riconducibili alle sottovarianti BA.4 (11,41%) e BA.5 (23,15%) della stessa Omicron. 

In queste settimane però la situazione è cambiata e i casi di Omicron 5 sono saliti in maniera vertiginosa. Secondo quanto dichiarato il 14 luglio all'Adnkronos da Mauro Pistello, direttore dell'Unità di virologia dell'azienda ospedaliera universitaria di Pisa, vicepresidente della Società italiana di microbiologia e tra i fondatori della rete di sequenziamento dell'Istituto superiore di sanità (Iss), "probabilmente Omicron BA.5 è stimabile già al 70% di prevalenza, con BA.4 che invece è presente in misura minore".

Una nuova ondata di contagi

In attesa di capire il reale impatto dell'ultima variante di SARS-CoV-2 registrata, ribattezzata appunto Centaurus, bisogna fare i conti con la nuova ondata di contagi, che dopo un calo che aveva fatto ben sperare, ora stanno risalendo in maniera vertiginosa, anche in Italia. Gli ultimi dati parlano di un tasso di positività nel nostro Paese attorno al 26%; in crescita anche i ricoveri.