Clistere: cos'è, a cosa serve, come si fa

Clistere: cos'è, a cosa serve, come si fa
Ultima modifica 13.09.2022
INDICE
  1. Che cos'è il Clistere?
  2. A cosa serve?
  3. Tipi di Clistere
  4. Strumentazione
  5. Come si fa
  6. Effetti collaterali
  7. Controindicazioni

Che cos'è il Clistere?

Il clistere - anche noto come clisma o enema - è una procedura che consiste nell'immettere soluzioni liquide a livello del retto e/o del sigma attraverso l'utilizzo di appositi strumenti.

Le soluzioni liquide immesse nell'intestino sono soluzioni rettali appositamente formulate per questo impiego e possono contenere differenti sostanze o principi attivi, in funzione del tipo di clistere che è necessario eseguire.

Per estensione, nel linguaggio comune, il termine "clistere" viene usato spesso e volentieri per indicare non solo procedura, ma anche gli strumenti con cui questa viene eseguita.

Ad ogni modo, il clistere può essere effettuato - con l'opportuna strumentazione - sia a livello casalingo che in ambito medico-ospedaliero.

Pulizia intestinale Shutterstock

A cosa serve?

Il clistere è una procedura che può essere messa in pratica in diverse occasioni per rispondere a diverse esigenze.

Più nel dettaglio, le indicazioni del clistere possono essere:

  • Trattamento della stitichezza o della stipsi occasionale: in presenza di feci dure e secche e difficoltà di ad evacuare, è possibile ricorrere all'impiego di clisteri al fine di rimuovere il blocco creatosi, favorendo così l'eliminazione delle feci e lo svuotamento dell'intestino. In altri termini, il clistere viene usato come pratica per liberare l'ultimo tratto intestinale da feci e/o gas.
  • Trattamento del fecaloma: con il termine "fecaloma" si identifica una massa dura di feci disidratate che si forma a livello del retto e del sigma o nei tratti superiori del colon, generalmente provocata da una stipsi cronica. In alcuni casi, il clistere può essere praticato per favorirne la rimozione.
  • Preparazione a esami diagnostici: alcuni esami diagnostici - come la colonscopia - richiedono la liberazione del tratto intestinale per poter essere eseguiti. In simili circostanze, pertanto, è possibile ricorrere, fra gli altri modi, anche all'uso del clistere.
  • Preparazione ad interventi chirurgici: anche alcune procedure chirurgiche necessitano di una pulizia intestinale prima di essere eseguite; anche in questi casi, pertanto, è possibile ricorrere all'utilizzo del listere.
  • Trattamento di alcune patologie intestinali: in presenza di malattie che colpiscono l'intestino è possibile somministrare farmaci per il trattamento di tali patologie attraverso un clistere.

Tipi di Clistere

In funzione della loro azione, di come vengono effettuati e del motivo per cui vengono fatti è possibile distinguere differenti tipologie di clisteri. Vediamo le principali.

Clisteri evacuativi o lassativi

Il clistere evacuativo o lassativo viene di norma effettuato per liberare il tratto intestinale in presenza di difficoltà di evacuazione, oppure come preparazione a particolari esami o interventi chirurgici.

Il clistere in questione può essere effettuato con acqua tiepida (non calda e nemmeno fredda, al fine di non provocare danni all'intestino), oppure con una soluzione nella quale sono presenti principi attivi ad azione lassativa che, una volta introdotti a livello rettale, espleteranno la loro azione terapeutica.

Clisteri terapeutici

Si tratta di clisteri a base di soluzioni medicamentose impiegati per introdurre farmaci ad azione sistemica o locale. Il loro utilizzo è prezioso ogni volta che, per una qualsiasi ragione, non sia possibile utilizzare la via orale (ad esempio, in presenza di vomito, o quando il farmaco viene assorbito o metabolizzato in maniera indesiderata dal sistema digerente).

Un esempio fra tutti d'impiego di questo tipo è dato dalle malattie infiammatorie intestinali (come, ad esempio, la colite ulcerosa o il morbo di Crohn) per le quali è possibile ricorrere alla somministrazione rettale di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) o corticosteroidi attraverso l'esecuzione, per l'appunto, del clistere.

Clisteri diagnostici

I clisteri di questo tipo vengono utilizzati nell'ambito della diagnostica per immagini. In questo modo s'introduce un mezzo di contrasto nel tratto intestinale, al fine di poter eseguire l'esame diagnostico necessario.

È possibile utilizzare polvere di solfato di bario o altri mezzi di contrasto che vengono immessi nell'intestino tramite clistere. In questi casi si parla di solito di clisma opaco che può essere tradizionale o a doppio contrasto se viene insufflata anche aria oltre al mezzo di contrasto.

Per approfondire: Clisma opaco: cos'è, perché e come si fa

Strumentazione

Un clistere può essere eseguito con strumentazione diversa in funzione dello scopo per cui si esegue, della motivazione che ne rende necessario l'impiego, della quantità di soluzione che è necessario immettere nell'intestino e dell'ambito nel quale viene praticato.

Clistere Shutterstock

La strumentazione utilizzata può essere:

  • Un contenitore di materiale gommoso dotato di beccuccio forato che deve essere inserito nell'ano e da cui fuoriuscirà la soluzione in seguito all'esercizio di una pressione sul contenitore. Quest'ultimo può avere una forma tondeggiante, oppure una forma "a pera", da cui il nome comune di peretta. Questo tipo di strumentazione è anche noto come pompetta.

La peretta o pompetta consente l'immissione nell'intestino di piccoli volumi di soluzione (in genere, dai 100 ai 200 ml) e, per questa ragione, viene anche chiamato clistere a basso volume.

Enteroclisma Shutterstock
  • Una sacca che viene riempita con la soluzione da immettere nell'intestino collegata con un tubo ad una cannula rigida che andrà introdotta nell'ano. Questo strumento - generalmente chiamato enteroclisma - è dotato di un rubinetto che consente la regolazione del flusso di soluzione che viene introdotta nell'intestino.

Con l'enteroclisma si possono introdurre nell'intestino quantità di soluzione rettale superiori, variabili dai 0,5 fino ai 2 litri. In questi casi, si parla più propriamente di clistere a grande volume.

Lo sapevi che…

In commercio esistono perette o pompette monouso pronte per essere utilizzate al momento del bisogno. Contengono piccole quantità di soluzione di diverso tipo, a seconda delle necessità, che possono essere impiegate a livello casalingo. Tali prodotti sono meglio noti come "microclismi"; i più comunemente utilizzati sono a base di soluzioni ad azione lassativa e sono indicati per il trattamento della stipsi occasionale.

Ve ne sono di diverse tipologie, contenenti diversi volumi di soluzione e diversi principi attivi in modo da adattarsi alle esigenze di diversi pazienti, adulti e bambini, anche molto piccoli.

Benché si tratti di prodotti che, nella maggior parte dei casi, possono essere liberamente acquistati senza ricetta medica, è comunque opportuno rivolgersi al proprio medico - o al pediatra (nel caso il destinatario del clistere fosse un bambino) - prima di utilizzarli.

Come si fa

Il clistere può essere impiegato a livello casalingo, così come in ambito ospedaliero o comunque in strutture sanitarie. In questi ultimi casi sarà effettuato da personale infermieristico o medico che conoscendo alla procedura, fornirà al paziente tutte le indicazioni del caso (indicazioni su un'eventuale preparazione alla procedura, posizione da assumere, ecc.).

Clistere per il trattamento della stitichezza a livello casalingo

Per l'uso casalingo nel trattamento della stipsi occasionale, di norma, è consigliabile utilizzare i microclismi pronti all'uso.

Microclisma Shutterstock

Questi, infatti, contengono la giusta quantità di soluzione rettale e di principi attivi; mentre i contenitori - sterili e monouso - sono pronti per essere utilizzati. Vediamo, quindi, i principali passaggi per l'esecuzione di questo tipo di clistere.

La modalità d'impiego risulta abbastanza semplice:

  • Rimuovere il clistere dalla confezione, quindi togliere il cappuccio protettivo che normalmente è presente sul beccuccio.
  • Per favorire l'inserimento del beccuccio, si consiglia di lubrificarlo con qualche goccia della soluzione in esso contenuto.
  • Solitamente, per la somministrazione del clistere (in ambito casalingo, quanto in ambito sanitario), s'invita il paziente ad assumere una posizione sdraiata sul fianco sinistro, portando le ginocchia al petto (per intenderci, si dovrà assumere una sorta di posizione fetale sul lato sinistro).
  • Dopodiché, inserire il beccuccio nell'ano sino al termine della sua corsa ed effettuare il clistere premendo il flacone in maniera tale da far fuoriuscire la soluzione a livello rettale.
  • Il liquido così immesso dovrà essere trattenuto dal paziente finché lo stimolo alla defecazione non sarà urgente; a questo punto sarà quindi possibile procedere con l'evacuazione.

Altri tipi di Clisteri

I clisteri diagnostici vengono eseguiti da personale sanitario nel momento in cui è necessario effettuare l'esame diagnostico.

I clisteri terapeutici, invece, richiedono la prescrizione medica e devono essere effettuati seguendo le indicazioni del medico e attenendosi alle istruzioni riportate sul foglietto illustrativo del medicinale da esso prescritto.

Ad ogni modo, le informazioni qui riportate hanno solo un fine illustrativo. Per la corretta esecuzione, si raccomanda di seguire le istruzioni del medico e le istruzioni per il giusto modo d'uso di norma riportate sul foglietto illustrativo del clistere che s'intende utilizzare.

Per maggiori informazioni o in caso di dubbi, rivolgersi al medico o al farmacista.

Effetti collaterali

Nonostante, in linea di massima, i clisteri vengano ben tollerati dalla maggior parte delle persone, naturalmente, non si può escludere la possibile insorgenza di effetti indesiderati.

Con l'uso di clisteri lassativi, possono, ad esempio, manifestarsi crampi addominali più o meno intensi e irritazione a livello locale. Da non escludere la possibile comparsa di reazioni allergiche in individui sensibili ai principi attivi o agli eccipienti contenuti nella soluzione rettale utilizzata per fare il clistere.

Ulteriori effetti indesiderati possono manifestarsi con l'uso di clisteri diagnostici o di clisteri terapeutici; ancora una volta, per maggiori informazioni in merito, è consigliabile rivolgersi al medico e leggere il foglietto illustrativo del prodotto da esso prescritto.

Controindicazioni

Quando il Clistere NON deve essere fatto

L'utilizzo di qualsiasi tipo di clistere è sempre controindicato in presenza di allergia nota ai principi attivi o agli eccipienti presenti nella soluzione rettale che si dovrebbe impiegare.

Oltre a ciò, possono esserci ulteriori controindicazioni, come ad esempio la presenza di ostruzioni intestinali, cui possono aggiungersene altre, variabili in funzione del tipo di clistere che si deve effettuare.

Per quel che concerne i clisteri con sostanze ad azione lassativa, il loro impiego è generalmente controindicato in caso di:

Potrebbero essere presenti altre controindicazioni o condizioni che necessitano particolare cautela nell'esecuzione del clistere. Informazioni più dettagliate in merito sono riportate sul foglietto illustrativo del prodotto che s'intende impiegare.

Per dubbi e maggiori informazioni sul clistere che si dovrebbe effettuare, si consiglia ancora una volta di rivolgersi al medico o al farmacista.

Autore

Ilaria Randi

Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista