Ultima modifica 28.01.2020

Generalità

Il ciclo anovulatorio (o anovulazione) è una disfunzione del ciclo mestruale, caratterizzata dall'assenza dell'ovulazione.
L'anovulazione può essere sospettata in caso di cicli mestruali irregolari (sia per quantità, che per durata) o non associati ai tipici sintomi della fase ovulatoria (quali tensione mammaria, gonfiore addominale o mutazioni del tono dell'umore).
ciclo mestruale irregolareIl ciclo anovulatorio si traduce nella difficoltà ad avere un'ovulazione efficace in termini riproduttivi: l'ovaia non rilascia l'ovocita, dunque non rende possibile la fecondazione.
L'anovulazione si manifesta con maggiore frequenza durante l'adolescenza e nel climaterio. Oltre allo stato di premenopausa, una delle cause più comuni alla base dell'assenza dell'ovulazione è la sindrome dell'ovaio policistico. Tuttavia, il problema può essere determinato anche da iperprolattinemia, ipotiroidismo e altre patologie che provocano amenorrea anovulatoria (tra cui alterazioni funzionali dell'asse ipotalamo-ipofisi-ovarico, insufficienza ovarica precoce e tumori ovarici).
La diagnosi dei cicli anovulatori è confermata con la misurazione dei livelli ormonali nel sangue e l'esecuzione di un'ecografia pelvica.
Il trattamento dell'anovulazione è rivolto alle cause scatenanti. In assenza di patologie, i cicli anovulatori possono rappresentare delle condizioni transitorie.

Cos'è

Il ciclo anovulatorio consiste nell'assenza dell'ovulazione (ossia nel mancato rilascio di ovuli fecondabili da parte dell'ovaio) e nella mancata formazione del corpo luteo nel corso di uno o più cicli mestruali.
L'anovulazione può essere transitoria o cronica, ricordando che:

  • Un ciclo mestruale può definirsi anovulatorio solo quando si è concluso;
  • Avere due o tre cicli anovulatori durante l'anno è normale;
  • Un ciclo anovulatorio è un fenomeno del tutto fisiologico durante l'infanzia, la gravidanza, l'allattamento materno e la menopausa.

Se l'ovulazione è irregolare, ma non completamente assente, si parla di oligovulazione. Questa situazione è caratterizzata dall'allungamento del ritmo del ciclo mestruale.

Cos'è il Ciclo Mestruale

Il ciclo mestruale è un delicato concatenarsi di eventi fisiologici, il cui scopo consiste nella maturazione della cellula uovo (gamete femminile) e nella preparazione di un “ambiente” adatto al suo eventuale impianto. Questi processi predispongono, dunque, all'inizio di un'eventuale gravidanza, nel caso in cui si verificasse la fecondazione dell'ovocita da parte di uno spermatozoo di origine maschile.
Il ciclo mestruale ricorre a intervalli regolari, mediamente ogni 28 giorni, cioè dal 1° giorno di una mestruazione al giorno precedente l'inizio del flusso successivo. Tuttavia, va considerata normale una certa variabilità individuale.
L'anovulazione è una delle cause dell'infertilità femminile, poiché implica l'assenza di ovociti utilizzabili.

Cause

I fattori che possono predisporre al ciclo anovulatorio sono molteplici.
L'anovulazione è una situazione comune in seguito alla comparsa dei primi cicli mestruali (pubertà) e con l'avvicinarsi della menopausa, quando gli ovociti rimasti non sono più molti.
I cicli anovulatori possono dipendere da condizioni che interessano le ovaie e l'apparato riproduttivo femminile secondari a:

Le fasi del ciclo mestruale sono associate alla secrezione periodica e regolare degli ormoni ovarici, ipotalamici ed ipofisari, direttamente correlati alla fertilità. Al mantenimento della regolarità delle mestruazioni, dell'ovulazione e di altri eventi correlati concorrono, quindi, diverse strutture dell'organismo (sistema nervoso centrale, ipotalamo, ipofisi ed ovaie).
Per questo motivo, i cicli anovulatori possono riconoscere altre svariate cause, tra cui:

Un ciclo anovulatorio può risultare da malattie sistemiche, allattamento o assunzione massiccia di farmaci che possono debilitare l'organismo, causando dei ritardi nella comparsa delle mestruazioni. L'assenza di ovulazione può dipendere anche da disequilibri ormonali, conseguenze post-chirurgiche e fattori genetici.

Sintomi e complicazioni

I cicli anovulatori tendono a essere irregolari per quanto riguarda la durata: in alcuni casi risultano ravvicinati tra loro (l'intervallo di tempo tra una mestruazione e l'altra è più breve di 21 giorni), altre volte sono più distanziati del normale (oltre 36 giorni).

Anche le variazioni notevoli che si possono riscontrare nella frequenza del ciclo mestruale da mese a mese possono segnalare una disfunzione ovulatoria. Raramente, le mestruazioni sono regolari senza che venga rilasciato l'ovocita.
L'assenza dell'ovulazione può associarsi anche alla cessazione dei periodi mestruali (amenorrea secondaria) o a perdite ematiche eccessive (sanguinamento uterino disfunzionale).
Il ciclo anovulatorio non è di per sé associato ad altre particolari manifestazioni fisiche. Tuttavia, nelle donne che non hanno ovulazione possono essere assenti certi sintomi della fase ovulatoria, quali:

In caso di ciclo anovulatorio, anche l'aspetto del muco cervicale non è tendenzialmente regolare (ossia non appare filante, più denso ed elastico durante l'ovulazione).
La principale conseguenza di questa disfunzione è l'infertilità femminile. Va ricordato, infatti, che anche quando l'ovulazione avviene normalmente e una donna desidera intraprendere una gravidanza, le probabilità di concezione sono pari a circa il 25% ogni mese. Se il ciclo è anovulatorio o irregolare, la possibilità di concepire risulta inferiore o nulla, in quanto non è disponibile un gamete femminile per la fecondazione. In generale, la difficoltà a rimanere incinta è il sintomo principale che conduce a sottoporsi ad accertamenti medici. 
Altri fattori associati all'ovulazione possono risultare compromessi, rendendo difficile la procreazione, come:

  • Scarsa qualità del muco cervicale;
  • Eccessivo o difettivo ispessimento dell'endometrio (tessuto che riveste la parete interna dell'utero, a livello del quale si verifica l'impianto della cellula uovo matura qualora venisse fecondata);
  • Livelli di progesterone anormalmente bassi;
  • Fase luteale breve.

Ciclo anovulatorio: come si riconosce

La precisione mensile nella comparsa delle mestruazioni non garantisce che si sia verificata l'ovulazione.
In un ciclo mestruale, la variabile che ne determina la durata è l'ovulazione, poiché da quel momento ha inizio la fase luteale (periodo che va dal rilascio dell'ovocita all'inizio delle mestruazioni). Quest'ultima è, infatti, più costante e richiede dai 12 ai 16 giorni (durata media: 14 giorni).

Nei cicli anovulatori, la mancanza dell'ovulazione non significa, poi, che non ci stata attività ovarica.
Per sapere se l'ovulazione è avvenuta, è possibile ricorrere alla misurazione della temperatura basale che tende ad aumentare normalmente intorno al 14° giorno del ciclo mestruale; se l'andamento è, invece, un continuo di alti e bassi è probabile che si sia verificata l'anovulazione.

Diagnosi

Per valutare le cause responsabili dell'anovulazione è necessario annotare con precisione sul calendario mestruale l'inizio di ogni ciclo (ossia il giorno in cui compare il flusso). Il medico potrebbe richiedere anche la rilevazione della temperatura basale, oltre a procedere con alcune analisi del sangue.
In particolare, la diagnosi di anovulazione è confermata dalla misurazione dei livelli degli ormoni coinvolti nel ciclo mestruale. Tra questi, il progesterone risulta piuttosto significativo, soprattutto se dosato al 21° giorno del ciclo: dopo l'ovulazione, i valori relativi a quest'ormone aumentano.
L'esecuzione di un'ecografia e un esame pelvico verificherà le condizioni dell'utero e delle ovaie e l'eventuale presenza di cisti alle ovaie (ovaio policistico), oltre a permettere il riscontro di un eventuale follicolo (o corpo luteo).

Classificazione degli stati anovulatori

Per assegnare le donne ai rispettivi gruppi, la classificazione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) si basa su tre parametri:

Gruppo Diagnosi Caratteristiche
I Fallimento ipotalamico pituitario
  • Amenorrea e assenza di segni di produzione di estrogeni;
  • Livelli non elevati di prolattina;
  • Bassi livelli di FSH;
  • Assenza di segni rilevabili di lesioni della regione ipotalamico pituitaria.
II Disfunzione ipotalamica pituitaria
  • Presenza di vari disturbi del ciclo mestruale (esempio: insufficienza della fase luteale, cicli anovulatori, sindrome da ovaio policistico, amenorrea), con segni di produzione di estrogeni;
  • Livelli di prolattina e FSH nella norma.
III Fallimento ovarico
  • Amenorrea ed assenza di segni di produzione ovarica;
  • Elevati livelli di FSH;
  • Livelli di prolattina nella norma.
IV Disturbo congenito o acquisito del tratto riproduttivo
  • Amenorrea che non risponde a cicli ripetuti di somministrazione di estrogeni.
V Infertilità con iperprolattinemia e lesioni nella regione ipotalamico pituitaria
  • Vari disturbi del ciclo;
  • Alti livelli di prolattina;
  • Presenza di segni di lesione nella regione ipotalamico-pituitaria.
VI Infertilità con iperprolattinemia e assenza di lesioni rilevabili nella regione ipotalamico pituitaria
  • Vari disturbi del ciclo;
  • Alti livelli di prolattina;
  • Assenza di segni di lesioni nella regione ipotalamico-pituitaria.
VII Amenorrea in assenza di valori elevati di prolattina e segni di lesioni nella regione ipotalamico pituitaria
  • Bassa produzione di estrogeni;
  • Prolattina nella norma o con valori bassi.

Terapia

I trattamenti del ciclo anovulatorio dipendono dalla causa scatenante. In qualunque caso, si raccomanda sempre di rivolgersi ad un medico specializzato.
Talvolta, è possibile gestire la condizione semplicemente mediante l'adozione di un regime alimentare adeguato, la pratica di un esercizio fisico moderato, il controllo dello stress e altri cambiamenti dello stile di vita.
Nei casi più gravi, i medici possono prescrivere trattamenti farmacologici con clomifene citrato, specialmente per le donne che soffrono della sindrome di ovaio policistico. La regolare ovulazione può essere indotta anche ricorrendo alla terapia ormonale sostitutiva, basata sulla somministrazione di estro-progestinici.  Anche la metformina, medicinale usato per il diabete è utile in molti casi, da sola o in combinazione con altre sostanze.

Altri trattamenti del ciclo anovulatorio possono comprendere gli agonisti dell'ormone di rilascio delle gonadotropine e gli anti-androgeni. In alcune occasioni, i cicli anovulatori sono trattati con un intervento chirurgico.


Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici