Cefalea
Ultima modifica 27.04.2021
INDICE
  1. Cos’è
  2. Forme di Cefalea
  3. Cause
  4. Diario della Cefalea
  5. Cosa Fare

Cos’è

Definizione di Cefalea

Cefalea è il termine scientifico utilizzato per indicare il mal di testa, cioè un dolore a qualsiasi parte del capo (incluso viso, interno del cranio e cuoio capelluto) o alla parte superiore del collo.

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Le cefalee sono distinte in primarie e secondarie, a seconda che siano un problema in sé o la conseguenza di una patologia, come trauma cranico o cervicale, disturbi circolatori cerebrali, infezioni, infiammazione, epilessia, intossicazioni o abuso di determinate sostanze (alcolici, droghe, analgesici), malattie del cranio, collo, orecchie, naso, denti, bocca e altre, disturbi psichiatrici, malattie internistiche (per es. ipertensione, anemia).

Le cefalee sono uno dei motivi più comuni di consultazione medica.

Forme di Cefalea

Diversi sono i sistemi che permettono di classificare le cefalee. Il più riconosciuto è la "Classificazione Internazionale delle Cefalee" (ICHD), redatto dalla International Headache Society e approvato dall'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), che distingue le cefalee primarie in base ai sintomi e le forme secondarie in base alla loro eziologia.

Lo scopo di questi sistemi di classificazione consiste nel fornire agli operatori sanitari uno strumento per agevolare il riconoscimento dei diversi tipi di mal di testa, quindi formulare una diagnosi specifica e, conseguentemente, adottare la strategia terapeutica più efficace.

Per semplificare, le forme di cefalea sono distinte fondamentalmente in tre categorie:

  • Cefalee primarie;
  • Cefalee secondarie;
  • Nevralgie craniche e dolori facciali centrali o primari e altre cefalee.

Cefalee Primarie

Le forme primarie di cefalea costituiscono un disturbo fine a sé, cioè non dipendono da un'altra patologia.

Le cefalee primarie sono:

 

Cefalea tensiva

Cefalea a grappolo

Emicrania

Tipo di dolore

Costrittivo

Trafittivo e lancinante

Pulsante

Localizzazione

Bilaterale

Unilaterale

Unilaterale

Intensità

Da lieve a moderata

Grave

Da Moderata a grave

Durata

Da 30 minuti a diverse ore

Da 15 minuti a 3 ore

Da 4 a 72 ore

Frequenza

Variabile

Ricorrenza periodica

Variabile

Altri sintomi

Sensibilità alla luce o al rumore, senza vomito o nausea (lieve nella forma cronica) e senza aura. Trae beneficio dall'attività fisica o dal movimento

Blefaroptosi, miosi, congestione nasale e lacrimazione. La posizione sdraiata peggiora il dolore

Nausea e/o vomito,

sensibilità al movimento, luce e rumore. Può presentarsi con o senza aura. Aggravata dalle normali attività di routine

Chi è più a rischio

Sesso femminile

Sesso maschile

Sesso femminile

Tutte queste forme di cefalea primaria possono essere:

  • Episodiche: le crisi dolorose hanno una frequenza occasionale e sporadica, presentandosi per meno di 15 giorni al mese.
  • Croniche: il dolore compare con una frequenza elevata, per almeno 15 giorni al mese e per più di sei mesi, senza rispondere efficacemente alla terapia e associandosi spesso a disabilità. L'emicrania è la forma che tende con maggior facilità a cronicizzare.

Accanto alle forme primarie vere e proprie, esistono mal di testa associati a specifici fattori scatenanti, che non sono sintomo, né conseguenza di una malattia organica. Esempi: cefalea da coito, farmaci, freddo, post traumatica e sindrome pre mestruale.

Cefalee Secondarie

Le cefalee secondarie possono rappresentare un sintomo aspecifico, in quanto possono associarsi a numerose diverse condizioni, che riconoscono le cause più svariate. Posta questa considerazione, esistono disturbi che determinano tra i sintomi caratteristici proprio la cefalea, i più frequenti dei quali sono:

Le cefalee secondarie possono essere causate anche da condizioni patologiche molto gravi (es. trauma cranico, emorragie intracerebrali e ictus) e, se si associano ad altri sintomi "allarmanti", non devono essere trascurate. Fortunatamente, le cefalee secondarie "pericolose" rappresentano solo una piccola percentuale dei casi. Se il dolore alla testa si manifesta improvvisamente, con un'intensità peggiore rispetto a quanto si sia mai sperimentato, e se questo si associa ad altri sintomi che non possono essere riferiti al mal di testa è necessario riferire urgentemente la condizione al proprio medico.

Nevralgie Craniche, Dolori Facciali e altre Cefalee

Le nevralgie craniche descrivono un gruppo di cefalee che si verificano fondamentalmente per l'infiammazione dei nervi cranici e/o cervicali, i quali diventano la fonte del dolore alla testa. Ad esempio, la nevralgia del trigemino rappresenta una sintomatologia che interessa la terminazione nervosa localizzata nel volto, nella parte anteriore del cranio e nella cavità orale, e deputata alla trasmissione di stimoli motori e sensitivi al cervello e viceversa. Anche diverse forme di dolore facciale e una varietà di altre cause di cefalea sono incluse in questa categoria.

Cause

Cefalea: Quali sono le Cause principali?

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La cefalea è causata dall'alterazione dei meccanismi e dei processi fisiologici che attivano e/o coinvolgono strutture sensibili allo stimolo del dolore, localizzate in alcune zone della testa e del collo: periostio del cranio, muscoli, nervi, arterie e vene, tessuti sottocutanei, occhi, orecchie, seni paranasali e mucose. Non è ancora chiaro, tuttavia, il motivo per cui questi segnali dolorosi vengano inizialmente attivati.

Nella maggior parte dei casi, la cefalea rappresenta il risultato dell'interazione tra predisposizione genetica, cause esogene (interne all'organismo) e fattori scatenanti (cioè gli stimoli che innescano le alterazioni).

Meccanismi esogeni

  • Modificazione dei vasi sanguigni che irrorano il cervello: dilatazione, restrizione, compressione di arterie e vene;
  • Compressione, trazione o infiammazione dei nervi cranici;
  • Infiammazione, contrattura o compressione dei muscoli extracranici e cervicali;
  • Infiammazione delle meningi.

Fattori scatenanti e/o aggravanti

Curiosità: Perché la Cefalea è più frequente in Primavera?

Alcune persone notano un intensificarsi degli attacchi di mal di testa tra aprile e giugno.

Questo peggioramento è legato alle condizioni di instabilità tipiche della stagione primaverile.

Tra i fattori scatenanti rientrano le variazioni atmosferiche, soprattutto quando si verificano in modo brusco e repentino nell'arco della stessa giornata (es. alternanza sole-pioggia). Un attacco di cefalea può comparire anche in seguito all'eccessiva esposizione al sole o al vento o in concomitanza con l'arrivo di perturbazioni, come i temporali.

Possono favorire la comparsa del mal di testa anche i cambiamenti dei ritmi sonno-veglia. Durante i cambiamenti di stagione, infatti, l'orologio interno dell'organismo deve adattarsi alle ore di luce, processo reso ancora più difficile dal ritorno all'ora legale.

Diario della Cefalea

Come va compilato

Il "diario del mal di testa" è un registro dove annotare, ogni volta che si manifesta un attacco di cefalea, le attività svolte, i cibi consumati, eventuali farmaci assunti ed altre situazioni alle quali ci si è esposti prima della sua comparsa.

A cosa serve

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Queste indicazioni sono utili per comprendere quali fattori predispongono con più facilità alla cefalea. Inoltre, annotare in modo accurato i sintomi avvertiti più frequentemente prima o durante le crisi dolorose aiuta il medico ad inquadrare meglio la situazione. La compilazione del diario consente di monitorare l'andamento degli attacchi di cefalea nel tempo e determinare l'efficacia dell'eventuale approccio terapeutico intrapreso.

Quali Informazioni devono comparire nel Diario

Il diario deve contenere le informazioni relative a:

  • Riferimenti temporali: data e ora dell'attacco;
  • Dolore: di che tipo è (costrittivo, pulsante, oppressivo o trafittivo); quanto è intenso (lieve, moderato, severo ed invalidante), dove è localizzato (monolaterale, bilaterale, frontale, occipitale ecc.); quanto dura e con quale frequenza compare;
  • Altri sintomi associati: sono presenti altre manifestazioni in concomitanza dell'attacco di cefalea? Sono presenti nausea, fastidio per luci e rumori, disturbi visivi, vomito e formicolii alle mani?
  • Fattori scatenanti: fisici (il dolore compare dopo uno sforzo fisico o dopo aver mantenuto per lungo tempo una particolare postura?), emotivi (si stanno vivendo momenti di stress o di ansia?), ambientali (il mal di testa è comparso in concomitanza con bruschi cambiamenti metereologici, in seguito all'eccessiva esposizione al sole o dopo un'escursione in montagna?), ormonali (la cefalea è comparsa prima o durante il ciclo mestruale, nei primi mesi di gravidanza o in seguito alla sospensione della pillola?) ed alimentari (consumo di formaggi, agrumi, cioccolato o cibi contenenti glutammato monosodico, digiuno e disidratazione)
  • Farmaci assunti: riportare il nome o la categoria di appartenenza dei medicinali eventualmente usati, gli effetti ottenuti, il dosaggio e la durata della terapia.

Cosa Fare

Cefalea: Quali sono le Terapie previste?

Non tutti i tipi di mal di testa e non tutti gli attacchi richiedono necessariamente una cura. La terapia più adeguata deve essere sempre stabilita dal medico, in relazione alla presenza di diversi fattori, tra cui il tipo e la frequenza della cefalea, i sintomi accusati, le patologie coesistenti e le cause scatenanti. Inoltre, il medico può raccomandare diversi comportamenti per gestire le cause scatenanti e prevenire la cefalea. In linea generale, la cefalea può essere curata con farmaci antidolorifici da banco e con semplici modifiche dello stile di vita come, ad esempio, riposare di più e bere liquidi a sufficienza.

Consigli Pratici e Stile di Vita

La prevenzione della cefalea o la riduzione della frequenza degli attacchi è possibile adottando uno stile di vita sano e rispettando alcune norme di comportamento:

  • Non curare il mal di testa con il "fai da te": il trattamento va sempre stabilito dal medico. In particolare, non usare analgesici ed altri farmaci da banco in modo incontrollato.
  • Evitare tutte quelle situazioni che inducono ansia e stress. Per contribuire a ridurre la tensione, può essere utile pianificare ed organizzare la giornata in anticipo. Inoltre, è consigliabile ritagliarsi ogni giorno del tempo e degli spazi da dedicare alle attività che si preferiscono, come leggere un libro, iscriversi ad un corso di ballo o guardare la tv.
  • Rispettare il ritmo sonno-veglia: dormire eccessivamente o troppo poco rispetto alle proprie esigenze è un fattore che altera l'equilibrio generale dell'organismo e che può facilitare, quindi, l'insorgenza di cefalea.
  • Praticare un'attività fisica regolare: lo sport aiuta a scaricare stress e tensioni, favorisce il sonno ed aiuta a regolare i ritmi biologici. Attenzione, tuttavia, agli sforzi fisici troppo intensi.

Quando Preoccuparsi

La cefalea non va sottovalutata se:

  • Si manifesta con un mal di testa improvviso e molto più intenso di qualsiasi altro dolore provato in precedenza;
  • Il dolore non scompare, anzi si aggrava con il passare del tempo, nonostante l'assunzione di antidolorifici;
  • Si presenta in seguito ad un trauma cranico;
  • Si accompagna a sintomi che fanno pensare a un danno cerebrale o a un problema a carico del sistema nervoso, come debolezza, difficoltà nell'articolare le parole, confusione, perdita della memoria e sonnolenza;
  • Associato a febbre, irrigidimento del collo, eruzione cutanea, difficoltà della masticazione, problemi visivi, dolorosità del cuoio capelluto o arrossamento di un occhio accompagnato da dolore acuto.

In questi casi, è necessario recarsi urgentemente dal proprio medico o al pronto soccorso più vicino per una corretta valutazione della propria condizione.

Per Approfondire

Per saperne di più su sintomi associati, esami per la diagnosi e cure disponibili, s'invita alla consultazione degli articoli specifici:

Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici