Calo dell’udito: prevenzione e possibili soluzioni

Calo dell’udito: prevenzione e possibili soluzioni
Ultima modifica 16.03.2021
INDICE
  1. Check up dell'Udito
  2. Apparecchi acustici: come funzionano?
  3. Apparecchi acustici o amplificatori?
  4. Il Ruolo dell’audioprotesista

Circa 7 milioni di italiani convivono con un calo dell'udito: una condizione molto comune che si verifica con maggior frequenza negli over 55. Eppure sono poche le persone che ne hanno consapevolezza e decidono di rivolgersi ad un esperto qualificato per cercare una soluzione: solo 1 persona su 3 decide di fare il controllo dell'udito.

Le ragioni? Ancora troppo poca informazione su come riconoscere l'ipoacusia e sulle possibilità di mantenere un buono stato di benessere uditivo con apparecchi acustici tecnologici e potenti, oggi praticamente invisibili.

Check up dell'Udito

Come per altri problemi di salute, anche nei casi di ipoacusia esiste una regola fondamentale: quanto prima viene individuata una diminuzione della capacità uditiva, più semplici e con migliore esito saranno le possibilità di affrontare le difficoltà di ascolto.

Basandosi su tecnologie all'avanguardia, l'esame dell'udito valuta l'efficienza del sistema uditivo, tenendo in considerazione i bisogni e le abitudini. Qualora necessario, a seconda del profilo uditivo e dell'entità dell'ipoacusia, l'audioprotesista saprà indicare l'apparecchio acustico che, per funzionalità ed estetica, sia in grado di soddisfare appieno le esigenze di ascolto di ciascuno.

Apparecchi acustici: come funzionano?

Gli apparecchi acustici sono dispositivi medici ad altissima tecnologia e di elevato standard qualitativo che, applicati dietro o dentro l'orecchio, consentono alle persone con ridotte capacità uditive di sentire meglio, migliorando nettamente la qualità della loro vita.

L'apparecchio acustico è costituito principalmente da:

  • Un microfono: posto sulla parte esterna dell'apparecchio, raccoglie i suoni dell'ambiente e rumori e li trasforma in energia elettrica, che, a sua volta, viene convertita in segnale digitale;
  • Un microprocessore: è un computer miniaturizzato deputato all'elaborazione del segnale digitale principalmente in termini di amplificazione; i processori degli attuali apparecchi acustici hanno elevate velocità di elaborazione e grandi capacità di memoria;
  • Un piccolo altoparlante: il cosiddetto ricevitore, converte i segnali digitali in vibrazioni, trasmesse al cervello attraverso l'orecchio interno.

Gli apparecchi di ultima generazione, grazie alla digitalizzazione, sono dei piccolissimi strumenti elettronici che ricevono e analizzano i suoni ambientali per poi riproporli all'orecchio in modo regolato e confortevole, ripristinando l'udibilità dei segnali acustici più significativi.

Per approfondire: Calo dell'udito: come prendersene cura

Apparecchi acustici o amplificatori?

Gli apparecchi acustici sono dispositivi estremamente piccoli, dotati di elevate capacità tecnologiche, che li rendono capaci di compensare tutti i deficit uditivi coniugando estetica, comfort d'uso e beneficio.

Basti pensare che quelli di nuova generazione sono completamente regolabili, personalizzabili e capaci di adeguare automaticamente le prestazioni ai diversi ambienti, mantenendo elevato il confort uditivo ed adattandosi a tutte le esigenze di ascolto per offrire un'eccellente qualità del suono. Il loro funzionamento è, allo stesso tempo, semplice e sofisticato: l'audioprotesista adatta il dispositivo al profilo uditivo individuale con programmi d'ascolto basati sulle specifiche esigenze di ciascuna persona.

I moderni apparecchi acustici digitali riescono ad eseguire, infatti, operazioni avanzate come, per esempio, la compressione delle frequenze, il miglioramento del rapporto fra segnale e rumore e la cancellazione del feedback acustico, facilitando l'ascolto in condizioni difficili.

Un'altra grande innovazione nell'ambito degli apparecchi digitali riguarda l'utilizzo della tecnologia bluetooth: grazie a questa tipologia di connessione, l'apparecchio acustico si può collegare, senza fili, al cellulare per sincronizzare automaticamente i segnali di tutti gli strumenti elettronici, senza più bisogno di cavi o cuffie, rendendoli più chiari e nitidi di quanto si possa immaginare. Il dispositivo diventa così un vero e proprio auricolare wireless dalle prestazioni eccellenti che permette, ad esempio, di provare l'esperienza di un audio superiore collegandosi alla tv oppure di parlare al telefono, lasciando libere le mani.

Gli apparecchi acustici non sono da confondere con gli amplificatori acustici che come suggerisce il termine, sono dei semplici potenziatori del suono, cioè aumentano il volume di qualsiasi rumore, in arrivo da ogni fonte. Si tratta, infatti, di dispositivi di bassa tecnologia, non personalizzabili, infatti non sono studiati per le esigenze di ogni individuo e non possono essere regolati, se non nel controllo volume. Per questa serie di motivi, gli amplificatori non solo sono inadatti a soggetti ipoacusici, ma possono risultare dannosi per l'udito.

 

Il Ruolo dell’audioprotesista

L'audioprotesista è la persona tecnica qualificata a cui è opportuno rivolgersi per l'iniziale scelta e regolazione dell'apparecchio acustico. Questo professionista della salute determina il quadro audiologico e potrà aiutare ad orientarsi tra le soluzioni sulla base del tipo di ipoacusia, guidando nella scelta del dispositivo più adatto al proprio stile di vita. In questa fase, è fondamentale una buona collaborazione fra il paziente e l'audioprotesista. Come i difetti della vista da correggere con gli occhiali, anche quelli dell'udito sono differenti per ogni persona: non esiste un apparecchio unico e valido per tutti, ma ciascuno deve affidarsi alla soluzione più adatta per il proprio udito e le proprie esigenze d'ascolto.

Successivamente, l'audioprotesista potrà monitorare periodicamente la qualità dell'udito e regolare l'apparecchio acustico per garantirne la migliore efficienza.