Generalità
La calciuria è un indice di laboratorio che misura la quantità di calcio filtrata dai reni ed escreta con le urine.
Quest'esame consente lo screening, la diagnosi e il monitoraggio di varie condizioni associate ad alterazioni del metabolismo del calcio (tra cui malnutrizione, malattie della tiroide e dell'intestino, alcuni tumori e nefropatie). Pertanto, il dosaggio del calcio nelle urine completa il quadro fornito dalla calcemia (concentrazione di calcio nel sangue).
Alte concentrazioni di calcio nell'urina (ipercalciuria) possono portare alla formazione di cristalli e calcoli renali.
Cos'è
La calciuria è un esame di laboratorio che valuta la concentrazione di calcio nelle urine. Si tratta di un'indagine complementare, utile per indagare il metabolismo del calcio nell'organismo, al quale partecipano soprattutto tre ormoni: calcitonina, paratormone e calcitriolo (vitamina D attivata).
Perché si Misura
La determinazione della calciuria può essere eseguita per controllare eventuali disfunzioni delle ghiandole paratiroidi e capire se i calcoli renali sono la conseguenza di un'eccessiva concentrazione di calcio nelle urine.
Il dosaggio del minerale viene eseguito raccogliendo le urine per 24 ore, con l'accortezza di controllare l'introito alimentare di calcio nei 2-3 giorni che precedono l'esame (ad esempio 1.000 mg al giorno).
Insieme alla calciuria, può essere eseguito un esame per valutare la clearance della creatinina, un indice molto importante della funzionalità renale, e un test per misurare i livelli di paratormone.
Quando viene prescritto l'esame?
Il medico può indicare la misurazione del calcio nelle urine quando l'esito della calcemia è anomalo, o quando il paziente lamenta sintomi di calcoli renali, come dolore acuto alla schiena attorno ai reni, che può progredire lentamente verso l'addome, e/o sangue nell'urina.
La valutazione della calciuria viene usata per misurare la quantità di calcio eliminata con l'urina in seguito alla filtrazione a livello del glomerulo renale.
Le alterazioni della calciuria sono associate alle stesse condizioni patologiche che influenzano la calcemia. In altre parole, un aumento dell'eliminazione di calcio con le urine si ha, di solito, quando anche il livello del minerale nel plasma è incrementato (come accade nell'ipertiroidismo, nell'intossicazione da vitamina D e nel mieloma multiplo).
Per avere un quadro più completo, il medico può confrontare i risultati del test della calcemia con quelli di altri esami del sangue, in particolare con le valutazioni di:
- Paratormone e vitamina D, sostanze coinvolte nel mantenimento dell'equilibrio del calcio;
- Albumina, la principale proteina plasmatica che lega il calcio;
- Fosforo;
- Magnesio.
Valori normali
Il valore normale di calciuria è inferiore a 4 mg per chilo di peso nelle 24 ore, ed è quindi mediamente compreso tra 100 e 250 mg/24 h (donne) e tra 100 e 300 mg/24 h (uomini).
I valori di riferimento possono comunque variare leggermente da laboratorio a laboratorio, anche in relazione al contenuto in calcio della dieta.
Calciuria, calcio nelle urine |
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Dieta a basso apporto di calcio |
Inferiore a 150 mg/24h o inferiore a 3,7mmol/24h |
Dieta a medio apporto di calcio |
100-250 mg/24h o 2,5-6,2 mmol/24 h |
Dieta ad alto apporto di calcio |
250-300 mg/24h o 6,2-7,5 mmol/24h |
Regolazione dell'escrezione urinaria di calcio
Normalmente la calciuria di un adulto è pari a 200 mg/die; infatti, circa il 98-99% del calcio filtrato dal glomerulo renale (10 grammi al giorno) viene riassorbito: il 60% a livello del tubulo contorto prossimale - mediante un processo attivo strettamente connesso con il riassorbimento del sodio - e il rimanente 40% nei successivi tratti del nefrone.
A livello del tubulo contorto distale, dove viene riassorbito circa il 10% del calcio filtrato, esiste un controllo ormonale mediato dal paratormone e dalla vitamina D attivata; questi ormoni favoriscono il riassorbimento del calcio, che passa dalla preurina al sangue riducendo la calciuria e aumentando la calcemia (concentrazione di calcio nel sangue). Anche la calcitonina favorisce il riassorbimento del calcio, ma al contrario del paratormone, stimola la deposizione del minerale nelle ossa, diminuendo la calcemia.
Calciuria Alta - Cause
L'ipercalciuria, cioè una concentrazione di calcio urinario superiore al valore considerato normale, si può verificare nei seguenti casi:
- Iperparatiroidismo: aumentata funzionalità delle ghiandole paratiroidi, dovuta di solito a tumori benigni;
- Insufficienza renale: deficitaria funzione dell'organo, che non assorbe adeguatamente il minerale filtrato e provoca un aumento della concentrazione dello stesso nelle urine;
- Eccessiva assunzione di vitamina D o di alimenti ricchi in calcio;
- Ipercalciuria idiopatica: non sono note le cause del fenomeno;
- Ipertiroidismo e tireotossicosi: eccesso di ormoni tiroidei;
- Utilizzo di alcuni farmaci: diuretici dell'ansa (come il furosemide), antiacidi a base di calcio (carbonato di calcio), ormoni tiroidei (eutirox);
- Altre cause:
- Disidratazione;
- Sarcoidosi;
- Fratture ossee;
- Immobilizzazione prolungata;
- Dieta iperproteica;
- Dieta ricca di sodio;
- Tumori con metastasi alle ossa (tipico è il caso del tumore al seno e di quello al polmone);
- Tumori che rilasciano sostanze simili al paratormone (sindrome paraneoplastica);
- Morbo di Paget.
Calciuria Bassa - Cause
Un'ipocalciuria, cioè una concentrazione urinaria di calcio inferiore alla norma, si può rilevare nei seguenti casi:
- Ipoparatiroidismo;
- Carenza di vitamina D;
- Uso di diuretici tiazidici e sali di litio;
- Sindromi da malassorbimento;
- Aumentato fabbisogno di calcio nell'organismo, come avviene durante la crescita, la gravidanza e l'allattamento.
Come si misura
La calciuria viene misurata su un campione di urina raccolta in un determinato momento della giornata (random) o nel corso delle 24 ore.
Preparazione
Raccolta delle Urine
La raccolta delle urine dev'essere iniziata al mattino, scartando quelle della prima minzione, ma segnando l'orario della loro emissione. Da questo momento in poi, per le successive 24 ore, tutte le urine espulse dall'organismo vanno raccolte nell'apposito contenitore fornito dal centro analisi. Al fine di evitare la perdita delle stesse, nonché la contaminazione con feci, peli ecc., è bene urinare in un contenitore piccolo e travasarne il contenuto in quello più grande, senza toccarne le pareti interne.
Tra una minzione e l'altra questo contenitore dev'essere conservato ben chiuso in frigorifero.
La raccolta delle urine si conclude allo scadere delle 24 ore, con una minzione completa (provando ad urinare anche in assenza di stimolo). Il recipiente deve quindi essere contrassegnato con il proprio nome, cognome, data e tempo di raccolta, e consegnato al laboratorio di analisi secondo istruzioni.
Nelle donne in età fertile, la raccolta delle urine non dev'essere eseguita nel periodo mestruale, per il rischio di contaminazione del campione.
Interpretazione dei Risultati
- Il calcio in eccesso nelle urine (ipercalciuria) può derivare dall'alimentazione o dipendere dalle stesse cause che provocano l'ipercalcemia:
- ipertiroidismo,
- eccessiva introduzione di vitamina D,
- allettamento del paziente
- sarcoidosi.
- Il calcio basso nelle urine (ipocalciuria) può essere la conseguenza di condizioni che determinano ipocalcemia, come:
- patologia epatica,
- malnutrizione,
- ipoparatiroidismo,
- carenza estrema di calcio nella dieta,
- diminuzione della concentrazione di vitamina D,
- infiammazione acuta del pancreas (pancreatite)
- insufficienza renale.
Valori di calciuria alti potrebbero dipendere anche da un aumento di funzionalità delle ghiandole paratiroidee (iperparatiroidismo) o da un processo neoplastico diffuso alle ossa.