Ultima modifica 21.02.2020

Generalità

L'Apoliproteina A-1 (Apo A-1) è la principale componente delle lipoproteine ad alta densità (o HDL), cioè il cosiddetto colesterolo “buono”.

L'HDL rimuove gli eccessi di colesterolo dalle cellule e li trasporta al fegato per il riciclaggio o lo smaltimento.

L'Apoliproteina A-1 svolge un ruolo specifico nel metabolismo dei lipidi:

  • Consente il trasporto del colesterolo e dei trigliceridi nel circolo sanguigno;
  • Permette alle HDL di riconoscere recettori specifici presenti sulle membrane di alcune cellule, in modo da legarsi ad esse.

Apo-A1 EsameL'Apoliproteina A-1 viene misurata, di solito, insieme alla Apo B (la principale componente strutturale proteica delle LDL, cioè le lipoproteine a bassa densità), per inquadrare meglio il rapporto tra colesterolo HDL e LDL.
I valori di Apo A-1 tendono ad aumentare e a diminuire insieme alle concentrazioni di HDL; pertanto, la carenza di Apo A-1 correla con un aumentato rischio di sviluppare malattie cardiovascolari (CVD).

Cos'è

L'apolipoproteina A-1, nota anche come APO1 o Apo A-1, è un gene umano che codifica per l'omonima proteina, componente proteico principale delle lipoproteine ad alta densità (HDL, il cosiddetto colesterolo "buono").

Funzioni nell'organismo

Le HDL partecipano al cosiddetto trasporto inverso del colesterolo, veicolando il lipide in eccesso dai tessuti periferici al fegato. Si tratta di una funzione estremamente importante, poiché solo in sede epatica il colesterolo in eccesso può essere allontanato dall'organismo attraverso la bile (che una volta riversata nell'intestino viene in parte riassorbita e in parte eliminata con le feci).
L'apolipoproteina A1, in particolare, si comporta come cofattore dell'enzima LCAT (Lecitina Colesterolo Acil Transferasi), capace, come dice il nome, di esterificare il colesterolo secondo la seguente reazione:


Lecitina

Il LCAT preleva l'acido grasso polinsaturo presente in posizione 2 della lecitina e lo trasferisce al colesterolo, esterificandolo. Questa reazione è molto importante, poiché favorisce la distribuzione del colesterolo ai vari tessuti e la sua incorporazione nelle HDL, rendendolo completamente idrofobo.
L'Apolipoproteina A1 è stata anche isolata come fattore stabilizzante la prostaciclina PGI2 (antinfiammatoria) e per questo motivo potrebbe avere un effetto anticoagulante.
La funzione più importante e nota dell'apolipoproteina A1 rimane comunque quella di "ripulire" le arterie dall'eccesso di colesterolo.


Bassi livelli sierici di APOA1/HDL rappresentano un ben conosciuto fattore di rischio di patologie delle arterie coronarie.

La pratica regolare di attività fisica è il modo migliore per aumentare la quota di colesterolo buono, inducendo la produzione di Apolipoproteine A1.

ApoA1 Milano

L'apolipoproteina A1 Milano è una mutazione naturale dell'ApoA normalmente presente in natura, scoperta studiando alcuni abitanti di Limone del Garda. Tali individui, nonostante i livelli particolarmente bassi di HDL, presentano un ridotto rischio vascolare, poiché la mutazione aumenta l'effetto protettivo della lipoproteina.

Il trasferimento genico del gene che codifica per l'apoA1 Milano potrebbe quindi rappresentare, in un prossimo futuro, un'ottima profilassi dell'aterosclerosi.

Perché si Misura

L'apolipoproteina A-1 viene misurata:

  • Per accertare se il paziente presenta concentrazioni di Apo A-1 adeguate, in particolare se i valori di lipoproteine ad alta densità HDL sono bassi;
  • Come supporto nella valutazione del rischio di sviluppare una malattia cardiovascolare (CVD), insieme agli altri esami di assetto lipidico;

Il test dell'Apo A-1 può essere prescritto insieme all'Apolipoproteina B (Apo B) per determinare il rapporto Apo B/Apo A-1. Quest'ultimo è utilizzato, talvolta, come indice indiretto del rapporto tra HDL e LDL, quindi tra colesterolo HDL e colesterolo LDL nella valutazione del rischio di sviluppare CVD.

Quando viene prescritto l'esame?

La valutazione dell'Apolipoproteina A-1 viene indicata:

  • Quando il paziente presenta concentrazioni alte di colesterolo e di trigliceridi (iperlipidemia) e/o una storia personale o familiare di patologie cardiache, per stabilirne la causa;
  • Se il medico sta cercando di valutare il rischio di sviluppare una patologia cardiaca;
  • Per monitorare l'efficacia di un trattamento farmacologico per ridurre la concentrazione di lipidi e/o di cambiamenti nello stile di vita, come una dieta a basso contenuto di grassi e un aumentato e regolare esercizio fisico.

Valori normali

  • Donna: 115-220 mg/dl
  • Uomo: 110-190 mg/dl

Apo A-1 Alta - Cause

Un aumento della Apo A-1 nel siero può essere osservato in associazione a:

Apo A-1 Bassa - Cause

Una riduzione della Apo A-1 nel siero è associata a bassi livelli di HDL e a una diminuita rimozione dell'eccesso di colesterolo dall'organismo. Basse concentrazioni di Apolipoproteina A1, insieme a un'aumentata concentrazione di Apo B, sono associati a un aumentato rischio di malattie cardiovascolari.
La riduzione dell'Apolipoproteina A1 può dipendere anche da altri fattori, quali:

Alcuni disordini genetici possono causare una diminuzione dell'Apolipoproteina A1 (e, conseguentemente, una riduzione di HDL).

Le persone affette da queste condizioni patologiche tendono ad avere concentrazioni lipidiche anomale, incluse quelle delle lipoproteine a bassa densità (LDL, il colesterolo “cattivo”). Frequentemente, questi soggetti hanno un tasso di aterosclerosi più elevato.

Come si misura

Per l'esame dell'apolipoproteina A-1 occorre prelevare un campione di sangue da una vena del braccio o, nei neonati, da puntura del tallone o del dito.

Preparazione

L'esame dell'apolipoproteina A-1 viene effettuato solitamente insieme al profilo lipidico completo. Per tale motivo, può essere richiesto al paziente di digiunare per 12 ore prima di sottoporsi al test.
Nei giorni che precedono il prelievo, poi, si raccomanda di mantenere una dieta quanto più possibile abituale.

Interpretazione dei Risultati

  • Una diminuzione dell'Apolipoproteina A1 può comparire nei casi di diabete scompensato, disordini del fegato, nefropatie oppure in seguito all'assunzione di androgeni, beta-bloccanti e diuretici. Una riduzione può essere indotta anche dal fumo e dalle diete ad alto contenuto di grassi saturi e colesterolo.
  • Un aumento dell'Apolipoproteina A1 può verificarsi dopo un dimagrimento e per l'assunzione di alcuni farmaci, come estrogeni, contraccettivi e statine.

Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici